23 luglio 2017

Gli articoli della settimana di Z Net Italy 22 luglio 2017

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La guerra per procura post IS

scritto da Redazione il Jul 20, 2017 05:49 pm

di VIjay Prashad – 20 luglio 2017 Dopo che l'esercito iracheno, con il sostegno aereo statunitense, ha cacciato lo Stato Islamico (IS) da Mosul i combattenti dell'IS si sono riversati nelle nuove linee del fronte in Iraq e in Siria. Si schierano e combattono quando necessario, ma sono ugualmente a loro agio nell'abbandonare territori per posizioni più forti. In Iraq […]
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Sull'Anarchismo, il Marxismo e le Speranze per il Futuro

scritto da Redazione il Jul 20, 2017 04:28 pm

                    seconda parte di Noam Chomsky Intervista a Red and Black Revolution pubblicato originariamente da WSM in Irlanda nel 1998 Noam Chomsky e' conosciuto internazionalmente per le sue critiche della politica estera degli Stati Uniti e per il suo lavoro come linguista. Molto meno noto e' il suo continuo supporto per […]
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Il mito delle date di scadenza dei farmaci

scritto da Redazione il Jul 20, 2017 02:26 pm

di Marshall Allen – 19 luglio 2017 Questo articolo è co-pubblicato con il blog Shots della NPR La scatola dei farmaci su ricetta era stata dimenticata in fondo a un armadio di una farmacia al dettaglio così a lungo alcune delle pastiglie avevano data anteriore all'atterraggio sulla luna del 1969. La maggior parte di esse aveva superato di 30 o […]
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Le società finanziano programmi di etica

scritto da Redazione il Jul 18, 2017 10:13 pm

di Russell Mokhiber – 18 luglio 2017 Le università degli Stati Uniti non insegnano criminalità societaria. Insegnano invece etica degli affari. Un motivo: le società finanziano sempre più programma di etica. E le società vogliono mantenere l'attenzione sul positivo (etica degli affari), non sul negativo (criminalità societaria). Si prenda il caso del Center for Business Ethics [Centro per l'etica degli […]
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Ora di prendere posizione sul Venezuela

scritto da Redazione il Jul 16, 2017 10:07 pm

di Gregory Wilpert – 16 luglio 2017 Il Venezuela si sta dirigendo verso una posizione sempre più pericolosa, nella quale la guerra civile potrebbe diventare una possibilità reale. Sinora più di 100 persone sono state uccise in seguito a manifestazioni di massa; la maggior parte di tali morti sono responsabilità degli stessi dimostranti (nella misura in cui ne conosciamo la […]
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Le politiche economiche non mancano

scritto da Redazione il Jul 16, 2017 04:20 pm

di Dean Baker – 15 luglio 2017 Discorso a Les Rencontres Economiques d'Aix-en-Provence di Dean Baker, co-direttore del Center for Economic and Policy Research (CEPR) Il titolo di questa sessione chiede se siamo a corto di politiche economiche. E' una domanda sciocca, come si può dimostrare con una riflessione più chiara sull'economia. I dibattiti sulla politica economica troppo spesso si […]
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L'effetto uguaglianza

scritto da Redazione il Jul 15, 2017 09:01 pm

di Danny Dorling – 14 luglio 2017 [Brani dal libro Equality Effect – n.d.t.] Per tre decenni prima del 2008 alcuni paesi, tra cui Stati Uniti e Regno Unito, hanno scelto un percorso che ha condotto alla più vasta disuguaglianza, spesso sul presupposto che non esisteva alcuna alternativa praticabile. Tuttavia, anche sotto una globalizzazione in intensificazione, molti altri stati-nazione hanno […]
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Z Net Italy è la versione italiana del sito americano Z Net, attivo da più di dieci anni. Z Net è stato fondato da Michael Albert, l'autore di Parecon (Economia Partecipativa) ed ospita frequentemente scritti di Noam Chomsky ed altri famosi autori dell'area politica radical americana.
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22 luglio 2017

