23 agosto 2010

I "gate-keepers", ossia i falsi ricercatori indipendenti

Sul numero 24 del settimanale "Oggi", giugno 2010, è apparso un articolo a firma di Gaia Passerini, intitolato "Il mistero delle scie chimiche". All'interno dell'inchiesta, un evasivo box sul Morgellons è stato curato da Edoardo Rosati. Il testo, piuttosto scarno, si può considerare passabile, perché, almeno non dà spazio alla disinformazione ed alle sue mistificazioni. Tuttavia, nella didascalia di una foto che ritrae un aereo chimico (pag. 119), si menziona il sito sciechimiche.org come portale nato dal dibattito sulle chemtrails. Non sappiamo se la citazione di quel sito sia la conseguenza di ingenuità o piuttosto un espediente per dirottare i lettori verso un covo di ciarlatani, per sterilizzare così la denuncia contro le chemtrails.

Non importa qui stabilirlo, ma è ineludibile ricordare che sciechimiche.org è da tempo una realtà controllata e gestita dai servizi, con un forum i cui moderatori (ad esempio, Reverendo Stone e Darko) sono calunniatori di professione, oltre che scaltri imbonitori: essi, fingendo di occuparsi dello scottante problema, si adoperano per contenere ogni prolissa e sterile discussione nel recinto delle elucubrazioni, delle "teorie", dei distinguo più capziosi. Non solo, i redattori non rispondono neppure ai cittadini che intendono agire e che chiedono informazioni su come rendere la loro protesta più incisiva. Infine la petizione su sciechimiche.org ristagna da almeno un lustro, senza che le firme siano state inoltrate ai ministeri competenti.

In tanti anni codesto melmoso portale non ha mai dato vita ad alcuna iniziativa concreta, baloccandosi con qualche fotografia o cronaca ed impegnandosi con zelo degno di miglior causa solo nella diffamazione dei gestori di Tanker enemy, dei suoi lettori e sostenitori. Singolare che alcuni utenti del forum si siano adeguati al modus operandi dei faziosi e settari moderatori: è il caso, ad esempio, di Red Cloud, ex sostenitore di questo blog, oggi "anima morta" che, nei suoi sproloqui, biascica diffamazioni e vituperi.

In verità, il sistema agisce su diversi fronti: con i media mainstream, la cui credibilità tra il pubblico è proporzionale alla quantità di menzogne propalate; con i blog-cloaca dei ciarlatani avvolti in paludamenti da "scienziati"; con i siti-civetta. Sono questi ultimi i più insidiosi: i loro curatori, con pazienza certosina, attraggono a sé i cittadini indignati di fronte alle mille storture e scelleratezze del potere. Li lasciano poi pascolare in forum in cui bazzicano ciurmatori della peggior specie, individui abituati a frodare, a carpire la buona fede, a mentire, a falsificare ed a censurare. Nel forum di cosenascoste.com (meglio cozzenascoste) spadroneggiano moderatori, come l'infingardo ed infido Wasp [1]; quello di Nibiru2012.it è territorio di masnadieri.

Insomma, queste ed altre satrapie della disinformazione operano per schiacciare la verità ovunque sia divulgata, la libertà di pensiero ovunque si manifesti. Gli infiltrati ricorrono alle tecniche più raffinate, intrudendosi in siti e blogs, simili a virus che, un po' alla volta, aggrediscono un organismo che debilitano e portano alla morte. Da non trascurare che, simulando di essere dei ricercatori indipendenti, costoro riescono pure a rifilare qualche loro scadente, ma costoso prodotto (DVD, libri...). Pecunia non olet.

Questo articolo mira ad essere un avvertimento, poiché può succedere che un fruitore della Rete, pur non essendo del tutto sprovveduto, si lasci abbagliare dagli specchietti per le allodole. I disinformatori sono figuri molto astuti, ma, prima o dopo, si tradiscono o perché usano un linguaggio che rivela la loro appartenenza o per l'ostinazione speciosa sui cosiddetti "fatti" o poiché le loro sforzate analisi, che ambirebbero ad essere contro-corrente e dissonanti con il pensiero unico, puntando alla fine solo sul denaro, sul capitalismo e sull'inefficienza delle istituzioni, spremono poco più di un luogo comune.

[1] Wasp di cosenascoste afferma di essere un ventunenne sardo: sarebbe quindi un caso di omonimia con il famigerato Wasp-Nigrelli: è inutile cercare di capire se siano due persone diverse oppure no: metodi e linguaggio sono i medesimi. Si tratta sempre di impostori.





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