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Focus
Le incoerenze del 7 ottobre (II)
Il Qatar, i Fratelli Mussulmani, Hamas e Israele
di
Thierry Meyssan
Parigi (Francia)
Diversamente da come viene presentato, nella vicenda degli ostaggi dell'operazione Diluvio di Al-Aqsa il Qatar non è un negoziatore al di sopra delle parti. Una cantonata della ministra qatariota Lolwah Al-Khater, a Tel Aviv per partecipare alle trattative, dimostra al contrario che Doha esercita un'autorità su Hamas. I nuovi membri del gabinetto di guerra israeliano hanno scoperto con sconcerto che il Qatar ha partecipato al complotto di Benjamin Netanyahu per preparare l'attacco a Israele del 7 ottobre 2023.
Le incoerenze del 7 ottobre
Cosa si nasconde dietro le menzogne di Benjamin Netanyahu e le simulazioni di Hamas
di
Thierry Meyssan
Parigi (Francia)
La versione ufficiale della guerra Hamas-Israele suscita più interrogativi che risposte. L'autore dell'articolo mette in rilievo sette importanti contraddizioni. A pensarci bene, Hamas e Benjamin Netanyahu, lungi dall'essere nemici, sembrano agire di concerto, senza riguardo alcuno per le vite dei palestinesi e degli israeliani. Dietro di loro, a tenere le fila ci sono Stati Uniti e Regno Unito.
In breve
Il New York Times cerca di dimostrare che Netanyahu e Hamas non sono complici
Voltaire, attualità internazionale n° 64
Netanyahu ha destituito a luglio il ministro della Difesa che aveva lanciato l'allarme su un attacco di Hamas
Vertice straordinario dei BRICS sul genocidio di Gaza
Israele arresta il direttore dell'ospedale Al-Shifa
Voltaire, attualità internazionale n° 63
Controversie
L'11 settembre del Medioriente
di Manlio Dinucci
Roma (Italia) |
La versione ufficiale dell'attacco di Hamas a Israele non regge. Secondo la CNN Hamas ha potuto addestrarsi indisturbata a Gaza per un anno e mezzo in sei campi militari. Dal mese di maggio, in Libano sono circolate voci su questi preparativi. A settembre, a Saïda, c'è stata una sanguinosa battaglia tra le fazioni palestinesi. Il 30 settembre il ministro dell'intelligence egiziano ha personalmente telefonato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per avvertirlo. Nei giorni successivi una società privata di sicurezza israeliana ha contattato lo Shin Bet. Il 5 ottobre la Cia ha avvisato il Mossad. È impossibile che Israele sia stata colta di sorpresa. Inoltre, come sottolinea Manlio Dinucci, non sono state messe in atto le procedure di sicurezza di rutine. Per di più, le forze armate hanno impiegato cinque ore per intervenire. La domanda è: perché Benjamin Netanyahu ha lasciato morire 1.300 suoi concittadini?
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