Schettino, Bossetti – Movente zero. E i clan ringraziano

bossetti schettino

In entrambi i casi – come ormai in talmente tante vicende giudiziarie che gli italiani ci hanno fatto l’abitudine – manca “naturalmente” il movente. Che importa? Fino a prima di Mani Pulite per un inquirente era impensabile condurre indagini, specie su vicende così clamorose ed efferate, senza riuscire a trovare uno straccio di motivazione alla base dei delitti. A noi tutti lo hanno insegnato uomini come il magistrato Ferdinando Imposimato, che in un suo libro di qualche anno fa, pubblicato a stralci dalla Voce, aveva magistralmente ricostruito casi di cronaca nera rimasti irrisolti partendo proprio dalla ricerca del movente. E ci aveva sempre azzeccato, come dimostrato poi dalle successive indagini, magari venti e passa anni più tardi.Scusate, lo so, questo titolo è un po’ forte. Ma è che dopo aver scritto e documentato tante volte la presenza dei clan camorristici tanto nell’affondamento del Concordia quanto nell’omicidio della piccola Yara, non si possono trovare parole diverse. Due notizie che arrivano a poche ore di distanza: lunedì a tarda notte la condanna in appello di Massimo Bossetti, nel pomeriggio di oggi le motivazioni della Cassazione sulla condanna definitiva per Francesco Schettino, il comandante che quella notte non ne voleva sapere di salire a bordo, cazzo!
Oggi invece si fa così.
Perché un comandante di lungo corso con enorme esperienza una sera decide di mettere in pericolo la vita di migliaia di persone, giocandosi tutto per andare a sbattere a folle velocità contro scogli che conosce a menadito per aver battuto quella rotta centinaia di volte?
Boh, non si sa. Poi spunta una pista comodissima (per gli investigatori). Ecco, già, il comandante quella sera (notte fonda, isola spenta, tutti a dormire in pieno gennaio) voleva fare “l’inchino”. A chi? A se stesso? Alla sua vita che stava per essere distrutta?
Non interessa. La pista dell’inchino va benissimo. Specie se da qualche parte spuntano giornalisti che non si rassegnano. Come la Voce, che a marzo 2012 portava agli inquirenti su un piatto d’argento un super testimone: l’avvocato spagnolo Jesus Bethencourt, pronto a testimoniare su quelle torce notturne lungo la costa e i possibili trasbordi di “qualcosa” in mare aperto, dove è zona franca, off limits alle autorità, e l’unico dominus è il comandante della nave, tanto che può perfino celebrare matrimoni.
Sono passati cinque e passa anni da quel nostro primo articolo. Ma, come ha confermato pochi mesi fa la brava e giovane collega Simona Zecchi, Bethencourt non è stato mai ascoltato, né tanto meno chiamato, dall’autorità giudiziaria italiana. Il suo racconto avrebbe fatto aprire capitoli che avrebbero rimesso in discussione tutto. Perché nel frattempo altre Procure avevano condotto operazioni che dimostrano come i traffici di stupefacenti a bordo di navi da crociera siano ben altro che un “inchino” qualunque.
Per Massimo Giuseppe Bossetti manca, analogamente, qualsiasi tipo di motivazione. Sono anni che lo diciamo e lo ha ripetuto anche lui in un estremo tentativo di salvarsi, due giorni fa, in aula: quella bambina poteva essere sua figlia, non esiste nessun motivo logico – o almeno, non è mai stato trovato – per il quale avrebbe dovuto orrendamente seviziarla.
C’è invece chi quelle sevizie, impresse sul corpo di innocenti con un coltellino intrecciando croci – vedi la povera Melania Rea – le conosce bene. Perché le pratica come terrificante avvertimento. I clan camorristici del napoletano, a Brembate, erano una presenza fissa ed ingombrante ben prima dei tempi di Yara. Molti conoscevano i luoghi dello spaccio. E frequentavano i party organizzati dai costruttori di riferimento, i Locatelli, cui prendevano parte grosse autorità locali, compreso qualche vertice giudiziario.
Bossetti non aveva nessun motivo? Poco importa. La pista di Ignoto uno è perfetta per evitare di mettere al corda al collo ai notabili della zona, quelli che sapevano, o almeno immaginavano. E tacevano.
Oggi funziona così, movente zero. E nessuno che dica una parola. Fino a quando in questa assurda macelleria non ci finisce in prima persona. Tutti zitti. I clan ringraziano.

