12 febbraio 2019

VACCINI & C. / DAI LOTTI INFETTI AL GARDASIL KILLER, ECCO LE ULTIME DI “BIG PHARMA”


"I vaccini sono dei farmaci ai quali bisogna prestare la massima sorveglianza. Gli studi indipendenti presentati in questi giorni sui vaccini alimentano dei dubbi sulla loro composizione. Le ricerche vanno riprodotte e anche su queste ultime vanno fatti degli approfondimenti Non devono rimanere dubbi".
Sono alcune tra le parole pronunciate dal virologo Giulio Tarro nel corso del convegno promosso a Roma dall'Ordine Nazionale dei Biologi sul tema "Vaccinare in sicurezza". Allievo di Albert Sabin che scoprì il vaccino antipolio, due volte candidato al Nobel per la Medicina, al vertice della Commissione sulle biotecnologie della virosfera Wabt-Unesco, Tarro è stato da poco premiato negli Usa come "miglior virologo del mondo".
Tarro ha sottolineato che "nei paesi anglosassoni e scandinavi vige la legge della persuasione sui vaccini, mentre da noi c'è un obbligo e in quest'ultimo caso è giusto sapere che quello che viene somministrato ai più piccoli sia sicuro".
Il convegno si è tenuto il 25 gennaio, a poche settimane dalle polemiche scoppiate in seguito ad un'intervista rilasciata dal presidente dell'Ordine, Vincenzo D'Anna, al direttore del Tempo Franco Bechis, in cui illustrava gli choccanti risultati di un fresco studio scientifico condotto su due lotti di vaccini, dove è stata trovata ogni possibile"schifezza", per fare un solo esempio i glifosati.
Lo studio, cofinanziato dall'Ordine dei biologi, è stato condotto da alcuni ricercatori per conto del Corvelva, l'associazione veneta da anni in prima linea per un uso "consapevole" dei vaccini. E proprio al convegno "Vaccinare in sicurezza", la ricercatrice Loretta Bolgani ha avuto modo di illustrare in dettaglio i risultati scaturiti dallo studio.
Eccoci alle durissime parole pronunciate dal presidente dell'Ordine, D'Anna.

ORDINE DEI BIOLOGI, ECCO IL J'ACCUSE 



Vincenzo D'Anna

"Vogliamo sapere cosa c'è nei vaccini a livello quantitativo e qualitativo, dal punto di vista genomico e chimico. Sono sostanze che iniettiamo ai bambini appena nati e come scienziati ci corre l'obbligo di sapere se sono sicuri. I biologi hanno la piena libertà di dubitare e ricercare. Voglio che la categoria che rappresento sia libera di vivere la sua professione senza vincoli e senza bavagli".
Prosegue D'Anna: "Stiamo aspettando che il ministro Giulia Grillo, l'Agenzia Italiana del Farmaco e l'Istituto Superiore di Sanità esibiscano al popolo italiano le analisi che hanno consentito l'immissione in commercio dei vaccini. Chiediamo anche di vedere gli esami per la farmacovigilanza e il mantenimento dei vaccini. Mi accingo a denunciare per frode in commercio chiunque abbia omesso di vigilare sull'esatta procedura di controllo, visto che il popolo italiano ha l'obbligo del vaccino".
Su questo delicato punto precisa il numero uno dell'Ordine: "Faremo un esposto in Procura, perchè con i vaccini siamo di fronte ad una inadempienza che configura, se permane, una frode in commercio. Perchè è come mettere dei formaggini in commercio senza la data di scadenza e l'identificazione dei componenti. E' assurdo che per i vaccini non abbiamo i dati di farmacovigilanza. Devono tirare fuori le analisi perchè abbiamo il diritto di sapere se sono stati fatti i controlli".
Ed è andato giù ancor più duro: "L'Istituto Superiore di Sanità non ha fatto le analisi: mi querelino, così sapremo. Mi faccio tre mesi di carcere e poi vediamo le analisi. Seppure sono state fatte, sono schede tecniche fornite dai produttori, i quali per prassi italiana e per legge non hanno l'obbligo di fare le analisi sul prodotto finito. Stabiliscono loro il target su cui effettuare il controllo. Ci vogliamo preoccupare o no?".


Giulia Grillo

Così conclude: "Rifaremo le analisi sui vaccini in uso sulla popolazione, li finanzierà l'Ordine dei biologi, con due importanti virologi di fama internazionale, uno dei quali sarà il professor Giulio Tarro. Esamineremo la genomica, la parte proteica, la parte chimica che non è stata ancora valutata".

