La tecnologia HAARP, la sua struttura, le sue applicazioni, la “militarizzazione” dell’atmosfera, la Guerra Metereologica, le tecnologie in grado di influenzare il clima, il ruolo di Cina, Russia e Stati Uniti, la Enron e i “derivati meteorologici (weather derivatives), HAARP e la potenziale gestione degli uragani e degli eventi climatici estremi, HAARP e l’Uragano Katrina, le singolarissime caratteristiche dello Tsunami del Sud-Est asiatico, HAARP e gli esperimenti di Tesla sulla risonanza e sulla possibilità di determinare terremoti. Intervista al ricercatore Jerry E. Smith pochi mesi prima della sua scomparsa.
J: Jerry E. SmithC: Conduttrice
J: Il sistema di antenne HAARP, è un sistema composto da 180 torri con 2 antenne a dipolo incrociate sulla cima di ogni torre. Ogni singola antenna ha una potenza d’irraggiamento effettiva di 10000 watt. Quindi, 10000 Watt per 360 antenne determinano 3,6 milioni di watts. La questione di rilievo in questo caso è che loro hanno scoperto che quando colpisci con quel tipo di energia, quando colpisci con onde radio ad alta frequenza un punto collocato nella parte più elevata dell’atmosfera, ovvero quell’area definita ionosfera, tale ionosfera è già una zona caricata elettricamente, e risponde in maniera peculiare a questo genere di sollecitazioni energetiche, le potenzia, le moltiplica per 10, 100, forse addirittura anche per 1000 volte, tanto che la reale potenza effettiva di irraggiamento che si concentra in quel punto è fra i 3 e i 4 miliardi di watts.
C: Incredibile.
J: Ora si può immaginare che tutto questo riscaldi quel punto per diverse migliaia di gradi, in verità lo riscalda ad un punto tale che le molecole dell’atmosfera vengono letteralmente spezzate, e quando si spezzano quei legami molecolari, si ottiene una carica di energia, e in quella carica è inclusa una corrente di onde radio ELF (Extremely Low Frequency Radio Wave), che penetrano profondamente nella superficie terrestre e nei mari, e la Marina Americana ammette di aver utilizzato HAARP per 15 anni o più per comunicare con sottomarini che operano a notevole profondità e probabilmente con altre basi sotterranee. Ora, l’altro elemento della questione, è che quando spezzi quelle molecole nell’atmosfera, le converti in pratica da gas a plasma. Il plasma è uno stato “forzato” della materia, il plasma è un gas caricato elettricamente che ha particolari e peculiari proprietà, che reagisce in particolare ad energie in forma di radio-frequenze. HAARP è oggi il più grande esperimento in corso sul plasma. Ora, come reagisce invece il risultante plasma? Dato che si trova nel punto più elevato dell’atmosfera, quest’ultimo assume una forma strutturata che è in grado di spostarsi verso lo spazio esterno, per cui ogni volta che operiamo in questo modo ci liberiamo in pratica di una parte dell’atmosfera, elemento che non ritengo positivo.
C: Si.
J: Ora questa forma strutturata tende a spostarsi fino a quando non gli capita di imbattersi in una serie di blocchi, ovvero le linee di forza del campo magnetico terrestre. Quando raggiunge le linee di forza magnetiche viene intrappolata tra queste ultime, forma attorno ad esse una spirale e si espande formando una nuvola, una sorta di scudo di materiale caricato elettricamente, le cui particelle si muovono quasi alla velocità della luce, e vengono definite particelle relativistiche. Si ritiene che qualsiasi apparecchio elettronico che si imbatta in queste nuvole sia destinato ad essere danneggiato o distrutto, potrebbe trattarsi di un ICDM in arrivo o di un satellite spia di passaggio. L’HAARP è in pratica un’arma in stile guerre stellari basata a terra, ma ovviamente le persone che lavorano lì negano assolutamente tutto questo.
C: Si.
