05 marzo 2009
A marce forzate verso la dittatura
Le decisioni arbitrarie assunte dall'esecutivo in merito, ad esempio, alla dolorosa (ed ignobilmente strumentalizzata) vicenda di Eluana Englaro, dimostrano come questo governo sia l'avanguardia del Nuovo ordine mondiale. Non è un caso se è l'Italia, almeno per ora, lo stato in cui più evidenti sono i prodromi dell'instaurazione di una dittatura internazionalsocialista. In Italia si trova la Città del Vaticano e molti ministri dell'attuale governo sono legati all'Opus "Dei". E' inoppugnabile: i titolari dei vari dicasteri ottemperano agli ordini di Babilonia la Grande.
Ormai belzebusconi, rimossi una serie di ostacoli, deve solo risolvere pochi problemi, in primo luogo eliminare l'impedimento costituito dalla già calpestata Costituzione. La Costituzione deve essere snaturata, stravolta, svuotata: una volta abbattuto questo piccolo argine che ancora ci separa dalla tirannia, il Leviatano non conoscerà più limiti al suo funesto strapotere.
Il decreto sulla "sicurezza" contiene delle norme liberticide, volte a censurare i pochi blog liberi della Rete ed a ridurre al silenzio tutte le voci che osino criticare il sistema. Il ministro dell'Inferno, anche grazie ai media asserviti ai gerarchi, istiga atteggiamenti xenofobi, fomenta odi, attuando una politica finalizzata a creare le condizioni per una crisi sociale dirompente.
L'obiettivo è chiaro: perseguire i reati di opinione (presto sarà la volta degli psicoreati) con il pretesto che su alcuni siti denominati "social networks", certi utenti inneggiano alla mafia. Si tratta certamente di una situazione creata ad hoc, seguendo il solito schema (problema, reazione, risoluzione): la Feccia del buco, infatti, è un portale che, oltre a carpire dati personali, è servito per trovare l'attuale alibi per azioni di censura cinese.
Sembra che il nostro sciagurato paese sia la cavia per la creazione di uno stato di polizia che preluda al Nuovo ordine globale.
Come dimenticare, infatti, altre avvisaglie inquietanti, come la digitalizzazione progressiva dell'identità personale e la sparizione del denaro non elettronico? "Le carte d’identità del futuro potrebbero funzionare anche come strumento di riconoscimento per accedere alla filiale della propria banca, ai propri servizi bancari e così via. Basti pensare che, a partire dal prossimo luglio, saranno emessi circa due milioni di passaporti elettronici all’anno, con un chip che oltre alla foto digitale (già registrata in tutti i passaporti rilasciati da ottobre 2006), contiene anche le impronte digitali del cittadino" (da un articolo del quotidiano La Stampa).
Considerato poi che questi sistemi elettronici non sono del tutto affidabili, poiché si prestano a furti di identità, il passo successivo sarà quello del microprocessore sottocutaneo, il marchio per trasformare definitivamente gli uomini in capi di bestiame. Non è fortuito se la principale azienda produttrice di microchips sottocutanei ha recentemente cambiato denominazione, da Verichip, ad Xmark. Anche nel nome dunque l'infame società evoca ora il marchio dell'Apocalisse.
E' inutile confidare nella falsa opposizione della cosiddetta "sinistra" o nell'informazione da smidollati di siti pseudo-indipendenti, capaci solo di perdersi in viete analisi sui limiti e le contraddizioni del capitalismo e di incensare quel cicisbeo di Travaglio.
E' necessario, invece, contrastare con determinazione, in ogni modo legale, la deriva totalitaria del sistema. Occorre denunciare i progetti di dominio globale e promuovere una vera presa di coscienza. Se non si riuscirà in questi intenti, resteranno pochissime opportunità per invertire la rotta che ci sta conducendo verso la catastrofe.
Antonio Marcianò
zret.blogspot.com
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