
Si intitola “Scoperte scientifiche non autorizzate” il libro di Marco Pizzuti dedicato alla scienza censurata ed affossata. Il saggio, che è del 2011, ma ristampato nel giugno 2012, merita qualche riga di commento. L’autore è nato a Roma nel 1971, laureato in Giurispudenza, ex ufficiale dell'esercito, opinionista e conferenziere, è uno dei più tenaci tra i divulgatori indipendenti. Da anni svolge ricerche non allineate in ambito storico, economico, medico e scientifico. Ha pubblicato “Rivelazioni non autorizzate”, “Scoperte archeologiche non autorizzate” ed il recente “I mercanti della salute”.
“Scoperte scientifiche non autorizzate” solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario ed al contempo misconosciuto scienziato che, con oltre 700 brevetti rivoluzionari, ha gettato le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. Pizzuti si sofferma poi su molti altri studiosi ribelli condannati all’oblio dall’establishment, dimostrando che l’intreccio tra scienza accademica e potere economico blocca l’umanità in uno stato di schiavitù. L’ostracismo con cui sono stati colpiti molti ricercatori “eretici” è tutt’uno con l’egemonia del sapere ufficiale e con la corte di disinformatori i cui raffazzonati “argomenti” si possono confutare conoscendo, ad esempio, gli studi di Tesla.
“Scoperte scientifiche non autorizzate” solleva molte inquietanti questioni: ripercorre la storia di Nikola Tesla, uno straordinario ed al contempo misconosciuto scienziato che, con oltre 700 brevetti rivoluzionari, ha gettato le fondamenta tecnologiche della società contemporanea. Pizzuti si sofferma poi su molti altri studiosi ribelli condannati all’oblio dall’establishment, dimostrando che l’intreccio tra scienza accademica e potere economico blocca l’umanità in uno stato di schiavitù. L’ostracismo con cui sono stati colpiti molti ricercatori “eretici” è tutt’uno con l’egemonia del sapere ufficiale e con la corte di disinformatori i cui raffazzonati “argomenti” si possono confutare conoscendo, ad esempio, gli studi di Tesla.

Roma, 2 novembre – Omaggio a Ezra Pound su muri e cavalcavia di tutta Italia: striscioni con la scritta ‘Chi controlla la banca, fratello?’ e la firma ‘Ezra Pound (1885 - 1972)’ sono comparsi questa mattina nelle strade di una quarantina di città dal nord al sud del paese. Così CasaPound Italia ha voluto ricordare il grande poeta americano a 40 anni dalla scomparsa. ‘’Non una commemorazione mortuaria – si legge in una nota - ma la celebrazione dell’attualità del pensiero di chi, già negli anni ’30, seppe decrittare il meccanismo della speculazione finanziaria e mettere in guardia la società dal pericolo dell’usurocrazia. Un profetico, inquietante interrogativo, quel suo ‘Chi controlla la banca, fratello?’ che oggi, nell’epoca dei tecnocrati al potere, sembra essere più attuale che mai’’.