Visualizzazione post con etichetta Vaticano. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Vaticano. Mostra tutti i post

31 marzo 2022

PRETI PEDOFILI – In Italia i dati ci sono e fanno paura, ma nessuno ne parla e la paura raddoppia


Solo vedendo il nostro Panel dire che in Italia non esistano dati sul fenomeno della pedofilia nel clero mette davvero male. Tutt’al più si potrebbe dire che questi dati sono in difetto poiché incompleti, infatti sono quel classico 10% statistico che è emerso omogeneamente in tutto il mondo per denuncia spontanea delle vittime, decuplicato poi dopo le commissioni d’inchiesta governative.

Vecchi dati raccolti nei 12 anni di attivismo della Rete L’ABUSO che oggi stiamo semplicemente raggruppando per rendere più leggibili al pubblico perché denunciano una situazione gravissima nell’intero contesto mondiale, dovuta anche alla chiesa ma in questo caso principalmente all’omertà dello Stato italiano.

16 marzo 2022

Abusi clericali: dove sono Stato e Chiesa? – VIDEO #ItalyChurchToo



Abusi nella Chiesa: le vittime chiedono giustizia, i credenti chiedono giustizia, i cittadini chiedono giustizia.

Uniamo le forze per ottenere trasparenza, riconoscimento e prevenzione.

retelabuso.org

09 marzo 2022

LA PEDOFILIA NELLA CHIESA


Da vent’anni, dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa e nel mondo, la Chiesa è profondamente travagliata dalla pedofilia, diffusa tra le file dei chierici: un fenomeno che ha assunto le dimensioni di una vera epidemia.

Il 6 gennaio del 2002 «The Boston Globe» usciva con un titolo sparato in prima pagina a caratteri cubitali: «La Chiesa ha permesso per anni abusi da parte dei preti». Lo scandalo che sorse allora non si è più fermato. In questi vent’anni la Chiesa è stata profondamente travagliata dalla pedofilia, sorta di male incurabile diffuso tra le file dei chierici, un fenomeno che ha assunto, dapprima negli Stati Uniti e poi in Europa e nel mondo, le dimensioni di una vera epidemia.

07 marzo 2022

Blog Emanuela Orlandi: DIARIO DI UNA STORIA VERA




Pubblicato un nuovo articolo nel Blog di Emanuela Orlandi 
DIARIO DI UNA STORIA VERA:

Luglio Dicembre 1985
 
 
  • Alla presenza di Ilario Martella, Sambuco e Bosco redigono l'identikit della persona vista davanti al Senato il giorno della scomparsa di Emanuela Orlandi.
  • Si indaga sull'uomo che ebbe a frequentare Anna Orlandi, la zia di Emanuela.
  • La madre di Mirella Gregori riconosce il vice capo della polizia vaticana come l'uomo che si intratteneva al bar dei De Vito insieme a sua figlia.


Buona lettura

28 febbraio 2022

«Perché un abusatore è ancora prete?»: il documentario Bbc e il caso di don Jean Bekiaris, a Frosinone


di Gian Guido Vecchi – La vicenda di don «Gianni» Bekiaris, nella diocesi di Frosinone: il processo penale è finito in prescrizione, quello ecclesiastico lo ha condannato per abusi su un bimbo di 8 anni, ma senza spretarlo

CITTÀ DEL VATICANO — Domanda: «Perché un abusatore lavora ancora come prete?».

Un documentario della Bbc affronta la questione degli abusi su minori nella Chiesa italiana, ricorda che nel nostro Paese non è stata ancora mai fatta un’indagine com’è avvenuto altrove e cita, tra i casi emersi negli ultimi anni, quello di don Jean «Gianni» Bekiaris, 60 anni, tuttora sacerdote nella diocesi di Frosinone.

Una storia di violenze andata avanti per 16 anni e cominciata nel 1996, quand’era parroco a Ceprano e la vittima ne aveva otto.

La vicenda riguarda anche, nota l’emittente britannica, «il macchinoso sistema legale italiano».

