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09 aprile 2022

FERDINANDO IMPOSIMATO / UN PREMIO PER RICORDARE LE SUE BATTAGLIE DI GIUSTIZIA


Prima edizione del ‘Premio Ferdinando Imposimato’, il grande magistrato che ha dedicato tanti anni della sua vita all’impegno sociale, civile, politico, e per affermare i valori della legalità e della giustizia sociale.

Un uomo, Imposimato, di grande coerenza, correttezza, lungimiranza: un esempio per tutti.

La giornata commemorativa si terrà a Roma, nella Sala della Protomoteca capitolina del Campidoglio, lunedì 11 aprile (proprio il giorno in cui Ferdinando avrebbe compiuto il suo ottantaseiesimo compleanno), a partire dalle ore 16.

La finalità principale vuol essere quella di ringraziare quanti si impegnano quotidianamente nella condivisione degli ideali e della pratica in direzione della libertà e della giustizia, nel segno della solidarietà.

Nell’occasione, viene presentata la prima edizione del Premio che porta il suo nome e verrà consegnato a quanti si sono distinti per affermare i diritti nel campo istituzionale, civile, sociale, comunicativo, artistico, sportivo.

30 marzo 2022

JOE BIDEN / LA STRADA PER L’INFERNO. O PER L’IMPEACHMENT


Fosche nubi si addensano sulla Casa Bianca e sul prossimo futuro del suo inquilino eccellente, Joe Biden.

Proprio nelle ore del colloquio con il presidente cinese Xi Jinping sulla bollente crisi ucraina, il ‘New York Times’ è uscito con una ‘bombshell’, una voce-bomba che tira in ballo il rampollo, Hunter Biden.

La new è stata subito ripresa da tre tivvù che contano nell’etere a stelle e strisce: ‘CBS News’, ‘Fox News’ (ed anche ‘Fox Business’) e ‘CNBC’ (in basso un paio di link dei video). Un vero tsunami, ovviamente oscurato dai media di casa nostra, sempre genuflessi davanti al super-alleato americano.

Qual è il succo del giallo? Si tratta, in sostanza, di una inchiesta giudiziaria sempre sussurrata ma mai ufficialmente decollata. Ne hanno infatti scritto non pochi siti di contro-informazione, ed anche la Voce ha pubblicato alcuni articoli che potete leggere cliccando sui link in basso.

28 marzo 2022

IL GENERALE FABIO MINI / USA & NATO, 24 ANNI D PROVOCAZIONI ANTI RUSSIA


“Oggi è necessario negoziare, finirla con il pensiero unico e la propaganda, aiutare l’Ucraina a ritrovare la ragione e la Russia ad uscire dal tunnel della sindrome da accerchiamento, non con le chiacchiere ma con atti concreti. E quando la crisi sarà superata, sperando di essere ancora vivi, Italia ed Europa dovranno impegnarsi seriamente a conquistare quella autonomia, dignità e indipendenza strategica che garantisca la sicurezza a prescindere dagli interessi altrui”.

E’ la conclusione di un articolato, lucidissimo ragionamento svolto da Fabio Mini, generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano, già Capo di Stato Maggiore del comando NATO del Sud Europa e a capo della missione internazionale in Kosovo.

Un’analisi a 360 gradi, perfetta nella sua ricostruzione storica e nell’analisi geopolitica attuale. Lontana mille miglia dal pattume e dell’ignoranza ‘storica’ praticamente di tutta la classe politica (sic) di casa nostra.

25 marzo 2022

BOMBA BIOLABORATORI AMERICANI IN UCRAINA / I PIANI DELLA “ZARINA” VICTORIA NULAND


Sta scoppiando la bomba bio-lab, ossia i laboratori militari super segreti installati dal Pentagono soprattutto in Ucraina, ma anche in tante altre repubbliche sovietiche (e in mezzo mondo, per un totale di 25 paesi).

La Cina invita ufficialmente, con durezza, gli Stati Uniti a rivelare tutti i dettagli su quei bio-laboratori, facendo luce soprattutto sui rischi e i pericoli connessi, facili da immaginare dopo il giallo di Wuhan.

Ovviamente ancor più duri i russi, che il 6 marzo hanno lanciato pesantissime bordate attraverso il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa, e, in modo ancor più incisivo, il generale Igor Kirillov, comandante della forza di difesa radiologica, chimica e biologica del Cremlino.