J: La versione ufficiale è che l’HAARP sia solo una piccola stazione di ridotte dimensioni, che non vi sia nulla di particolarmente strano. Si tratterebbe semplicemente di una stazione di ricerca di ridotte dimensioni. Quello che non ti dicono è su cosa in realtà stiano svolgendo ricerche Ti fanno credere, ti fanno pensare di essere impegnati nello studio del funzionamento dell’atmosfera, che stanno definendo le dinamiche atmosferiche, ma non è così in realtà. Si tratta di una ben architettata mistificazione rispetto a quello che stanno in realtà facendo, se studi la letteratura ufficiale di HAARP, è chiaro che loro ritengano HAARP un sistema di transizione tra l’effettiva definizione di uno strumento e la sua applicazione pratica. HAARP è il punto di transizione fra la ricerca pura e la sua futura applicazione. Non stanno studiando come funziona l’atmosfera, sanno già perfettamente come funziona. Stanno studiando come si può utilizzare ciò che sappiamo al fine di immettere un particolare tipo di energia nell’atmosfera, per modificare l’atmosfera stessa, modificarla per ottenere ciò che a “noi” interessa. Ora, a chi si riferisce esattamente il “noi”? Non certo ai civili di tutto il mondo, ma al Dipartimento della Difesa, al DoD. Ed in effetti c’è una citazione che presento nella parte iniziale del libro, che penso chiarisca tutto questo. Lo ripeto, l’HAARP è uno strumento in grado di riscaldare la ionosfera, perchè è effettivamente in grado di riscaldare la ionosfera, ed è in grado di utilizzare tali energie fino al punto di provocare esplosioni nell’atmosfera, e tutto questo viene chiamato, amerete questa definizione, “valorizzazione qualitativa della ionosfera”, ora bisogna anche capirli, i militari, solo a loro potrebbe venire in mente di far esplodere qualcosa per “valorizzarla”… prego?
C: Lo fanno per le giovani generazioni.
J: Come ho detto, dobbiamo volere bene ai militari, solo a loro potrebbe venire in mente di far esplodere qualcosa per valorizzarla.
C: Sì, naturalmente.
J: Nei primi documenti riguardanti il sistema HAARP, viene indicato che l’obiettivo del progetto avrebbe dovuto essere “lo sviluppo di una innovativa capacità operativa mirata al potenziale surriscaldamento della ionosfera finalizzato alla conduzione di esperimenti pionieristici necessari per valutare adeguatamente il potenziale legato allo sfruttamento delle tecnologie di valorizzazione qualitativa della ionosfera nel quadro degli obiettivi fissati dal DoD”. Ora, parlando terra-terra, tutto questo sta ad indicare che gli obiettivi dell’HAARP siano quelli di riassemblare ciò che conosciamo a proposito della maniera in cui funziona l’atmosfera operando in maniera tale da far assumere a quest’ultima caratteristiche in grado di ottimizzare gli obiettivi del DoD. Ora, quali sono gli obiettivi del DoD? Questioni che hanno a che vedere con il vincere delle guerre, io credo.
C: Esattamente, ma la prossima…
J: Aspetta, arrivo al punto, il punto a cui volevo arrivare, è che esiste un termine specifico per tutto questo, il termine per le attività che l’HAARP sta conducendo è “militarizzazione” (dell’atmosfera). L’HAARP è una stazione sperimentale il cui compito è comprendere se sia effettivamente possibile “militarizzare” l’atmosfera. Definitemi all’antica, se volete, ma credo sia un’idea folle.
C: Personalmente credo che nessuno dovrebbe incasinare gli ambiti propri di madre natura, penso che possano accadere solo disastri quando c’è un gruppetto di piccoli uomini che se ne vanno in giro giocando a fare Dio. Va bene, quindi, questo ci porta a una domanda, cosa ne pensi dell’ “Air Force White Paper”? Ho letto l’articolo “le condizioni atmosferiche come ottimizzazione delle condizioni per l’esercizio della forza, controllare il clima entro il 2025″. L’HAARP è effettivamente parte di questo schema?
