16 dicembre 2018

Newsletter Thomas Torelli: Le offerte della reLOVution 🎅




Oltre ad ogni aspettativa, Choose Love è  partito con una carica incredibile: la festa dedicata ai sostenitori che rimarrà  nel mio cuore sempre indelebile, il sold-out a San Bonifacio, Firenze, Roma ed i prossimi sold-out già  registrati.

E'  davvero incredibile e senza i sostenitori, senza di Te e senza tutte le persone che acquistano o regalano un DVD, tutto questo non sarebbe possibile per cui grazie.
Scarlett Lewis in Choose Love - Scegliere l'Amore
Vogliamo condividere con Te questo bellissimo messaggio che ci è arrivato e che ci da la forza per andare oltre a noi stessi
<<Io l'ho già visto 3 volte e ancora lo farò. Ogni volta colgo degli aspetti o delle parole che catturano la mia attenzione e ogni volta l'emozione cresce. Spero che sempre più persone vedano il film e diffondano il messaggio di amore e perdono, c'è estremamente bisogno, soprattutto per creare un "Altro Mondo">> Barbara

<<Choose love In questo film documentario e' racchiuso il vero significato dell' Amore. Per non distruggere e distruggersi. Siamo ancora in tempo. Iniziative cosi' dovrebbero essere un tam tam per tutto l' Universo. Consiglio vivamente.. Si torna a casa dopo con tanta ricchezza interiore. Ringrazio... perche' ci siete.>> Antonella

<<Visto domenica scorsa a Bologna. Voglio prima rivederlo a casa, ma già così.... un pugno nello stomaco. Intenso e commovente. Ti mette di fronte a una sfida quasi impossibile. Eppure.... eppure si può.>> Vincenzo
Insieme, Un Altro Mondo è  davvero sempre più  possibile
A NATALE REGALA CONSAPEVOLEZZA
Sempre più persone ci chiedono di poter fare acquisti multipli da regalare ad amici e parenti.

Potrà sembrare un mezzo superato ma, il DVD può rappresentare una grande opportunità di condivisione, di cambiamento e di svolta.

E' per questo che abbiamo pensato a tantissime promozioni disponibili sul nostro sito unaltromondo.net
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[ Le offerte sono disponibili fino ad esaurimento scorte e gli ordini dal 21 dicembre potrebbero subire dei ritardi nella consegna ]
LE PRIME DATE DEL TOUR CHOOSE LOVE
Oltre alla visione del film, partecipare ad una proiezione pubblica significa approfondire il film grazie al dibattito che ne seguirà, e sintonizzarsi con centinaia di persone nella stessa frequenza espandendo vibrazioni di pace e di luce. Scopri le date a te più vicine cliccando il pulsante
09.10 AD ARICCIA [SOLD-OUT]
10.12 A PARMA
12.12 A ROMA
15.12 A PERUGIA
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17.12 A ROMA [BIS]
19.12 A FIRENZE [BIS]
22.12 A TERNI
18.01 A VERONA
19.01 A PADOVA
20.01 A VICENZA
25.01 A LECCO
26.01 A COMO
27.01 A MILANO
...ed in arrivo molte altre. Scoprile su www.unaltromondo.net

Grazie

Un Altro Mondo | Pachamama | Food ReLOVution | Choose Love
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15 dicembre 2018

Nuovi articoli sul Blog di Emanuela Orlandi

New article
Pubblicati due nuovi articoli nel Blog di Emanuela Orlandi:

La pista di Bolzano (con video)
L'identikit dell'uomo della BMW (con video)

Buona lettura

Tempeste a comando? chi c'è dietro al tempo che fa

Durante tutta la lunga storia dell'umanità i fenomeni atmosferici e le catastrofi naturali hanno sempre rappresentato un qualcosa d'ineluttabile, totalmente disancorato da qualsivoglia attività antropica venisse svolta sul pianeta. Alluvioni, siccità, ondate di gelo o di caldo, così come terremoti, eruzioni vulcaniche, maremoti, uragani o trombe d'aria potevano forse venire attribuiti all'ira degli dei o alla volontà divina, ma la responsabilità dell'uomo nell'ambito di tali catastrofi non è mai andata oltre alla recriminazione per non essere riuscito ad ingraziarsi adeguatamente il "Padreterno".
Solamente nel corso dell'ultimo secolo si è iniziato ad avere la percezione (o la presunzione) che l'attività degli esseri umani potesse in qualche misura condizionare il clima terrestre ed i grandi eventi naturali che tormentano il nostro pianeta.....
Intorno alla metà del secolo scorso vennero compiuti i primi esperimenti di "bombardamento" delle nubi temporalesche per evitare il rischio di grandine e di irrorazione delle nuvole con cristalli di sale per favorire la formazione della pioggia. Mentre negli anni 80 l'allarme causato dal tristemente noto buco nell'ozono mise per la prima volta l'attività antropica sul banco degli imputati di un potenziale disastro a livello globale.