Su tutte le furie gli americani, in modo perfettamente trasversale, con i democratici e i repubblicani all’assalto del satanasso Vladimir Putin. Particolarmente bellicoso il senatore Lindsay Graham; mentre è costretta ad ammettere qualcosa la vera anima nera dei ‘progetti’ a stelle e strisce in Ucraina, l’attuale sottosegretario di Stato per gli affari politici dell’esecutivo Biden, ossia Victoria Nuland.

17 marzo 2022

FRANCO CARDINI / PER CAPIRE COSA SUCCEDE IN UCRAINA


Nell’orgia di fake news che più gigantesche non si può sull’Ucraina propinate a mani basse dai media di casa nostra, nei mari dell’ignoranza storica più abissale, val la pena di cercare qualche bussola di riferimento, ascoltare la voce di chi di storia ne mastica da una vita.

E’ il caso di Franco Cardini, storico, medioevalista doc, oggi professore emerito all’Istituto di scienze umane e sociali aggregato alla Scuola Normale Superiore; nonché Direttore di Ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e anche docente alla Harvard University.

Non è certo un pericoloso comunista, piuttosto – come si soleva dire – un conversatore illuminato.

Ha fatto parte consiglio d’amministrazione RAI dal 1994 al 1996. Una vera mosca bianca, Cardini, in quello sgangherato carrozzone, come dimostrano oggi in modo clamoroso le performance serali, per il Tg2, del direttore Genny Sangiuliano, nato come portaborse di ‘Sua Sanità’ Francesco De Lorenzo, poi suo portavoce, e ora ‘storico’, grazie alle biografie dei potenti (tra cui proprio Putin), autentici Bignami (li ricordate?) per tutti gli usi.

Dal 2013 al 2017 Cardini ha fatto parte del comitato scientifico per i programmi della terza rete “Il Tempo e la Storia” e “Passato e Presente”.

Vi proponiamo, per cominciare a capire sul serio quel che sta succedendo in Ucraina e non a botte di demenziali slogan, alcuni freschi testi dal suo imperdibile blog, “Minima Cardiniana”.

14 marzo 2022

100 anni dalla nascita / Le rivoluzioni di Pier Paolo Pasolini


Per LA VOCE DELLE VOCI Pier Paolo Pasolini non è, non è mai stato, semplicemente un’icona culturale buona per tutti gli usi, ma un alto riferimento etico, un testimone scomodo e coraggioso, un uomo che oltre alle parole e alle immagini ha messo in campo la propria faccia e il proprio corpo per sfidare il fascismo oscuro che ancora si annida nella società italiana.

Potremmo dire che per noi è stato un (illustre e gradito) compagno di viaggio, che condivide il percorso – difficile e controcorrente, come la sua vita e le sue opere – della nostra testata fin dal 1984. Un percorso che i nostri lettori potranno scoprire a mano a mano, nell’anno del centenario di Pasolini, rileggendo i tanti articoli che hanno provato a ripercorrere e a sottolineare, con l’aiuto di amici e studiosi del poeta-regista, le sue qualità artistiche ma soprattutto il suo impegno politico, il coraggio ideale, il suo essere vicino e partecipe alle ansie e alle lotte del Sud d’Italia e di tutti i Sud del mondo, sempre dalla parte dei poveri, dei deboli, dei dimenticati.

Per questo, oltre ad attingere al vasto archivio pasoliniano (cartaceo e poi online) de LA VOCE DELLE VOCI, ci siamo proposti di proseguire il cammino alla ricerca delle sue tracce, ancora profonde, ancora necessarie a indicarci una strada verso un futuro tutt’altro che facile e pacificato, e tuttavia l’unico possibile per chi vuole ispirare la propria vita alla ricerca della verità e alla pratica della democrazia solidale. Partendo dall’Africa, ieri come oggi l’area più depressa e sfruttata del mondo, che Pasolini (caso rarissimo, se non proprio unico, nell’intellighenzia italiana e occidentale pre-Sessantotto) sentiva come il punto di partenza per la costruzione di un’umanità nuova.

Dall’Africa al Sud Italia, proprio come il suo Alì dagli occhi azzurri, il passo è naturale, inevitabile: un Sud antropologicamente diverso da oggi, il Sud della Matera-Gerusalemme del suo Vangelo secondo Matteo, della Napoli “ultimo villaggio d’Europa” del Decameron, o dell’Irpinia, la provincia all’epoca più povera d’Italia ma capace di sprigionare la vincente utopia del “Laceno d’Oro”.

