13 marzo 2012

6 giorni sulla terra. Il film di Varo Venturi in DVD.

6 giorni sulla terra. Il film di Varo Venturi in DVD.:
 
1. Il DVD di Varo Venturi. 2. Varo, le Bestie di Satana ed io. 3. Conversazione con Varo. 4. Conversazione con una collaboratrice di Malanga. 5. Osservazioni sui delitti di Cogne, Erba, e Bestie di Satana.  
1. Il DVD di Varo Venturi. Il film di Varo Venturi “6 giorni sulla terra”, uscito a novembre e acquistabile via internet o nei migliori negozi di DVD, è basato sugli studi di Corrado Malanga ed è, quindi, un film verità sul fenomeno degli addotti e degli alieni. Per questo motivo, uscito nelle sale l’estate scorsa, è stato boicottato nei modi più vari, e al cinema è stato un vero flop. Alcune sale lo hanno proiettato con vistosi tagli; altre lo hanno bloccato per non precisati motivi tecnici; alcune si sono rifiutate di mandarlo in onda con scuse ridicole. Varo non si è perso d’animo e ha preparato un DVD con contenuti speciali, che comprende un lungo documentario con interviste a Malanga, Leo Zagami, Paolo Franceschetti, Fabio Ghioni e Tom Bosco. Il film è stato involontario protagonista di una serie di riflessioni e di sviluppi relativi ad alcune mie ricerche personali, che voglio raccontarvi. Varo Venturi mi ha fatto l’intervista per il DVD nell’estate del 2011. Non mi informai sui particolari, nel senso che non chiesi come avrebbe montato il documentario, insieme a quali altri personaggi, ecc. E non mi sono domandato, soprattutto, come incastrasse i miei studi su massoneria, Chiesa cattolica, e Rosa Rossa, con l’argomento degli alieni. Quando è uscito il DVD, con mia sorpresa ho guardato il documentario e ho visto che la mia intervista, anziché essere unica, era frammentata insieme alle risposte di Malanga, Zagami, Bosco e Ghioni. Il film, infatti, parla dei legami tra Vaticano, massoneria, militari, servizi segreti e alieni, entità che sono solo apparentemente separate, ma che in realtà sono unite da un vincolo indissolubile e molto più forte di quanto crediamo. E i contenuti speciali specificano meglio questo tema.  

11 marzo 2012

Come un controllore di volo ricorda l'11 settembre

Come un controllore di volo ricorda l'11 settembre:
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Premessa: è risaputo che in rete circolano molte bufale nate dall'idea che gli aerei avrebbero dovuto fare 'puff' dai radar se gli ATC avessero perso il segnale del transponder di un aereomobile. L'intervista che segue è l'ennesima pietra tombale che pone fine definitivamente a questa sequela di scemenze, le quali circolano in rete da un po' troppo tempo. Speriamo che si possa finalmente chiudere questo capitolo e andare avanti.
------------------------------------------------------------------------------------------------- di Carter Yang e Mark Strassmann, CBS News (traduzione di Decalagon)
Lino Martins
Lino Martins (CBS)
Prima che gli aerei colpissero il World Trade Center e il Pentagono, prima che chiunque altro vennisse a sapere che erano stati dirottati, il controllore di volo Lino Martins stava già rilevando delle anomalie nei cieli mattutini dell'11 settembre. "Era fuori rotta e non rispondeva," dice Martins, uno delle diverse decine di controllori di volo in servizio quel mattino presso la Boston Air Route Traffic Control Center della FAA, a Nashua, New Hampshire. Chi non rispondeva era il volo American Airlines 11, un boeing 767 che era appena decollato dal Boston Logan Airport. L'aereo era andato in silenzio radio e aveva smesso di obbedire alle istruzioni del controllo del traffico aereo mentre si trovava nel settore di Martins.

