Lo scorso mese di maggio l’agenzia di rating, Standard & Poor's, aveva tagliato la prospettiva italiana da
stabile a negativa, con la motivazione che il potenziale ingorgo politico poteva
contribuire ad un rilassamento nella gestione del debito pubblico, da cui
derivava un impegno incerto nelle riforme a sostegno della produttività. Quindi
per S&P's diminuiscono le prospettive dell'Italia per ridurre il debito
pubblico.
24 luglio 2011
Attacco all'oro dell'Italia
22 luglio 2011
Gesuiti, Monsanto e avvelenamento di massa

Con sede a Creve Cour, nel Missouri, la Monsanto è diventata un mostro del male, distruggendo la salute e l'ambiente delle persone "eretiche e liberali" Bianche Anglo Sassoni Protestanti e Battiste del Nord America, prese così di mira, in conformità della controriforma del Concilio di Trento del Papa Nero. La Monsanto è la principale produttrice mondiale del diserbante "Roundup", oltre a produrre il 90% dei semi geneticamente modificati a livello mondiale. Produttrice un tempo degli ormai fuorilegge DDT e Agente Orange durante la guerra del Vietnam diretta dalla CIA del Cardinale Francis Spellman, la società ha sviluppato e ha messo ora sul mercato anche l'ormone della crescita bovina, avvelenando ulteriormente la catena alimentare qui in America. E' molto intrigante che l'Europa - il Rivissuto Sacro Romano Impero del Papa, ingannevolmente chiamato "L'Unione Europea" - si rifiuti di acquistare la carne prodotta negli Stati Uniti! Dopo aver acquistato la GD Searle and Company nel 1995, Monsanto, tramite la sua NutraSwett Company, è la produttrice di aspartame, la famigerata neuro-tossina venduta al pubblico come dolcificante artificiale. L'aspartame è il "dolcificante" nel "soft drink" "Pepsi"; Pepsico una volta impiegava l'assassino di JFK/collegamento dell'FBI alla Commissione Warren e Cavaliere di Malta Cartha D. DeLoach. E per continuare con il modus operandi dell'Ordine di mettere un Ebreo alla testa del loro cartello capitalista di imprese, Robert B. Shapiro fu l'amministratore delegato della Monsanto dal 1995 al 2000. La diabolica Grande Cospirazione per il governo mondiale deve sempre sembrare essere guidata dagli ebrei, mai da parte del Papa di Roma che usa selezionati Massoni "Ebrei di Corte" come suoi subalterni!
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18 luglio 2011
15 luglio 2011
Ex Vescovo del Guatemala accusa i Gesuiti
Mons. Gerard Bouffard afferma che il Generale Gesuita Padre Peter Hans Kolvenbach dà gli ordini di marcia al Papa. Egli sostiene anche le accuse fatte dal defunto Padre Alberto Rivera circa il male dell'Ordine dei Gesuiti. [nota ed.: a Kolvenbach è succeduto Adolfo Nicolas, l'odierno Generale Gesuita]

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14 luglio 2011
La lunga, triste storia degli attacchi alla rete
Il video, che è per pochi temerari e per chiunque non abbia una vita propria, racconta la lunga, triste storia di tutti gli assalti alla rete dal 2005 ad oggi. Dura 1 ora e 20, a testimonianza del fatto che ci hanno provato in tutti i modi. Per renderlo più consultabile ho inserito un menu dinamico che consente di saltare da un capitolo all'altro o di tornare in un secondo momento e continuare da dove ci si era arresi.
13 luglio 2011
Il massacro di Sorman
Per una volta, Thierry Meyssan non ci fornisce una fredda analisi di evoluzioni geopolitiche. Riferisce i fatti di cui è testimone: la storia di un suo amico, l'ingegnere Khaled K. Al-Hamedi. Una storia fatta di orrore e di sangue nella quale la NATO incarna il ritorno della barbarie.
Tripoli (Libia), 1° Luglio 2011 - Era una festa di famiglia alla libica. Tutti avevano appena celebrato il terzo compleanno del piccolo Al-Khweldy. I nonni, i fratelli e le sorelle, i cugini e le cugine gremivano la tenuta familiare di Sorman, settanta chilometri a ovest della capitale, un grande parco entro cui sono state costruite le villette degli uni e degli altri, delle sobrie case a un piano.
Nessuno sfarzo, ma la semplicità delle genti del deserto. Un ambiente pacifico e unito. Il nonno, il maresciallo Al-Khweldy Al-Hamedi, vi allevava uccelli - È un eroe della Rivoluzione che ha partecipato al rovesciamento della monarchia e alla liberazione del Paese dallo sfruttamento coloniale. Tutti sono fieri di lui -. Il figlio, Khaled Al-Hamedi, Presidente dell'IOPCR, una delle più importanti associazioni umanitarie arabe, vi allevava cervi. Una trentina bambini scorrazzavano verso ogni dove in mezzo agli animali. Si preparava anche il matrimonio di suo fratello Mohammed, partito per il fronte a combattere i mercenari stranieri inquadrati dalla NATO. La cerimonia doveva aver luogo qui, tra pochi giorni. La sua sposa era già radiosa.
