11 settembre 2015

911 Finding The Truth Bologna (English Italian)

911 Finding The Truth Bologna (English Italian) part 1



911 Finding The Truth Bologna (English Italian) part 2

03 settembre 2015

Orlandi Story terza parte: José Garramon



Orlandi Story terza parte: José Garramon from Mario Rossi Network on Vimeo.

La storia di tre vite spezzate che si intrecciano in un groviglio oscuro di misteri, bugie e depistaggi. Le famiglie delle vittime, dopo trentacinque anni, aspettano ancora giustizia. Mirella Gregori, studentessa romana quindicenne, il 7 maggio dell’83 dice alla madre di avere un appuntamento con un compagno di classe e scompare. Un mese dopo, il 22 giugno, sempre a Roma, scompare un’altra studentessa, ha 15 anni ed è cittadina vaticana, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia. Si chiama Emanuela Orlandi e frequenta il corso di flauto nella scuola di musica annessa alla Basilica di Sant’Apollinare. Con il sequestro e la presunta morte di Emanuela Orlandi si intreccia il mistero della morte del piccolo José Garramon, 12 anni, figlio di un funzionario uruguayano dell'Onu, che il 20 dicembre 1983 viene ritrovato ucciso da un furgone nella pineta di Castel Porziano, presumibilmente dopo essere stato sequestrato vicino casa all’Eur.

Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, José Garramon – regia di Paolo Fattori e Francesco Paolo Del Re
Andata in onda su rai tre Mercoledì 6 agosto 2014 in prima serata
www.chilhavisto.rai.it

Orlandi Story prima parte: Emanuela Orlandi:
http://vimeo.com/mariorossinet/orlandistory

Orlandi Story seconda parte: Mirella Gregori:
http://vimeo.com/mariorossinet/orlandistory2mirella

27 agosto 2015

Orlandi Story seconda parte: Mirella Gregori



Orlandi Story seconda parte: Mirella Gregori from Mario Rossi Network on Vimeo.

La storia di tre vite spezzate che si intrecciano in un groviglio oscuro di misteri, bugie e depistaggi. Le famiglie delle vittime, dopo trentacinque anni, aspettano ancora giustizia. Mirella Gregori, studentessa romana quindicenne, il 7 maggio dell’83 dice alla madre di avere un appuntamento con un compagno di classe e scompare. Un mese dopo, il 22 giugno, sempre a Roma, scompare un’altra studentessa, ha 15 anni ed è cittadina vaticana, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia. Si chiama Emanuela Orlandi e frequenta il corso di flauto nella scuola di musica annessa alla Basilica di Sant’Apollinare. Con il sequestro e la presunta morte di Emanuela Orlandi si intreccia il mistero della morte del piccolo José Garramon, 12 anni, figlio di un funzionario uruguayano dell'Onu, che il 20 dicembre 1983 viene ritrovato ucciso da un furgone nella pineta di Castel Porziano, presumibilmente dopo essere stato sequestrato vicino casa all’Eur.

Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, José Garramon – regia di Paolo Fattori e Francesco Paolo Del Re
Andata in onda su rai tre Mercoledì 6 agosto 2014 in prima serata
www.chilhavisto.rai.it

Orlandi Story prima parte: Emanuela Orlandi:
http://vimeo.com/mariorossinet/orlandistory

Orlandi Story terza parte: José Garramon:
http://vimeo.com/mariorossinet/orlandistory3jose

20 agosto 2015

Orlandi Story prima parte: Emanuela Orlandi



Orlandi Story prima parte: Emanuela Orlandi from Mario Rossi Network on Vimeo.

La storia di tre vite spezzate che si intrecciano in un groviglio oscuro di misteri, bugie e depistaggi. Le famiglie delle vittime, dopo trentacinque anni, aspettano ancora giustizia. Mirella Gregori, studentessa romana quindicenne, il 7 maggio dell’83 dice alla madre di avere un appuntamento con un compagno di classe e scompare. Un mese dopo, il 22 giugno, sempre a Roma, scompare un’altra studentessa, ha 15 anni ed è cittadina vaticana, figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia. Si chiama Emanuela Orlandi e frequenta il corso di flauto nella scuola di musica annessa alla Basilica di Sant’Apollinare. Con il sequestro e la presunta morte di Emanuela Orlandi si intreccia il mistero della morte del piccolo José Garramon, 12 anni, figlio di un funzionario uruguayano dell'Onu, che il 20 dicembre 1983 viene ritrovato ucciso da un furgone nella pineta di Castel Porziano, presumibilmente dopo essere stato sequestrato vicino casa all’Eur.

Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, José Garramon – regia di Paolo Fattori e Francesco Paolo Del Re
Andata in onda su rai tre Mercoledì 6 agosto 2014 in prima serata
www.chilhavisto.rai.it

Orlandi Story seconda parte: Mirella Gregori:
http://vimeo.com/mariorossinet/orlandistory2mirella

Orlandi Story terza parte: José Garramon:
http://vimeo.com/mariorossinet/orlandistory3jose

30 luglio 2015

Emanuela Orlandi nella Basilica di Sant'Apollinare?



Emanuela Orlandi nella Basilica di Sant'Apollinare? from Mario Rossi Network on Vimeo.

"Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso, andate a vedere chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare e del favore che Renatino fece al cardinal Poletti, all'epoca".

Legami che Enrico De Pedis aveva con la mafia siciliana, la loggia massonica P2 e Roberto Calvi del Banco Ambrosiano, oltre che nella scomparsa di Emanuela Orlandi. Sabrina Minardi aveva anche raccontato di avere accompagnato Enrico De Pedis, quando era latitante, a due cene in casa del senatore Giulio Andreotti. Episodi che adesso la donna avrebbe raccontato anche nelle sue deposizioni.

Nel 2006 "Chi l'ha visto?" era riuscito a intervistare Sabrina Minardi che aveva già parlato dei legami che Enrico De Pedis aveva con la mafia siciliana, la loggia massonica P2 e Roberto Calvi del Banco Ambrosiano, anche se aveva escluso un proprio coinvolgimento nella scomparsa di Emanuela Orlandi. In una parte non trasmessa della stessa intervista Sabrina Minardi aveva anche raccontato di avere accompagnato Enrico De Pedis, quando era latitante, a due cene in casa del senatore Giulio Andreotti. Episodi che adesso la donna avrebbe raccontato anche nelle sue deposizioni.

26 luglio 2015

Diario di una Siciliana Ribelle



www.imdb.com

The diary of a seventeen year-old Sicilian girl, Rita Atria.
14 April 1999 | by mifunesamurai (Australia)

This brave person sacrificed her life in order to put those scum sucking thugs behind bars and I'm talking about the Mafia who rule by threat. Being Sicilian I felt for poor Rita and I'm sure everyone else did. In my experience, the Mafia always had that charming front but behind their backs layed a trial of corpses. Filmmaker Marco Amenta mixes interviews, readings from Rita's diary and the songs of a story teller to create this interesting piece.

27 giugno 2015

Strage di Ustica. Sezione civile suprema corte di cassazione: è stato un missile



Ok, è stato un missile!
raitre.it

PS: il missile doveva centrare il mig libico disertore, decollato da una base italiana, da cui ha ricevuto supporto al fine di abbattere l'aereo di Gheddafi; il quale ricattava esponenti italiani legati al vaticano e/o esponenti vaticani; il missile ha seguito la traccia sbagliata; il dettaglio rappresentato da chi ha sparato è puramente marginale dal momento che il crimine in questione è realizzato da chi ha usato (e continua ad usare, comprensivo di 13 bambini a bordo) l'aereo civile come scudo.

24 giugno 2015

La Siciliana Ribelle. Il film






La siciliana ribelle
La Siciliana Ribelle. In Tv Domenica 28 Giugno su Rai Storia alle 21:40. La Siciliana Ribelle - Film.
Il 5 novembre 1991, Rita Atria, a 17 anni, denuncia gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Minacciata fugge a Roma sotto l'ala protettiva di Paolo Borsellino. La strage di via D'Amelio mette Rita di fronte alla dismisura della sua battaglia.
LA SICILIANA RIBELLE
Nome originale: La siciliana ribelle
Genere: Drammatico
Nazione: Italia
Anno: 2008
Durata: 110 minuti
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18 giugno 2015

Orlandi - Gregori: “Verità sul loro rapimento” clhv 6 maggio 2015



Orlandi - Gregori: “Verità sul loro rapimento” 6 maggio 2015 from Mario Rossi Network on Vimeo.

“Chiediamo che siano continuate le indagini e che sia fatta verità sul rapimento di due ragazze”. I familiari delle due ragazze scomparse nel 1983 rispondono con un comunicato congiunto alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta ufficializzata oggi dalla procura di Roma. Ecco il testo integrale:

“Le famiglie di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori hanno appreso prima dalla stampa e poi dagli avvocati della richiesta di archiviazione da parte della Procura di Roma dei procedimenti penali a carico degli indagati per il reato di sequestro di persona e omicidio.

