23 giugno 2010

In edicola il nuovo numero di MicroMega

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        22 giugno 2010

Da oggi in edicola e in libreria il nuovo numero di MicroMega

Il sommario:

TAVOLA ROTONDA
Paolo Flores d'Arcais / Nichi Vendola / Luigi De Magistris - Dopo Berlusconi, dopo il Pd
Con la legge bavaglio il regime realizza un primo pezzo di fascismo, ma le forze politiche dell'opposizione non sembrano in grado di mettere in campo iniziative politiche all'altezza della gravità della situazione. Da più parti si invoca un 'nuovo soggetto politico organizzato' capace di esprimere le istanze della società civile e dell'opposizione 'presa sul serio'. Quali caratteristiche dovrebbe avere, quale programma, quali parole d'ordine? E quali leader lo potrebbero guidare?

ICEBERG 1 - disinformacija
Marco Travaglio e Carlo Tecce - La Pravda di Minzolini
Il Tg1, notiziario della rete ammiraglia della Rai, è stato da sempre attento a tutti i poteri forti e a tutti gli equilibri istituzionali. Ma con l'arrivo di Augusto Minzolini si è trasformato in un vero e proprio megafono del presidente del Consiglio. Fra scandali occultati, bugie e finte notizie, ecco come il primo tg del paese è diventato la più potente arma di distrazione di massa a disposizione di Berlusconi.

21 giugno 2010

Da Pomigliano a Manchester

tempi-moderni Qualcuno ha scritto “meglio Marchionne della camorra”, qualcun altro “meglio la Cina (intesa come condizioni di lavoro) che niente”. Hanno ragione entrambi, come Catalano, la vecchia spalla di Renzo Arbore, che però non è passata alla storia per dire cose intelligenti.

di Gennaro Carotenuto

Chi dice “meglio Marchionne della camorra”, che vuol dire la disponibilità totale per l’impresa di questo nuovo-vecchio uomo unidimensionale, ha però anche torto se oramai, tra quest’incudine e martello, nessun colpo d’ali riesce a pensare non tanto un avvenire migliore ma addirittura un qualsiasi avvenire possibile che non sia il sopravvivere ad un immodificabile esistente.

16 giugno 2010

Le novità su MicroMega.net - 16 giugno 2010

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        16 giugno 2010

Lavoro, un fronte comune contro la strage dei diritti
di Paolo Flores d'Arcais
Marchionne e Tremonti, con l’imposizione del “modello Pomigliano”, vogliono dimostrare a tutti i costi (costi pesantissimi, per gli operai) che aveva ragione il vecchio Marx a sostenere che il sistema capitalistico, per massimizzare il profitto, tende a precipitare il salario del lavoratore al minimo necessario per la mera riproduzione fisica della forza-lavoro. Per dirla in soldoni, a salari di fame.
DE MAGISTRIS
La nuova schiavitù di Pomigliano
ROBECCHI
Pomigliano: gli operai doneranno alla Fiat le figlie adolescenti. Cisl e Uil firmano
GALLINO Fiat, ricatti e sfruttamento sotto il velo della globalizzazione

15 giugno 2010

Dopo Katyn, in Polonia saltano fuori riserve di Gas Naturale

E due mesi dopo Katyn, in Polonia saltano fuori sconfinate riserve di Gas Naturale


 Come dicevo su questo blog il primo settembre 2008, stiamo entrando nell'Era del Gas Naturale.

 Fa molto specie, quindi, scoprire che neppure due mesi dopo il secondo massacro di KatyÅ„, che ha inesplicabilmente decapitato tutta la classe dirigente polacca, in Polonia saltano fuori immensi giacimenti di... Gas Naturale.

09 giugno 2010

Manovra: chi ha visione del futuro e chi no

Dilma Rousseff, la candidata di Lula, avanza verso le elezioni brasiliane

Manovra: chi ha visione del futuro e chi no

afp_14071270_36300 La Germania ha varato una manovra lacrime e sangue per far fronte alla crisi. Saranno 80 miliardi in 4 anni quello che i tedeschi vedranno tagliare soprattutto le spese militari, un duro taglio al welfare e una serie di grandi opere. 

di Gennaro Carotenuto

Se non per le spese militari, nulla di nuovo: penalizzati i dipendenti pubblici, i disoccupati, perfino le madri sole. Ciò che però fa la differenza tra le misure italiane e quelle tedesche è che la Germania non solo non ha tagliato un marco per istruzione e ricerca ma ha anzi destinato a questo comparto dodici miliardi in più.

01 giugno 2010

Perchè Israele ha attaccato dei civili nel Mediterraneo?

Israele ha pesato in anticipo le conseguenze dell’attacco che ha lanciato contro un convoglio umanitario marittimo. Quali sono i suoi obiettivi, che stanno scatenando una crisi diplomatica mondiale, perché ha sfidato il suo alleato turco ed il suo protettore gli Stati Uniti?


L’attacco condotto da tre incrociatori lancia-missili di classe Saar, il 31 maggio 2010, contro la flottiglia della libertà, nelle acque internazionali di Mediterraneo, esemplifica la fuga in avanti compiuta da Tel Aviv.

La flottiglia della libertà è un’iniziativa di militanti dei diritti dell’uomo [1] [2] , sostenuta dal governo turco. Il suo obiettivo è al tempo stesso di trasportare aiuto umanitario fino a Gaza e, ciò facendo, rompere il blocco posto illegalmente dall’esercito israeliano, nei confronti di 1,5 milione di Gazaouites.

La decisione d’abbordare delle navi civili nelle acque internazionali, costituisce un "atto di guerra" secondo il Diritto Internazionale, giuridicamente parlando c’è stato: furto di navi e del loro carico, rimozione e sequestro dei passeggeri, omicidi; o addirittura assassini, se si ammettono come veritiere le notizie della televisione turca, secondo la quale i commando avevano un elenco delle personalità da liquidare durante l’assalto.

24 maggio 2010

Highlander - l'ultimo eversore


 Il primo di luglio del 2008, il blog pubblicava il video che vedete qui sopra. Si intitolava Il Discepolo 1816, e raccontava una storia partita da lontano, da molto lontano, scritta da un manipolo di eversori - così come furono giudicati da un'apposita commissione parlamentare presieduta da Tina Anselmi - per volgere l'ordine democratico a loro favore senza passare dall'acquisizione di un regolare consenso elettorale. In parole povere, il simpatico club del piccolo golpista mirava ad arruolare personaggi chiave in ogni ambito della vita democratica del paese, dalle istituzioni alla stampa alle confessioni religiose. Il loro manuale tecnico, il libretto delle istruzioni, si chiamava Piano di Rinascita Democratica e il loro Mosè era Licio Gelli, per gli amici: lo zio.