Presentazione multimediale di orientamento per l'attivista, con transizioni e sottotitoli in in italiano. www.zeitgeistitalia.org
13 marzo 2010
05 marzo 2010
Luttazzi e lo spirito del tempo
Luttazzi conosce "lo spirito del tempo", ecco perchè e stato censurato! Il fare boccacesco del comico è solo "la facciata del Bernini e del Moderno!!! La longa manus della "Res Noster Pubblica" (con il Grande Vecchio dentro la città stato che ne è la capitale) emerge sempre! http://antefatto.ilcannocchiale.it/2010/02/12/luttazzi_decameron_dvd.html
03 marzo 2010
Byoblu.Com - Fastweb e quella piccola anomalia da 6 mililoni di e
2 marzo 2010 - 13.17 Fastweb e quella piccola anomalia da 6 mililoni di euro l'annoCorreva l'anno 2004 - 2005. Secondo quanto risulta agli atti dell'indagine Broker, il traffico telefonico era al centro della più grossa operazione di evasione fiscale di tutti i tempi: oltre due miliardi di euro. Le telefonate si facevano girare come figurine panini. "Ti do venticinque minuti con Tokio, tu cosa mi dai?" "Ho una rarissima, introvabile intercontinentale con la Lapponia. Ti interessa?" E l'iva? Sta bene, grazie. Salutamela. In alcuni casi, secondo l'auditing fatta da Telecom, il traffico telefonico poteva addirittura essere inventato artificialmente. E qui comincia la mia storia... |
27 febbraio 2010
Da Romani a Google: l'Italia verso la Cina?
Non è un paese per Internet. Questo s'era capito. Mettete insieme una classe politica interessata a mantenere i suoi privilegi, economici ed affaristici, e un corpus normativo obsoleto e palesemente inadeguato ad arbitrare un tessuto sociale avanti anni luce: questa è l'italia di oggi. La sentenza di ieri, che condanna tre manager Google al carcere per via di un video caricato, da altri, su Youtube, fa il giro del mondo e anima la blogosfera e le diplomazie. L'ambasciatore americano si accorge finalmente di come siamo messi male e ci manda a dire che così non va. Google trasecola, credeva di avere questi problemi solo a Pechino, e ci manda a dire che così non va. Il New York Times ha perso ogni remora ad infilare sistematicamente le parole Italia e Cina nel corpo degli stessi articoli, perché è evidente che così non va. Togliamo i fondi alla banda larga - unico tra i paesi europei - proprio mentre l'Europa la dichiara un diritto legale; facciamo causa a YouTube per centinaia di milioni di euro perché vi si possono trovare spezzoni di televisione spazzatura che sono già andati in onda, privi dunque di qualunque valore economico; cerchiamo di vessare l'informazione libera in ogni modo, grazie ai disegni di legge di fini legislatori quali la Carlucci, D'Alia, Barbareschi e tanti altri esperti di rete, guidati da un presidente che sa raccontare barzellette ma non sa fare una ricerca su Google - il che oggi, effettivamente, equivale ad una barzelletta -; cerchiamo di equiparare i videoblogger e chi carica i filmini delle vacanze a un editore televisivo del calibro di Mediaset e Rai, con tutti gli obblighi e la burocrazie che ne conseguono. C'è di che sprofondare e nascondere la testa sotto al mausoleo di Arcore per i giorni a venire. La vittima, il grande agnello sacrificale che non servirà tuttavia a redimere nessuno, si chiama Net Neutrality: il principio invalso nel legislatore europeo secondo il quale il patrimonio di connessioni e dispositivi che chiamiamo Rete è un mezzo, uno strumento che mette in collegamento le persone e non può essere piegato a interessi particolaristici, deve essere a disposizione di tutti in egual misura e, soprattutto, non può essere messo sotto accusa. Non serve una misura normativa per Internet, non più di quanto serva per la telefonia tradizionale, per una coppia di walkie-talkie, per il tam tam o per un sistema ingegnoso di segnali di fumo. La responsabilità di un mezzo è tutta in chi lo usa, viceversa colpevolizzare lo strumento significa impedirgli di essere utile ad altre persone che ne fanno un uso positivo. CONTINUA A LEGGERE QUI: http://www.byoblu.com/post/2010/02/25/Da-Romani-a-Google-lItalia-verso-la-Cina.aspx
Da Ciudad Juárez a Radio3Mondo, intervista a Gennaro Carotenuto
Da Ciudad Juárez a Radio3Mondo, intervista a Gennaro Carotenuto
Il sogno dell’industrializzazione neoliberale si è trasformato in un incubo.
Dopo i femminicidi, che continuano, Ciudad Juárez è diventata lo scenario di una
sanguinosa guerra di narcos, nella quale corpi dello Stato parteggiano per l'una
o per l'altra parte.
