Assisto come voi agli eventi di questi ultimi giorni: la contrapposizione tra Monti e Merkel nell'individuazione di strategie utili al salvataggio di Eurolandia, la spalla fornita da Draghi per una governance che vada oltre le banche e i gol di Balotelli che hanno ridato speranze (almeno calcistiche) al bel Paese. E noto, come immagino sia capitato ad altri, un comun denominatore: i tre protagonisti di queste vicende si chiamano tutti Mario.
La mia passione per i simboli e il simbolismo mi porta quindi ad interrogarmi sulla natura incidentale o meno di questa osservazione. L'origine del nome Mario è ancora oggi controversa. E' improbabile che si tratti del femminile di Maria ma non è chiaro se derivi da Mars, il dio della guerra, o da "maschio" nella versione latina Marius. Comunque la si voglia interpretare, questo nome rappresenta il lato maschile della natura umana.
La la M è anche il simbolo della Madre assoluta. Un simbolo che, per esempio, anche i costruttori di Rennes le Chateau hanno voluto rimarcare nella pianta e nella disposizione dei santi ai lati della navata. Ora, secondo l'interpretazione del calendario Maya e, più scientificamente, in base al ciclo precessionale, stiamo per entrare nell'era dell'Acquario. Nel proto-semitico il simbolo dell'acqua è proprio la "M". E' interessante notare però che la vera origine di questa lettera dell'alfabeto sta nella "N" egizia. E gli egizi la segnavano con un serpente. Il serpente sacro della rinascita che i maya identificavano nel Quetzalcoatl (serpente piumato).
Una iperbole, me ne rendo conto, che però mi suggerisce una simbolica rinascita dell'Italia sotto il segno della "M" e di 3 Mario. Staremo a vedere.
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