J: Assolutamente sì, cito direttamente i documenti del Laboratorio Lincoln, in ambedue i libri, e una delle questioni che loro hanno trattato in quella documentazione, e si sono impegnati per lungo tempo su quella documentazione, è la “valorizzazione qualitativa della ionosfera”. Sono molto chiari in riferimento al fatto che la valorizzazione qualitativa dell’atmosfera sia una delle aree operative primarie per l’Aeronautica su cui fare esperimenti in vista del controllo da esercitare sulle condizioni atmosferiche entro il 2025.
C: Incredibile, va bene, sai, non posso non fare a meno di pensare alla cospirazione sul cambiamento climatico e sul riscaldamento globale, insomma, alla propaganda che stanno mettendo a punto, stanno rendendo il clima uno strumento militare e utilizzando questa sorta di raggi? Voglio dire, tutto questo non potrebbe avere qualcosa a che vedere con i presunti scenari più ottimistici riferiti al cambiamento climatico? E magari si potrebbe parlare anche degli scenari pessimistici nel prossimo segmento?J: Certo, c’è assolutamente un collegamento tra modifiche ambientali intenzionali e cambiamenti climatici
C: Fermiamoci su questo punto, Jerry, per favore, facciamo una piccola pausa e torneremo subito con Jerry Smith, qui su Truth Brigade Radio.
C: Truth Brigade su americanfreedomradio.com, se volete unirvi alla chat di stasera, è su truthbrigade.com, e se avete domande o commenti chiamateci pure allo 5128793805, il nostro ospite stasera è Jerry Smith, stiamo parlando di guerra meteorologica e HAARP, il sito è jerryesmith.com. Quindi, eccoci qui, ad uccidere mediante presunte “ottimizzazioni”, con piccoli uomini che se ne vanno in giro giocando a fare Dio, incasinando il clima. Ci sono i militari che si ritengono i padroni del clima. Credo che, prima della pausa, potremmo affrontare una questione: se effettivamente gli sarà data la possibilità di incasinare completamente il clima e la ionosfera, tutto questo potrebbe avere un impatto potenziale in grado di modificare il nostro clima e forse addirittura provocare problemi ancora maggiori come tornado, tsunami o uragani?
J: Assolutamente, e potrei farti dozzine di esempi in questo senso, sono un pò in confusione perchè ho tantissime cose per la testa. Un esempio, nell’Autunno del 2004, Scientific American, il progenitore assoluto delle rivelazioni al pubblico nell’ambito della letteratura scientifico-militare, Scientific American dedicò un intero servizio al clima, coprendo il tutto con un’argomentazione che parlava di come avessimo già la possibilità di scatenare uragani. Uno degli articoli di quel servizio sottolineava come nel 2000 fosse stata individuata una “dog-leg” nella corrente a getto, immediatamente al di sopra del sito in cui è collocato l’HAARP in Alaska, che causò una serie di tornado fuori stagione che presero terra in Florida…
J: Per inquadrare tutto questo in uno schema più grande, più ampio, ricordi che lo scorso anno le Olimpiadi estive dovevano svolgersi a Pechino, in Cina, durante la stagione delle piogge? Ora, se hai prestato attenzione alla questione, avrai saputo che il governo cinese aveva promesso e quindi mantenuto la promessa di garantire condizioni metereologiche perfette per il giorno dell’inaugurazione e durante lo svolgimento delle Olimpiadi, il responsabile della burocrazia metereologica cinese ha tenuto numerose conferenze stampa durante le quali ha riferito alla stampa mondiale di avere a disposizione 37.000 manager del clima impegnati a tempo pieno nella gestione delle condizioni metereologiche in Cina e che questi ultimi avevano lavorato in vista di questo scopo per più di un decennio. Ora, in quello stesso decennio, la Corea del Nord, che è nella stessa direzione in cui spirano i venti rispetto alla Cina, è stata soggetta ad un periodo di siccità appunto perché la Cina ha tranquillamente “rubato” le precipitazioni destinate alla Corea del Nord nel corso