05 novembre 2017
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 4 novembre 2017
04 novembre 2017
Il Partito Pirata Ceco festeggia il suo successo alle elezioni
C'era già aria di festa nel quartier generale dei Pirati fin dall'inizio dello spoglio. Nel suo primo discorso ai Pirati, Ivan Bartoš ha ringraziato gli elettori e tutti coloro che hanno partecipato alla campagna elettorale. Allo stesso tempo, ha espresso la necessità di mantenere i piedi a terra.
Abbiamo raggiunto questo obiettivo e l'abbiamo già archiviato. Non abbiamo mai mentito: abbiamo convinto la gente nei posti di lavoro e nei pub. Abbiamo sempre discusso di tutto con la gente e non ci siamo mai sottratti. Abbiamo anche presentato il lavoro di otto anni. Non ce l'abbiamo con chi non ci ha votato: continuiamo ad essere lo stesso Partito Pirata aperto.
All'inizio della campagna, i Pirati avevano dichiarato che arrivare al 10% dei voti sarebbe stato un successo elettorale. Quello che sembrava pochi mesi fa essere una malriposta auto confidenza si è in realtà affermata come un cambiamento nelle preferenze politiche degli elettori Cechi.
Rispetto agli altri partiti, i Pirati hanno realizzato la miglior campagna finanziaria, con un budget complessivo che ha superato i 350.000 euro, principalmente grazie a volontari e al crowdfunding.
In parlamento i Pirati spingeranno verso una forma di eGovernment, un registro pubblico dei contratti a firma statale, leggi più eque sul copyright, riforma del sistema di assistenza sanitaria e la legalizzazione e la tassazione della marijuana.
Vogliamo uno Stato moderno, aperto e senza corruzione.
Rispetto agli altri partiti, i Pirati hanno realizzato la miglior campagna finanziaria, con un budget complessivo che ha superato i 350.000 euro, principalmente grazie a volontari e al crowdfunding.
In parlamento i Pirati spingeranno verso una forma di eGovernment, un registro pubblico dei contratti a firma statale, leggi più eque sul copyright, riforma del sistema di assistenza sanitaria e la legalizzazione e la tassazione della marijuana.
Vogliamo uno Stato moderno, aperto e senza corruzione.
Un numero inaspettato di partiti ha ottenuto seggi in Parlamento: nove partiti hanno superato la soglia del 5%. I vincitori delle elezioni con 78 seggi sono il movimento di Andrej Babiš, YES (ANO), proprietario della Holding Agrofert e di altre compagnie di media nazionali.
Il secondo partito ha ottenuto 25 seggi: è il Partito conservatore "Democrazia Civile" (ODS), le cui attività negli ultimi anni sono state pieni di scandali.
Trovano posto in parlamento anche altri partiti anti-establishment: il Partito di Democrazia Diretta e Libertà (SPD), basato su di una campagna retorica anti-immigrazione, e il Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSČM).
Oltre a questi, la Camera dei Deputati sarà occupata dal partito di sinistra del Partito Social Democratico Ceco (ČSSD), dai Cristiani Democratici (KDU-ČSL), dai conservatori di TOP09 e dai centristi dello STAN.
Il secondo partito ha ottenuto 25 seggi: è il Partito conservatore "Democrazia Civile" (ODS), le cui attività negli ultimi anni sono state pieni di scandali.
Trovano posto in parlamento anche altri partiti anti-establishment: il Partito di Democrazia Diretta e Libertà (SPD), basato su di una campagna retorica anti-immigrazione, e il Partito Comunista di Boemia e Moravia (KSČM).
Oltre a questi, la Camera dei Deputati sarà occupata dal partito di sinistra del Partito Social Democratico Ceco (ČSSD), dai Cristiani Democratici (KDU-ČSL), dai conservatori di TOP09 e dai centristi dello STAN.
Lo slogan della campagna dei Pirati Cechi è stato "Portateci da loro!" ("Pusťte nás na ně!"). Abbiamo adesso questa opportunità e abbiamo intenzione di fare tutto il possibile per non buttarla via.
Seguiteci e passate le nostre informazioni, perché "sharing is caring".
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03 novembre 2017
Elon Musk News - Issue 107
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02 novembre 2017
Trump riprende la lotta contro l'establishment statunitense, di Thierry Meyssan
Donald Trump ha pensato di entrare in politica in risposta agli eventi dell’11 settembre di cui contesta la versione ufficiale. Solo dopo aver incontrato Steve Bannon ha deciso di correre per la presidenza statunitense. Ha fatto di lui il suo direttore della campagna, e una volta eletto, il suo consulente speciale. Costretto a licenziarlo dai membri del Congresso, lo sostiene sottobanco per prendere il controllo del Partito Repubblicano. I due uomini intendono rifare degli Stati Uniti una Repubblica.
Dalla fine di luglio il presidente degli Stati Uniti ha dato l'impressione di essere uno sbruffone che mette a repentaglio la pace mondiale con le sue dichiarazioni sconsiderate. Thierry Meyssan dimostra che dietro questi interventi avventati, Donald Trump persiste tranquillamente nella sua politica estera nonostante l'opposizione quasi unanime del Congresso. E dunque si tratta, a suo avviso, di quel che oggi chiamiamo un "artificio di comunicazione" e un tempo un "doppio gioco". Inoltre, il presidente sta cercando di convincere i suoi amici a prendere il controllo del Partito Repubblicano, cosa che gli consentirebbe di razionalizzare la sua comunicazione e di attuare ancora più rapidamente la sua politica (...)
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