Durante gli ultimi decenni il convincimento che l'attività umana, volontariamente o involontariamente, sia in grado di condizionare tanto il clima quanto gli eventi naturali si è fatto progressivamente sempre più strada.
Da un lato la comunità scientifica mondiale attraverso i rapporti dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) ha ufficialmente attribuito all'attività antropica, in particolare alle emissioni di anidride carbonica, il presunto aumento della temperatura di alcuni gradi che dovrebbe progressivamente avvenire nel corso del XXI secolo, meglio conosciuto come "riscaldamento globale". Ufficializzando scientificamente come l'attività dell'uomo sia in grado di mutare radicalmente il clima dell'intero pianeta e dando vita a tutta una serie di contromisure (la cui utilità resta assai dubbia) a partire dalla ratifica del protocollo di Kyoto e dalla creazione del progetto Agenda 21. Dichiarando esplicitamente come l'attività dell'uomo sia in grado di modificare in profondità il clima dell'intero pianeta, fino al punto da stravolgerne pesantemente gli equilibri.

Da un altro lato è ormai assodato come grandi opere infrastrutturali e attività estrattive o industriali siano in grado d'interagire anche pesantemente con l'ambiente a livello locale. Basti pensare alla mastodontica diga delle tre gole in Cina che ha cambiato significativamente il clima di un'intera regione, così come altre grandi dighe hanno reso prosperi o aridi territori di vastissime dimensioni. O considerare l'attività di fracking finalizzata all'estrazione petrolifera che è in grado di provocare eventi sismici anche di notevoli proporzioni. O ancora andare con la mente a disastri nucleari come quello di Cernobyl o di Fukushima che hanno stravolto profondamente l'equilibrio ambientale di enormi zone del nostro pianeta.

Ma se è vero che il clima e l'ambiente possono essere influenzati dall'attività umana in maniera accidentale (inquinamento, grandi opere, disboscamento intensivo, estrazione di combustibili fossili, attività industriali) è altrettanto vero che l'uomo sta dimostrando di essere potenzialmente in grado di stravolgere il clima e l'ambiente anche in virtù di scelte consapevoli. A Dubai per esempio, così come in molte zone della Cina e non solo, ormai da tempo le nubi vengono sistematicamente irrorate con cristalli di sale per aumentare le precipitazioni. E sempre a Dubai è allo studio perfino un progetto per la "costruzione" di una catena montuosa artificiale, finalizzata a cambiare il corso delle correnti e favorire la pioggia nel deserto.

Spostandoci dal locale al globale sono più di una le operazioni di geoingegneria che da tempo vengono portate avanti sottotraccia, dal progetto Haarp del Dipartimento della Difesa statunitense alla controversa questione delle scie chimiche, consistenti nell'irrorazione in atmosfera per mezzo di aerei civili e/o militari di tutta una serie di sostanze della più svariata natura, con lo scopo di condurre esperimenti concernenti la risposta degli ecosistemi agli stimoli indotti o con l'intenzione di cambiare le condizioni climatiche di alcune aree specifiche del pianeta, o ancora di veicolare vaccini ed agenti chimici presso le popolazioni. Naturalmente l'intera comunità internazionale nega la presenza di qualsiasi progetto indirizzato a stravolgere globalmente il clima e l'ambiente, ma non occorre essere complottisti per comprendere come nell'ambito della geoingegneria siano molte le operazioni riguardo alle quali l'opinione pubblica deve rimanere all'oscuro.
Se l'uomo potenzialmente è in grado di controllare il clima, dovrebbe essere chiaro a tutti come chi abbia fra le mani le chiavi di questo controllo possieda di fatto la più letale fra tutte le armi in circolazione. Il controllo climatico a livello globale può infatti permettere a chiunque sia in grado di gestirlo, di ridurre in ginocchio qualsiasi nazione "scomoda" mettendone in crisi l'economia e provocando catastrofi "naturali" in grado di creare molti più danni di quanto possa fare un bombardamento tradizionale.
Anche nell'ambito della "guerra ambientale" i progetti e le sperimentazioni non mancano affatto, ma come è logico aspettarsi tutto avviene nella segretezza più assoluta, mentre qualsiasi informazione trapeli a questo riguardo viene immediatamente bollata come delirio complottista di qualche esaltato.
La sensazione preponderante è quella che si vivesse più tranquilli quando a controllare il clima e l'ambiente erano gli dei, il Padreterno o il fato (a seconda di quali fossero le credenze religiose di ciascuno) ed almeno esisteva la speranza che bastasse qualche rito propiziatorio o qualche preghiera per sistemare tutto. 
Oggi che l'uomo in qualche misura sta coltivando l'ambizione di sostituirsi a "Dio" la speranza sembra essere ormai in via di estinzione e le conseguenze potrebbero produrre problemi che travalicano di gran lunga quelle che sono le nostre possibilità di piccoli esseri umani, di passaggio su un grande pianeta.