Sono passati 32 anni dalla scomparsa di Emanuela e Mirella, tolte alle loro famiglie e ai loro affetti quando avevano solamente 15 anni. Il nostro dolore non è stato affievolito dal tempo passato, e la nostra richiesta è sempre la stessa, quella per cui si sono battuti i genitori dal primo giorno: chiediamo che siano continuate le indagini e che sia fatta verità sul rapimento di due ragazze.

È una ferita che riguarda tutta la comunità e non solo le nostre famiglie. Non si può scomparire così senza che sia fatta luce e giustizia.
ANCORA OGGI CONFERMIAMO IL NOSTRO APPELLO:
Abbia il coraggio di parlare chiunque sia a conoscenza di qualsiasi genere di informazione all’interno e all’esterno del Vaticano.
Se la procura può archiviare un caso, noi, i familiari, non possiamo archiviare le nostre Emanuela e Mirella.

Firmato: la famiglia di Emanuela e Mirella
La mamma Maria
Le sorelle Antonietta, Natalina, Federica e Cristina
Il fratello Pietro
I cognati Filippo, Andrea, Marcello e Marco
La cognata Patrizia
I nipoti Manuel, Loris, Cristopher, Matteo, Chiara, Rebecca, Elettra, Salomè, Robin, Anakin, Dakota
Le zie
Gli zii
I cugini
E i tanti e tanti amici”

www.chilhavisto.rai.it

04 giugno 2015

Mare Nostrum


Questo film-inchiesta che mette a nudo alcuni aspetti dell'incostituzionalita' della legge sull'immigrazione (la 189 del 30 luglio 2002) detta Bossi-Fini.
Alcune immagini di questo film hanno permesso alla magistratura salentina di istruire un processo contro i gestori di un "Centro di permanenza temporanea" gestito dalla Curia arcivescovile di Lecce, la Fondazione "Regina pacis".
Il documentario è un viaggio in presa diretta nell'Italia dei diritti negati agli stranieri.

Il video contiene immagini crude e impressionanti, adatte esclusivamente a un pubblico adulto.

Versione con i sottotitoli in Arabo a cura di www.arcoiris.tv

www.stefanomencherini.org

28 maggio 2015

Giulietto Chiesa sull' 11 settembre.



Paolo Mondani, reporter e autore di Report con Milena Gabanelli, intervista, per Timeline, Giulietto Chiesa in una riflessione sulla versione ufficiale dei fatti del 11 Settembre 2001 e sulla versione complottista.

www.taxichannel.it

21 maggio 2015

La verità di fronte al mondo.



"La verdad de frente al mundo" è un documentario realizzato dall'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.
Nei media, italiani e stranieri, ci si guarda bene dal raccontare la vera storia del terrorismo statunitense nei confronti di Cuba. Non si parla delle migliaia e migliaia di morti causati dal paese più potente dell'Occidente che si oppone agli 11 milioni dell'isola continuando a sostenere che i cubani sono una minaccia e giustifica e protegge il fior fiore del terrorismo americano. È dagli anni Sessanta che persiste un accanimento omicida nei confronti di Cuba e delle sue scelte che, oltre al Bloqueo, si esplica anche attraverso azioni terroristiche che colpiscono i civili, le attività commerciali, le strutture turistiche, oltre all'immissione di virus, come quello del Dengue.
Nella stampa internazionale non si parla dei bambini che non sono diventati adulti per colpa del Dengue, o della squadra di scherma sterminata in volo sulle Barbados o, ancora, di Fabio Di Celmo, ammazzato da una bomba mentre se ne stava in hotel all'Avana.

www.italia-cuba.it

14 maggio 2015

La guerra privata dei contractor.



Susan, un avvocato del Michigan, Shereef Akeel, e il Center for costitutional rights nel Giugno del 2004, 6 settimane dopo lo scandalo di Abu Ghraib, hanno presentato una denuncia contro due società di Contractor presenti nel carcere di Abu Ghraib, la Caci e la Titan. I cui dipendenti sarebbero coinvolti negli abusi e nelle torture impartite ai prigionieri iracheni.