19 luglio 2017 autore: Rita Pennarola

21 luglio 2017

Premio Roberto Morrione: L'ultimo Borsellino - documento inedito


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L'Ultimo Borsellino. Si preferiscono le fiction ai filmati veri. DOCUMENTO INEDITO

L'Ultimo Borsellino. Si preferiscono le fiction ai filmati veri. DOCUMENTO INEDITO

Pubblichiamo oggi in esclusiva il documento inedito scritto da Sigfrido Ranucci, attuale conduttore di Report, in occasione dell'uscita nel 2010 del libro "Il patto. Da Ciancimino a Dell'Utri. La trattativa Stato e mafia nel racconto inedito di un infiltrato"  (edizioni Chiarelettere) scritto insieme a Nicola Biondo.
Nel 2000 Ranucci era nella redazione di RaiNews24 quando il direttore Roberto Morrione decide di preparare lo speciale di un'ora sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio con la messa in onda dell'ultima intervista al giudice Borsellino realizzata dai giornalisti francesi Calvi e Moscardo. Nel suo racconto la ricostruzione di quanto accadde (e quanto invece restò silente e immobile) nelle stanze Rai, nei mezzi di informazione del nostro Paese e nei palazzi del potere a seguito di questa coraggiosa decisione.
Ringraziamo Sigfrido Ranucci per aver condiviso con noi questo documento. Leggi tutto.
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20 luglio 2017

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 19 luglio 2017


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Il presidente Kadyrov vuole purificare il sangue ceceno dai gay
 

 
I media e gli orsi polari
 

 
I media e l'Antartide
 

 
Le fughe di notizie dell'ex direttore dell'FBI
 

 
Chi organizza le fughe di notizie a danno di Donald Trump?
 

 
Hamas vieta alle donne i veicoli a due ruote
 

 
Fallisce il tentativo dell'ONU di formalizzare l'occupazione di Cipro
 

 
Project Veritas svela una campagna di menzogne di CNN
 
Controversie

 
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19 luglio 2017

È uscito PUNTOZERO #6 ! Un numero...speciale!


PUNTOZERO #6
è disponibile in edicola e nel nostro shop!
IN QUESTO NUMERO:

  • VACCINI: UN SALTO NEL BUIO
    di Gianni Lannes.
    I vaccini non servono alla salute dei bambini, ma ad annichilire grandi e piccini. I fatti esposti in questo articolo evidenziano in modo incontrovertibile come sia in atto ormai da tempo una guerra segreta volta ad acquisire totalmente il controllo dell'umanità, e come l'Italia priva di sovranità sia in prima linea nella sottomissione.

  • LO SPECCHIO DEL DRAGO: LA MAGIA DI ANGKOR WAT
    di Diego Antolini.
    La storia e la mitologia di Angkor Wat, un monumentale e straordinario complesso di templi risalente all'Impero Khmer, oggi in territorio cambogiano, rivelano sorprendenti collegamenti con la Costellazione del Draco con la quale sembra fossero allineati gli edifici principali circa 13.500 anni fa.

  • LE FAKE NEWS FANNO MALE AL RE
    di Barbara Tampieri.
    Una tagliente disamina sulla pervasività della propaganda di regime e sulle contromisure messe in atto contro il rigurgito dell'opinione pubblica, sino ad arrivare alla creazione del concetto di fake news.

  • LA MACCHINA, UN FUTURO POSSIBILE TRA SCIENZA E FILOSOFIA (Imperdibile!)
    di Roberta Rio e Francesco Alessandrini.
    La mente illuminata di Ettore Majorana, dal silenzio di un convento in cui si è volontariamente rinchiuso per decenni, ha prodotto una nuova matematica e una nuova fisica che alimentano un salto epocale nella conoscenza umana.

  • SOTTO LA LENTE
    Il futuro, quasi medioevale, della Francia di Macron - India e Nuova Zelanda: quando i fiumi (sacri) diventano "persone giuridiche" - È italiana la scoperta del "nucleare ecologico"- Le "scie chimiche" contro il "Riscaldamento Globale": un'idea di Harvard - Elon Musk nuovo re dei Borg? - Robotizzazione e immigrazione: quale futuro per gli esseri umani? - Le auto a combustibili fossili spariranno entro i prossimi otto anni? - Le batterie a base di canapa potrebbero cambiare per sempre il modo in cui immagazziniamo l'energia - Gli scienziati hanno scoperto che al momento del concepimento si verifica un lampo di luce "mozzafiato".