dell’ultimo decennio ed ha continuato a farlo poiché naturalmente pare che nessuno ne sia a conoscenza. Tutti sanno che simili condotte non sono realizzabili, o magari sì? Ecco un altro esempio di pioggia “rubata”, un po’ più vicino a casa nostra. La tecnologia che i cinesi hanno utilizzato per garantirsi condizioni metereologiche perfette per il giorno dell’inaugurazione gli sono state “prestate” dai russi. I russi hanno fatto notevoli progressi in riferimento alla tecnologia per la modificazione del clima nel corso dei decenni. L’Unione Sovietica era dotata di un enorme apparato burocratico, certo non grande quanto quello cinese, ma avevano comunque un’enorme apparato burocratico, che successivamente al crollo dell’Unione Sovietica, ha cominciato ad operare come una corporation a scopo di profitto nota come ELAT Technology. Ora, ci sono numerosi episodi che questa ELAT Technology ci riporta alla mente. Uno di questi è riferito al fatto che sul confine tra gli Stati Uniti ed il Messico, vi è a tutti gli effetti una “guerra climatica” in atto. Inizialmente – forse ricorderete che a partire dagli anni 90, fino all’inizio del XXI secolo, vi è stata notevole siccità su ambedue le sponde del Rio Grande. Nei primi… mi pare intorno al 1993, la ELAT Technology si è presentata dai messicani dicendo: “Signori, sapete qual’è la novità? Abbiamo la possibilità di fornirvi tecnologia a basso costo in grado di incrementare le vostre riserve idriche”. E i messicani hanno risposto: “Fantastico, mostratecela, illustratecela”. Questi ultimi li hanno pagati, ed ecco la ELAT Technology, la loro tecnologia è molto semplice. Hanno a disposizione piattaforme basate a terra che ionizzano l’aria immediatamente al di sopra della piattaforma. Ora, noi sappiamo che tramite il “cloud seeding” (“inseminazione” al livello delle nubi), il sistema che i cinesi utilizzano su larga scala, e che è lo stesso utilizzato sul confine americano come vedremo a breve. Il “cloud seeding” fu sviluppato a partire dal 1947 dal dottor Bernard Vonnegut, fratello minore di Kurt Vonnegut junior il noto romanziere. Nel 1947, egli ipotizzò che se fosse stato possibile inserire qualche elemento nei grandi accumuli di aria umida, elementi estremamente sensibili all’umidità, l’umidità si sarebbe legata a quell’elemento che egli definì particella di nucleazione (nucleating particle), ovvero la particella che va a formare il nucleo di una goccia di pioggia. L’umidità si lega alla particella e tende a legarsi ad essa facendone aumentare il volume fino a farla divenire tanto pesante che non questa è più in grado di restare sospesa nell’aria e cade in forma di goccia d’acqua (pioggia). Il dottor Vonnegut ha dimostrato come lo ioduro d’argento rappresenti la particella di nucleazione ideale, ammettendo tuttavia che ve ne siano dozzine di altre che sono quasi altrettanto efficaci e che sono a tutti gli effetti utilizzate oggi, utilizzate in giro per il mondo esattamente in questo momento. Nelle Grandi Pianure degli Stati Uniti, si effettua il “cloud seeding” principalmente per aumentare la quantità delle precipitazioni e l’eliminazione del rischio legato alla grandine, perché, come saprete, quando la grandine si forma e precipita, è in grado di fare danni per milioni, se non addirittura miliardi di dollari in riferimento ai raccolti in appena pochi minuti. Quindi realizzano effettivamente il “cloud seeding”, tuttavia lo fanno ricercando nubi che stanno per determinare grandinate e quindi intervengono realizzando il “cloud seeding” per forzare la precipitazione piuttosto che determinare le condizioni per una grandinata, in maniera tale da avere precipitazioni favorevoli piuttosto che deleterie grandinate. Un attimo di cosa stavo parlando? Ah, certo, certo, quindi si tratta di un processo particolarmente costoso. Per realizzare tutto questo è necessario avere a disposizione radar, equipaggiamenti speciali, velivoli