GARDASIL KILLER E "ACCISE" NEGLI USA…  
Passiamo agli Stati Uniti e a quanto è successo nel caso di Christina Richelle Tarsell, morta a 21 anni pochi giorni dopo l'inoculazione di un vaccino Hpv, "Gardasil".
Scrive un sito di genitori americani: "La famiglia Tarsell ha combattuto contro il governo degli Stati Uniti per otto lunghi anni per convalidare l'onere medico della prova che il vaccino Gardasil ha ucciso la loro figlia. Christina Richelle, 21 anni, è morta per un'aritmia indotta da una risposta autoimmune a Gardasil, un vaccino HPV che ha ricevuto solo pochi giorni prima della sua morte.
La sentenza finale è stata confermata dal Dipartimento della Salute e dei Servizi umani: il vaccino Gardasil della casa farmaceutica Merck causa problemi autoimmuni che provocano improvvisa debilitazione e/o morte. Se la ragazza fosse stata uccisa da un folle con un fucile, allora ci sarebbero stati titoli su tutte le testate nazionali e una marcia su Washington. Dal momento che questa giovane donna è stata 'colpita' a morte da un vaccino, tutta la storia viene nascosta".
Così prosegue il testo, riferendosi a dei numeri tragici e, appunto, ignorati dai media: "Ad oggi si ritiene che Gardasil sia responsabile della morte di 121 giovani donne e 57.520 segnalazioni di eventi avversi ottenuti dal Sistema di segnalazione degli eventi avversi da vaccino (VERS). Il caso  Tarsell fu inizialmente preso dalla Corte dei Vaccini, che è un sistema di indennizzo istituito per compensare le famiglie che subiscono un danno da vaccino. I produttori di vaccini pagano un'accisa (come si fa per i carburanti, ndr) a questo sistema per il vaccino che vendono. Il denaro viene utilizzato per pagare i danni a famiglie che possono dimostrare di essere state danneggiate da un vaccino. Questo sistema protegge i produttori di vaccini dal fatto di essere citati in giudizio in un vero tribunale, garantendo che i vaccini continuino ad essere fabbricati per 'il bene di tutti'".
Licenza di uccidere per Big Pharma.

… E TUTTE LE CORRUZIONI LEGALI VIA LOBBYNG 
Siamo adesso alle "corruzioni legali" organizzate negli Usa lungo tutto il fronte dell'industria farmaceutica.
L'attività di lobbyng dei colossi di Big Pharma, infatti, è in costante, esponenziale aumento.
L'industria farmaceutica è la prima in assoluto nelle hit di fatturati & utili, avendo ormai superato in tromba quella delle armi, la storica regina a stelle e strisce. Tanto che sono arcimilionarie le "donazioni" effettuate in occasione delle presidenziali Usa, il versamento bipartizan a democratici e repubblicani a botte da montagne di dollari.
Le più recenti cifre parlano chiaro. Ecco i dati di un fresco report: "I maggiori gruppi commerciali dell'industria farmaceutica hanno dichiarato di aver speso 27,5 milioni di dollari in attività di lobbismo nel 2018, 1,4 milioni in più rispetto a dieci anni fa, il 2009, da quando cioè il Congresso e la Casa Bianca hanno creato l'Affordable Care Act, la revisione sanitaria meglio conosciuta come Obamacare".
Così prosegue la nota: "L'impennata delle spese da parte della ricerca farmaceutica e dei produttori americani è arrivata quando l'industria non è riuscita a fermare una soluzione legislativa all'ultimo minuto che avrebbe ridotto la quota di spese nel programma popolare Midicare e preparandosi a quella che potrebbe essere la sua sfida più impegnativa per i prossimi decenni".
Ancora: "PhRMA, l'associazione di categoria dei principali produttori di farmaci statunitensi, ha speso oltre 6 milioni di dollari per esercitare pressioni sul Congresso e sull'amministrazione Trump nel quarto trimestre, in base alle dichiarazioni depositate presso l'Office of Public Records del Senato. La maggiore spesa trimestrale di sempre è arrivata nei primi tre mesi del 2018, quando ha dichiarato di aver speso quasi 10 milioni di dollari. Una portavoce del gruppo ha rifiutato di commentare".
Più nel dettaglio alcune cifre big per big. "Anche le spese di lobbyng per un gruppo di aziende farmaceutiche sono aumentate nel quarto trimeste 2018. Tra queste: Abbot Laboratories che ha speso 1,4 milioni di dollari; Johnson Services Inc. che ha speso 2,3 milioni di dollari. Anche AstraZeneca Pharmaceuticals LP, Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals Inc. e Teva Pharmaceutical Industries Ltd. hanno registrato un aumento delle spese".
Chiamalo, se vuoi, lobbyng. Da noi un quarto di secolo fa scoppiò la "Farmatruffa" che coinvolse decine di casa farmaceutiche e che portò alla condanna penale e civile (5 milioni di euro a testa) di Sua Sanità Francesco De Lorenzo e del re mida al ministero Duilio Poggiolini.
Definizioni differenti per una sostanza che non cambia. Le regine di Big Pharma investono montagne di euro e dollari comprando la "rouling class", la classe dirigente per ottenerne mille volte di più coi loro profitti.
Sulla pelle dei cittadini.