Quanto è rimasto di quel Sud percorso e amato da Pasolini?

È una riflessione che vogliamo condividere con i nostri lettori, ma qualche risposta ci sentiamo di darla subito. Quando pensiamo alla generosa utopia umanitaria di Riace, alla comunità di Lampedusa che accoglie i profughi del mare, alla gara di solidarietà dei cittadini di Bari per accogliere gli albanesi della nave Vlora che sognavano Lamerica in Italia, ai giudici coraggiosi e ai giovani che in Campania, in Calabria e in Sicilia non si arrendono alle mafie, non si può fare a meno di pensare che Pasolini aveva capito come nessun altro, forse come solo il suo amico Carlo Levi, che il Sud può essere l’estrema riserva di umanità nell’Occidente cinico e vuoto dei Paesi ricchi e “frugali”, a patto di non snaturare la sua antica cultura di semplicità e di accoglienza.

11 marzo 2022

STATI UNITI / GROSSI GUAI IN VISTA PER HILLARY CLINTON


Grosse novità dagli Stati Uniti sul fronte dell’inchiesta sulle origini delle indagini dell’FBIcirca possibili interferenze della Russia in occasione delle presidenziali americane del 2016 in cui trionfò Donald Trump.

Il delicatissimo fascicolo ad aprile 2019 è stato assegnato al procuratore   del distretto del Connecticut John Durham. Ad ottobre 2020, poi, Durham è stato nominato consigliere speciale del Dipartimento di Giustizia proprio per portare a termine il complesso lavoro.

Durham ha appena finito la prima fase bollente delle sue indagini, da cui   stanno emergendo delle pesanti responsabilità a carico di Hillary Clinton, per aver sostanzialmente organizzato il ‘depistaggio’ finalizzato a delegittimare Trump.

Di seguito pubblichiamo due interessanti reportage di ‘Epoch Times Italia’.

Il primo sintetizza i risultati del lavoro investigativo svolto da Durham, mentre nel secondo lady Clinton passa al contrattacco per difendersi dalle documentate accuse.

10 marzo 2022

ORIZZONTI SENZA GUERRA - di MONI OVADIA


La guerra portata dal presidente russo Vladimir Putin contro l’Ucraina del presidente Volodymyr Zelensky dovrebbe sollecitare a noi cittadini dell’Occidente, non colpiti direttamente dal conflitto ma coinvolti economicamente dalle scelte dei nostri governanti, una domanda: vogliamo accettare le retoriche e le propagande che ci vengono proposte dall’inevitabile profluvio di informazioni, di chiacchiere pletoriche dei politologi e degli strateghi da talk show o vogliamo finalmente riattivare la nostra capacità critica per allargare lo sguardo oltre la cronaca e cercare di capire in che mondo vogliamo vivere?
E ancora: vogliamo finalmente bandire le guerre dalle relazioni fra genti e fra individui come afferma solennemente la nostra Costituzione? Allora in primo luogo dobbiamo uscire dalla logica delle fazioni e degli schieramenti confortati da stereotipi consolidati come per esempio: il buon Occidente democratico versus il sinistro Oriente slavo autocratico russo.

La russofobia, a mio parere, è una pericolosa patologia. Il buon Occidente democratico ha scatenato negli ultimi 25 anni cinque guerre criminali contro ogni regola del diritto internazionale: 70 giorni di bombardamento della capitale della Serbia, guerra contro l’Iraq con centinaia di migliaia di morti civili, bombardamenti in Somalia, catastrofe bellica della Libia e invasione dell’Afghanistan con una terrificante messe di vittime innocenti, per non cambiare nulla in vent’anni e con un dispendio iperbolico che ha arricchito solo l’industria delle armi. Quel colossale budget investito nell’economia civile avrebbe potuto produrre trasformazioni virtuose strabilianti. Poi, alla fine della devastazione e con l’abbandono del Paese, il popolo, in particolare le donne, è stato lasciato in balia dell’oscurantismo.
Con quale autorevolezza gli occidentali chiedono a Putin di rispettare la sovranità dell’Ucraina quando, solo per citare un caso, i governi israeliani da oltre cinquant’anni occupano terre palestinesi in violazione di ogni idea di diritto internazionale senza che i Paesi della Nato alzino un’unghia per impedirlo? Inoltre, un membro potente della Nato, la Turchia, da decenni massacra senza pietà il popolo curdo e nulla viene fatto per far cessare l’orrore.