23 febbraio 2022

Revelation


La pluripremiata giornalista Sarah Ferguson presenta Revelation, una serie di documentari innovativi sui preti criminali e sui fratelli della Chiesa cattolica, i loro crimini messi a nudo per la prima volta con le loro stesse parole.


retelabuso.org

18 febbraio 2022

Cancellare LA MEMORIA dei sopravvissuti agli abusi del clero, le anime, il loro impegno civile e i loro risultati


Un doveroso minuto di silenzio, per riflettere come società civile se è mai possibile che in Italia chi ha subìto abusi e oggi ha una missione nella vita: quella di dare trasparenza, debba essere anche usato dal sistema e poi lasciato solo e senza giustizia dallo Stato.

A questo punto siamo arrivati?!  A chiedere alle vittime di sostituirsi allo Stato, alla società?!  Vi rendete conto come è straziante?

Ma noi come comunità, il Vaticano e soprattutto il Governo italiano: non c’è un vago senso di vergogna rispetto a questo? per i bambini, i sopravvissuti e anche per chi, in Italia, non ce l’ha fatta, i non sopravvissuti?

Sono tante le occasioni in cui si commemorano gli avvenimenti del passato, di quella storia che ha segnato in particolare il popolo italiano ma non solo.

C’è però una MEMORIA scomoda in Italia che nessuno vuole, forse perché il principale responsabile è lo Stato e certo, ricordare che con la sua inerzia ha lasciato per decenni – e continua a lasciare – migliaia di minori italiani senza alcuna tutela neppure preventiva, in virtù di uno Stato estero, non fa un grande onore allo stesso Stato, ma forse sarebbe utile ricordarlo ugualmente, solo per la peculiarità del caso, così da poter vedere qualora ci siano anche i progressi.

16 febbraio 2022

Pressioni sulla Chiesa cattolica italiana per far fronte alla resa dei conti sugli abusi sessuali su minori

Stime non ufficiali affermano che il paese potrebbe avere il più alto numero di vittime di preti pedofili al mondo

Cresce la pressione sulla Chiesa cattolica italiana per affrontare una resa dei conti sugli abusi sessuali su minori tra le stime non ufficiali secondo cui il Paese potrebbe avere il più alto numero di vittime di preti pedofili al mondo.

Indagini schiaccianti sulla portata degli abusi sessuali e delle accuse di insabbiamento hanno inferto un duro colpo alla reputazione della chiesa cattolica negli Stati Uniti, in Irlanda, in Cile, in Francia e, più recentemente, in Germania. Ma in Italia la questione è stata per lo più sepolta.

Un gruppo di associazioni religiose e laiche si sono ora riunite per spingere per un’indagine indipendente e per sollecitare lo stato italiano ad emanare leggi più severe per assicurare alla giustizia sacerdoti pedofili e elaborare un piano per proteggere i bambini dagli abusi sessuali da parte del clero. Il gruppo ha lanciato l’hashtag #ItalyChurchToo e il 15 febbraio illustrerà i propri obiettivi durante un evento online.

14 febbraio 2022

Nasce ‘Italychurchtoo’, “così cambieremo la lotta ai preti pedofili”

Un gruppo di associazioni, la maggior parte cattoliche, lancerà nei prossimi giorni il Coordinamento che si propone di portare avanti proposte come la possibilità di denunciare il presunto abuso di un prete anche a distanza di molti anni e anche su iniziativa del singolo cittadino, come già accade in altri Paesi

AGI – “In assenza di un’azione da parte di Stato e Chiesa, è arrivato il momento di una svolta. Saremo il ‘cavallo di Troia‘ in un sistema che vede le istituzioni inermi rispetto al problema dei preti pedofili”. Francesco Zanardi, fondatore della ‘Rete l’Abuso’, la prima associazione italiana che si occupa del tema dal 2010, spiega all’AGI gli obiettivi di ‘#Italychurchtoo’, il cui lancio, anticipato da un hashtag su twitter, avverrà il 15 febbraio durante un evento online intitolato ‘Oltre il Grande Silenzio’.

