07 ottobre 2020

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 6 ott 2020

Réseau Voltaire
Focus
 
 



En bref

 
Révélations du directeur du Renseignement US
 

 
Le Renseignement chinois désormais le plus puissant au monde (Congrès)
 

 
La Tunisie, base arrière du Pentagone en Libye
 

 
La République d'Arstsakh célébre son indépendance sous les bombes
 

 
61 % des États-uniens pensent que la guerre civile est imminente
 

 
Découverte de l'ampleur du réseau d'espionnage turc en Europe
 

 
L'Azerbaïdjan armé par Israël contre l'Artsakh
 

 
Le Hezbollah répond au président Macron
 

 
Israël joue avec les nerfs des Libanais
 

 
Selon la Turquie, l'Azerbaïdjan a légitimement déclenché le conflit
 

 
4 000 jihadistes au Haut-Karabagh
 

 
Macron « médiateur » de la crise biélorusse
 

 
Un slogan dont on ne se lasse pas : « Il doit partir »
 
Controverses
 
 
Fil diplomatique

 
Appel de la République d'Artsakh
 

 
« Fratelli Tutti »
 

 
« Azerbaïdjan-Arménie : la France doit sortir de sa neutralité »
 

 
Déclaration des co-présidents du Groupe de Minsk (France, Russie, USA) sur le Haut-Karabakh
 

 
« La lutte contre les séparatismes »
 

 
Lettre du Myanmar au Bangladesh
 

 
Intervention de Benjamin Netanyahu devant la 75e séance de l'Assemblée générale des Nations unies
 

 
Déclaration commune des États-Unis d'Amérique et de la Grèce
 

 
Déclaration de la France, de la Lituanie et de la Lettonie sur la protection des démocraties
 

 
« L'autonomie stratégique européenne est l'objectif de notre génération »
 

 
Hami Aksoy à propos des attaques arméniennes contre l'Azerbaïdjan
 

 
abonnement    Réclamations
 
 

È ora di porre fine alla tratta dei bambini e alla complicità internazionale nella prevenzione delle responsabilità


” Sparizioni forzate e complicità internazionale nella prevenzione della responsabilità “

Nella  Giornata internazionale degli scomparsi , i paesi di tutto il mondo ricordano i propri dati statistici sulle persone scomparse, mentre ai parenti viene ricordato un altro anno caratterizzato da una diffusa impunità.

Come altri giorni programmati per la commemorazione dalle Nazioni Unite, la Giornata internazionale degli scomparsi rende omaggio alle vittime e ai loro parenti, ma nulla di tangibile in termini di sostegno alla ricerca della giustizia e della memoria collettiva. Questi ultimi risuonano particolarmente in America Latina: le dittature appoggiate dagli Stati Uniti hanno creato un piano sistematico di scomparsa dei civili e impunità, lasciando i parenti alla mercé delle istituzioni statali che si occupano di custodire il patto del silenzio, come viene chiamato in Cile.

Tuttavia, l’intervento straniero e le sue ripercussioni si sono aggiunti al trauma associato alla scomparsa. Forse è ora che l’ONU accentui il fatto che la scomparsa non è solo un concetto storico. La commemorazione annuale è già ipocrita; aderire alla sua esclusività porta il sostegno delle Nazioni Unite alla violenza e all’impunità ad un altro livello.

06 ottobre 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 6 ottobre 2020

Rete Voltaire
Focus
 
 



In breve

 
Rivelazioni del direttore dell'Intelligence USA
 

 
Secondo il Congresso USA i servizi segreti cinesi sono diventati i più potenti del mondo
 

 
La Tunisia base arretrata del Pentagono in Libia
 

 
La Repubblica d'Arstsakh celebra l'indipendenza sotto le bombe
 

 
Il 61% degli statunitensi ritiene imminente una guerra civile
 

 
Scoperta l'estensione della rete di spionaggio turco in Europa
 

 
L'Azerbaigian armato da Israele
 

 
Lo Hezbollah risponde al presidente Macron
 

 
Israele si diverte con i nervi dei libanesi
 

 
Secondo la Turchia, l'Azerbaigian ha legittimamente scatenato il conflitto
 

 
Quattromila jihadisti in Alto Karabakh
 

 
Macron "mediatore" della crisi bielorussa
 

 
Uno slogan di cui non ci si stana mai: «Deve andarsene»
 
Controversie
 
 

 
abbonamento    Reclami
 
 

‘Draghi, falso messia: risponde all’élite che ci impose Conte’

