Il vuoto quantico di Nikola Tesla: di Vittorio Marchi
“Quando capisci che cos’è l’eternità” – diceva il saggio Kabat Zinn, “dovunque tu vada, ci sei già”. E l’eternità, come abbiamo visto fin dalle prime note di questo libro, non è il “primo giorno” della creazione, bensì il “Giorno Uno”. Il Dies, Deus, “Djos” (in sanscrito), e poi definitivamente il Dio (Unico, o Essente) persino dei D.D., abbreviazione dei “Doctor of Divinity”, cioè dei laureati in Teologia, per i quali D.D. significa invece il “Dio Duale”, separato dalla sua creazione, o il “Dio della Delusione”. Questa differenza di impostazione è stata poi quella che ha causato la piaga pandemica dell’umanità: concepire Allah, Jahveh, Bhagavan o Isvarah, Tao, Logos, Brahman, Atman, l’Assoluto, Mana, Spirito Santo, Weltgeist, o semplicemente Dio, come un Dio specifico e non come un insieme di diversi nomi, secondo le “occorrenze”, che sono stati assegnati a una stessa Realtà divina universale. Questo ha fatto sì che la realtà di una sostanza viva, “fisicamente” intelligente, che pervade tutto l’Universo e che anzi è l’Uni- verso stesso, fosse completamente rigettata per divenire una idea astratta e puramente trascendente. Lo Spirito. D’altra parte – si dice – un argomento a favore di tutti i realisti, che agiscono sul piano accademico della concretezza dei risultati, come obiezione fondamentale, è che non ci sono prove verificabili in merito. Il che non è esattamente quello che sta succedendo nei nuovi ambienti della ricerca, per i quali l’assenza di prove non è una prova di assenza di risultati. A fornirli, già nella prima metà del XX secolo, sembra che ci abbia pensato e provveduto molto bene Nikola Tesla, individuando questa misteriosa sostanza nell’“etere”.
29 dicembre 2011
Il vuoto quantico di Nikola Tesla
26 dicembre 2011
Passaparola - Il senso della vita - Moni Ovadia
Passaparola - Il senso della vita - Moni Ovadia:
Il Passaparola di Moni Ovadia
Sono Moni Ovadia, questa è la mia prima volta sul glorioso blog di Beppe Grillo. Vi confesserò sono onorato ed emozionato di esserci, tutti noi italiani abbiamo un debito inestinguibile nei confronti di ciò che Beppe Grillo e i suoi collaboratori hanno fatto per tutti noi. Questo a prescindere dall’essere omologati a un’idea e a una cosa, ma quello che ha fatto il MoVimento di Beppe Grillo e lui personalmente è un servizio straordinario a questo Paese, perché ha avuto la forza, il coraggio e la perseveranza di denunciare e di smascherare vergogne senza nome, senza di lui, senza il MoVimento che si è costruito intorno alla sua figura, ma che poi ha una sua dignità e autonomia noi molte cose non avremmo potuto saperle e non avremmo potuto avere quel cuneo che questo MoVimento rappresenta per non permettere e anche per impedire ai politici di sedersi sui loro vizi. Dentro un’asfittica gabbia economicista
Passaparola - Il senso della vita (18:00)
Il Passaparola di Moni Ovadia
Sono Moni Ovadia, questa è la mia prima volta sul glorioso blog di Beppe Grillo. Vi confesserò sono onorato ed emozionato di esserci, tutti noi italiani abbiamo un debito inestinguibile nei confronti di ciò che Beppe Grillo e i suoi collaboratori hanno fatto per tutti noi. Questo a prescindere dall’essere omologati a un’idea e a una cosa, ma quello che ha fatto il MoVimento di Beppe Grillo e lui personalmente è un servizio straordinario a questo Paese, perché ha avuto la forza, il coraggio e la perseveranza di denunciare e di smascherare vergogne senza nome, senza di lui, senza il MoVimento che si è costruito intorno alla sua figura, ma che poi ha una sua dignità e autonomia noi molte cose non avremmo potuto saperle e non avremmo potuto avere quel cuneo che questo MoVimento rappresenta per non permettere e anche per impedire ai politici di sedersi sui loro vizi. Dentro un’asfittica gabbia economicista
25 dicembre 2011
Mario Monti: niente di nuovo sotto il sole Vaticano
Mario Monti: niente di nuovo sotto il sole Vaticano:
"Sia Monti che Draghi, come Ciampi, hanno conservato stili di vita e abitudini familiari assai simili nonché una solida fede, coltivata senza ostentazione, come insegnano i padri gesuiti."