“Ne faranno parte solo due associazioni laiche, noi e Left, per il resto hanno aderito una decina di gruppi cattolici, e già questo mi pare molto significativo – osserva Zanardi – Sono: Adista, Comitato Vittime e Famiglie, Voices of Faith, Noi siamo chiesa, Comité de la Jupe, Donne per la Chiesa, Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne”. Il giorno della presentazione è previsto anche l’intervento di “alcuni sopravvissuti e testimoni”.

09 febbraio 2022

IN TUTTO IL MONDO LA CHIESA HA NASCOSTO CASI DI ABUSI SU MINORI. SERVE UN’INDAGINE ANCHE IN ITALIA.


Il rapporto pubblicato il 20 gennaio in Germania sui casi di pedofilia che si sono verificati nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga – e che accusa per sospetta copertura, tra gli altri, anche Joseph Ratzinger – non è certo il primo scandalo per abusi che vede coinvolta la Chiesa Cattolica. Dai primi anni 2000, infatti, l’istituzione clericale è stata oggetto di inchieste giornalistiche e giudiziarie che hanno svelato una realtà troppo a lungo celata dalle alte sfere ecclesiastiche.

Una delle prime e più importanti inchieste sull’insabbiamento da parte di vescovi e alti prelati di molestie e atti di pedofilia da parte del clero risale al 2001, quando il quotidiano The Boston Globe accusò il cardinale Bernard Francis Law di aver coperto molti casi di pedofilia avvenuti nelle parrocchie della sua diocesi. La Chiesa Cattolica fu quindi costretta a fronteggiare un problema che fino ad allora era riuscita a tenere nascosto, ma non lo fece certo nel migliore dei modi, se pensiamo che il cardinal Law fu sì rimosso dal suo incarico a Boston, ma venendo promosso e diventando arciprete a Roma in una delle quattro basiliche costantiniane, la chiesa di Santa Maria Maggiore, un luogo di enorme importanza simbolica per la cristianità cattolica. L’indagine del Boston Globe, però, ottenne il Premio Pulitzer e diede il via a numerose altre indagini su casi di abusi all’interno della Chiesa.

07 febbraio 2022

Monaco di Baviera: in arrivo il rapporto sugli abusi. Ratzinger nella bufera


Ludovica Eugenio 40929 MONACO-ADISTA. Joseph Ratzinger, quando era vescovo di Monaco, non sapeva nulla del caso del prete pedofilo Peter H., attivo nella sua diocesi, quindi non è responsabile: lo afferma il suo segretario personale, mons. Georg Gänswein. Ma secondo gli esiti di un’inchiesta del settimanale tedesco Die Zeit (2/2022) la verità è un’altra: Ratzinger sapeva eccome, ma non ha fatto nulla. E poco o nulla hanno fatto i suoi successori a Monaco, compreso il card. Reinhard Marx: la parola definitiva verrà dalla ormai prossima pubblicazione (prevista per il 20 gennaio) dei risultati di un’indagine indipendente dello studio legale di Monaco Westpfahl Spilker Wastl, svolta con lo scopo di chiarire se gli arcivescovi di Monaco e Freising e i loro dipendenti tra il 1945 e il 2019 abbiano insabbiato casi di abusi sessuali, permettendo che gli autori continuassero indisturbati o trattato le vittime in modo non adeguato. L’indagine, voluta dall’attuale arcivescovo di Monaco card. Reinhard Marx, riguarda ovviamente anche quest’ultimo, così come il suo predecessore, il card. Friedrich Wetter, e il predecessore di questi, Joseph Ratzinger, a capo della diocesi dal 1977 al 1982. D’altronde, Marx nel giugno scorso aveva dato le dimissioni da vescovo – poi rifiutate da papa Francesco (v. Adista online, 4/6/21) – perché sapeva di non essere stato impeccabile nella gestione dei casi di abuso: intendeva «assumersi la corresponsabilità relativa alla catastrofe dell’abuso sessuale perpetrato dai rappresentanti della Chiesa negli ultimi decenni». Le indagini e le perizie degli ultimi dieci anni, dichiarava, «mi dimostrano costantemente che ci sono stati sia dei fallimenti a livello personale sia errori amministrativi, ma anche un fallimento istituzionale e “sistematico” ». Tutto sembrerebbe dargli ragione, e non è affatto escluso, come egli stesso ha anticipato accettando di continuare il suo mandato, che in futuro, non potendo più «svolgere questo servizio», possa decidere «per il bene della Chiesa e di presentare nuovamente le mie dimissioni» (v. Adista online 25/7/21). A giudicare dalle anticipazioni nell’inchiesta di Die Zeit, si sta preparando il prossimo terremoto nella Chiesa tedesca.