  • LA NUOVA VIA DELLA SETA, FRA REALTA' E OMBRE CINESI 
    di Marco Cedolin
    Il gigantesco progetto della cosiddetta "Nuova Via della Seta", promosso in primis dalla Cina e sostenuto dagli altri paesi del BRICS (Russia, Brasile, India e Sudafrica) è in procinto di rivoluzionare radicalmente l'economia dell'Eurasia, coinvolgendo almeno un centinaio di paesi, fra i quali un ruolo importante potrebbe spettare all'Italia.

  • IL MORBILLO TRA EPIDEMIE MEDIATICHE E FALSA "SCIENZA" 
    di Domenico Mastrangelo e Roberto Mastalla
    Dalla meningite al morbillo, le nuove "emergenze mediatiche" hanno assai poco di scientifico, anche in considerazione del fatto che sperimentazioni cliniche controllate contro placebo vengono fatte solo raramente e sovente per "debellare" epidemie inesistenti.

  • I MISTERI DEL B-2
    di Giorgio Iacuzzo
    Le tuttora avveniristiche tecnologie antigravitazionali implementate da molti anni nel bombardiere strategico statunitense B-2 Spirit, oltre che in campo militare, potrebbero avere enormi e benefiche ricadute anche in ambito civile, rivoluzionando letteralmente il settore del trasporto aereo.
      
  • LA MISTERIOSA VENDETTA NE IL BARILE DI AMONTILLADO
    di Sandro D. Fossemò
    Uno dei più noti racconti brevi del geniale Edgar Allan Poe contiene, nello stile e nell'ambientazione, una serie di frasi e di elementi simbolici apparentemente riconducibili alla Massoneria.
...a breve anche in formato digitale!
Via Terme, 51 - 35041 BATTAGLIA TERME (PD)

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18 luglio 2017

Il volo delle farfalle. La scomparsa di Emanuela Orlandi

L’attrice vincitrice del premio FERSEN per la drammaturgia VI edizione 2010 asostegno della petizione per la verità su Emanuela.
Continua ad occupare grandi spazi nel mondo dell’informazione la scomparsa “misteriosa” di Emanuela Orlandi ad una fermata d’autobus il 22 giugno 1983. Per questo motivo e per il grande successo di pubblico e di critica, riscosso nel mese scorso, la compagnia ed il Teatro dell’Orologio hanno deciso di riproporre lo spettacolo dal 18 al 30 maggio.
I tanti fili interrotti che compongono la trama della scomparsa di Emanuela Orlandi trovano solamente muri di silenzio. Le telefonate dei ”rapitori”, le dichiarazioni di Papa Giovanni Paolo II, le possibili connessioni con Ali Agca, il Fronte Turco…, quasi 27 anni di buio, fino alle rivelazioni di Sabrina Minardi, la superteste compagna di uno dei Boss della Banda Della Magliana che continua ad aprire scenari sui mandanti di questo insolito rapimento…
Tante tessere che danno vita a un giallo che non sembra trovare soluzione.
il volo delle farfalle
“Nostra figlia” ha dichiarato il padre, Ercole Orlandi, “è stata rapita da un’organizzazione così potente, così efficiente, che non aveva nessun timore degli inquirenti italiani. È un intrigo internazionale. Dietro la scomparsa di Emanuela si sono mossi grossi apparati. Servizi segreti, centrali di spionaggio straniere, ben organizzate, ben protette, con infinita libertà di movimento.”
Nello spettacolo che Federica Festa e Matteo Festa hanno dedicato a uno dei più oscuri misteri degli anni Ottanta, tre personaggi femminili danno voce e corpo alla storia: una venditrice di souvenir del Colonnato di San Pietro, una suora, la sorella della Orlandi. Tutte e tre toccate in modo diverso da questa scomparsa. La ricostruzione dell’intricato destino di Emanuela diventa una grande sfida al silenzio, all’omertà, ai depistaggi che hanno lasciato la famiglia Orlandi sola, accanto all’ombra di un’assenza.
“Lo spettacolo nasce da un commistione di sensi del dovere: di donna, di romana, di italiana, di attrice, di coetanea” è così che Federica Festa presenta il suo nuovo spettacolo, diretto e interpretato come di consueto da lei stessa.
“Io avrei la stessa età di Emanuela “dice” se lei non fosse stata sottratta all’attesa di quell’autobus. Come lei, da adolescente passeggiavo spesso tra san Pietro e Largo Argentina, come lei suonavo il flauto, indossavo jeans e scarpe da ginnastica. Mio zio era Monsignore, viveva nella Canonica del Vaticano e ho respirato a lungo nelle domeniche in visita a Zio Don Mario l’aria mista di Talco Roberts e mirra di quelle sale silenziose e vuote, dove si poteva parlare solo sottovoce e camminare a testa bassa.
Sono cresciuta con la storia della scomparsa di Emanuela e i primi giorni dopo quel 22 giugno 1983 i miei genitori mi dissero che non volevano che uscissi più da sola.”
Oggi questo mistero Federica e Matteo Festa lo vogliono guardare in faccia. Per conoscerlo meglio, per averne meno paura, mostrando dall’inizio alla fine e attraverso una puntuale analisi delle diverse sentenze della Procura di Roma e delle interviste ai protagonisti, ai testimoni, ai familiari, lo scenario completo di questa insoluta tragedia.
18 E 19 MAGGIO 2012 ORE 21.30
DOMENICA 20 MAGGIO ORE 18.30
TEATRO DELL’OROLOGIO SALA ORFEO
VIA DEI FILIPPINI 17-A WWW.TEATROROLOGIO.IT
TEL 066875550 BIGLIETTO 10 EURO
 Supervisione Marco Delle Fratte
LA voce di Emanuela è di Francesca La Scala
Tecnico Raffaele Cannavacciuolo
Foto di scena di Enzo Maniccia
il volo delle farfalle
Il volo delle farfalle