Paolo Conti - Corriere della Sera -Mercoledì 16 Novembre 2011
segalato su Gesuitinews.it
Dopo aver letto i miei due post precedenti I Gesuiti che in Italia allevano la classe dirigete compreso Mario Draghi e Mario Monti controllato dai Gesuiti, alcuni di voi, specie se laici, si staranno sicuramente chiedendo il perché così tanti personaggi della nostra classe dirigente siano legati in un modo o nell'altro alla Chiesa Cattolica Romana. La risposta è che purtroppo la democrazia in questo paese non è mai esistita e il diritto agli incarichi pubblici di prestigio pare essere riservato solo alla borghesia Cattolico Romana Gesuita, o a chi le stà simpatico, con poche eccezioni. Siamo sempre stati un paese a sovranità limitata.
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22 dicembre 2011
BOLIVIA: Le ONG ingannano su Morales e l’Amazzonia
BOLIVIA: Le ONG ingannano su Morales e l’Amazzonia:
Dichiarazioni, articoli, lettere e petizioni sono circolate in Internet durante il mese scorso chiedendo la fine della “distruzione dell’Amazzonia”. L’obiettivo di queste iniziative non sono state le multinazionali né i potenti governi che le sostengono, ma il governo del primo presidente indigeno della Bolivia, Evo Morales. Al centro del dibattito c’è la controversa proposta del governo boliviano di costruire un’autostrada attraverso il Territorio Indigeno del Parco Nazionale “Isiboro Secure” (TIPNIS). Il TIPNIS, che copre più di 1 milione di ettari di foreste, ha ottenuto lo status di territorio indigeno dal governo di Evo Morales nel 2009. Circa 12.000 persone di tre diversi gruppi indigeni vivono in 64 comunità all’interno del TIPNIS. Il 15 agosto, i rappresentanti della “Subcentral” del TIPNIC, l’istituzione che unisce questa comunità, così come altri gruppi indigeni, hanno iniziato una marcia verso la capitale, La Paz, per protestare contro il progetto della strada. Sono state promosse petizioni internazionali dichiarando il proprio sostegno per questa marcia, e condannando il governo Morales che mina i diritti degli indigeni. La popolazione del TIPNIS ha preoccupazioni legittime circa l’impatto ambientale della strada. Non ci sono dubbi che il governo ha commesso degli errori nella sua gestione della questione. Purtroppo, petizioni come quella avviata dal gruppo lobbistico internazionale Avaaz e una lettera del 21 settembre a Morales, firmata da oltre 60 gruppi ambientalisti, per lo più esterni alla Bolivia, travisano i fatti e ne danno una visione distorta. Esse potrebbero inavvertitamente aiutare gli avversari della lotta globale per la giustizia climatica.
Dichiarazioni, articoli, lettere e petizioni sono circolate in Internet durante il mese scorso chiedendo la fine della “distruzione dell’Amazzonia”. L’obiettivo di queste iniziative non sono state le multinazionali né i potenti governi che le sostengono, ma il governo del primo presidente indigeno della Bolivia, Evo Morales. Al centro del dibattito c’è la controversa proposta del governo boliviano di costruire un’autostrada attraverso il Territorio Indigeno del Parco Nazionale “Isiboro Secure” (TIPNIS). Il TIPNIS, che copre più di 1 milione di ettari di foreste, ha ottenuto lo status di territorio indigeno dal governo di Evo Morales nel 2009. Circa 12.000 persone di tre diversi gruppi indigeni vivono in 64 comunità all’interno del TIPNIS. Il 15 agosto, i rappresentanti della “Subcentral” del TIPNIC, l’istituzione che unisce questa comunità, così come altri gruppi indigeni, hanno iniziato una marcia verso la capitale, La Paz, per protestare contro il progetto della strada. Sono state promosse petizioni internazionali dichiarando il proprio sostegno per questa marcia, e condannando il governo Morales che mina i diritti degli indigeni. La popolazione del TIPNIS ha preoccupazioni legittime circa l’impatto ambientale della strada. Non ci sono dubbi che il governo ha commesso degli errori nella sua gestione della questione. Purtroppo, petizioni come quella avviata dal gruppo lobbistico internazionale Avaaz e una lettera del 21 settembre a Morales, firmata da oltre 60 gruppi ambientalisti, per lo più esterni alla Bolivia, travisano i fatti e ne danno una visione distorta. Esse potrebbero inavvertitamente aiutare gli avversari della lotta globale per la giustizia climatica.