03 febbraio 2022

20 anni dopo “Spotlight” del Boston Globe, abbiamo bisogno di un database nazionale del clero accusato


Negli Stati Uniti, la terribile verità che il clero cattolico ha sessualmente violato i bambini è nota pubblicamente ormai da almeno 36 anni. Per questa verità, siamo in debito con giornalisti come Jason Berry. Nel maggio 1985 ha documentato con dettagli crudi e spietati, scrivendo per il Times of Acadiana ( e NCR ), le predazioni del pedofilo seriale ammesso p. Gilbert Gauthe nella diocesi di Lafayette, Louisiana.

Nel corso dei decenni altri hanno seguito l’innovativo racconto della verità di Berry, spesso contro e nonostante l’enorme pressione per rimanere in silenzio. Guidati da molti coraggiosi sopravvissuti e dalle loro famiglie, degni di nota sono il Survivors Network of those Abuded by Priests (SNAP), Bishop Accountability, Boston Phoenix, The Boston Globe, The New York Times e diversi procuratori generali dello stato.

Nel gennaio 2019, ProPublica ha pubblicato un elenco nazionale interattivo del clero credibilmente accusato attingendo alle rivelazioni pubblicate di diocesi e ordini religiosi.

Nonostante gli importanti sforzi di queste entità e persone, sono tutti limitati dalla realtà che sanno solo ciò che sanno. Non sanno quello che non sanno. L’intera larghezza e ampiezza della storia deve ancora essere raccontata ed è detenuta dalle arcidiocesi, dalle diocesi, dalle eparchie e dagli ordini religiosi.

01 febbraio 2022

Il più grande coming out nella storia della Chiesa cattolica

Lo hanno fatto in un documentario cento persone che lavorano per istituzioni cattoliche tedesche, rischiando il licenziamento

Lunedì 24 gennaio, su uno dei canali della televisione pubblica tedesca ARD è stato trasmesso il documentario “Wie Gott uns schuf” (“Come Dio ci ha creati”) in cui 100 persone che lavorano a vario titolo per la Chiesa e le istituzioni cattoliche fanno coming out, rischiando però con questa loro esposizione pubblica il licenziamento: un licenziamento che sarebbe legittimo in base all’autonomia garantita dalla Costituzione tedesca alla Chiesa cattolica. Contemporaneamente al documentario, 125 persone che collaborano con la Chiesa e che sono credenti hanno lanciato l’iniziativa #OutInChurch chiedendo la fine della discriminazioni contro le persone LGBT+.

Sui giornali tedeschi è stato scritto che quello che sta accadendo oggi in Germania è «il più grande coming out mai avvenuto nella storia della Chiesa cattolica».

28 gennaio 2022

Próvolo: sentenza costringe la Chiesa cattolica a pagare 14 milioni di dollari a un sopravvissuto dell’istituto

E' stato raggiunto il primo giudizio civile che ha a che fare con le denunce di parenti e superstiti dall'inizio del processo. La Chiesa cattolica attraverso l'opera San José (associazione responsabile dell'istituto) è obbligata a risarcire finanziariamente un sopravvissuto dell'istituto con 14,4 milioni di dollari. l'istituzione religiosa ha impugnato la sentenza.