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11 febbraio 2019

Dalla parte di TNT Village. Il file sharing va incoraggiato, non proibito


Il Partito Pirata sostiene l'associazione TNT Village – scambio etico – attualmente impegnata in numerose cause legali a causa delle attività svolte in questi anni in ambito file sharing Peer to Peer.

Ribadiamo che le leggi sulla cosiddetta "proprietà intellettuale" sono oggi del tutto obsolete e sbilanciate a favore delle industrie dell'intrattenimento, non tutelando adeguatamente né gli autori né i cittadini e società in generale, che hanno diritto sia ad una giusta retribuzione che alla libera circolazione della cultura e della conoscenza. Impedire la condivisione senza scopo di lucro di beni regolarmente acquistati rappresenta un'indebita ingerenza di terze parti in uno scambio tra privati. Se questo principio fosse applicato nella vita quotidiana, sarebbe vietato prestare libri ai propri vicini di casa.

I monopolisti del copyright, negli ultimi vent'anni, hanno impiegato enormi quantità di tempo e denaro in attività di lobbying tese a mantenere un privilegio monopolistico ormai del tutto ingiustificabile; la chiusura di Napster, il processo a The Pirate Bay, e in Italia la guerra contro TNT Village sono grotteschi e inutili tentativi di fermare le lancette del tempo: il mondo è già andato oltre gli editori e le case discografiche, trovando nuove forme di distribuzione di film, musica e libri e altro materiale culturale.

Come Partito Pirata vogliamo creare una società fondata sulla conoscenza come bene comune. Riteniamo che la competizione economica non possa basarsi sul controllo delle informazioni, ma sulla capacità di innovare. Il software e l'hardware libero, progetti come Wikipedia e altre iniziative open dimostrano che è possibile coniugare la libera circolazione delle idee con il legittimo desiderio di profitto economico.

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10 febbraio 2019

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 8 feb 2019

Réseau Voltaire
Focus




En bref

 
La France rappelle un de ses ambassadeurs auprès d'un membre de l'UE
 

 
L'Iran construirait des missiles de précision en Syrie
 

 
Erdoğan ne reconnaît pas el-Assad, mais discute avec son cabinet
 

 
Whitestream serait en mesure d'identifier les transactions en Bitcoin
 

 
Erik Prince investit en Chine
 

 
La France a fait pression sur l'Égypte contre la Syrie
 

 
L'Italie a posé son veto à la reconnaissance de Juan Guaidó par l'UE
 

 
Pour l'UE, Gibraltar est désormais une « colonie » de la Couronne
 

 
L'effondrement organisé de PDVSA
 
Controverses
Fil diplomatique

 
La Fraternité humaine pour la Paix mondiale et la Coexistence commune
 

 
Déclaration de l'Otan concernant le non-respect du traité sur les forces nucléaires à portée intermédiaire (FNI) par la Russie
 

 
Le président Trump soutient les efforts du peuple du Venezuela pour rétablir la démocratie dans son pays
 

 

« Horizons et débats », n°3, 4 février 2019
Le Venezuela agressé
Partenaires, 4 février 2019

« Horizons et débats », n°2, 21 janvier 2019
Interpréter l'Histoire
Partenaires, 29 janvier 2019

« Horizons et débats », n°1, 7 janvier 2019
France : le soulèvement des petites gens
Partenaires, 29 janvier 2019

« Horizons et débats », n°29/30, 27 décembre 2018
La paix ne règne pas, elle doit être créée
Partenaires, 29 janvier 2019
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09 febbraio 2019

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 8 feb 2019

Rete Voltaire
Focus




In breve

 
La Francia ritira il proprio ambasciatore presso un Paese membro della Ue
 

 
L'Iran costruirebbe missili di precisione in Siria
 

 
Erdoğan non riconosce al-Assad ma discute con il suo governo
 

 
Whitestream sarebbe in grado d'individuare le transazioni in Bitcoin
 

 
Erik Prince investe in Cina
 

 
La Francia fa pressioni sull'Egitto contro la Siria
 

 
L'Italia ha posto il veto al riconoscimento di Juan Guaidó da parte dell'UE
 

 
Adesso l'UE considera Gibilterra una «colonia» della Corona
 

 
Il crollo organizzato di PDVSA
 
Controversie

 
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