19 dicembre 2011
Cosa succede in Italia e nel mondo?
Cosa succede in Italia e nel mondo?:
Stretta di mano massonica (vedi approfondimento) tra Monti ed il Papa Ratzinger (fonte) |
Mentre emergono grazie al lavoro del blog nwo-truthresearch.blogspot.com le prove delle connessioni tra Vaticano-Gesuiti da una parte e Monti ed il suo governo dall'altra, mentre scopriamo che tale governo è gestito direttamente dai più influenti banchieri italiani (una volta la finanza manovrava la politica, adesso non ne ha più bisogno) nel mondo intero ne succedo di tutti i colori, e "casualmente" si tratta di disastri ambientali, uccisioni di massa, inquinamento, aumenti della radioattività non segnalati dalle istituzioni preposte (vedi anche analoga situazione in Europa)
Occorre essere ciechi per immaginare che tutte queste cose avvengano contemporaneamente nel giro di pochi giorni, che noi siamo un pianeta di uomini sfortunati, con a capo di tutte le nazioni persone così folli da permettere l'avvelenamento criminale portato avanti con le scie chimiche, così criminali da distruggere il tessuto economico dei vari paesi attraverso l'invenzione di un debito artificialmente creato anche grazie al signoraggio bancario.
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15 dicembre 2011
Chi è Mario Monti?
Chi è Mario Monti?:
di Marcello Foa
Mario Monti continua a negare di essere un rappresenante dei Poteri forti; ieri ha sfioraro il ridicolo ricordano come l’Economist lo avesse definito il “Saddam Hussein del business Usa” per essersi opposto a Microsoft e Coca Cola quando era Commissario europeo. Frase ad effetto ma priva di fondamento.Se fosse stato davvero Saddam Hussein avrebbe fatto un’altra fine, forse non così drammatica come quella del Raîs, ma oggi sarebbe un oscuro ed emarginato professore in pensione. Invece la Coca Cola che lui aveva “perseguitato” lo ha assunto come Consigliere, ma non è questo il punto.
Mario Monti non rappresenta i poteri forti, Mario Monti è parte costituente dei poteri forti. Monti è consigliere di Goldman Sachs (a proposito: ma si è dimesso?), è presidente della Trilaterale (ramo europeo), ha fondato il think tank Breugel di cui è presidente, è membro e assiduo frequentatore del Bilderberg. Naturalmente nelle biografie ufficiali scorda sistematicamente di ricordare la sua affiliazione alla Trilaterale e al Bilderberg. Perchè?
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12 dicembre 2011
Nine Eleven, la nostra conferenza
Nine Eleven, la nostra conferenza:
Ecco un bel resoconto della conferenza stampa convocata il 3 novembre da Giulietto Chiesa, Fernando Rossi e dal sottoscritto sui fatti dell'11 settembre, scritto da Valerio Spositi per berlinguer.it. Buona lettura.
In via IV Novembre, sede del Parlamento Europeo a Roma, si è tenuta ieri mattina una conferenza alla quale hanno partecipato Giulietto Chiesa, Ferdinando Imposimato, Mike Gravel (senatore USA) e Gianni Vattimo. Conferenza inerente alle tematiche dell’11/9/2001, la cui verità ufficiale crolla giorno dopo giorno sotto il peso delle domande che, a tutt’oggi, non hanno avuto risposta.
Ad aprire la conferenza è Giulietto Chiesa, Presidente e fondatore di Alternativa nonchè giornalista di fama internazionale. “Questo è un evento eccezionale – dice – perchè abbiamo qui con noi due oratori molto importanti che non possono essere tacciati di complottismo. Sono esperti indiscussi e sono il giudice Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, e il Senatore americano Mike Gravel”.
Chiesa da la parola al Senatore il quale esordisce dicendo che vuole instaurare una “Commissione ufficiale d’Inchiesta sull’11/9“. Gravel parla della sua esperienza passata “nell’intelligence, quindi so come funzionano tali sistemi ed essendo anche Senatore, ho compreso anche come funzionano i meccanismi governativi”. Fatta questa premessa, inizia a parlare dell’11/9: “mi è molto piaciuto il film di Chiesa “Zero” che ha messo completamente in imbarazzo gli Stati Uniti. Ma io avevo già capito dall’inizio cosa poteva essere accaduto quell’11 di Settembre”. Quella del Senatore Gravel è una presa di posizione chiara contro l’amministrazione USA e rimanda al mittente le accuse di cospirazione: “l’unica vera cospirazione è quella degli Stati Uniti per impedire di arrivare alla verità, marginalizzando le voci contrarie. Non facendo nessuna indagine sull’11/9 questo governo sta coprendo ugualmente a quello precedente la verità. Infatti Obama quando venne eletto disse di andare avanti, non indietro”. Il senatore chiude con un attacco ai governi americani poichè “come puoi credere che un governo uccida la sua gente? Ebbene è il governo che vuole uccidere il suo popolo mandandolo in guerra a morire invano”.