08 marzo 2022

ARMI & GUERRA / IL J’ACCUSE DI ALEX ZANOTELLI


Padre Alex Zanotelli – una vita spesa a fianco degli ultimi di tutto il mondo come missionario comboniano, dalle povertà più nere nel cuore dell’Africa alle marginalità estreme nel ventre di Napoli – dice la sua sulla guerra in Ucraina e critica in modo aspro, senza mezzi termini, frontalmente, la decisione appena presa dall’esecutivo Draghi di inviare armi e mezzi tecnologici a Kiev.

Ecco le sue parole: “E’ estremamente grave che il governo invii truppe e armi in Ucraina. In questo momento dovrebbe spendersi in ambito internazionale per portare Russia e Ucraina al tavolo dell’ONU e trovare soluzioni pacifiche in quella sede. Invece si sceglie di giocare col fuoco e lo si fa dimenticando che la contesa è tra potenze nucleari”.

Continua Zanotelli: “Se Putin chiede la neutralità dell’Ucraina, bisogna metterla sul tavolo. Perché oggi l’Ucraina è una polveriera, è un Paese spaccato profondamente, con un nazionalismo che fa paura. E quando si combinano nazionalismo e religione, è pericolosissimo. Putin è un autocrate, un dittatore: ma non è Hiltler. E’ un sovranista. Andrebbe condannato per quello che ha fatto. Ma è folle rispondere a una potenza nucleare con la minaccia delle armi. Bisognerebbe lavorare, invece, perché le armi tacciano. E questo lo si può fare contrastando le pretese espansionistiche della NATO. Perché l’Ucraina deve entrare nella NATO? Di questo passo rischiamo il conflitto nucleare”.

“Nella crisi ucraina, non si sente la voce del pacifismo. E’ troppo fievole. Invito tutti gli uomini e le donne di buona volontà a seguire l’invito di Papa Francesco, che è un grande profeta: ha detto che non esiste una guerra giusta. Ha ragione. E allora chiedo: perché i partiti e il governo stanno votando l’invio di armi in Ucraina?”.

“Voglio credere che LEU e Sinistra Italiana non votino questa roba. Io dico: una volta esisteva la sinistra, e il pacifismo era un perno del suo programma. Non c’erano dubbi su questo. Ora la Sinistra non può votare gli armamenti, deve lavorare per il disarmo. Enrico Letta non può parlare nel modo in cui ha fatto in Parlamento giorni fa. Come si fa a chiedere ancora più armi? E’ un atteggiamento assurdo, incomprensibile, grave”.

03 marzo 2022

STATI UNITI / COME BIG PHARMA CORROMPE LA “FDA”


Come Big Pharma corrompe la ‘Food and Drug Administration’, la potente Agenzia statunitense che deve istituzionalmente controllare il settore alimentare e quello farmaceutico.

Sta circolando negli Usa, diffuso da ‘Project Veritas’, un video esplosivo, nel quale viene intervistato dal suo fondatore e animatore, James O’ Keele, un “funzionario esecutivo” della FDAChris Cole.

Le polemiche stanno divampando negli States, mentre la FDA glissa e si limita a commentare: “La persona nel video presumibilmente non lavora su questioni relative ai vaccini e non rappresenta il punto di vista della FDA”.

Al contrario, la pagina Linkedin di Cole lo descrive come funzionario all’interno delle ‘Countermesures Initiatives’ della FDA, organismi che svolgono un ruolo fondamentale nel garantire che farmaci, vaccini e altri prodotti per contrastare virus e varie patologie siano sicuri ed efficaci.

Scorriamo alcuni passaggi salienti dell’intervista.

“Le aziende farmaceutiche, le aziende alimentari, le aziende che producono vaccini ci pagano centinaia di milioni di dollari all’anno per assumere e indurre i revisori ad approvare i loro prodotti”.

“Fondamentalmente, addebitiamo all’industria milioni di dollari per assumere più revisori di farmaci e revisori di vaccini che accelereranno il processo di approvazione. Quindi, le aziende farmaceutiche guadagnano di più”.

01 marzo 2022

GIALLO EPSTEIN / “SUICIDA” A PARIGI IL SUPERTESTE BRUNEL


Giallo Epstein sempre più bollente.

