04 aprile 2013
Fusione fredda
Fusione fredda, un fenomeno che nel sapere comune è rimasta una bufala, una fonte di energia pulita "impossibile". Invece non è così e tante sono le prove inconfutabili della sua realtà.
Nel filmato vengono mostrati e spiegati da uno sperimentatore, Renzo Mondaini, un ventaglio di esperimenti che permettono di riprodurre con semplici mezzi una "sorella minore" ed economica della famosa cella al palladio di Fleischmann e Pons. Per la precisione il fenomeno che potrete visionare nel video è uno spettacolare effetto luminoso e acustico che nasconde al suo internouno dei più grandi misteri del secolo: trasmutazioni nucleari ed eccessi di energia. Le misurazioni effettuate in laboratori di più parti del mondo hanno confermato questi risultati non compresi dal paradigma dominante e definite Trasmutazioni Nucleari a Bassa Energia (L.E.N.T.) proprio per la loro capacità di avvenire con esigui quantitativi energetici.
Il video ha un ottimo utilizzo anche a scopo didattico-dimostrativo.
Visita il sito: www.progettomeg.it Il sito segue uno studio tutto italiano su questo tipo di cella e offre gratuitamente molto materiale, sia teorico che frutto di sperimentazione, che consente un approfondimento dell'argomento.
www.arcoiris.tv
28 marzo 2013
Il club Bilderberg - Intervista a Daniel Estulin
Daniel Estulin dice di sè di essere un ex agente segreto prestato al giornalismo investigativo. Dai tempi in cui lavorava come spia dei russi ad oggi e al suo recente libro nel quale racconta del Club Bilderberg, forse il più potente e inaccessibile organo decisionale del mondo, la differenza si concentra però tutta nel fatto che una volta era tenuto al segreto, oggi denuncia ad alta voce. Dal momento che il metodo d'indagine è rimasto lo stesso: quello dell'infiltrazione e dello spionaggio. Giampaolo Paticchio lo ha intervistato per Arcoiris Tv, in occasione della presentazione a Bologna dell'edizione italiana del suo "Il Club Bilderberg", già diffuso in 70 paesi.
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21 marzo 2013
SHELL: una pericolosa conchiglia per il delta del Niger
La filiale nigeriana di Royal Dutch Shell è stata giudicata responsabile da un tribunale olandese dell'inquinamento da fuoriuscite di petrolio ai danni di 47 stagni da allevamento ittico di un allevatore nigeriano. Non è una novità, Shell è stata ripetutamente accusata di danneggiare l' ambiente. Poco più di una settimana fa il colosso petrolifero anglo-olandese si era aggiudicato il titolo di peggior impresa del 2012 – il cosiddetto premio della vergogna - aDavos, a margine del World Economic Forum, assegnato dalla sezione svizzera di Greenpeace.
Nel 2009, Shell aveva pagato 15,5 milioni dollari per porre fine ad una causa relativa all'esecuzione dello scrittore Ken Saro-Wiwa che si era opposto a Shell e alle sue operazioni nel delta del Niger.
Shell sta affrontando anche un'altra azione legale mossa nel regno Unito da 11.000 membri della comunità di Bodo, i quali denunciano la fuoriuscita e il riversamento nell'ambiente di 500.000 barili di petrolio nel 2008. Secondo Reuters ci sono state 198 fuoriuscite di petrolio presso gli impianti Shell l'anno scorso nell'area in questione, che hanno disperso circa 26.000 barili di petrolio.
Un rapporto delle Nazioni Unite (Unep) del 2011 ha ritenuto la Shell responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione del delta del Niger,
dove si ritiene necessaria la più grande bonifica da petrolio al mondo, che durerebbe 25 anni e costerebbe un miliardo di euro. Shell Nigeria estrae ogni giorno circa un milione di barili di petrolio ed il profitto annuale dalla sola Nigeria per lo scorso anno è stato di 31 miliardi di dollari netti.
Shell sta affrontando anche un'altra azione legale mossa nel regno Unito da 11.000 membri della comunità di Bodo, i quali denunciano la fuoriuscita e il riversamento nell'ambiente di 500.000 barili di petrolio nel 2008. Secondo Reuters ci sono state 198 fuoriuscite di petrolio presso gli impianti Shell l'anno scorso nell'area in questione, che hanno disperso circa 26.000 barili di petrolio.
Un rapporto delle Nazioni Unite (Unep) del 2011 ha ritenuto la Shell responsabile di 50 anni di inquinamento da idrocarburi nella regione del delta del Niger,
dove si ritiene necessaria la più grande bonifica da petrolio al mondo, che durerebbe 25 anni e costerebbe un miliardo di euro. Shell Nigeria estrae ogni giorno circa un milione di barili di petrolio ed il profitto annuale dalla sola Nigeria per lo scorso anno è stato di 31 miliardi di dollari netti.
20 marzo 2013
Toxic Somalia. Sulla pista di Ilaria Alpi
Rai Tre presenta un reportage – Premio Speciale alla 18° edizione del concorso dedicato a Ilaria Alpi - scritto e diretto da Paul Moreira, firma di prestigio del giornalismo d’inchiesta in Europa.
Moreira è riuscito a intervistare i pirati somali (che accusano l’Occidente di scaricare, nelle loro acque, rifiuti tossici) e ha documentato l’aumento di infezioni e malattie (triplicate, in due decenni), seguendo la strada aperta da Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sul traffico dei rifiuti tossici e ricostruendo i rapporti segreti tra il mondo degli affari e quello della criminalità.
14 marzo 2013
TV Russa denuncia la tirannia finanziaria
Il monumentale articolo di David Wilcock del 16 di Dicembre 2012, che consigliamo a tutti di leggere per conoscere gli incredibili retroscena dei depositi d’oro e di valute dietro alle economie dello scacchiere mondiale è confluito in una serie di trasmissioni su REN TV, una emittente russa mainstream, con più di 120 milioni di spettatori, molti dei quali nell’area attorno alla capitale, Mosca.
07 marzo 2013
"Democrazia Vendesi". Dalla crisi (e dall'euro) si può uscire!
Il tour di Loretta Napoleoni per presentare il suo ultimo libro "Democrazia vendesi" ha fatto tappa a Roma. Assieme a lei Pierluigi Paoletti, Dario Tamburrano e Myrta Merlino hanno discusso della crisi economica (e non solo) in cui versa il nostro paese e delle possibili vie d'uscita. Tra queste ultime: l'abbandono della moneta unica, la ristrutturazione del debito e l'utilizzo di monete complementari come lo SCEC.
Pierluigi Paoletti e Loretta Napoleoni, autori di "Democrazia vendesi", propongono soluzioni alternative per uscire dalla crisi
Esagerazioni a parte – ma neanche troppo – arrivo con una buona mezz’ora di anticipo sull’inizio della conferenza stampa di presentazione di “Democrazia Vendesi” di Loretta Napoleoni e già diverse persone sono presenti in sala. Alla fine l’aula sarà quasi piena, nonostante le notevoli dimensioni. La differenza con le folle che accalcano le presentazioni dei libri di King o della Rowling è che al posto dei fan urlanti c’è una massa di persone concentrate e intraprendenti, che cercano di assorbire il più possibile dei concetti che vengono esposti. In molti riprendono la conferenza con le proprie telecamere, altri fanno foto e prendono appunti.
Loretta Napoleoni l'ho conosciuta pochi giorni prima, per via di un’intervista per il Cambiamento.
28 febbraio 2013
Ave Benedetto XVI, Petrus Romanus CXXIX
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