Marco Cedolin
Fonte Dolcevita online

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14 dicembre 2018

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 14 dic 2018

Réseau Voltaire
Focus




En bref

 
L'opération « Timber Sycamore » continue
 

 
L'Unesco saisie d'une plainte contre la France et la Turquie
 

 
L'Ukraine révèle le mobile de l'incident de Kertch
 

 
António Guterres et les « fakes news » du Pacte sur les migrations
 

 
Bernard Kouchner entre illégalement en Syrie
 

 
Les Cinq Yeux contre Huawei
 

 
Israël ne parvient pas à fournir à la Finul de preuves de l'existence de tunnels du Hezbollah
 

 
Israël-Liban : qui viole la résolution 1701 ?
 

 
Tsahal nettoie les tunnels du Hezbollah à sa frontière
 

 
Riyad finance la Mouqata'a, tandis que Doha finance Gaza
 
Controverses
Fil diplomatique

 
La France augmente sa contribution aux financements climat
 

 
Allocution télévisée d'Emmanuel Macron en réponse à la crise sociale
 

 
Discours d'Édouard Philippe en réponse aux émeutes
 

 

« Horizons et débats », n°27/28, 10 décembre 2018
L'incident de Kertch
Partenaires, 10 décembre 2018
sabonnement    Réclamations


Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 14 dic 2018


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
L'operazione Timber Sycamore continua
 

 
Ricorso all'UNESCO contro Francia e Turchia
 

 
L'Ucraina rivela il movente dell'incidente di Kertch
 

 
Antonio Guterres e le fakes news del Patto per le Migrazioni
 

 
Bernard Kouchner entra illegalmente in Siria
 

 
Israele non fornisce alla FINUL prove dell'esistenza dei tunnel dello Hezbollah
 

 
I Cinque Occhi contro Huawei
 

 
Israele non fornisce alla FINUL prove dell'esistenza dei tunnel dello Hezbollah
 

 
Israele-Libano: chi vìola la risoluzione 1701?
 

 
Tsahal ripulisce la frontiera dai tunnel dello Hezbollah
 

 
Riad finanzia la Muqata'a, Doha invece finanzia Gaza
 

 
Giornata insurrezionale nel centro di Parigi, a Marsiglia e Avignone
 
Controversie
 Roma (Italia) |
Il tentativo di Donald Trump di riequilibrare i flussi commerciali sino-statunitensi non è funzionale soltanto alla volontà di riportare negli Stati Uniti i posti di lavoro persi con la delocalizzazione. Le nuove infrastrutture di trasporto e di comunicazione cinesi sono una minaccia sempre più incombente per la posizione di leader mondiale degli Stati Uniti. Il braccio di ferro per Huawei mostra come preoccupazioni economiche e preoccupazioni militari si congiungano. Già diversi Stati hanno constatato che Washington non è per il momento in grado di decodificare gli strumenti Huawei, così, come già in Siria, hanno riequipaggiato completamente i loro servizi d'intelligence con tecnologia prodotta dal leader cinese delle telecomunicazioni e vietato ai funzionari di usarne di tipo (...)