Il 19 febbraio si è “suicidato” nella sua cella de ‘La Santè’, a Parigi, Jean-Luc Brunel, uno dei più stretti collaboratori del finanziere e procacciatore di minorenni per super vip Geffrey Epstein, che a sua volta si era “suicidato” ad agosto 2019 nel ‘Metropolitan Correctional Center’ di New York.

Arrestato per stupro a dicembre 2020, Brunel era stato scarcerato nel 2021, per poi essere ri-arrestato e ri-sbattuto in galera pochi mesi fa.

Avrebbe dovuto testimoniare tra pochi giorni al maxi processo che fa tremare persino la Casa Bianca e la Buckingam Palace.

In particolare, Brunel avrebbe potuto fornire ulteriori dettagli sulle vicende dell’ormai mitico ‘Lolita Express’, il lussuoso Boeing a bordo del quale il miliardario accoglieva i suoi ospiti chic per condurli, in compagnia di graziose minorenni, nei paradisi tropicali, a godersi un meritato long week end.

Tra i più assidui, il neofilantropo Bill Gates, il principe Andrea d’Inghilterra e Bill Clinton, il vero recordman, avendo totalizzato la bellezza di 27 voli.

24 febbraio 2022

“Noi, guariti ma ignorati e penalizzati dal green pass”


Sono 10 milioni, hanno contratto il Covid, sono guariti e per tutta la comunità scientifica hanno un’immunizzazione migliore di quella dei vaccinati. Eppure sono a scadenza e penalizzati dalle logiche diaboliche del green pass. La Bussola incontra il portavoce del Comitato Guariti: «Siamo extra vax, la legge prevede per noi un’esenzione dal vaccino e anche le case farmaceutiche non hanno testato i vaccini sui guariti. Chiediamo il riconoscimento dello status».

 

di Alessandro Rimoldi

 

Sono un esercito, ma, come si sarebbe detto una volta, non hanno coscienza di classe. Eppure, il solo fermarsi a considerare la loro situazione, potrebbe mettere in dubbio il fatto di avergli concesso solo una breve tregua all’interno della logica diabolica del green pass, che si sta facendo totalizzante.

Sono i più di 10 milioni di guariti immunizzati che, avendo contratto il Covid, hanno sviluppato una formidabile immunità attiva contro Sars-Cov-2, comparabile, se non superiore, a quella fornita dalla somministrazione del vaccino. Eppure, anche loro sono soggetti al meccanismo del green pass una volta scaduto il periodo che, a seconda delle categorie professionali, varia da tre a sei mesi.

17 febbraio 2022

OMICRON / LE PRESSIONI DEI GOVERNI PER CREARE IL PANICO


Omicron è una variante che si presenta con sintomi lievi, ben diversa rispetto a Delta. Ma ho ricevuto pesanti pressioni dai governi e dalle agenzie internazionali perché non lo rivelassi. E anzi che sostenessi la sua gravità”.

Lo afferma senza peli sulla lingua e con grande coraggio Angelique Coetzee, il medico sudafricano che ha scoperto nel suo paese la variante Omicron. Sanitario di valore e con una forte esperienza maturata sul campo, Coetzee è il presidente dell’Associazione Nazionale dei medici sudafricani.

Ha rilasciato due significative interviste, al britannico ‘The Daily Telegraph’ e al tedesco ‘Welt’, nel corso delle quali fa continuo riferimento al ‘mild desease’, la malattia lieve, come Omicron.

Ovviamente le sue parole non sono state riprese dai media di casa nostra, allineati e coperti nel difendere la linea Draghi e nell’offrire la più ampia copertura ‘disinformativa’ sui bollenti temi della pandemia.

Scorriamo i passaggi salienti tratti dalle due interviste.

Mi è stato chiesto di non dichiarare pubblicamente che si tratta, con Omicron, di una condizione lieve. Mi è stato chiesto di astenermi dal fare dichiarazioni che potevano tranquillizzare la gente e di dire invece che si tratta di una patologia grave. Ho rifiutato”.

“Sono un medico, mi baso su una valutazione clinica dei miei pazienti, ma non ci sono assolutamente indicazioni che si tratti di una malattia seria”.

Sono io che vedo i pazienti in prima persona: non i politici”.

15 febbraio 2022

JOHN HOPKINS UNIVERSITY / I COLOSSALI DANNI DEI LOCKDOWN


Le politiche dei ‘blocchi’, delle chiusure, dei lockdown non sono servite a mitigare la mortalità da covid-19, riducendola di appena lo 0,2 per cento.