08 marzo 2012

Il carbonato di calcio nelle scie chimiche

Il carbonato di calcio nelle scie chimiche:
Il carbonato di calcio (CaCO3) è un composto del calcio, delle concrezioni calcaree, della pietra da calce, ma è ricavabile anche artificialmente ed usato in varie industrie. E' un sale pochissimo solubile in acqua, ma abbastanza solubile in presenza di biossido di carbonio in seguito alla formazione di bicarbonato. Questa reazione reversibile è molto importante nel ciclo geochimico del calcio. Essa dà luogo anche, nel caso di acqua ad elevata durezza temporanea, alla formazione di incrostazioni in tubi e caldaie. Il calcare, ricco di carbonato di calcio, è la materia prima per la produzione di calce viva. Tale prodotto era già conosciuto ed usato da vari popoli antichi. A causa della sua notevole pericolosità, la lavorazione era affidata a pochi lavoratori opportunamente addestrati. Essi la mescolavano con la sabbia per ottenere la malta impiegata nelle costruzioni. Il calcare, ridotto in frammenti delle dimensioni di pochi centimetri, veniva introdotto in apposite fornaci, riscaldato fino a 800-1000 gradi Celsius per una decina di ore, durante le quali si verificava la cosiddetta “calcinazione”, una reazione chimica che libera biossido di carbonio (CO2) e produce l’ossido di calcio, cioè la calce viva. La calce viva è una sostanza bianca, porosa e molto igroscopica. Se bagnata con acqua, la calce viva innesca una reazione termica grazie alla quale la temperatura si innalza fino a 300 gradi Celsius. Se è posta a contatto con un materiale infiammabile, lo incendia rapidamente. 

04 marzo 2012

TUTTA la verità per Emanuela!

TUTTA la verità per Emanuela!:
Ultimamente si è dato molto risalto all' "insolita" sepoltura di Renatino De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare, tanto che qualcuno ha pensato che il fine ultimo della famiglia Orlandi sia solo ed esclusivamente quello di far rimuovere quella tomba e farla ispezionare. Ebbene, mi sento di poter affermare con certezza che non è così! Quando parliamo di VERITA' per Emanuela, noi intendiamo TUTTA la verità: da quel tragico 22 giugno 1983 ad oggi! 29 anni di storia non possono essere ricondotti ad una sola persona, ad una sepoltura, ad un unico fatto... Più volte Pietro, anche nel suo libro "Mia Sorella Emanuela", afferma: "Non escludo che la banda della Magliana possa aver avuto una funzione nella prima fase del sequestro, con un ruolo di manovalanza. Se è così, auspico un rapido accertamento della responsabilità. Ma, certo, di stranezze nelle dichiarazioni della testimone (Sabrina Minardi, ndr) ce ne sono tante..." E ancora: "Il solo effetto certo fin qui raggiunto è che la gente collega il caso di Emanuela alla banda della Magliana! Ti ricordi quella povera ragazza? Hai saputo che a rapirla era stata la malavita romana? Questo si dice nei bar, nelle case, negli uffici. L'eccesso di semplificazione e la mancanza di memoria sono uno dei drammi di questo nostro Paese: ripeto, gli uomini di De Pedis possono essere stati la manovalanza, ma vogliamo dimenticarci il resto?". E allora, perchè, potreste dire, tanto accanimento su quella tomba tanto da farci una manifestazione e uno striscione?

02 marzo 2012

L’ennesimo pretesto per dichiarare guerra?

L’ennesimo pretesto per dichiarare guerra?:
L’ennesimo pretesto per dichiarare guerra?

