21 gennaio 2022

Covid, un anno di bugie: nessuno di loro sarà perdonato

È passato esattamente un anno dal “glorioso” V-Day, il giorno in cui sono iniziate le vaccinazioni di massa in Italia. Quelle famose vaccinazioni che “entro l’estate ci permetteranno di sconfiggere il Covid e di tornare alla normalità”. Invece siamo a dicembre, il Covid non è affatto stato sconfitto, e la normalità ormai non ci ricordiamo nemmeno che cosa sia. Durante questi 12 mesi abbiamo visto cambiare la narrazione ufficiale sul vaccino in maniera imbarazzante: Il vaccino immunizza al 94% ed è per sempre. No anzi, immunizza al 70%, ma ci vogliono due dosi. No scusate, immunizza poco più del 50%. In realtà solo il 39%, quindi ci vuole la terza dose; e poi la quarta e la quinta. In verità il vaccino non immunizza, ma riduce il contagio. Non riduce il contagio, ma almeno non ti ammali. Ti ammali, ma non finisci intubato. Finisci intubato, ma non muori. Ok, puoi anche morire, ma molto meno di prima.

Parallelamente, anche la narrazione sulla famosa “immunità di gregge” è cambiata nel corso dell’anno. Prima “la scienza” ci parlava di raggiungere un 65-70% di vaccinati per sconfiggere il virus. Poi siamo passati all’80%. Una volta raggiunto quello – visto che il virus Mazzuccocontinuava a circolare – l’asticella è stata spostata al 90%. E ora che stiamo arrivando al 90%, e il virus circola esattamente come prima, si comincia a dire che “solo vaccinando il 100% della popolazione vinceremo questa battaglia”. Di converso, nel corso del tempo abbiamo avuto una escalation delle restrizioni uguale e contraria: ovvero, man mano che l’efficacia del vaccino mostrava di calare, venivano aumentate le restrizioni per quelli che il vaccino non se lo vogliono fare. Prima il greenpass semplice, per andare al cinema o in pizzeria. Poi lo stesso greenpass esteso a tutti i lavoratori. Poi il super greenpass (che equivale a vaccinazione obbligatoria) per chi lavora nella scuola, oppure per cinema e ristoranti.

20 gennaio 2022

Sorveglianza digitale: il vero motivo dietro la spinta a vaccinare i bambini


Il COVID-19 potrebbe aver colto di sorpresa gran parte del pianeta tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ma gran parte delle basi per la tecnologia ora ampiamente utilizzata come «risposta» alla pandemia è stata concettualizzata e sviluppata anni prima.

 

Negli Stati Uniti e in tutto il mondo, c’è stata recentemente una forte spinta per implementare una varietà di regimi di «passaporto vaccinale», molti dei quali basati su tecnologie digitali come le applicazioni mobili per registrare – almeno finora – il proprio registro di vaccinazione COVID -19.

Questi «strumenti» vengono presentati da funzionari pubblici e sezioni significative dei media nelle ultime settimane e mesi come qualcosa di ineluttabile, una progressione tecnologica naturale come respirare.

 

Si presentano anche come «nuova» risposta a una crisi senza precedenti.

Queste applicazioni tecnologiche sono propagandate come un mezzo per mantenere aperte le attività commerciali e garantire la «tranquillità» per le persone ancora diffidenti a entrare negli spazi pubblici.

Ma quanto è nuova questa «nuova» tecnologia? E l’uso della tecnologia sarà limitato alle vaccinazioni COVID o alla «salute»?

19 gennaio 2022

LUC MONTAGNIER / FERMATE QUESTI VACCINI KILLER


Bisogna fermare la campagna di vaccinazione di massa”.

“Perché questi vaccini non funzionano, non impediscono la trasmissione del virus”.

Invece di proteggere dalla malattia, favoriscono altre infezioni”.

La proteina usata nel vaccino è tossica, è un veleno, e tocca organi come il cuore”.

