29 ottobre 2021

Il sistema economico occidentale volge al termine, di Thierry Meyssan

Produrre non permette più all’Occidente di vivere; per contro la Cina è diventata “l’officina del mondo”. Sono soltanto i detentori di capitali a fare soldi, tanti soldi. Il sistema sta per crollare. I grandi capitalisti sono ancora in tempo a mettere in salvo la propria ricchezza?

Con la crisi del 1929 la fame si propagò in Occidente. Tutte le istituzioni furono messe in pericolo. Sopravvissero solo grazie alla seconda guerra mondiale.

Già nel XVIII secolo, agli albori del capitalismo, gli economisti britannici della scuola di David Ricardo s’interrogavano sulla durata illimitata del sistema. Ciò che all’inizio rende cospicuamente, alla fine rientra nella normalità e cessa di arricchire il proprietario: i consumi non possono motivare in eterno una produzione massiccia. In seguito, i socialisti, discepoli di Karl Marx [1], preconizzarono l’ineluttabile fine del capitalismo.

Un sistema che avrebbe dovuto soccombere nel 1929, ma che con generale sorpresa è sopravvissuto alla crisi. Ci stiamo avvicinando a un momento analogo: la produzione non è più rimunerativa. Ora solo la finanza fa denaro. In Occidente vediamo un generale abbassamento del livello di vita delle masse e il patrimonio di pochi individui raggiungere vette impensate. Il sistema minaccia di crollare e di non riuscire a risollevarsi. La domanda è: i super-capitalisti sono ancora in tempo a mettere in salvo la propria ricchezza o ci sarà una redistribuzione aleatoria della ricchezza causata da un conflitto generalizzato?

28 ottobre 2021

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 27 ott 2021

Focus
 
 



In breve

 
Le relazioni fra Stati Uniti e Arabia Saudita migliorano
 

 
Bashar al-Assad non è più infrequentabile
 

 
Il Mali accusa la Francia di addestrare i terroristi che dice di combattere
 

 
Apple vuole frugare a nostra insaputa nei nostri smartphone
 

 
Gli alleati dell'Iran perdono le legislative irachene
 
Controversie
 
 

 
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DAVID ROSSI / SPUNTA UN AUDIO: “FU UCCISO”


Qualcosa si muove nel giallo per la morte di David Rossi, il responsabile della comunicazione al ‘Monte dei Paschi di Siena’ volato giù dal quarto piano di Palazzo Salimbeni ormai otto anni e mezzo fa, ossia il 3 marzo 2013.

Nel corso di una fresca puntata delle ‘Iene’ – gli unici a tenere ‘in piedi’ il caso con frequenti reportage al calor bianco – è stato mandato in onda l’audio di una intercettazione telefonica e si sono potute ascoltare le parole pronunciate dall’ex deputato forzista e avvocato Giancarlo Pittelli (appena finito in galera per un’inchiesta della magistratura sui rapporti tra massoneria, ‘ndrangheta e finanza). Pittelli, intercettato appunto, dice: “Se riaprono le indagini sulla morte di Rossi succederà un casino grosso”. E aggiunge: “Se si sa chi l’ha ammazzato… non si è suicidato Rossi, non si è suicidato… Rossi è stato ucciso”.

27 ottobre 2021

Freccero: sveglia, il Grande Reset ci ha dichiarato guerra

Sono sconvolto, a Trieste è morta la democrazia. Sono tremendamente preoccupato. La popolazione non vede il grande piano delle élites mondiali, il Grande Reset di Davos. Ne parla Klaus Schwab, il direttore del World Economic Forum nel suo ultimo libro “Covid-19, The Great Reset”. La pandemia è la motivazione giusta per mettere in atto una costrizione sanitaria, come già illustrato anni fa da Michel Foucault nel suo capolavoro “Sorvegliare e punire”, nel capitolo sul “Panottico”. La seconda tappa è la distruzione dell’economia reale. E questa passa attraverso l’Agenda Verde, la decrescita, le tasse sulle energie fossili. Pochi sanno che nel settembre 2019 la finanza mondiale era in procinto di implodere: un rischio reale di insolvenza delle banche. La soluzione, da parte delle banche centrali, è stata di emettere liquidità sui mercati, senza limiti di sorta. Ma per evitare di creare inflazione bisognava paralizzare i consumi delle popolazioni, imprigionandole nelle loro case con strumenti come i lockdown, il coprifuoco, le limitazioni ai viaggi e agli spostamenti.