Global Research, 15 febbraio 2012
Gli sforzi statunitensi e israeliani di addossare all’Iran le responsabilità del terrorismo internazionale si sono spostati a un livello globale? Una serie di attacchi con esplosivi che avevano apparentemente come bersaglio diplomatici israeliani in India e Georgia sono stati collegati alle esplosioni verificatesi a Bangkok, capitale della Thailandia, per le quali secondo gli organi di informazione sono stati arrestati tre soggetti di nazionalità iraniana.
Israele si è affrettato a sostenere che gli ordigni esplosivi utilizzati in Thailandia sono dello stesso tipo delle “bombe adesive” impiegate per gli attacchi di Nuova Delhi e Tbilisi, e che questa rappresenterebbe la prova che una rete terroristica di matrice iraniana stia conducendo una campagna volta ad uccidere i suoi rappresentanti diplomatici all’estero.
“Il fallito attacco terroristico di Bangkok mostrano una volta di più come lo Stato iraniano e i suoi alleati continuino a promuovere il terrore”, ha detto il ministro della difesa di Israele Ehud Barak.
La polizia thailandese ha identificato uno degli individui rimasti feriti nelle esplosioni di martedì a Bangkok come un cittadino di nazionalità iraniana. Stando a quanto riportato sarebbero iraniani anche altri due individui tratti in arresto, uno nella capitale tailandese e l’altro catturato dopo avere preso un volo diretto in Malaysia.

01 marzo 2012

Utilizzare terra arabile per i bio-combustibili: I carbon credits nella 'Valle della Morte'

Utilizzare terra arabile per i bio-combustibili: I carbon credits nella 'Valle della Morte':
I brutti effetti dello 'sviluppo pulito' sostenuto dalle Nazioni Unite in Honduras.
Di Jeremy Kryt
VALLE di Aguan, HONDURAS- 3.000 chilometri quadrati, la valle del fiume Aguan nel nord-est dell'Honduras ha circa le stesse dimensioni della Death Valley in California. Ma pur essendo verde e fertile, il bacino dell'Aguan sta diventando famoso come "valle della morte." Dal gennaio 2010, almeno 45 contadini sfollati sono stati uccisi negli scontri per i diritti fondiari ad Aguan, e "il numero effettivo di omicidi è probabilmente molto più alto", secondo Annie Bird, co-direttore del gruppo di difesa dei diritti umani Rights Action (RA), che ha visitato l'Honduras nel mese di settembre.
Bird e altri critici dicono che la violenza ad Aguan è determinata dalla competizione per le risorse tra gli agricoltori locali e gli impianti di produzione di biocarburanti su larga scala. La valle è la patria di più di una dozzina di piantagioni di palma africana che forniscono energia "verde" in Europa e in Asia, così come di un paio di impianti a biogas che funzionano come parte di una delle iniziative delle Nazioni Unite per la politica dei carbon credits.

"Le imprese agricole, dopo tutto, costituiscono il principale terreno agricolo ad Aguan," dice Bird. "Questo è quello che guida il conflitto qui".
Le piantagioni di palma africana sono state collegate anche alla violenza legata alla terra in Indonesia, in Africa e altrove in America Latina, in quanto la domanda mondiale di biocarburanti è cresciuta a dismisura negli ultimi anni. Ma l'uso del terreno agricolo per i carburanti, invece che per la produzione alimentare, ha provocato un picco dei prezzi alimentari a livello mondiale. Nel mese di ottobre 2011, il Comitato delle Nazioni Unite per la Sicurezza Alimentare ha pubblicato un rapporto che cita la produzione di biocarburanti come una delle principali cause di carenza di cibo in tutto il mondo.

28 febbraio 2012

Lindia Undemi contro il "fondo ammazza stati". Ma poi?

Lindia Undemi contro il "fondo ammazza stati". Ma poi?:
http://www.lidiaundiemi.it/wp-content/uploads/2010/12/Lidia_Undiemi_Tutti-i-numeri-della-Giustizia.jpg
Tutto è iniziato a Linea Notte, la trasmissione condotta da Maurizio Mannoni su RAI 3. Una decina di giorni fa si parlava di crisi economica, ovviamente. In studio i soliti economisti ripiegati su se stessi e sui soliti principi di sistema. Poi appare una giovane, capelli biondi, viso serio. La grafica la presenta come Lidia Undiemi, “Studiosa di diritto ed economia” presso l’Università di Palermo.