Anzi, hanno avuto effetti devastanti proprio sulla salute dei cittadini, soprattutto sotto il profilo psichiatrico, sui rapporti sociali, per non parlare delle disastrose conseguenze sulle economie di tutti i paesi.

Giudizi tranchant, che non ammettono discussioni, quelli espressi da tre ricercatori di livello internazionale: si tratta di Jonas Herby del danese ‘Center for Political Studies’, di Lars Jonung della svedese ‘Lund University’ e di Steve Hanke della statunitense ‘Johns Hopkins University’.

Il testo firmato dai tre ricercatori si intitola ‘A Literature Review and Meta-Analysis of Effects of Lockdowns on Covid-19 Mortality’ ed è stato appena pubblicato proprio dall’ateneo a stelle e strisce, nella sezione ‘Studies in Applied Economics’.

31 gennaio 2022

STATI UNITI / SOS DI ‘ONE AMERICA’: 40 PER CENTO DI DECESSI IN PIU’


Pauroso aumento, negli Stati Uniti, del numero totale dei decessi nel 2021 rispetto all’anno precedente, un drammatico 40 per cento in più che riguarda la popolazione compresa tra i 18 e i 64 anni.

Una situazione da vero e proprio allarme rosso.

A lanciarlo Scott Davison, l’amministratore delegato di una grande compagnia d’assicurazioni sulla vita a stelle e strisce, ‘OneAmerica’.

Lo rivela la rivista dell’Indiana ‘The Center Square’.

Ecco le parole di Davison. “Stiamo assistendo, in questo momento, ai più alti tassi di mortalità che abbiamo visto nella storia di questo business (le assicurazioni, ndr), non solo in OneAmerica. Si tratta di numeri enormi, enormi. E non sono solo gli anziani che muoiono, ma principalmente persone in età lavorativa, tra i 18 e i 64 anni. E quello che abbiamo visto solo nel terzo trimestre, lo stiamo vedendo continuare nel quarto: i tassi di mortalità sono aumentati del 40 per cento rispetto a prima della pandemia”.

27 gennaio 2022

PROCESSO PER IL SANGUE INFETTO / PM CONTRO TESTE, FACCIAMO RIDERE MEZZO MONDO


L’Italia sta facendo ridere (o piangere?) mezzo mondo per via di un processo-sceneggiata che si sta celebrando a Roma e vede sul banco degli imputati un regista americano accusato di “aver offeso l’onore e il prestigio” di un magistrato nel corso del processo per la strage del sangue infetto che si è svolto al tribunale di Napoli dal 2016 al 2019.

Titola ‘The Guardian’, il prestigioso quotidiano inglese: “Regista statunitense processato in Italia con l’accusa di epoca fascista per una testimonianza sul sangue contaminato”.

La notizia, data dal Guardian in prima internazionale, è poi rimbalzata tra le principali testate europee e non solo, visto che è stata ripresa in diversi paesi dell’est e asiatici, nonché ovviamente negli Usa (tra i giornali, anche  l’Arkansas Times). Basta fare su internet, via google, la ricerca su ‘Kelly Duda’ – ossia il nome del regista incriminato – per rendersene conto e leggerne delle belle.

La Voce – che ha seguito i tre anni di processo, con inchieste e servizi dopo ogni udienza – a suo tempo riportò quanto successe in quella fatidica udienza del 4 dicembre 2017, quando Duda rese la lunga e articolata testimonianza, dettagliando anche quanto successe al termine, con il ‘parapiglia’ finale.

Potete leggere quella cronaca linkando in basso, dove trovate una serie di articoli sia su Duda che sulle fasi salienti del processo per la strage del sangue infetto; con riferimento anche al pm Lucio Giugliano, che ha denunciato il regista americano, ritenendosi oltraggiato dal suo comportamento.

Un pm, Giugliano, che fin dalla seconda udienza del processo partenopeo chiese il proscioglimento di tre imputati e al termine ha chiesto (e ottenuto dal giudice Antonio Palumbo) l’assoluzione di tutti gli imputati, perché “il fatto non sussiste”.

26 gennaio 2022

Vaccino bambini – L’altolà della pediatra Michelle Perro


Nella serie di interviste “Leading the Charge for Change” di The Defender, la dottoressa Michelle Perro spiega perché consiglia ai genitori di non somministrare ai propri figli il vaccino COVID e incoraggia altri medici a parlare contro i vaccini.