speciali, successivamente effettuare voli utilizzando tanto questi velivoli speciali quanto tutte queste attrezzature particolarmente costose che si servono dell’argento, insomma, si tratta di attrezzature che tendono a far lievitare i costi. I messicani non hanno a disposizione tutti questi soldi, hanno quindi preferito utilizzare la ionizzazione tramite l’utilizzo di correnti elettriche in grado di creare una ionizzazione di campo al di sopra della piattaforma che opera su qualsiasi elemento si trovi in quel punto dell’atmosfera, ovvero fumo, elementi inquinanti, polveri, eccetera, trasformandolo in una particella di nucleazione. Quando si presentarono, quando la ELAT Technlogy si presentò in Messico nel 2003, le riserve idriche messicane si limitavano a meno del 20% rispetto al fabbisogno del Messico settentrionale, oggi sono ben oltre l’80% del fabbisogno. Ciò è naturalmente dovuto al fatto che l’umidità che si sposta verso quell’area è rappresentata dal cosiddetto “Yucatan Express”, ovvero dall’aria umida, tropicale proveniente dallo Yucatan, che tende a spostarsi dalla costa orientale del Messico per curvare successivamente dirigendosi verso il Texas, la Louisiana e così via. Quando la ELAT Technology ha cominciato ad operare su tale tecnologia, tale umidità veniva bloccata nel nord del Messico, di conseguenza il Texas risultava soggetto a periodi di siccità ancora più drammatici, per cui i Texani hanno cominciato a lamentarsi del fatto che i messicani operassero per rubare la loro acqua, mentre gli scienziati ufficiali in America sostenevano: “no, no, no, no, il Dipartimento della Difesa (DoD) si è liberato di tale tecnologia negli anni 50, non riuscì ad utilizzare questi processi, si tratta di un falso scientifico, non sta avvenendo assolutamente nulla. Non stanno affatto rubando la vostra acqua, semplicemente non avete compreso il problema, si tratta semplicemente del fatto che l’acqua (pioggia) non sta più giungendo a voi, ma non è certo per colpa loro”. Quindi questo è un altro problema in cui ci siamo imbattuti, ovvero il fatto che la scienza ufficiale rifiuta di riconoscere ciò che sta effettivamente avvenendo, per cui i limiti delle persone che si occupano di scienza finiscono per confondere ulteriormente le questioni di tutti i co-interessati.
C: Certamente, oppure i media potrebbero non fornire visibilità agli scienziati che mettono in evidenza queste incongruenze o che magari fanno appello alla ricerca dell’effettiva verità.
J: Esattamente, esattamente. Un’altra area strategica di cui la ELAT Technology si occupa è – vi ricordate, nel 1998, quei massicci incendi di foreste che finirono fuori controllo nel Sud Est Asiatico, soprattutto in Indonesia ed in Malesia? Nell’Atlantico, le grandi tempeste vengono chiamate uragani, nell’Oceano Indiano vengono definite monsoni, mentre nel Pacifico vengono chiamate cicloni. La ELAT Technology si presentò in Indonesia ed in Malesia spiegando loro che era in grado di creare cicloni su richiesta, e che era inoltre in grado di poterli indirizzare nella direzione desiderata, oltre al fatto che si riteneva in grado di generare cicloni e di utilizzarli per spegnere i grandi incendi sviluppatisi in quelle foreste. La Malesia declinò l’offerta, scusatemi, l’Indonesia declinò l’offerta ma la Malesia l’accettò, per cui ne determinarono effettivamente uno anche se non è mai stato reso pubblico il prezzo pagato, quindi i russi scatenarono questi potentissimi venti ed in effetti crearono un ciclone, ciò che noi definiremmo un uragano, dirigendolo verso la Malesia, che effettivamente riuscì a spegnere gli incendi nelle foreste, ma che tuttavia spazzò via interi villaggi, lasciando numerose famiglie senza tetto, quello che i militari definirebbero “danno collaterale”. Ora, potremmo aver assistito all’operatività occulta di tale tecnologia sin da allora. Vi ricordate della prima offensiva in Iraq che durò circa 46 ore?