“Il volo delle falfalle”: semplicemente grazie, Federica.

Definire “Il volo delle farfalle” una rappresentazione teatrale è davvero riduttivo: non è una semplice sequenza di battute. È difficile da spiegare a chi non l’abbia visto, ma ci voglio ugualmente provare. Federica e Matteo Festa, autori di questa meraviglia, hanno raccolto in poco più di un’ora 29 anni di storia. Una storia fatta però non di cronaca asettica ma di sentimenti vivi.
Federica, unica e sublime attrice di questo spettacolo, interpreta diversi personaggi, dando vita a momenti leggeri e a momenti di profonda sofferenza, alternati a voci fuori campo che riportano le novità, che in questi anni si sono susseguite. La vediamo quindi interpretare una suora, l’insegnante di  canto corale di Emanuela che si prende cura della basilica di Sant’Apollinare prima, poi Natalina Orlandi e infine Imma, una simpatica venditrice ambulante che ha perso i suoi risparmi con lo scandalo del Banco Ambrosiano. Attraverso questi personaggi veniamo dunque a conoscenza delle varie piste che si sono seguite in questi anni: la banda della Magliana, il terrorismo internazionale, la fuga volontaria… Ma tutto avviene in maniera blanda senza puntare il dito contro questo piuttosto che quell’altro personaggio. I protagonisti, infatti, non sono le accuse ma i sentimenti: quelli di Natalina, quelli di Ercole, quelli di mamma Maria, quelli di tutti coloro che hanno conosciuto Emanuela. Chi ha letto il libro “Mia sorella Emanuela” a stento può riuscire a trattenere le lacrime quando viene riportato l’episodio della convocazione in caserma dei carabinieri, quando ad Ercole veniva offerto whisky mentre i militari setacciavano la zona, alla ricerca del corpo di Emanuela (in seguito al ritrovamento di una busta contenente dei sassolini, simbolo della via crucis, ndr). Difficile non sorridere amaramente alla lettura del diario di Emanuela: “ho 15 anni, frequento il liceo scientifico e forse mi daranno due materie a fine anno”… Eccoli i pensieri semplici e genuini di un’adolescente come tante a cui sono state strappate le ali della libertà. Come non provare rabbia alla lettura del passo biblico “la verità vi renderà liberi”. Come non provare tenerezza alle parole della suora “Ah, Emanuela… Aveva un sorriso così dolce che non potevi non contraccambiare!”. E il pensiero vola inevitabile a quella foto della sorridente ragazza con la fascetta.
Ieri, al Teatro dell’Orologio, prima dello spettacolo, tra il pubblico in attesa eccoli lì i soliti discorsi da bar, le fastidiose teorie da Cluedo. Dopo la rappresentazione, invece, solo il silenzio, un silenzio che sa di riflessione. Il primo aggettivo che mi è venuto in mente per descrivere “Il volo delle farfalle” è stato “catartico”. Federica Festa con la sua incredibile interpretazione tocca i cuori di ogni singolo spettatore che non può più rimanere un algido inquisitore. Viene trascinato dentro ai fatti, dentro al turbinio di emozioni, che, ovviamente, non possono essere le stesse che