 Di David Marcks

 

La dottoressa Michelle Perro, medico di emergenza pediatrica, ha alcuni consigli per il vaccino COVID-19 per i genitori: “Non farlo”.

Ha anche alcune parole forti per i colleghi medici: abbi il coraggio di parlare a nome dei vulnerabili.

In un’intervista a The Defender , la Perro ha affermato che nella sua esperienza nel curare i bambini con COVID, la malattia è stata lieve.

Lei disse:

“In uno studio in cui lavoro, su sei praticanti, nessuno di noi ha visto un bambino estremamente malato con COVID. Alcuni bambini hanno avuto febbri e dolori muscolari, anche se la maggior parte ha sintomi molto lievi. Abbiamo visto bambini asintomatici e altri che hanno una lieve malattia simil-influenzale, nel peggiore dei casi”.

Ha detto che la malattia non è pericolosa nei bambini, spesso dura solo uno o due giorni.

“È nella letteratura che questa è una malattia lieve nei giovani”, ha detto Perro. “E il tasso di morbilità e mortalità è prossimo allo zero , un decorso più benigno dell’influenza”.

Per i bambini che ha trattato con COVID, Perro ha affermato di sostenere il loro “sistema immunitario naturalmente vigoroso”, sottolineando l’importanza di mangiare cibi organici ricchi di nutrienti insieme a integratori tra cui vitamine C e D, zinco e quercetina.

“A seconda di quanto sono malati, uso anche una gamma di rimedi nutraceutici e omeopatici per aiutare anche a eliminare il virus dalla bocca e dal rinofaringe”, ha detto.

Quando i vaccini COVID sono stati resi disponibili per i bambini, Perro inizialmente ha dato consigli cauti, ma da allora è diventata più irremovibile nello scoraggiare i genitori.

“È sperimentale e i potenziali effetti potrebbero essere irreversibili”, ha detto Perro. “Non abbiamo idea di cosa faccia al DNA dei tuoi figli. Non farlo, l’ho appena detto ad alcuni genitori questa settimana”.

Quando il suo studio, che offre il vaccino, le ha chiesto di creare un protocollo per i genitori che vogliono vaccinare i propri figli, è stata riluttante “perché semplicemente non dovrebbero farlo”.

Perro ha sentito di genitori che si pentono di aver vaccinato i propri figli.

“Ricevo e-mail ogni giorno con genitori che provano rimorso per il vaccino”, ha detto Perro. “Non si tratta solo di bambini che hanno effetti collaterali, ma di genitori che non si sentono bene riguardo a ciò che hanno fatto. Ed è un territorio nuovo e stimolante quando si cerca di aiutarli: come posso invertire gli effetti di un jab di mRNA?”

25 gennaio 2022

EFFETTI AVVERSI DA VACCINO / MIOCARDITE IN TESTA NEGLI USA


“La miocardite è in cima alla lista delle lesioni da vaccino”.

E’ il titolo di una fresca inchiesta pubblicata dall’associazione ‘Children’s Health Defence’ sugli effetti collaterali prodotti dai vaccini nel primo anno di somministrazione.

Un’associazione fondata e animata da Robert Kennedy junior, nipote di John Fitzgerald e figlio di Robert. Sere fa molti di voi avranno forse ammirato uno dei capolavori di Oliver Stone, “J.F.K”, su quel tragico duplice omicidio organizzato dai poteri forti a stelle e strisce: perché i due fratelli davano troppo fastidio all’apparato politico e militare e, quindi, “dovevano morire”.

Avvocato per l’ambiente (“environmental lawyer”), da anni Robert Kennedy junior si batte strenuamente per la tutela della salute dei più deboli, in primis of course quella dei bambini, soprattutto sul fronte vaccinale.

E veniamo all’ultima inchiesta sulle miocarditi come primo effetto collaterale dei vaccini. Firmato da Megan Redshaw, giornalista scientifica e principale redattrice del sito ‘The Defender’, costola informativa dell’associazione, il reportage si basa sui dati forniti dal sistema di monitoraggio sulla segnalazione di eventi avversi ‘VAERS’, allestito dai ‘Centers for Desease Control and Prevention’, i CDC che coprono tutto il territorio degli States. Un organismo super ‘ufficiale’, quindi, difficilmente    formato da complottisti no-vax.