C: Certo.J: Insomma, quando avremmo dovuto lanciare la seconda offensiva, gli Alleati erano certi di raggiungere Baghdad il mercoledì successivo, e cos’è che accadde? Nel momento in cui lanciarono l’offensiva, si alzò un potentissimo vento, il più potente vento mai registrato, le peggiori tempeste di sabbia a memoria d’uomo, o che quantomeno superavano qualsiasi altro evento simile verificatosi negli ultimi secoli. E’ assolutamente possibile che Saddam Hussein si sia presentato presso i suoi vecchi amici, i russi, ed abbia detto: “signori, avete qualcosa in grado di farmi guadagnare tempo?”. E che loro gli abbiano risposto: “quanto ci dai?”. Ora, questo è un elemento estremamente importante, perché questa non è una tecnologia liberamente disponibile, si tratta di una tecnologia che è nelle mani di una corporation privata e probabilmente non è neppure l’unica corporation privata a possedere questa tecnologia. Vi ricordate della Enron, il gigante dell’energia che finì al tappeto in maniera tanto spettacolare alcuni anni fa?
C: Naturalmente.
J: Ora, la Enron aveva inventato strumenti definiti come derivati “metereologici” (weather derivatives), che rappresentavano una modalità per speculare in borsa puntando sul fatto che le temperature si sarebbero abbassate o alzate, anche perché le temperature si abbassano in inverno e si alzano in estate, quindi le compagnie energetiche avrebbero fatto un bel mucchio di soldi. Ora, la Enron aveva investito un miliardo di dollari sui derivati “metereologici”. Personalmente, ho vissuto per 18 anni a Reno, in Nevada, la città dei casinò, e non riesco davvero ad immaginare qualcuno che si presenti in un casinò, che si presenti al tavolo dei “craps” puntando un miliardo di dollari sul primo numero che capita senza conoscere le quote del gioco.
C: Appunto, certo, insomma, bisognerebbe cominciare a prendere scommesse dai civili nel casinò, ah, “di quante sono salite le tue quotazioni del gas in questo mese?”. Insomma, permettimi di chiederti anche questo, perché si tratta di un elemento di cui non si è ancora parlato a sufficienza. Si tratta del fatto che, appunto il giorno dell’11 Settembre, la data di quel tragico evento, c’era anche un altro evento in atto in quel momento, e di cui non abbiamo sentito granché parlare, ovvero uno dei più devastanti uragani che abbiano mai colpito la costa orientale.
J: Su questa mi hai beccato, questa mi manca.
C: Ok, va bene, in ogni caso tutto questo si stava verificando appena al largo della costa, quindi dovremmo chiederci se esiste la possibilità che HAARP e armi scalari siano state utilizzate quel giorno, ed è interessante sapere che non ne sia stata data notizia sui media, ma se ne è parlato sul canale meteo e su altri siti metereologici. Comunque, parliamo di disastri più recenti con cui potremmo avere più familiarità, quali Katrina, esiste la possibilità che armi metereologiche siano state utilizzate in uragani come Katrina?
