I "fatti" descritti di seguito, non sono un'accusa per nessuno, ognuno può farsi un'opinione personale a riguardo, se esiste un legame particolare in queste "coincidenze" lo sapremo presto o tardi.
18 febbraio 2021
Le vendite sospette di Wayfair/Amazon e le dimissioni di Jeff Bezos ►Hanno a che fare con i traffici di pedofili?
I "fatti" descritti di seguito, non sono un'accusa per nessuno, ognuno può farsi un'opinione personale a riguardo, se esiste un legame particolare in queste "coincidenze" lo sapremo presto o tardi.
17 febbraio 2021
È LECITO PER UN OPERATORE SANITARIO AVER PAURA DEL VACCINO ANTI COVID? – Raffaele Varvara
Esiste davvero in questo momento un’emergenza sanitaria nel nostro Paese?
Raffaele Varvara, infermiere in un’azienda sanitaria della provincia di Milano e attivista politico, testimonia su Byoblu che, nell’ospedale in cui esercita la professione e in molti altri in cui lavorano colleghi con cui è in contatto, non c’è affatto una situazione di criticità.
A scongiurare una crisi nelle strutture ospedaliere paragonabile a quella dei mesi di febbraio e marzo 2020, hanno contribuito, secondo noi di Byoblu, i molti medici che hanno curato i pazienti con protocolli di cure domiciliari efficaci.
Questi ultimi, difatti, hanno portato a una riduzione del numero dei ricoveri nei reparti covid e in quelli di terapia intensiva. Tali protocolli di cura, recentemente raccomandati anche in uno studio pubblicato sull’American Journal of Medicine, non sono mai stati recepiti ufficialmente dal Ministero della Salute e dal Comitato tecnico scientifico.
In questo momento, secondo l’esperienza clinica del dottor Varvara, “l’emergenza non riguarda più i pazienti positivi al Sars Cov-2, ma tutti gli altri che vedono interrotto il loro percorso diagnostico e terapeutico relativo ad altre malattie, in particolar modo quelle cardiovascolari e oncologiche”.
16 febbraio 2021
La Doctors’ Alliance chiede processi in stile Norimberga per tutti i responsabili di crimini legati al Covid
Il loro appello è per la giustizia e perchè tutti i responsabili dell’ingegneria della bufala del Covid 19 rendano conto.
Questo deve includere tutti coloro che hanno assistito e collaborato a questo attacco di guerra psicologica al Popolo e che hanno promosso l’agenda degli oppressori dell’umanità.
I crimini che sono stati commessi nel perseguimento dell’agenda che guida la bufala del Covid 19 sono eclatanti: comprendono la distruzione delle vite e dei mezzi di sussistenza di centinaia di migliaia di cittadini, la confisca della libertà e dei diritti umani di milioni di persone, una “ridistribuzione parassitaria”. ”Di ricchezza e, attraverso la malattia e la morte causate dagli agenti biochimici sperimentali pubblicizzati in modo ingenuo come vaccini.
15 febbraio 2021
LOCKDOWN / BEN PEGGIO DEL COVID, SECONDO I RICERCATORI DI TRE UNIVERSITA’ AMERICANE
Drammatiche le previsioni elaborate dai ricercatori di tre università statunitensi circa gli effetti prodotti dal lockdown sui cittadini.
Un numero su tutti: nei prossimi due decenni negli Stati Uniti ci potrà essere una vera ecatombe, oltre 1 milione di morti, non per il Covid 19, ma per il lockdown.
Gli studiosi di Harvard, della Duke e della Johns Hopkins hanno raccolto una impressionante mole di dati, interviste, documenti dai quali emerge un quadro a dir poco allucinante, se non verranno presi i provvedimenti necessari.
Il reporter Steve Watson ha cercato di sintetizzare i risultati delle tre ricerche. Ecco cosa emerge.
LA “CURA” CHE UCCIDE
“Un documento di lavoro intitolato ‘The Long-Term Impact of the Covid-19 Unemployment Shock on life Expectancy an Mortality Rates’ ipotizza che per la popolazione complessiva, l’aumento del tasso di mortalità in seguito alla pandemia implica uno sconcertante 0,89 e 1,3 milioni di morti in più nei prossimi 15-20 anni. Il documento è stato scritto da Francesco Bianchi, economista della Duke University, Giada Bianchi, medico della Divisione di Ematologia, Dipartimento di Medicina, Brigham and Women’s Hospital Harvard Medical School, e Dongho Song, economista della Carey Business School della Johns Hopkins University”.