Nella denuncia vengono accusati, Stephen Stephanowicz e John Israel della CACI, Inc, e Adel Nahkla della Titan, di aver diretto e partecipato ad attività illegali nella prigione di Abu Ghraib in Iraq. L'accusa in specifico e' di avere torturato I prigionieri per aumentare il numero delle informazioni raccolte e ottenere cosi' nuovi contratti in Iraq.

Sigfrido Ranucci

13 maggio 2015

Fallujah - La strage nascosta.



Il reportage di RaiNews24 che documenta il bombardamento al fosforo bianco sulla citta' di Fallujah e che stà facendo il giro del mondo.

www.rainews24.rai.it/ran24/inchiesta/body.asp

07 maggio 2015

Il fantasma di Abughraib.



Il prigioniero incappucciato, con le braccia aperte legate ai fili della corrente, una delle foto-simbolo delle violenze di Abu Ghraib, ha un nome e un volto. Si chiama Ali Shalal el Kaissi.
Sigfrido Ranucci, inviato di Rainews24, l'ha intervistato ad Amman, in Giordania dove Ali Shalal stava seguendo un corso per ‘Non violent action for Iraqi’, organizzato da "Un Ponte Per" e altre Ong europee e dove ha fondato l’ Associazione delle vittime delle prigioni americane. Ad Abu Ghraib Ali veniva chiamato in gergo sprezzante, Clawman, l'uomo uncino, per una tremenda ferita alla mano. "Prima di essere arrestato avevo subito un’ operazione chirurgica alla mano. Ma quando sono entrato in prigione, gli americani hanno usato questa ferita come strumento di pressione. Mi dicevano: "Se collabori ti possiamo aiutare a far diventare la mano come prima con un intervento chirurgico". Invece la mia mano e’ stata schiacciata!

Sigfrido Ranucci

30 aprile 2015

Voli CIA, l'Europa indaga



“La Cia e’ stata chiaramente, in diverse occasioni, responsabile del rapimento e della detenzione illegale di sospetti terroristi sul territorio di stati membri dell’Unione Europea, cosi’ come del loro trasferimento”, ha detto l’Europarlamentare Ds Claudio Fava nel suo primo rapporto da relatore ad interim della Commissione Europea che indaga sulle denunce di abusi commessi dai servizi americani sul territorio del Vecchio continente.
“ Le cosiddette ‘extraordinary renditions’ (o ‘consegne speciali’) non furono episodi – ha aggiunto Fava – ma una pratica diffusa e condivisa anche da molti Paesi Europei”

Sulla vicenda dei voli Cia e delle presunte carceri segrete e’ al lavoro, per il Consiglio d’Europa, il parlamentare svizzero Dick Marty. Rainews24 lo ha intervistato. Ecco il testo dell’inchiesta di Mario Sanna (a cura di Maurizio Torrealta) che comprende anche il resoconto del recente viaggio della Commissione dell’Europarlamento in Macedonia dove si sarebbe verificato uno dei sequestri piu’ noti: quello di Khaled El Masri.

di Mario Sanna (a cura di Maurizio Torrealta) per rainews24.it

www.rainews24.it

23 aprile 2015

Voli e sequestri CIA - Il caso El Masri



Il 14 marzo scorso, nella sede del Parlamento europeo di Strasburgo Khaled EL MASRI, un cittadino tedesco di origine libanese che racconta di essere stato rapito dalla Cia in Montenegro, e’ stato ascoltato in udienza pubblica dalla Commissione europea sui voli e i sequestri della Cia in Europa.

"La ricostruzione di El Masri – dice il Relatore della Commissione, l’europarlamentare DS, Claudio Fava - conferma il sospetto che a fianco della CIA abbiano spesso operato anche servizi di sicurezza europei: in questo caso quello della Macedonia e, probabilmente, quello della Germania. Insomma ‘ conclude Fava - da Milano a Skopje, da Stoccolma a Bonn, l'Europa negli ultimi anni è stata una riserva di caccia per CIA, una caccia a presunti terroristi condotta fuori da ogni tutela giuridica e da ogni legalità internazionale".