Il vaccino è fatto per proteggere, non per uccidere”.

E’ un crimine assoluto questo vaccino somministrato ai bambini”.

 

Solo alcune delle fulminanti e chiarissime espressioni, che non lasciano spazio ad equivoci o dubbi di sorta, usate dal premio Nobel per la Medicina, Luc Montagnier, nell’intervento (durata 24 minuti) tenuto sabato a Milano, nel corso di una manifestazione contro il Super Green Pass.

Frasi e parole che tutti dovrebbero ascoltare con estrema attenzione e farne tesoro.

Ed invece totalmente oscurate dai media di casa nostra, che hanno unicamente fatto cenno alla solita sceneggiata delle orde No Vax del sabato pomeriggio.

Media ormai genuflessi davanti al Verbo del Monarca Draghi e ai suoi diktat. Proprio mentre in altri paesi europei – ieri abbiamo fornito gli esempi clamorosi di Germania e Danimarca – i maggiori quotidiani fanno marcia indietro, chiedono scusa ai lettori per le fandonie governative propalate durante la pandemia e ammettono senza mezzi termini: “Abbiamo fallito”.

18 gennaio 2022

Vaticano, sempre più vescovi e cardinali trascinati in tribunale a rispondere dei preti pedofili


Città del Vaticano – Sono sempre di più i cardinali, i vescovi e gli arcivescovi chiamati dai tribunali civili in vari paesi a rispondere dei comportamenti dei propri parroci, nelle rispettive diocesi di competenza. Tra pochi giorni in Germania sarà l’arcivescovo Stefan Hesse, titolare della diocesi di Amburgo, a dover comparire davanti al tribunale di Colonia per un caso di abusi sessuali su minori da parte di un parroco. Dovrà deporre in qualità di testimone tuttavia ancora una volta c’è il sospetto che abbia vigilato poco sull’accusato. Il nodo giuridico da sciogliere resta sempre lo stesso, se la responsabilità relativa agli atti criminali di un prete – parte integrante di una organizzazione – possano ricadere in qualche misura anche sulla Chiesa locale o sulla Santa Sede per eventuali insabbiamenti o coperture.

L’indagine diocesana sugli abusi a Colonia coinvolge il vescovo per un caso relativo agli anni 2010 e 2011. Visto che si presume che sia venuto meno ai suoi doveri non è l’unico alto funzionario diocesano ad essere convocato come testimone. Sarà ascoltato anche l’ex funzionario Günter Assenmacher. E’ la prima volta in Germania che due alti funzionari della Chiesa sono stati ascoltati come testimoni in un procedimento per abusi.

17 gennaio 2022

Italia e Stati Uniti: una grande amicizia. Intervista a Joe Hoft e ad Angelo Giorgianni


Italia e Stati Uniti sono legati da un filo d’oro. L’Italia forse è l’unica nazione non anglosassone ad avere un rapporto privilegiato con gli USA.

In questa intervista abbiamo provato a connettere due realtà così lontane, così vicine.

14 gennaio 2022

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 13 gen 2022



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Création d'un caucus pour les Accords d'Abraham au Congrès US
 

 
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Bilan de deux jours d'état de siège au Kazakhstan
 

 
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Le Nigeria détruit plus d'un million de vaccins AstraZeneca
 
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Blog Emanuela Orlandi: Diario di una storia vera (Eventi Gennaio Giugno 1985)


Pubblicato un nuovo articolo nel Blog di Emanuela Orlandi 
DIARIO DI UNA STORIA VERA:

1985 Gennaio Giugno. Mirella&Emanuela.
 

Enzo Biagi intervista Ercole Orlandi e l'attentatore del Papa Alì Agca nel corso della trasmissione Linea Diretta.

Da Terlano (Bolzano) due donne dicono di avere avuto contatti con Emanuela Orlandi.
 
Il consigliere istruttore avoca l'inchiesta Orlandi, che era seguita da Domenico Sica, a Ilario Martella.