J: Certo, assolutamente. Essere certi di questo al 100% è molto difficile perchè la natura non fornisce certezze da questo punto di vista. Nel caso di Katrina, io avevo pianificato… come ho detto, ho passato sette anni e mezzo a svolgere ricerche su una serie di testi. Quando il mio editore mi ha richiesto il manoscritto, si è letteralmente presentato da me un lunedì dicendo: “devi consegnare il manoscritto sulla mia scrivania alle 3 di mercoledì”, ma non avevo ancora scritto l’ultimo capitolo e completato le mie ricerche in numerose aree, ho semplicemente messo insieme sommariamente l’ultimo capitolo consegnando il manoscritto ma non l’avevo ancora completato… ero probabilmente giunto ai 2/3 della mia ricerca su Katrina, ed avevo solo scalfito la superficie in riferimento allo tsunami asiatico, quindi ci sono casi sui quali non sono riuscito a farmi un’idea precisa, non avendo mai potuto completare le ricerche. Posso tuttavia parlarti di una serie di questioni che io trovo molto interessanti, ovvero che nella stagione degli uragani del 2005, gli uragani hanno seguito rotte anomale. La maggior parte di questi uragani si muovono in maniera sinuosa, eseguono enormi curve, virate ed archi. Nel 2005, numerosi di questi si muovevano in maniera straordinariamente diritta, o presentavano comportamenti particolarmente abnormi. Ce ne fu uno che si spostò a “zig-zag” sulla penisola della Florida, nessuno ne ha mai visto uno zig-zagare così avanti e indietro, dalla costa est a quella ovest, dalla costa est alla costa ovest, in precedenza.C: Fermiamoci qui, Jerry, proprio qui, per favore, ripartiremo da questo subito dopo la pausa su Truth Brigade radio.
C: Bene, ben tornati. State ascoltando Truth Brigade su americanfreedomradio.com. Il nostro ospite speciale di stasera è Jerry Smith, autore di: “HAARP, the ultimate weapon of the conspiracy”, e “Weather warfare, the military’s plan to draft mother nature”, il suo sito è jerryesmith.com, per ordinare o conoscere meglio i suoi libri visitate adventuresunlimitedpress.com. Ah, Jerry, puoi ripartire da quello di cui stavi parlando prima della pausa?
J: Certo. Furono riscontrate numerose anomalie negli uragani della stagione 2005. Foto ufficiali della NASA mostrano uno degli uragani, non ricordo quale, mi pare Wilma, che presentava in maniera chiaramente distinguibile nella sua struttura un numero 2 che alcune nubi avevano formato all’interno dell’occhio (del ciclone). Un altro uragano, Rita, aveva un occhio del ciclone di forma quadrata. Ora, gli uragani non hanno l’occhio quadrato, tuttavia le foto della NASA mostravano esattamente questo. Inoltre Rita, scusate Katrina, Katrina ha seguito delle rotte molto strane, e l’elemento più strano di tutti, è che pochi istanti prima di giungere sulla costa, ha virato in maniera assai inusuale verso destra, seguendo la spiaggia per 90 miglia prima abbattersi sulla costa.
C: In quante occasioni si è verificato questo con gli uragani tradizionali?
J: Ti dirò, praticamente mai!
C: Ok.
J: Quindi a me sembra che Katrina sia stata una partita tra 2 diverse squadre: la squadra A lo ha lanciato su New Orleans, mentre la squadra B lo ha deviato all’ultimo momento e ne ha ridotto la potenza.
C: Incredibile.
