20 marzo 2010 - 19.33 Il villaggio delle libertàQualunque cosa vi dicano stasera i tg, questa è piazza San Giovanni alle 17.40 di oggi, fotografata dal terrazzo di Edoardo, il vicino di casa di Alessandro Gilioli, durante il discorso di Silvio Berlusconi La parte sinistra della piazza (guardando il palco) è quella che vedete. La parte destra, quella più vicina al sagrato e al seminario, era stata chiusa e transennata, quindi non c’era nessuno. Più che un popolo delle libertà, pare un modesto villaggio. Anzi... "il sabato del villaggio". |
21 marzo 2010
Byoblu.Com - Il villaggio delle libertà
19 marzo 2010
REBUS 2010, il ritorno | NAUTILUS TRUTHMAGAZINE di Maurizio Decollanz
17 marzo 2010
News da Latinoamerica
Un diverso punto di vista
di Alessandra Riccio
15 Marzo 2010
Sul Granma di oggi, 15 marzo 2010 compare un interessante articolo di Leyla Carrillo Ramírez, una ricercatrice del Centro di Studi Europei dell’Avana, a commento della risoluzione di condanna che l‘Unione Europea, a grande maggioranza, ha espresso nei riguardi del Governo cubano l’11 marzo scorso, a seguito della morte di Orlando Zapata, recluso nelle carceri cubane, dopo 85 giorni di sciopero della fame. Lo traduco in fretta perché mi sembra utile per capire le ragioni e i sentimenti prevalenti nella società cubana, ma anche per far conoscere un punto di vista diverso da quello prevalente nella società europea, ancora convinta di una sua indiscutibile “superiorità”:“Il silenzio del Parlamento europeo" (Leyla Carrillo Ramírez – Granma, 15.3.2010)…
http://www.giannimina-latinoamerica.it/taccuino/547-un-diverso-punto-di-vista
13 marzo 2010
Zeitgeist - Presentazione multimediale di orientamento per l'attivista
Presentazione multimediale di orientamento per l'attivista, con transizioni e sottotitoli in in italiano. www.zeitgeistitalia.org
05 marzo 2010
Luttazzi e lo spirito del tempo
Luttazzi conosce "lo spirito del tempo", ecco perchè e stato censurato! Il fare boccacesco del comico è solo "la facciata del Bernini e del Moderno!!! La longa manus della "Res Noster Pubblica" (con il Grande Vecchio dentro la città stato che ne è la capitale) emerge sempre! http://antefatto.ilcannocchiale.it/2010/02/12/luttazzi_decameron_dvd.html
03 marzo 2010
Byoblu.Com - Fastweb e quella piccola anomalia da 6 mililoni di e
2 marzo 2010 - 13.17 Fastweb e quella piccola anomalia da 6 mililoni di euro l'annoCorreva l'anno 2004 - 2005. Secondo quanto risulta agli atti dell'indagine Broker, il traffico telefonico era al centro della più grossa operazione di evasione fiscale di tutti i tempi: oltre due miliardi di euro. Le telefonate si facevano girare come figurine panini. "Ti do venticinque minuti con Tokio, tu cosa mi dai?" "Ho una rarissima, introvabile intercontinentale con la Lapponia. Ti interessa?" E l'iva? Sta bene, grazie. Salutamela. In alcuni casi, secondo l'auditing fatta da Telecom, il traffico telefonico poteva addirittura essere inventato artificialmente. E qui comincia la mia storia... |
27 febbraio 2010
Da Romani a Google: l'Italia verso la Cina?
Non è un paese per Internet. Questo s'era capito. Mettete insieme una classe politica interessata a mantenere i suoi privilegi, economici ed affaristici, e un corpus normativo obsoleto e palesemente inadeguato ad arbitrare un tessuto sociale avanti anni luce: questa è l'italia di oggi. La sentenza di ieri, che condanna tre manager Google al carcere per via di un video caricato, da altri, su Youtube, fa il giro del mondo e anima la blogosfera e le diplomazie. L'ambasciatore americano si accorge finalmente di come siamo messi male e ci manda a dire che così non va. Google trasecola, credeva di avere questi problemi solo a Pechino, e ci manda a dire che così non va. Il New York Times ha perso ogni remora ad infilare sistematicamente le parole Italia e Cina nel corpo degli stessi articoli, perché è evidente che così non va. Togliamo i fondi alla banda larga - unico tra i paesi europei - proprio mentre l'Europa la dichiara un diritto legale; facciamo causa a YouTube per centinaia di milioni di euro perché vi si possono trovare spezzoni di televisione spazzatura che sono già andati in onda, privi dunque di qualunque valore economico; cerchiamo di vessare l'informazione libera in ogni modo, grazie ai disegni di legge di fini legislatori quali la Carlucci, D'Alia, Barbareschi e tanti altri esperti di rete, guidati da un presidente che sa raccontare barzellette ma non sa fare una ricerca su Google - il che oggi, effettivamente, equivale ad una barzelletta -; cerchiamo di equiparare i videoblogger e chi carica i filmini delle vacanze a un editore televisivo del calibro di Mediaset e Rai, con tutti gli obblighi e la burocrazie che ne conseguono. C'è di che sprofondare e nascondere la testa sotto al mausoleo di Arcore per i giorni a venire. La vittima, il grande agnello sacrificale che non servirà tuttavia a redimere nessuno, si chiama Net Neutrality: il principio invalso nel legislatore europeo secondo il quale il patrimonio di connessioni e dispositivi che chiamiamo Rete è un mezzo, uno strumento che mette in collegamento le persone e non può essere piegato a interessi particolaristici, deve essere a disposizione di tutti in egual misura e, soprattutto, non può essere messo sotto accusa. Non serve una misura normativa per Internet, non più di quanto serva per la telefonia tradizionale, per una coppia di walkie-talkie, per il tam tam o per un sistema ingegnoso di segnali di fumo. La responsabilità di un mezzo è tutta in chi lo usa, viceversa colpevolizzare lo strumento significa impedirgli di essere utile ad altre persone che ne fanno un uso positivo. CONTINUA A LEGGERE QUI: http://www.byoblu.com/post/2010/02/25/Da-Romani-a-Google-lItalia-verso-la-Cina.aspx