18 giugno 2022

Byoblu Newsletter: 📺 1984 - IL TALK DI BYOBLU


AL TALK DI BYOBLU "1984" ESPLODE IL VASO DI PANDORA: LA NARRAZIONE BOICOTTATA 

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"Ci hanno detto che la guerra è pace. Che l'ignoranza è forza, e su questo hanno ragione: l'ignoranza è forza, ma è forza solo per chi vuole comandare, e tenere gli italiani sotto un tallone di ferro. Benvenuti a 1984."

Questo, l'esplosivo incipit del giornalista Francesco Borgonovo, da poche settimane al timone del nuovo talkshow di Byoblu. In onda il mercoledì alle 21:30. 

La citazione dell'indimenticato romanzo di George Orwell appare quanto mai profetica e calzante, considerati i tempi correnti cui siamo tutti in balia.

Il neonato, e già performante, nuovo talk di Byoblu mira a diffondere luce sulle zone d'ombra del panorama informativo nazionale sulla guerra. Dopo il recente scandalo legato alla lista di proscrizione pubblicata da Il Corriere della Sera, tale esigenza diviene sempre più imperativa. Ospiti in studio, durante la terza puntata di 1984, l'economista Michele Geraci, il giornalista Pietrangelo Buttafuoco, il ricercatore indipendente Giacomo Gabellini, l'autore Matteo Giusti e il saggista Thomas Fazi.

Ad impreziosire il tessuto del format Aldo Giannuli, politologo, storico e saggista e Giorgio Bianchi; il famoso reporter e fotografo è nel mirino delle istituzioni dopo la recente inchiesta, la cui paternità attribuita al Copasir è stata poi smentita.

La terza puntata di "1984 - prequel" è stata aggiunta, in calce alle prime due previste, dopo il grande successo e condivisione da parte del pubblico. 

Il panorama geopolitico attuale appare ben diverso da quanto la narrazione ufficiale offre nelle reti mainstream. L'impeto intellettuale viene sistematicamente interpretato come ostile al sistema, nonché registrato come un aperto atto sovversivo in contrasto al Governo italiano. Finire bollati come nemici del Grande Fratello tricolore appare quanto meno semplice e controproducente. Persino manifestare la propria opinione sui social può sembrare sospetto: i processi alle intenzioni hanno completamente invaso il campo ai reati di natura conclamata.

L'ultima puntata di 1984, andata in onda ieri mercoledì 15 giugno, è stata come un vaso di Pandora scoperchiato su una narrazione della guerra boicottata. 

Te la sei persa? Riguardala in tv sabato 18 giugno alle ore 22:00 sul canale 262 del digitale terrestre, 462 di Tivùsat o 816 di Sky. Oppure guardala sul sito cliccando sul pulsante:  
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17 giugno 2022

GIULIETTO CHIESA / PROPAGANDA WAR


“Molte di queste conclusioni verosimili sono probabilmente false; altre sono parzialmente false e, infine, qualcuna ha un alto grado di probabilità di essere mescolata al falso. Ma, soprattutto, queste versioni hanno tutte un unico difetto: sono senza storia, non spiegano perché le cose sono accadute. Come se chi le ha presentate fosse affetto da amnesia totale o parziale. Resterebbe da spiegare perché il sistema mondiale dei media (e quel sottoinsieme rappresentato dai media italiani, che ne è parte integrante) sia stato generalmente incapace di offrire ai propri lettori e spettatori qualcosa di meglio delle versioni ufficiali, qualcosa di più corposo della verosimiglianza”.

“E allora, sulla base di quello che ho visto, sentito e letto, la mia risposta è nettamente negativa. Il sistema dei media non ha fornito né una buona informazione (corrette, scrupolosa), né un’informazione esauriente. Al contrario, questa guerra ha evidenziato una totale vulnerabilità dei media ai progetti manipolatori dei poteri politici, nazionali e internazionali”.

“Le bugie si sovrappongono alle bugie, in un intrico senza fine e senza pudore”.

“Non sto parlando di una defaillance, di un’eccezione che confermerebbe la regola di una buona informazione sostanziale. Il fatto è che anche le fotografie che abbiamo visto per mesi nei telegiornali e sulle prime pagine dei giornali, erano spesso false ed erano spesso falsi i colpi di cannone, di bazooka, le sventagliate di kalashnikov”.

15 giugno 2022

Ucraina: equivoci, malintesi e incomprensioni, di Thierry Meyssan


All’origine della guerra in Ucraina ci sono innanzitutto l’ignoranza degli Occidentali di quanto stava accadendo in quel Paese, poi una serie di equivoci e malintesi. Gli Occidentali, concentrati su loro stessi e incapaci d’immedesimarsi nella mentalità della controparte, perseverano a commettere errori. Alla fine, quando le operazioni militari cesseranno e i russi avranno raggiunto i loro obiettivi, enunciati pubblicamente sin dal primo giorno, potranno persino convincersi di avere vinto. In fin dei conti quel che importa agli Occidentali non è salvare vite umane, ma potersi convincere di stare dalla parte giusta della Storia.

13 giugno 2022

L'istanza per la riapertura delle indagini sulla morte di Rita Atria



A soli 17 anni, testimone di giustizia, è morta a Roma il 26 luglio 1992, ufficialmente per suicido. Il documento visionato da AGI chiede di verificare ciò che successe visto anche il legame tra la ragazza e il giudice Paolo Borsellino -

10 giugno 2022

I programmi militari segreti ucraini, di Thierry Meyssan


Nel 2016 gli Stati Uniti hanno cominciato ad armare l’Ucraina perché muovesse guerra alla Russia e la sconfiggesse. In seguito il ministero della Difesa USA ha messo a punto un programma di ricerca biologica in Ucraina; nel Paese è stata inoltre segretamente trasferita un’enorme quantità di combustibili nucleari. Sono elementi che modificano l’interpretazione della guerra: non è stata voluta e preparata da Mosca, ma da Washington.

08 giugno 2022

Con il fallimento annunciato della CEI in Italia, la chiesa perde la lotta agli abusi sessuali nel mondo e il Governo italiano in Europa


Un gigante con i piedi di argilla e un fallimento negato solo dai media nostrani che fanno spalla, ma quanto sta accadendo in Italia, il paese che suo malgrado ospita da sempre e finanzia lo Stato della Città del Vaticano, dove la religione cattolica, il numero dei preti e dei fedeli è il più alto nel mondo.

Come verosimilmente il numero di bambini stuprati nelle parrocchie italiane. Un dato di cui lo Stato non si interessa ma che terrorizza la CEI che per questo oggi più che mai invoca ai media “amici” la censura delle vittime.

06 giugno 2022

Esclusivo: Klaus Schwab contro la Russia


Il presidente del Forum Economico Mondiale, Klaus Schwab, ha organizzato l’edizione 2022 in funzione del sostegno all’Ucraina contro la Russia. Non solo ha consentito che l’oligarca Pinchuk installasse una Casa dei crimini di guerra russi, ma ha pianificato interventi ad hoc in seduta plenaria, di cui uno del presidente Volodymyr Zelensky.

Questo sostegno incondizionato ai banderisti si spiega con le origini di Klaus Schwab. Al contrario di quanto racconta la leggenda familiare, è figlio di un generale della Wehrmacht (foto), decorato non solo per fatti d’armi durante le due guerre mondiali, ma anche per gli atti compiuti nell’impero turco ottomano, durante il genocidio dei cristiani, in particolare degli armeni.