 
abbonamento    Reclami


La Puglia: 4 reazioni avverse gravi ogni 100 vaccini iniettati

VaccinoL'industria farmaceutica non ha mai provato un forte desiderio di verificare statisticamente gli eventuali danni da vaccino. Di solito preferiscono affidarsi al sistema di segnalazione da parte dei genitori (si chiama "farmacosorveglianza passiva"). Questo sistema ovviamente è il preferito, da parte delle case farmaceutiche, perché sanno già che la stragrande maggioranza dei genitori si dimentica di segnalare le reazioni avverse, mentre molti di loro non sanno nemmeno che esiste un sistema per farlo. Il genitore che vede una reazione avversa nel proprio figlio si preoccupa prima di tutto di correre dal pediatra e di porre rimedio alla condizione di sofferenza del suo bambino. Una scarsissima percentuale si ricorda poi in seguito di segnalare i fatti avvenuti alle autorità sanitarie. Le cose però cambiano radicalmente se qualcuno – più coscienzioso degli altri – prova invece a perseguire una strategia di farmacovigilanza attiva (per farmacovigilanza attiva si intende il monitoraggio sistematico dei bambini vaccinati, con telefonate di controllo fatte ai genitori nell'arco di un lungo periodo di tempo).
E' quello che ha provato a fare l'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia, con una campagna di farmacovigilanza attiva sui bambini vaccinati durata dal 2013 al 2017 (qui il rapporto completo). I risultati sono eclatanti. Il numero di "eventi avversi gravi" registrati durante le indagini diventa improvvisamente di 300 volte superiore al numero di casi riportati con la sorveglianza passiva. Di fatto, come riportato dalla tabella a pagina 26, risulta che gli eventi avversi gravi sono stati oltre il 40 per mille dei casi monitorati. Come viene spiegato a pagina 17 del rapporto, «un evento avverso a vaccino o farmaco viene classificato come grave ove abbia determinato: decesso; pericolo di vita; invalidità grave o permanente; anomalie congenite/deficit del neonato; ospedalizzazione o prolungamento dell'ospedalizzazione; altra condizione clinicamente rilevante».
Un'altra tabella, a pagina 33, mostra come il "causality assessment" (rapporto di causalità, o correlazione fra vaccino ed evento avverso) sia del 75% dei casi riportati. In altre parole, in seguito alla somministrazione del vaccino negli anni 2013-2017 sono stati registrati 4 eventi avversi gravi ogni 100, con tre quarti di questi casi correlabili direttamente alla somministrazione del vaccino stesso. A questo punto ci si domanda che cosa succederebbe nel mondo se una ricerca di farmacovigilanza attiva, come quella eseguita dalla Regione Puglia, venisse fatta in ogni regione e in ogni nazione del nostro pianeta.
(Massimo Mazzucco, "Regione Puglia: 4 casi di reazioni avverse 'gravi' ogni 100 in seguito ai vaccini", dal blog "Luogo Comune" del 23 novembre 2018).
L'industria farmaceutica non ha mai provato un forte desiderio di verificare statisticamente gli eventuali danni da vaccino. Di solito preferiscono affidarsi al sistema di segnalazione da parte dei genitori (si chiama "farmacosorveglianza passiva"). Questo sistema ovviamente è il preferito, da parte delle case farmaceutiche, perché sanno già che la stragrande maggioranza dei genitori si dimentica di segnalare le reazioni avverse, mentre molti di loro non sanno nemmeno che esiste un sistema per farlo. Il genitore che vede una reazione avversa nel proprio figlio si preoccupa prima di tutto di correre dal pediatra e di porre rimedio alla condizione di sofferenza del suo bambino. Una scarsissima percentuale si ricorda poi in seguito di segnalare i fatti avvenuti alle autorità sanitarie. Le cose però cambiano radicalmente se qualcuno – più coscienzioso degli altri – prova invece a perseguire una strategia di farmacovigilanza attiva (per farmacovigilanza attiva si intende il monitoraggio sistematico dei bambini vaccinati, con telefonate di controllo fatte ai genitori nell'arco di un lungo periodo di tempo).

E' quello che ha provato a fare l'Osservatorio Epidemiologico Regionale della Puglia, con una campagna di farmacovigilanza attiva sui bambini vaccinati durata dal 2013 al 2017 (qui il rapporto completo). I risultati sono eclatanti. Il numero di "eventi avversi gravi" registrati durante le indagini diventa improvvisamente di 300 volte superiore al numero di casi riportati con la sorveglianza passiva. Di fatto, come riportato dalla tabella a pagina 26, risulta che gli eventi avversi gravi sono stati oltre il 40 per mille dei casi monitorati. Come viene spiegato a pagina 17 del rapporto, «un evento avverso a vaccino o farmaco viene classificato come grave ove abbia determinato: decesso; pericolo di vita; invalidità grave o permanente; anomalie congenite/deficit del neonato; ospedalizzazione o prolungamento dell'ospedalizzazione; altra condizione clinicamente rilevante».

Un'altra tabella, a pagina 33, mostra come il "causality assessment" (rapporto di causalità, o correlazione fra vaccino ed evento avverso) sia del 75% dei casi riportati. In altre parole, in seguito alla somministrazione del vaccino negli anni 2013-2017 sono stati registrati 4 eventi avversi gravi ogni 100, con tre quarti di questi casi correlabili direttamente alla somministrazione del vaccino stesso. A questo punto ci si domanda che cosa succederebbe nel mondo se una ricerca di farmacovigilanza attiva, come quella eseguita dalla Regione Puglia, venisse fatta in ogni regione e in ogni nazione del nostro pianeta.

(Massimo Mazzucco, "Regione Puglia: 4 casi di reazioni avverse 'gravi' ogni 100 in seguito ai vaccini", dal blog "Luogo Comune" del 23 novembre 2018).

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