Una delle richieste dei parenti e dei sopravvissuti dell’istituto Próvolo è la restituzione del diritto all’istruzione, al lavoro, a un alloggio dignitoso e alla salute per le famiglie dei sopravvissuti e l’uso di una prospettiva di disabilità e di genere nel secondo mega-processo del Próvolo istituto. Questo lunedì, il portale MDZ ha annunciato attraverso un’indagine di Laura Fiocheta, che è stata raggiunta la prima sentenza civile che ha a che fare con queste denunce, la Chiesa cattolica attraverso l’opera di San José (associazione responsabile dell’istituto) deve compensare finanziariamente per un sopravvissuto dell’istituto con $ 14,4 milioni di pesos.

18 gennaio 2022

Vaticano, sempre più vescovi e cardinali trascinati in tribunale a rispondere dei preti pedofili


Città del Vaticano – Sono sempre di più i cardinali, i vescovi e gli arcivescovi chiamati dai tribunali civili in vari paesi a rispondere dei comportamenti dei propri parroci, nelle rispettive diocesi di competenza. Tra pochi giorni in Germania sarà l’arcivescovo Stefan Hesse, titolare della diocesi di Amburgo, a dover comparire davanti al tribunale di Colonia per un caso di abusi sessuali su minori da parte di un parroco. Dovrà deporre in qualità di testimone tuttavia ancora una volta c’è il sospetto che abbia vigilato poco sull’accusato. Il nodo giuridico da sciogliere resta sempre lo stesso, se la responsabilità relativa agli atti criminali di un prete – parte integrante di una organizzazione – possano ricadere in qualche misura anche sulla Chiesa locale o sulla Santa Sede per eventuali insabbiamenti o coperture.

L’indagine diocesana sugli abusi a Colonia coinvolge il vescovo per un caso relativo agli anni 2010 e 2011. Visto che si presume che sia venuto meno ai suoi doveri non è l’unico alto funzionario diocesano ad essere convocato come testimone. Sarà ascoltato anche l’ex funzionario Günter Assenmacher. E’ la prima volta in Germania che due alti funzionari della Chiesa sono stati ascoltati come testimoni in un procedimento per abusi.

27 dicembre 2021

L’Entità. I servizi segreti vaticani


Uno Stato, il più piccolo al mondo, possiede l’intelligence più antica della Storia, la cui presenza, segreta, si confonde con la leggenda. Lo Stato della Città del Vaticano, in meno di un chilometro quadrato racchiude immensi tesori artistici, ma soprattutto un grande sapere. Nei lunghi corridoi dell’immenso archivio della biblioteca sono conservati secoli di documenti scomodi, che se divulgati, potrebbero chiarire molti avvenimenti, dalla nascita di Cristo ad oggi. Il Vaticano ha sempre negato ufficialmente l’esistenza di una intelligence al suo servizio, ma i papi hanno avuto una forte influenza politica e non solo religiosa, pertanto anche il Vaticano, per necessità, si è dotata di una sua intelligence. I Servizi Segreti di molti paesi chiamano l’intelligence al servizio del papa “Entità” o “Santa Alleanza”, nomi che di per sé hanno un senso di misterioso ed occulto. Si può ben immaginare che da sempre i pontefici abbiano utilizzato infiltrati nelle varie corti e nei vari governi (ma anche tra il popolo), che riportavano notizie utili alla gestione politica del papato. Tuttavia non è facile trovare notizie di una vera e propria organizzazione paragonabile ad una rete di intelligence, se non scorrendo la storia in tutta la sua interezza.