Intanto i morti, soprattutto ragazzi poveri senza alternative né futuro nel fallimento del modello neoliberale che negli ultimi 40 anni aveva nella città la propria massima espressione con centinaia di maquiladoras, in appena due anni sono già 4.600 e i rifugiati 100.000.
Così oggi Juárez è la città più violenta al mondo nel silenzio dei grandi media che preferiscono guardare colpevolmente altrove mentre la guerra produce anche decine di "omicidi politici" di sindacalisti, difensori dei diritti umani, militanti dei movimenti sociali.
A Radio3Mondo Anna Maria Giordano intervista Gennaro Carotenuto in diretta da Ciudad Juárez.Ascolta da questo link di Radio Rai l’audio (dal minuto 10 circa) e commenta su Giornalismo partecipativo.
Presto online il reportage di Gennaro Carotenuto e Chiara Calzolaio.
23 febbraio 2010
Byoblu.Com - Al-Qaeda è morta. Viva Al-Qaeda!
22 febbraio 2010 - 16.44 Al-Qaeda è morta. W Al-Qaeda!E' come per la statuetta a Berlusconi. Uno lì per lì resta attonito, basito, e si lascia travolgere dal fiume dell'emozione collettiva. Poi lentamente, a fatica, cerca di guadagnare la riva, dove si distende per un po', sbanfando e ansimando. E' allora che inizia ad osservare i detriti. E non quadrano. Diciamoci la verità: c'è qualcuno, in rete, quindi potenzialmente autoimmune al virus dell'influenza televisiva, che crede ancora alla panzana di Bin Laden, l'ometto barbuto che tiene in scacco il mondo dalla caverna dei quaranta ladroni? Ovviamente no, e ora che gli ultimi pozzi petroliferi sono stati requisiti, ora che l'ultimo gasdotto è stato posato, ora che la democrazia è stata restaurata a colpi di stragi di civili, anche Bin Laden andrà in soffitta, insieme al bau-bau, all'uomo nero e al modellino in scala 1:100 del grande Tyrannosaurus Rex. Tanto più che, dovendo trovare una soluzione al Picco di Hubbert - e dovendo trovarla in fretta -, ci si trova costretti a invadere un paese che scarseggia di caverne e non è abitato da una marmaglia di talebani arretrati di mille anni: l'Iran. |
19 febbraio 2010
Berlusconi protagonista del carnevale di Dusseldorf
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17 febbraio 2010
Berlusconi protagonista del carnevale di Dusseldorf
Guarda l'immagine di "Matrimonio omo all'italiana",
il carro di Jacques Tilly dedicato a Silvio Berlusconi
ROBECCHI La satira al tempo del Caimano
Sanremo, Paolo Rossi: "Cacciato con un sms dai lacchè dei potenti"
Ladri, mafiosi e avvoltoi. L'osceno spettacolo di un regime senza opposizione
di Paolo Flores d'Arcais
"Non è l’ennesima cloaca affaristico-politica di regime. Quella scoperchiata dai magistrati di Firenze è la cloaca più vomitevole dell’intera storia repubblicana"
PARDI Protezione Spa, un mostro giuridico-istituzionale
BARBACETTO Festeggiamenti con effetti speciali per l'anniversario di Mani pulite
SPINELLI La sete di verità
Critica liberale Su Bertolaso l'ipocrisia cerchiobottista del Corriere
PELLIZZETTI Gli unti dal potere, intoccabili di professione
GIULIETTI Berlusconi senza vergogna
Dibattito
Borsellino: "Ingannato da Di Pietro. Mai più Agende Rosse con l'Idv"
TRAVAGLIO Di Pietro ripensaci | Idv, le opinioni dei lettori
PELLIZZETTI Di Pietro tra Bertoldo e Pannella | Idv, il caso Molise
CARNEVALI Il prevedibile abbraccio fra Di Pietro e De Luca
No all'illegittima impunità, tutti in piazza il 27 febbraio
L'adesione di Antonio Tabucchi
Falce, martello, e si sono bevuti il cervello di Alessandro Robecchi
"I nuovi manifesti per il tesseramento di Rifondazione sono l’ennesima rincorsa al modello dominante seduttivo-berlusconico-televisivo. Non vogliono essere tristi, giusto. Ma cosa c’è di più triste di questi trampoli zoccola-style?"
Acqua pubblica, verso referendum per abrogare la legge Ronchi di Alex Zanotelli
"Questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare politica".
Arte
In a Silent Way di Mariasole Garacci
Chiude la mostra di Calder, e a Roma arriva un altro grande artista statunitense. Al Museo della Fondazione Roma, fino a giugno, la ‘Pastorale Americana’ di Edward Hopper, pittore della luce e del silenzio.
In edicola e in libreria un numero doppio di MicroMega
Leggi il sommario
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