Ultimamente si è dato molto risalto all' "insolita" sepoltura di Renatino De Pedis nella basilica di Sant'Apollinare, tanto che qualcuno ha pensato che il fine ultimo della famiglia Orlandi sia solo ed esclusivamente quello di far rimuovere quella tomba e farla ispezionare. Ebbene, mi sento di poter affermare con certezza che non è così! Quando parliamo di VERITA' per Emanuela, noi intendiamo TUTTA la verità: da quel tragico 22 giugno 1983 ad oggi! 29 anni di storia non possono essere ricondotti ad una sola persona, ad una sepoltura, ad un unico fatto... Più volte Pietro, anche nel suo libro "Mia Sorella Emanuela", afferma: "Non escludo che la banda della Magliana possa aver avuto una funzione nella prima fase del sequestro, con un ruolo di manovalanza. Se è così, auspico un rapido accertamento della responsabilità. Ma, certo, di stranezze nelle dichiarazioni della testimone (Sabrina Minardi, ndr) ce ne sono tante..." E ancora: "Il solo effetto certo fin qui raggiunto è che la gente collega il caso di Emanuela alla banda della Magliana! Ti ricordi quella povera ragazza? Hai saputo che a rapirla era stata la malavita romana? Questo si dice nei bar, nelle case, negli uffici. L'eccesso di semplificazione e la mancanza di memoria sono uno dei drammi di questo nostro Paese: ripeto, gli uomini di De Pedis possono essere stati la manovalanza, ma vogliamo dimenticarci il resto?". E allora, perchè, potreste dire, tanto accanimento su quella tomba tanto da farci una manifestazione e uno striscione?
Be', innanzitto la manifestazione del 21 gennaio in piazza Sant'Apollinare era per la verità TUTTA, ripeto, ma quale luogo migliore di quella piazza, dove c'era la scuola di musica frequentata da Emanuela anche la sera della sua scomparsa? E' stato detto che Emanuela è stata vista lì, libera, per l'ultima volta e qualcuno ha obiettato: "ma come, non era stata vista da un vigile urbano davanti al Senato?". Verissimo. Ma è altrettanto vero che quel testimone aveva anche asserito di averla vista in compagnia di un uomo, che, ahinoi, non è possibile al momento decretare se avesse realmente rapporti o meno con la giovane e se effettivamente la costringesse a stare con lui. Quindi sì, l'ultimo posto in cui SICURAMENTE Emanuela è stata libera quel giorno era Piazza Sant'Apollinare. E riguardo quella tomba? Be', la domanda ve la rigiro io: a prescindere dal legame più o meno profondo tra banda della Magliana e sequestro Orlandi, è normale e giusto che un criminale venga sepolto in una Basilica? Magari in Sant'Apollinare non riposano Papi e Cardinali come è stato detto, ma a mio avviso, un criminale non potrebbe trovare sepoltura neanche nell'ultima parrocchietta di borgata. Infine, ci tengo a precisare, che questa degli Orlandi e del "popolo di Emanuela" non è assolutamente una crociata contro la Chiesa e la figura del Papa, ma è una ricerca di Verità che, tra gli altri, riguarda anche e soprattutto il Vaticano: a partire dall'allarme dei servizi segreti francesi, tenuto nascosto alla famiglia, su un possibile rapimento di una cittadina vaticana, alla mancanza di collaborazione con le autorità italiane, passando per questa sepoltura sospetta, senza calcolare la freddezza della Chiesa nei confronti dei loro fratelli. E quando dico "tra gli altri", intendo dire che altre colpe le hanno lo Stato e la Magistratura italiani, ma di questo ne parleremo un'altra volta.
************************************************************************ Per aderire all'appello, il cui primo firmatario è Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, basta inviare una mail all'indirizzo: petizione.emanuela@libero.it o cliccare sul tasto rosso in basso a destra "email me!" , precisando: “Aderisco alla petizione a papa Benedetto XVI per la verità su Emanuela Orlandi” e specificando: nome, cognome, città di residenza ed eventualmente professione e commento personale.
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