Nessuno si era accorto che tra gli ospiti si era infiltrata una spia. Faceva finta di mandare dei twitter ai suoi amici. In realtà, aveva appena deposto dei radiofari e li connetteva con la rete sociale del quartier generale della NATO.
All'indomani, nella notte fra il 19 e il 20 giugno 2011, intorno alle ore 2:30, Khaled torna a casa dopo aver visitato e salvato dei connazionali sfuggiti ai bombardamenti dell'Alleanza. È abbastanza vicino a casa sua per sentire il sibilo dei missili e le loro esplosioni.
La NATO ne spara otto, da 900 chili ciascuno. La spia aveva piazzato i radiofari nelle varie ville. Nelle camere da letto dei bambini. I missili sono caduti a pochi secondi di intervallo. I nonni hanno avuto il tempo di uscire di casa prima che fosse distrutta. Era già troppo tardi per salvare figli e nipoti. Quando l'ultimo missile ha colpito la loro villa, il maresciallo ha avuto il riflesso di proteggere la moglie con il suo corpo. Erano appena usciti dalla porta e sono stati proiettati dall'onda d'urto dell'esplosione una quindicina di metri più in là. Sono sopravvissuti.
Quando Khalid arriva, c'è soltanto desolazione. Sua moglie, che aveva tanto amato e il bimbo non ancora nato sono scomparsi. I suoi figli per i quali avrebbe dato tutto, sono stati schiantati dalle esplosioni e dal crollo dei soffitti.
Tripoli (Libia), 1° Luglio 2011 - Era una festa di famiglia alla libica. Tutti avevano appena celebrato il terzo compleanno del piccolo Al-Khweldy. I nonni, i fratelli e le sorelle, i cugini e le cugine gremivano la tenuta familiare di Sorman, settanta chilometri a ovest della capitale, un grande parco entro cui sono state costruite le villette degli uni e degli altri, delle sobrie case a un piano.
Nessuno sfarzo, ma la semplicità delle genti del deserto. Un ambiente pacifico e unito. Il nonno, il maresciallo Al-Khweldy Al-Hamedi, vi allevava uccelli - È un eroe della Rivoluzione che ha partecipato al rovesciamento della monarchia e alla liberazione del Paese dallo sfruttamento coloniale. Tutti sono fieri di lui -. Il figlio, Khaled Al-Hamedi, Presidente dell'IOPCR, una delle più importanti associazioni umanitarie arabe, vi allevava cervi. Una trentina bambini scorrazzavano verso ogni dove in mezzo agli animali. Si preparava anche il matrimonio di suo fratello Mohammed, partito per il fronte a combattere i mercenari stranieri inquadrati dalla NATO. La cerimonia doveva aver luogo qui, tra pochi giorni. La sua sposa era già radiosa.
Nessuno si era accorto che tra gli ospiti si era infiltrata una spia. Faceva finta di mandare dei twitter ai suoi amici. In realtà, aveva appena deposto dei radiofari e li connetteva con la rete sociale del quartier generale della NATO.
All'indomani, nella notte fra il 19 e il 20 giugno 2011, intorno alle ore 2:30, Khaled torna a casa dopo aver visitato e salvato dei connazionali sfuggiti ai bombardamenti dell'Alleanza. È abbastanza vicino a casa sua per sentire il sibilo dei missili e le loro esplosioni.
La NATO ne spara otto, da 900 chili ciascuno. La spia aveva piazzato i radiofari nelle varie ville. Nelle camere da letto dei bambini. I missili sono caduti a pochi secondi di intervallo. I nonni hanno avuto il tempo di uscire di casa prima che fosse distrutta. Era già troppo tardi per salvare figli e nipoti. Quando l'ultimo missile ha colpito la loro villa, il maresciallo ha avuto il riflesso di proteggere la moglie con il suo corpo. Erano appena usciti dalla porta e sono stati proiettati dall'onda d'urto dell'esplosione una quindicina di metri più in là. Sono sopravvissuti.
Quando Khalid arriva, c'è soltanto desolazione. Sua moglie, che aveva tanto amato e il bimbo non ancora nato sono scomparsi. I suoi figli per i quali avrebbe dato tutto, sono stati schiantati dalle esplosioni e dal crollo dei soffitti.
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12 luglio 2011
NESSUNA NOTIZIA DALL'ISLANDA?
(Articolo aggiornato al 07.07.11, N.d.E.) Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi? Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.
Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?
Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.
Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?
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