Altrimenti, come si sarebbe potuto imporre ai cittadini un’agenda tanto assurda? Da quando la pandemia è iniziata, le multinazionali moltiplicano i guadagni, mentre la gente comune è sempre più povera: questo la dice lunga. La gestione della pandemia si è fatta sulla scia Schwabdel Grande Reset. Al resto basta il piano Schwab. L’obiettivo finale, da raggiungersi entro il 2030, è illustrato da uno slogan del Wef: nel 2030 non possederai nulla, ma sarai felice! Come? Con il fallimento delle piccole e medie imprese a favore di banche e multinazionali. Andiamo verso una nuova rivoluzione industriale, mostruosa. “La quarta rivoluzione industriale”, un altro libro di Schwab, spiega cosa deve accadere. L’uomo deve integrarsi con l’intelligenza artificiale, diventando un ibrido uomo-macchina. Questa ibridazione può essere fatta dall’esterno, con la tessera digitale, e dall’interno: con un chip. Per questo è venuta a volatilizzarsi la privacy, in ogni settore.

26 ottobre 2021

Pedofilia, la sentenza della Corte europea: «Il Vaticano non può essere denunciato per gli abusi»


Ventiquattro querelanti che citavano il Vaticano per presunte violenze commesse da sacerdoti sono stati rigettati da Strasburgo

«La Santa Sede non può essere chiamata in giudizio per i casi di abusi sessuali commessi dai sacerdoti di vari Paesi»: a deciderlo è la Corte europea dei diritti dell’uomo che ha rigettato 24 querelanti che citavano in giudizio il Vaticano per presunti atti di pedofilia commessi da preti cattolici. La stessa decisione era stata presa in precedenza da alcuni tribunali belgi per via dell’immunità giurisdizionale della Santa Sede. I querelanti di nazionalità belga, francese e olandese erano ricorsi al parere della Corte europea dei diritti dell’uomo sperando in un esito differente. I giudici della Cedu hanno però ritenuto legittimo il rigetto da parte dei tribunali locali che si erano occupati della vicenda: «Il rigetto non ha affatto deviato dai principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti in materia di immunità dello Stato e che si applicano anche al Vaticano».

La richiesta di risarcimento

I 24 ricorrenti alla Cedu avevano intentato nel 2011 un’azione civile collettiva di risarcimento contro il Vaticano, i vertici della Chiesa cattolica in Belgio e le associazioni cattoliche «per il danno causato dal modo strutturalmente carente in cui la Chiesa cattolica ha affrontato il problema degli abusi sessuali al suo interno». «Il Vaticano ha caratteristiche paragonabili a quelle di uno Stato» hanno spiegato oggi i giudici, «per questo riteniamo legittimo che la giustizia belga abbia reputato la Santa Sede come un ente sovrano straniero, con gli stessi doveri ma anche diritti di uno Stato».

25 ottobre 2021

Conflitti di interesse e corruzione presso l’EMA – Agenzia Europea per i Medicinali


FRANCE SOIR

TRIBUNE – La salute dei francesi merita di meglio di questa associazione a delinquere.

Inizialmente, il rilascio di un’autorizzazione all’immissione in commercio (MA) era responsabilità di ciascuno Stato membro.  Un regolamento del 1993, sostituito da un regolamento del 2004 regolarmente modificato, ha istituito un’agenzia di valutazione:  l’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

L’EMA è composta da un consiglio di amministrazione di 36 membri, la maggior parte dei quali rappresenta gli Stati membri (più spesso il direttore o il presidente della loro agenzia nazionale). Il consiglio di amministrazione nomina un direttore esecutivo, assistito da sette comitati di esperti.

L’agenzia fa parte di una vasta categoria di organismi più o meno decentrati, i cui nomi stessi variano (agenzia, ufficio, osservatorio, ecc.), creati per  consigliare la Commissione europea su questioni tecniche.

22 ottobre 2021

Vietato chiamare il Vaticano in giudizio sulla pedofilia: la Cedu riconosce l’immunità


Vietato chiamare in giudizio il Vaticano per i fatti di pedofilia. Vietato, in realtà, chiamarlo in causa sempre, perché è immune dai giudizi. Suona più o meno così la sentenza con la quale la Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto la richiesta di 24 persone che, in Belgio, avevano citato la Santa sede per atti di pedofilia commessi da alcuni preti cattolici. Nessun rappresentante del Vaticano, però, dovrà sedersi in tribunale.

Vale per il Belgio, ma anche per il altri Paesi. La Cedu, infatti, ha riconosciuto alla Santa sede un’immunità che ritiene rinvenibile nel diritto internazionale. E che la scherma da eventuali giudizi che riguardano uomini della Chiesa. Senza nessuna eccezione. E nulla cambia se il reato commesso da un religioso – in questo caso ai danni di un minore – è stato accertato da un giudice.