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08 dicembre 2011
Imposimato a Pandora TV: “11 settembre: sinora nessun processo, nessuna verità. Noi ci proviamo”.
In una videointervista rilasciata a Giulietto Chiesa su PandoraTV.it, il Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato, conferma l’intenzione di presentare una denuncia presso la Corte penale internazionale dell’Aja per far aprire un processo a carico delle istituzioni che hanno concorso nelle stragi dell’11 settembre 2001.
Imposimato aveva già annunciato questo intento clamoroso, ma pochissimi media ne hanno dato notizia fino ad ora. Ne parlerà di nuovo in occasione di una conferenza stampa che ha convocato il 3 novembre assieme all’ex senatore USA Mike Gravel, il politico che svelò al Congresso i Pentagon Papers, una sorta di Wikileaks degli anni settanta che demolì i segreti della guerra del Vietnam.
05 dicembre 2011
Risolvere i problemi dell'economia mondiale "costruendo" una guerra alla Siria (l'agenda nascosta dietro la risoluzione del Consiglio di sicurezza ONU)
di Ronda Hauben
membro del Global Research
I – Introduzione
Martedì, 4 ottobre, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha annunciato di voler riprendere un progetto di risoluzione sulla Siria. Questo incontro doveva essere un’occasione, nella quale le lezioni che alcuni membri del Consiglio di Sicurezza avevano tratto dall’esperienza con le risoluzioni sulla Libia, potevano riflettersi sul loro comportamento riguardo ad un progetto di risoluzione contro la Siria.Diverse settimane prima, era stato detto ai giornalisti che c’erano due diverse bozze di risoluzione sulla Siria presentate al Consiglio di Sicurezza.Un progetto di risoluzione sulla Siria era stato proposto da Russia e Cina. Russia e Cina hanno dichiarato che la loro risoluzione era stata progettata per favorire un processo pacifico per aiutare il governo siriano sia ad effettuare le riforme secondo il suo desiderio dichiarato che con la violenza estremista contro il governo siriano che rendeva tali riforme difficili.L’altro progetto di risoluzione è stato presentato da altri quattro membri europei del Consiglio di Sicurezza – Francia, Regno Unito, Germania e Portogallo.
01 dicembre 2011
Il Venezuela, una lezione per l’occidente in crisi
Dal 14 febbraio 2011 il Venezuela è ufficialmente il paese con la maggiore riserva petrolifera accertata del mondo, con 296,5 miliardi di barili. Quel giorno sono stati pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del Venezuela, (n. 39.615) i risultati delle indagini condotti, per anni, da un gruppo di società internazionali chiamate ad accertare le effettive riserve petrolifere del Venezuela.
Il Venezuela, un paese ricco di risorse
Di Attilio Folliero
http://attiliofolliero.wordpress.com
Per decenni le grandi multinazionali del petrolio, dell’oro e degli altri settori hanno operato in Venezuela come se le risorse fossero di loro proprietà, pagando allo stato cifre irrisorie. Tutto ciò è stato possibile perchè i governi di turno che si sono succeduti in Venezuela fin dall’inizio del XX secolo, con poche eccezioni, erano dei burattini nelle mani delle stesse multinazionali, ovvero governi imposti dalle stesse multinazionali; questi governi in cambio del potere, che esercitavano spesso in maniera dittatoriale riservavano alle multinazionali il diritto di sfruttamento delle risorse del paese.
Questi governi, quando non erano delle dittature, ma assumevano la parvenza di una democracia, come nel caso del quarantennio della IV Republica (1961-1998) erano nei fatti delle dittature ed agivano indisturbati come spietate dittature, in cui era presente ogni sorta di violazione umana (stragi, persecuzioni, sparizioni, torture, arresti indiscriminati ed assassinato degli avversari politci erano all’ordine del giorno) grazie all’appoggio che ricevevano dagli Stati Uniti e dalle altre potenze interessate alle risorse del Venezuela.
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