Draghi Lo scorso sabato sera c’era davvero una insolita fila di auto blu sotto casa di Mario Draghi, che ormai si muove e parla già come se fosse a Palazzo Chigi. Salvatore della patria? Non scherziamo: è uno dei massimi artefici del disastro nel quale ci troviamo. Lo sostiene Cesare Sacchetti, sul blog “La Cruna dell’Ago“. Sacchetti è tra quanti – non pochi – si mostrano scettici, rispetto all’ipotetica “conversione democratica” dell’ex numero uno della Bce, tra i massimi architetti del rigore europeo, già protagonista delle grandi privatizzazioni degli anni ‘90 che sabotarono il futuro dell’economia italiana. Al meeting estivo di Cl a Rimini, ricorda Sacchetti, Draghi si è scagliato contro chi ha messo a rischio il futuro dei giovani. Non dovrebbe far altro che guardarsi allo specchio – scrive – se davvero volesse individuare il colpevole. I giovani sono condannati a una vita di incertezze e di precarietà permanente a causa della feroce applicazione delle dottrine ordoliberiste imposte da Bruxelles e dalla grande finanza internazionale. «Draghi infatti è stato uno dei più feroci e spietati esecutori del piano economico del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale».

L’oligarchia partorì già negli anni’70 la deindustrializzazione dei decenni successivi, attuata attraverso un’ondata di privatizzazioni selvagge. Ora, «l’uomo che salvò l’euro e condannò la Grecia alla più grave devastazione economica mai vista dal dopoguerra», è tornato a parlare: lo ha fatto in occasione del congresso europeo di cardiologia, ed è stato ancora più esplicito. «Ha chiaramente detto che si uscirà dalla crisi da Covid solamente attraverso “il vaccino e con test di massa e tracciamento” che nella sua idea dovranno diventare la nuova normalità». La sorveglianza di massa – scrive Sacchetti – sarà dunque la caratteristica fondamentale di questo nuovo totalitarismo globale. «Appare ormai evidente che la crisi pandemica sia stata espressamente pensata, come predisse Jacques Attali (uomo a stretto contatto con i vertici del mondialismo), per partorire un governo unico mondiale che esautori definitivamente le nazioni, che dovranno lasciare il posto a questa nuova dittatura globale. Draghi sa perfettamente queste cose, così come sa che è lui, e non Conte, l’uomo designato dalla gerarchia sovranazionale per portare l’Italia verso l’ultima fase del Nuovo Ordine Mondiale».

05 ottobre 2020

Bella Thorne, la star dei bambini: Alla Disney sono stata violentata dai 6 ai 14 anni. Il problema della pedofilia nelle élites, quali azioni intraprendere?


IN BREVE

I fatti: La famosa attrice Bella Thorne, che fin da bambina ha lavorato come attrice , ha parlato delle sue esperienze, in un’intervista del 2019 in cui ha affermato di essere stata costantemente abusata sessualmente dai 6 ai 14 anni.

Riflettere su: Come può questo tipo di attività sostenersi quando così tanti esempi sono diventati di dominio pubblico. Quanto sono potenti le persone in cima all’industria cinematografica / musicale? Cosa controllano? In che modo sono al di sopra della legge?

Cosa è successo:  nel 2019 la famosa attrice ed ex star Disney dei bambini Bella Thorne ha parlato delle sue esperienze di abusi sessuali infantili sotto forma di una poesia nel suo libro intitolato “The Life of a Wannabe Mogul: Mental Disarray”. Nella sua poesia, menziona come si sentisse la vergogna e il disgusto per l’abuso, e dopo che il libro è stato pubblicato ha rilasciato più interviste menzionando la sua esperienza. In una particolare intervistaha affermato di essere stata abusata fisicamente / sessualmente dia 6 a 14 anni “per tutto il tempo”. Non so molto di Bella, ma chiaramente ha attraversato alcune esperienze traumatiche nella sua vita. Ne ha parlato in più interviste, quindi se vuoi saperne di più sulla sua particolare esperienza ti suggerisco di fare le tue ricerche. Una cosa è certa, non è l’unica e la pedofilia sembra essere un grosso problema a Hollywood. In quella particolare intervista menziona che alcune di queste azioni diventano semplicemente normali al punto che è difficile decifrare e comprendere la differenza tra giusto e sbagliato.

Quando si tratta di Disney in particolare, l’azienda e molti dei suoi dipendenti sono stati accusati e, in alcuni casi, addirittura condannati per abusi sessuali su bambini. Ad esempio, Michael Laney, l’ex vicepresidente di 73 anni della Walt Disney Corporation, è stato recentemente incarcerato per aver abusato sessualmente di una bambina di 7 anni, mentre è stato accusato di molteplici altri casi di stupro e abuso sessuale contro bambini. Questo  documento  ottenuto dal procuratore distrettuale di Multnomah lo mostra abbastanza chiaramente.