I manifestanti hanno chiesto la solidarietà internazionale, ma la dittatura è consapevole della potenza dell'unione in momenti come questi, e infatti hanno cercato disperatamente di tagliare le comunicazioni degli egiziani con il resto del mondo e fra di loro spegnendo internet e i cellulari.
Le comunicazioni via satellite e via radio possono però ancora sfondare il blackout imposto dal regime: inondiamo quelle frequenze con un grido enorme di solidarietà per dimostrare agli egiziani che noi siamo dalla loro parte, e che chiederemo ai nostri governi di fare altrettanto. E' un momento decisivo, e ogni ora è cruciale: clicca sotto per firmare il messaggio di solidarietà, e inoltra questa e-mail a tutti:
https://secure.avaaz.org/it/democracy_for_egypt/?vl
Il potere dei cittadini si sta diffondendo in tutto il Medio Oriente. Nel giro di pochi giorni i manifestanti pacifici in Tunisia hanno abbattuto una dittatura che durava da 30 anni. Ora le proteste si sono propagate in Egitto, Yemen, Giordania e oltre. Questo potrebbe essere l'abbattimento del muro di Berlino del mondo arabo. Se la tirannia cadrà in Egitto, un'ondata di democrazia potrebbe inondare l'intera regione.
Il dittatore egiziano Hosni Mubarak ha provato ad annientare le manifestazioni. Ma con un coraggio e una determinazione incredibili, i manifestanti non si sono fermati.