J: Ora, lo tsunami asiatico presenta anch’esso particolarità, in massima parte sembra effettivamente una divinità all’opera, ovvero madre natura. Quello è l’angolo più instabile della superficie terrestre, ci sono numerose placche e faglie che si scontrano. Le strutture della superficie terrestre sono davvero complesse in quel punto, è la sede di uno dei numerosi super-vulcani del pianeta, e così via. Bisogna però sottolineare una serie di elementi particolarmente strani, ed uno di questi è il fatto che esiste una specifica “firma” per ogni terremoto. Probabilmente ne sarai a conoscenza, comunque ci sono in realtà due tipi di onde d’urto che viaggiano a 2 velocità diverse, le onde P, e, se non erro, le onde E. Queste onde si manifestano in maniera molto diversa a seconda che si tratti di un terremoto o di una esplosione atomica. Una delle maniere in cui i cosiddetti membri del “club della bomba atomica” sono in grado di stabilire se vi è effettivamente un nuovo membro nel club, è quello di riuscire ad individuare l’esplosione di una bomba con la “firma” giusta. Forse lo ricorderai, circa 20 anni fa, l’India provò ad unirsi al club ricorrendo ad un falso test atomico: usarono una bomba convenzionale ad alto potenziale ulteriormente potenziata grazie ad una certa quantità di materiale radioattivo, così da creare l’apparenza di una bomba atomica, che in realtà non era, e dato che la “firma” delle onde d’urto non era quella corretta, i membri effettivi del club atomico si scambiarono sorrisetti complici, forse ricordi che ciò è accaduto nuovamente di recente quando la Corea del Nord ha tentato di unirsi al club. Ora, la questione curiosa è che il terremoto che ha determinato, il terremoto sottomarino che ha determinato lo tsunami asiatico del 2004, non era caratterizzato dalla “firma” tipica di un terremoto naturale, ma in realtà dalla “firma” tipica di una bomba atomica.
C: Incredibile.J: Sì, si tratta di qualcosa… questo è il livello massimo cui sono giunto in queste ricerche dato che, subito dopo, il libro mi è stato tolto dalle mani, ed ho dovuto avviare un altro progetto, che era qualcosa…
C: Certo, ma sei in grado di riferirci qualcosa a proposito della “macchina dei terremoti” di Tesla?
J: Si tratta di una storia ampiamente documentata, è stata pubblicata in numerosi paesi negli ultimi 100 anni. Tesla stava sviluppando un esperimento sulla risonanza, e costruì un pistone a vapore, che batteva su una lastra di acciaio del suo laboratorio a NYC. Per numerose ore, il pistone continuò a battere, battere, battere, e non accadde nulla. Stava per abbandonare l’esperimento, ritenendo fosse andato male, quando, improvvisamente, sentì un rumore di vetri rotti. E si rese conto in pochi attimi che c’era effettivamente un piccolo terremoto in atto, poteva sentire il rumore legato ai vetri rotti diffondersi come un cerchio che si allargava a partire appunto dalla sua collocazione. Era divenuto in effetti il centro di un terremoto che stava distruggendo i vetri nei palazzi più vicini, in quelli successivi, ed in quelli ancora successivi, ed in quelli ancora successivi, espandendosi come un cerchio che attraversava Manhattan, e si recò al piano terra per spegnere la macchina, ma non riuscì più a spegnerla, per cui finì col prendere una mazza e cominciare a colpirla fino a quando il pistone e la lastra non fecero più contatto. Riuscì a cavarsela, riuscì a convincere la gente che non era sua la responsabilità, in ogni caso riuscì a causare qualcosa come 10000 finestre rotte in pochi minuti.C: Incredibile.
J: Egli si rese conto come le vibrazioni meccaniche possano essere trasmesse attraverso la Terra con perdite (dispersioni) di energia assai ridotte, e che se si volesse, si potrebbero davvero realizzare atti davvero terribili, e ad un certo punto affermò ironicamente che sarebbe stato addirittura possibile tagliare la Terra in 2 come una mela.
C: Ok, quindi, mio dio, sai, abbiamo solo, oh, circa 30 secondi ancora, prima della pausa. Ma mi piacerebbe parlare di armi scalari. Quindi, credo che dovremmo fare una pausa ora, ma torneremo presto, per la prossima ora. Il nostro ospite stasera è Jerry Smith autore di: “HAARP, the ultimate weapon of the conspiracy”, e “Weather warfare, the military’s plan to draft mother nature”, il suo sito è jerryesmith.com, o potete andare su adventuresunlimitedpress.com per ordinare i suoi libri, torneremo all’inizio della prossima ora – truthbrigade radio.
Traduzione Intervista: Heimskringla
Scelta Immagini: Felice Laforgia
connessionecosciente.wordpress.com
Nessun commento:
Posta un commento