Ecco cosa scrive Redshaw il 16 gennaio. “I Centers for Desase Control and Prevention hanno rilasciato oggi nuovi dati che mostrano un totale di 1.033.994 segnalazioni di eventi avversi a seguito dei vaccini anti Covid, inviate tra il 14 dicembre 2020 e il 1 gennaio 2022 al sistema di segnalazione di eventi avversi al vaccino (VAERS), cioè il principale sistema finanziato dal governo per la segnalazione di reazioni avverse al vaccino negli Stati Uniti”.

Continua l’articolo: “I dati includono un totale di 21.745 segnalazione di decessi e 170.446 segnalazioni di lesioni gravi”.

Tragiche cifre che parlano da sole, con riferimento ad un intero anno di vaccinazioni.

Poi, nel dettaglio. “Il 19 per cento dei decessi si è verificato entro le 24 ore dalla vaccinazione, il 24 per cento entro le 48 ore”.

E’ noto che i vaccini manifestano i loro effetti collaterali anche a distanza di mesi, e perfino di anni: e a lungo termine (con un lasso temporale che può arrivare fino ai 20 anni) soprattutto nei bambini. Non c’è proprio da stare allegri, quindi, visto anche il procedere a ritmo serrato delle inoculazioni nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni.

Negli Stati Uniti a tutto il 7 gennaio 2022 sono state somministrate 516 milioni di dosi di vaccino, di cui 303 milioni di Pfizer, 197 di Moderna e 18 milioni di Johnson & Johnson.

20 gennaio 2022

Sorveglianza digitale: il vero motivo dietro la spinta a vaccinare i bambini


Il COVID-19 potrebbe aver colto di sorpresa gran parte del pianeta tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ma gran parte delle basi per la tecnologia ora ampiamente utilizzata come «risposta» alla pandemia è stata concettualizzata e sviluppata anni prima.

 

Negli Stati Uniti e in tutto il mondo, c’è stata recentemente una forte spinta per implementare una varietà di regimi di «passaporto vaccinale», molti dei quali basati su tecnologie digitali come le applicazioni mobili per registrare – almeno finora – il proprio registro di vaccinazione COVID -19.

Questi «strumenti» vengono presentati da funzionari pubblici e sezioni significative dei media nelle ultime settimane e mesi come qualcosa di ineluttabile, una progressione tecnologica naturale come respirare.

 

Si presentano anche come «nuova» risposta a una crisi senza precedenti.

Queste applicazioni tecnologiche sono propagandate come un mezzo per mantenere aperte le attività commerciali e garantire la «tranquillità» per le persone ancora diffidenti a entrare negli spazi pubblici.

Ma quanto è nuova questa «nuova» tecnologia? E l’uso della tecnologia sarà limitato alle vaccinazioni COVID o alla «salute»?

19 gennaio 2022

LUC MONTAGNIER / FERMATE QUESTI VACCINI KILLER


Bisogna fermare la campagna di vaccinazione di massa”.

“Perché questi vaccini non funzionano, non impediscono la trasmissione del virus”.

Invece di proteggere dalla malattia, favoriscono altre infezioni”.

La proteina usata nel vaccino è tossica, è un veleno, e tocca organi come il cuore”.

Il vaccino è fatto per proteggere, non per uccidere”.

E’ un crimine assoluto questo vaccino somministrato ai bambini”.

 

Solo alcune delle fulminanti e chiarissime espressioni, che non lasciano spazio ad equivoci o dubbi di sorta, usate dal premio Nobel per la Medicina, Luc Montagnier, nell’intervento (durata 24 minuti) tenuto sabato a Milano, nel corso di una manifestazione contro il Super Green Pass.

Frasi e parole che tutti dovrebbero ascoltare con estrema attenzione e farne tesoro.

Ed invece totalmente oscurate dai media di casa nostra, che hanno unicamente fatto cenno alla solita sceneggiata delle orde No Vax del sabato pomeriggio.

Media ormai genuflessi davanti al Verbo del Monarca Draghi e ai suoi diktat. Proprio mentre in altri paesi europei – ieri abbiamo fornito gli esempi clamorosi di Germania e Danimarca – i maggiori quotidiani fanno marcia indietro, chiedono scusa ai lettori per le fandonie governative propalate durante la pandemia e ammettono senza mezzi termini: “Abbiamo fallito”.