la famiglia Orlandi patisce da 29 anni, ma che fanno comunque star male, fanno smuovere le coscienze. Sono contenta che queste repliche siano coincise con il weekend che precede la marcia del prossimo 27 maggio perché, a mio avviso, gli spettatori non potranno non sentirsi coinvolti, non potranno non scendere in piazza. Grazie quindi a Federica e Matteo Festa che in questo lavoro hanno messo cuore e passione. In ogni singola scena, in ogni singola battuta si sentiva la convinzione di quello che si stava pronunciando. Tutto ciò fa bene alla “causa Orlandi”, ma fa bene anche a tutti noi, membri di una società in cui l’individualismo e l’egoismo sono “valori” che cercano di farsi strada sempre più. Grazie, Federica, per il tuo lavoro, per la tua interpretazione e per averci dimostrato che è ancora possibile dedicarsi al prossimo con abnegazione.
Mel
Hanno già scritto:
Lo spettacolo molto toccante è, forte della licenza poetica, un duro attacco al silenzio del Vaticano, parte questa particolarmente apprezzata dai familiari della vittima    Laura Landolfi, Il Riformista
Il volo delle farfalle è una vertigine che ci fa ridere amaramente ed indignare, un bell’esempio di teatro civile per non perdere del tutto la memoria, mai come oggi, destinata all’oblio. Gabriella Gallozzi, L’Unità
C’è l’intenzione di utilizzare il teatro per guardare in faccia un mistero, per conoscerlo meglio, per averne meno paura, mostrando dall’inizio alla fine e attraverso una puntigliosa analisi delle sentenze della Procura di Roma e delle interviste ai protagonisti, ai testimoni, ai familiari, lo scenario completo di questa mai risolta tragedia umana. Emilia Costantini, Corriere della sera
Un atto unico sconvolgente e lucido, in cui lo spettatore è coinvolto fino all’ osso, Tania Croce, Culturanet
La venditrice di souvenir, assolutamente il carattere più riuscito, che guarda la storia dall’esterno. Paola Polidori, Il Messaggero
Uno spettacolo che merita di essere visito perché realizzato con garbo; col garbo di chi vuol raccontare una storia senza sfruttarne i lati più oscuri ed inquietanti soltanto per rendere più appetibile la messa in scena.Camilla Barbieri, Recensito.net
Soffermarsi sul mestiere, sul talento innegabile di quest’attrice e della sua regia, è praticamente superfluo; basta assistere a questi sessanta minuti coinvolgenti, che non disdegnano neanche di suscitare sorrisi e commenti divertiti, senza mai perdere di vista quel filo rosso, accorato, legato al viso dolce di una ragazza scomparsa nel nulla, e al dolore e al ricordo di chi l’ha conosciuta. Un volo di farfalle lieve come il loro battito d’ali sottolinea i passaggi d’animo e d’intenzione delle molteplici interpretazioni della Festa, aiutata dalla sua fisionomia intensa e attenta. Luisa Monnet, Teatro.org
Questo è il vero teatro civile. Valentino de Luca, FUORI LE MURA. COM
Gli autori ringraziano Natalina Orlandi e Pietro Orlandi per il sostegno e il prezioso aiuto dato allo spettacolo.

emanuelaorlandi.altervista.org