di Mario Sanna (a cura di Maurizio Torrealta) per rainews24.it

www.rainews24.it

06 aprile 2015

Sangue e cemento 6 aprile 2009 - DocuFilm



Un film di Thomas Torelli. Con Paolo Calabresi Documentario, durata 58 min. - Italia 2010.
un anno dal terremoto che ha devastato l'Abruzzo, Sangue e cemento ripercorre cause recenti e responsabilità remote di chi ha costruito male per risparmiare sui materiali e sulle tecniche, di chi doveva controllare, ma non lo ha fatto, degli amministratori che hanno favorito la speculazione a discapito della sicurezza dei cittadini, che hanno pagato un prezzo di 299 vittime. Interviste e testimonianze a sismologi, geologi, tecnici del territorio e delle costruzioni, avvocati e giudici arricchiscono questo film-documento che è stato realizzato dal Gruppo Zero, un collettivo di giornalisti, cineasti e comunicatori che producono documentari d'inchiesta per un'informazione corretta e libera da manipolazione.
Il documentario si apre con un ticchettio sinistro che accompagnerà tutta l'inchiesta, intensificandosi nei momenti di maggior pathos; il ticchettio è quello degli orologi che alle 3.32 del 6 aprile 2009 sono stati testimoni impotenti della tragedia. Compare il fermo immagine di un paese soleggiato, con montagne innevate sullo sfondo; c'è la luce, inizialmente, poi l'immagine viene desaturata fino al grigiore di un bianco e nero inquietante; e la metafora non poteva essere più efficace. Paolo Calabresi, il narratore che ci prende per mano e accompagna nell'indagine, mette subito sul tavolo la verità incontrovertibile della differenza tra il terremoto abruzzese e quello giapponese del 19 luglio 2008; dati alla mano, confronta intensità, feriti, morti, sfollati, edifici inagibili e la sentenza è davanti agli occhi: entrambi inevitabili, non è stato però il terremoto ad uccidere 299 persone in Abruzzo, dato che il più potente sisma giapponese non ha portato morti.

02 aprile 2015

Craig Murray: il coraggio della verità - Sequestri Cia



Craig Murray è stato ascoltato dalla Commissione d'inchiesta dell'Europarlamento sui voli e i sequestri della Cia in europa alla fine di aprile. Murray è stato ambasciatore britannico in Uzbekistan dal 2002 al 2004. Cosa ha dichiarato Murray alla Commissione? Ha detto che i servizi segreti americani e britannici hanno utilizzato testimonianze di detenuti ottenute mediante tortura e non ha escluso che i servizi segreti di molti paesi europei fossero informati di quanto facessero i loro colleghi in Uzbekistan.

L'ambasciatore ha parlato di "cooperazione" tra i servizi nazionali quando si è avuto a che fare con detenuti sospettati di terrorismo in Uzbekistan. L'alto funzionario si è detto certo del fatto che i servizi uzbeki torturassero i detenuti e che la CIA e l'MI6 britannico ottenessero le informazioni sebbene non partecipassero agli "interrogatori". Murray ha raccontato d'aver posto il problema al ministro degli esteri britannico, Jack Straw, il quale concluse, dopo un incontro con il capo dei servizi MI6, che ricevere informazioni ottenute sotto tortura non avrebbe contravvenuto alla Convenzione ONU contro la tortura.

www.rainews24.it

26 marzo 2015

Voli e sequestri CIA - Il caso Arar



Quello che segue è il racconto di un nuovo caso di `extraordinary rendition´ , di `consegna speciale´ che ha avuto come sfondo l´Italia. Si tratta della vicenda di Maher Arar , ascoltato dalla Commissione il 23 marzo a Bruxelles. Rainews24 lo ha intervisto. Ecco il testo del servizio di Mario Sanna (a cura di Maurizio Torrealta).

www.rainews24.it

22 marzo 2015

Intervista a Gioele Magaldi



Il Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, autore del libro "Massoni. Società a responsabilità illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges" racconta il background di Matteo Renzi, i suoi legami con la massoneria ed esprime il suo parere sulla prossima elezione del futuro Presidente della Repubblica. Che ruolo giocheranno in questa partita le superlogge sovranazionali? E che ruolo hanno giocato nei recenti attentati di Parigi?

Intervista a cura di Franco Fracassi.

19 marzo 2015

La fuga dei senza patria



In Iraq continua nel silenzio l'uccisione mirata dei palestinesi dopo la caduta di Saddam Hussein. Misteriose uccisioni messe in atto da squadroni della morte mai visti prima in Iraq. Uccisi solo perchè palestinesi.