Continua Watson nella sua disamina: “Lo studio su come la disoccupazione influenzi la mortalità e l’aspettativa di vita è stato incentrato su 67 anni di dati del Bureau of Labor Statistics e dei Centers for Desease Control and Prevention relativi alla disoccupazione, all’aspettativa di vita e ai tassi di mortalità”.
“Il documento suggerisce che i decessi causati dal declino economico e sociale come risultato del lockdown possono ‘superare di gran lunga quelli direttamente collegati alla malattia critica acuta Covid-19’. ‘La recessione causata dalla pandemia può mettere in pericolo la salute della popolazione per i prossimi due decenni’”.
Gli autori sottolineano che “sulla base dei dati emergenti, è probabile che l’accesso limitato all’assistenza sanitaria durante il lockdown, la sospensione temporanea degli interventi di assistenza preventiva, la perdita massiccia della copertura assicurativa sanitaria fornita dai datori di lavoro, nonché la costante preoccupazione della popolazione nel cercare cure mediche per non contrarre Covid 19, avranno un impatto ancor più grave sul tasso di mortalità e sull’aspettativa di vita”.
Ancora: “Noi interpretiamo questi risultati come una chiara indicazione per i responsabili politici a considerare le gravi implicazioni a lungo termine di tale recessione economica sulla vita delle persone quando deliberano sulle misure di ripresa e di contenimento del Covid-19”.
La cura, in sostanza, è peggiore del male.
Il lockdown ammazza più del Covid.
Lo sostengono – e documentano – i ricercatori dei tre prestigiosi atenei a stelle e strisce. E lo suffragano decine e decine di altri studi e testimonianze. Steve Watson ne offre ai lettori una rapida, drammatica carrellata.
12 febbraio 2021
GHISLAINE MAXWELL ORGANIZZÒ ORGE CON MINORI PER LEI ED EPSTEIN. A RIVELARLO DOCUMENTI DEL TRIBUNALE
Mercoledì notte, circa 112 documenti del tribunale, per un totale di migliaia di pagine di prove, sono stati aperti e rilasciati, inclusa la testimonianza che accusa Maxwell di depredare le vittime e costringerle a compiere atti sessuali per lei e per il divertimento di Epstein.
In una delle registrazioni, Maxwell è stata accusata di aver rubato il passaporto di una 15enne “schiava” , dopo che si era rifiutata di fare sesso con Epstein. Secondo quanto riferito, la socialite britannica “ha usato giocattoli sessuali in una cosa a tre con l’accusatore”.
Maxwell, 59 anni, è stata anche accusato dalla governante di Epstein di essere presente nella villa dove sono arrivate almeno 100 ragazze che hanno eseguito massaggi sessuali sul pedofilo condannato per un periodo di 10 anni.
I documenti dicono che Epstein anche “è stato visto dirigersi con la Maxwell in una stanza piena di ragazze minorenni per baciarsi, ballare e toccarsi a vicenda in modo sessuale”.
Una nota che si riferisce a una ragazza minorenne che visitava la casa di Epstein per “addestramento” è stata trovata in un bidone della spazzatura da agenti federali.
11 febbraio 2021
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 11 febbraio 2021
Il confinamento non ha impatto sul Covid-19 (Stanford)
L’università di Stanford ha confrontato le curve epidemiologiche di otto Paesi che hanno adottato misure autoritarie contro il Covid-19 (chiusura di attività economiche, coprifuoco, confinamento) e quelle di due Paesi che si sono limitati a impartire raccomandazioni alla popolazione: i risultati dei due gruppi non differiscono in modo significativo.
I ricercatori hanno studiato i risultati di Germania, Spagna, Stati Uniti, Francia, Iran, Italia, Olanda e Regno Unito e quelli di Corea del Sud e Svezia.
Ne hanno concluso che:
«Benché non si possano escludere piccoli vantaggi, negli otto Paesi i decreti di confinamento obbligatorio al domicilio e di chiusura di attività economiche dei primi stadi della pandemia non sembrano aver influito in modo sostanziale sull’aumento dei casi. Riduzioni simili dell’aumento dei contagi possono essere realizzate con modifiche comportamentali, risultato d’interventi meno restrittivi».