25 dicembre 2021

Colombo inventato per scacciare l’America dall’Italia

Coincidenze significative: Jung le chiamava sincronicità. Sicuramente non è questo il caso, però colpisce il volo simbolico del condor – dalle Ande fino a piazza San Pietro – proprio mentre, nel libro “Nessuno mai ha scoperto le Americhe per davvero”, appena uscito – Riccardo Magnani racconta di come il Perù, precisamente, finì nel mirino dei conquistadores, dopo che a Roma s’era appreso che l’illuminato principe Lorenzo il Magnifico non discendeva affatto dai Medici, ma dalla stirpe reale Inca («e un altro indio era il signore milanese Ludovico il Moro: di sangue azteco, non sforzesco»). Che ci faceva, nella fatale Firenze del Rinascimento platonico di Marsilio Ficino e Pico della Mirandola, un esponente regale americano, alleato dell’influente “collega” messo a capo dell’altrettanto prospera Lombardia? Allarme rosso, per qualcuno: il culto solare andino avrebbe potuto indebolire il potere della religione monoteista europea, sdoganata da Costantino e poi imposta brutalmente da Teodosio?

Domande: quale civiltà sarebbe sorta, se – tramite soprattutto la decisiva signoria medicea, in contatto con l’America dall’inizio del 1400 – l’antico sapere classico custodito a Bisanzio si fosse saldato con quello di Cuzco, consentendo così di recuperare le conoscenze ancestrali Il condor del presepe vaticano 2021sulle leggi che governano l’universo? Anche per questo – scrive Magnani, esibendo prove e indizi rivelatori – si decise di fabbricare a tavolino il personaggio Cristoforo Colombo, inventando di sana pianta la sua “scoperta dell’America”, mai davvero avvenuta: quella spedizione era solo un calco delle missioni precedenti, fiorentine. Al tempo stesso, però, era il primo passo – narrativo, s’intende – per poter poi depredare la florida economia sudamericana e aggredire, fino ad annientarla, la cultura che avrebbe anche potuto insidiare il monopolio ierocratico dell’Urbe, su cui oggi – Natale 2021 – atterra (come il condor, appunto) un variopinto presepe andino.

23 dicembre 2021

Abusi sessuali nella Chiesa cattolica: il bilancio schiacciante della commissione Sauvé


in “www.lemonde.fr” del 5 ottobre 2021 (traduzione: www.finesettimana.org)
Frutto di due anni e mezzo di lavoro, il rapporto presentato dalla Commissione Indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, martedì, parla di 216000 vittime aggredite sessualmente mentre erano minorenni da parte di membri del clero, nel periodo che va dal 1950 al 2020.  Descrive un fenomeno “massiccio” e “sistemico”.

Ancor più del valore assoluto, tragico ma probabilmente sottostimato, è il paragone che è devastante. Il rapporto della commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica (Ciase), reso pubblico martedì 5 ottobre, valuta a 216 000 il numero di vittime che durante la minore età hanno subito violenze sessuali da parte di un prete, di un diacono o di un religioso, violenze dichiarate da persone che oggi hanno 18 anni o più di 18 anni.

17 dicembre 2021

Abusi nella Chiesa: l’ipocrisia della “Giornata per le vittime”


In molti Paesi d’Europa, commissioni di inchiesta indipendenti hanno lavorato strenuamente per portare alla luce la portata reale, o almeno verosimile, del fenomeno degli abusi sessuali perpetrati dal clero. È accaduto in Germania, e prima ancora nella cattolica Irlanda, in cui dopo nove anni di indagini, nel 2009, ha visto la luce il Rapporto Murphy; è accaduto in Francia, con la Commissione guidata da Jean Marc Sauvé, i cui risultati sono stati pubblicati il mese scorso. Un’inchiesta è stata commissionata in Svizzera all’Università di Zurigo, il Portogallo si è avviato su una strada analoga, persino in Polonia un’indagine è stata compiuta, benché parziale, e in Spagna, dove l’episcopato si è sempre detto contrario alla creazione di commissioni sulla pedofilia, il tema ha cominciato a fare capolino nel discorso del card. Omella in apertura dell’assemblea plenaria d’autunno della Conferenza episcopale (11-19 novembre).