Su Rainews24 l'inchiesta "La fuga dei senza patria" di Flaviano Masella a cura di Maurizio Torrealta, denuncia, attraverso numerose testimonianze l' intollerabile situazione in cui si trovano le centinaia di persone che cercano di sfuggire ad un massacro simile alle grandi pulizie etniche del secolo scorso.

www.rainews24.it

12 marzo 2015

Mancia, Verbano e Res Noster Pubblica



Angelo Mancia era un militante del Movimento Sociale Italiano che lavorava come fattorino al giornale del partito, il Secolo d'Italia. Il 12 marzo del 1980, quando aveva 27 anni, venne ucciso con sette colpi di pistola davanti al portone di casa, in via Federico Tozzi 10, nel quartiere Talenti a Roma. I killer arrivarono in via Tozzi nella notte, a bordo di un pulmino Volkswagen di colore azzurro chiaro. Erano in due, armati di pistole calibro 7,65, con indosso camici bianchi, come quelli degli infermieri. Restarono nascosti dentro il pulmino fino al mattino, senza perdere di vista il portone del civico 10, in particolare il quarto piano. Nell'appartamento tenuto sotto controllo viveva la famiglia Mancia: il padre e la madre, titolari di un negozio di alimentari, e i tre figli.

04 marzo 2015

La Nsa sapeva dove era Calipari



"L'Nsa, la National Security Agency, la più importante agenzia di sicurezza americana sapeva esattamente la posizione di Nicola Calipari al momento della sua uccisione". E’ l’accusa lanciata da Wayne Madsen, ex agente del Nsa, in un'intervista rilasciata all'inviato di Rai News 24 Sigfrido Ranucci.

Madsen, parlando dell'ex agente del sismi ucciso a Bagdad poco dopo la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, ha affermato di avere notizie certe provenienti dai suoi ex colleghi di lavoro su quanto è accaduto la sera del 4 marzo del 2005.

"L' Nsa - spiega Madsen - in una zona di guerra come quella dell' Iraq, ha un registro con tutti i numeri dei telefoni cellulari, le frequenze usate e i nomi delle persone, che vengono monitorate continuamente".

Madsen è stato agente segreto sotto la presidenza Reagan, con il compito di proteggere i dati sensibili degli Usa da eventuali intrusioni dell' ex Unione Sovietica. È stato consulente della commissione europea sul sistema d'intercettazione Echelon, di cui Madsen ha rivelato la funzione dei satelliti per la telefonia mobile nell'ambito delle intercettazioni.

www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=60242

26 febbraio 2015

FBI: Terrore fatto in casa



L'attentato al World Trade Center del 26 febbraio 1993 fu organizzato e gestito direttamente dall'FBI.

19 febbraio 2015

La natura diventa un'arma?



Il controllo della natura usata come arma! Realta quotidiana o armi del futuro?
voyeger.rai.it

12 febbraio 2015

L'umanoide di Atacama



La storia di un ritrovamento che lascia la scienza senza risposte.

05 febbraio 2015

Emanuela Orlandi nella Basilica di Sant'Apollinare?


Mario Rossi Network
The video, Emanuela Orlandi nella Basilica di Sant'Apollinare?, is ready to watch. Share it with friends, family, computer-savvy pets, and total strangers.
Emanuela Orlandi nella Basilica di Sant'Apollinare?
Emanuela Orlandi nella Basilica di Sant'Apollinare?
https://vimeo.com/109718050
""Riguardo al fatto di Emanuela Orlandi, per trovare la soluzione del caso, andate a vedere chi è sepolto nella cripta della Basilica di Sant'Apollinare e del favore che Renatino fece al cardinal Poletti, all'epoca". Legami che Enrico De Pedis aveva con la mafia siciliana, la loggia massonica P2 e Roberto Calvi del Banco Ambrosiano, oltre che nella scomparsa di Emanuela Orlandi. Sabrina Minardi aveva anche raccontato di avere accompagnato Enrico De Pedis, quando era latitante, a due cene in casa del senatore Giulio Andreotti. Episodi che adesso la donna avrebbe raccontato anche nelle sue deposizioni. Nel 2006 "Chi l'ha visto?" era riuscito a intervistare Sabrina Minardi che aveva già parlato dei legami che Enrico De Pedis aveva con la mafia siciliana, la loggia massonica P2 e Roberto Calvi del Banco Ambrosiano, anche se aveva escluso un proprio coinvolgimento nella scomparsa di Emanuela Orlandi. In una parte non trasmessa della stessa intervista Sabrina Minardi aveva anche raccontato di avere accompagnato Enrico De Pedis, quando era latitante, a due cene in casa del senatore Giulio Andreotti. Episodi che adesso la donna avrebbe raccontato anche nelle sue deposizioni."

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