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14 novembre 2017
Mangiafuoco: Mirella Gregori – Emanuela Orlandi, la storia. Prima Puntata
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09 novembre 2017
Tolentino, Fabrizio Peronaci presenta il suo nuovo libro "La tentazione"
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Peronaci presenterà il suo ultimo libro "La tentazione", edito da Centauria. Il libro percorre due filoni d'inchiesta. Entrambi sconvolgono l'ordine sacerdotale dei carmelitani scalzi. Uno scandalo sessuale ambientato, di notte, tra i viali di Villa Borghese e le stanze del vicino convento. E una passione lunga una vita tra un insigne reverendo e una professoressa romana. Il racconto, basato su fatti realmente accaduti, si snoda dunque lungo un doppio binario. Il primo parte dallo scandalo a luci rosse esploso nell'ottobre 2015 nell'ordine dei carmelitani scalzi, per il quale Jorge Mario Bergoglio pronunciò pubbliche scuse a nome della Chiesa. Il clamore dei media fu intenso, quanto breve. Ma il reporter autore dello scoop continuò a indagare, portando a galla il dossier secretato, inviato a papa Francesco, relativo a episodi di sesso a pagamento in seno alla Casa generalizia dei seguaci di Santa Teresa d'Avila. Una vicenda torbida, mai conclusa con un regolare processo canonico, nonostante le esortazioni alla trasparenza venute anche dall'interno della gerarchia ecclesiastica e dalla base dei fedeli.
La passione è invece quella esplosa a metà degli anni Sessanta tra il carmelitano Edoardo Raspini, all'epoca Padre Superiore della Provincia Romana, e un'insegnante di lettere. Compagno premuroso e papà di due figlie – da lui riconosciute ufficialmente – «Eddy» passava ogni giorno molte ore con l'amata, per poi all'alba indossare la tonaca e tornare tra i confratelli a condividere pasti, celebrare messe, gestire le finanze comuni. Una doppia vita scandita da cene clandestine al ristorante, incontri nascosti, ma anche da prelievi irregolari di danaro dalle casse della confraternita. Fino a che – nel giugno 1975 – la già rocambolesca relazione si trovò ad affrontare un'ulteriore prova: il coinvolgimento dello stesso padre Edoardo nel furto di un prezioso quadro seicentesco del "Gherardo delle Notti" dal convento di Monte Compatri. L'opera, valutata nell'ordine dei milioni di euro, non è stata ancora ritrovata.
Ce ne sono di rivelazioni e verità finalmente disvelate nel libro-inchiesta di Peronaci, che non ha mai abbandonato le ricerche più scottanti e i casi irrisolti che si celano o sono celati negli ambienti ecclesiastici. Due le precedenti pubblicazioni sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la prima scritta col fratello di Emanuela, Pietro Orlandi "Mia sorella Emanuela" e "Il Ganglio".
Un incontro da non perdere con un giornalista che intende far luce sulle tante vicende umane che si intrecciano con l'esistenza di una della più grandi e secolari istituzioni del mondo: la Chiesa cattolica.
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21 ottobre 2017
Emanuela Orlandi: Istituzione di una Commissione parlamentare dinchiesta
Per la vicenda di Emanuela Orlandi il Senatore Maurizio Santangelo (M5S) presenta il testo del Disegno di legge.
Una Commissione parlamentare d’inchiesta su Emanuela Orlandi, la quindicenne cittadina vaticana scomparsa 34 anni fa, per «verificare se la verità su questa sparizione non sia stata deliberatamente celata, al fine di proteggere personalità di vario livello e ambito». A chiederla è stato il Movimento Cinque Stelle con disegno di legge a prima firma di Maurizio Santangelo, che ha presentato la proposta a palazzo Madama, con il sostegno della famiglia Orlandi nel pomeriggio del 17 ottobre. Presenti alla conferenza stampa, Maria Antonietta Gregori, sorella di Mirella Gregori, e come conferenzieri i legali degli Orlandi Annamaria Bernardini de Pacee Laura Sgrò, la conduttrice del programma “Chi l’ha visto?” Federica Sciarelli e Pietro Orlandi.
Nel documento si legge che “il caso Orlandi deve essere oggetto di indagine di una Commissione parlamentare per verificare se la verità su questa sparizione non sia stata deliberatamente celata, al fine di proteggere personalità di vario livello e ambito. E’ necessario che quest’organo individui le responsabilità di chi doveva o poteva pervenire almeno ad una verità processuale. La stessa si ritiene necessaria per comprendere dove il sistema fallisce, dove si blocca l’ingranaggio e capirlo appare fondamentale, non solo per Emanuela Orlandi, ma per tutti gli scomparsi che lo Stato ha il dovere di rintracciare”.
La Commissione bicamerale concluderà i lavori entro nove mesi dalla sua composizione (venti senatori e venti deputati) e potrà chiedere, tra l’altro, al Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, di promuovere opportune iniziative diplomatiche presso gli organi competenti dello Stato della Città del Vaticano, al fine di acquisire informazioni, documenti e testimonianze, incluse le modalità dell’attività investigativa delle autorità italiane e vaticane.
Nel frattempo l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace chiederà alla famiglia di Emanuela Orlandi di presentare una denuncia di scomparsa presso la gendarmeria dello Stato Vaticano in quanto Emanuela rimane una cittadina vaticana ancora iscritta al registro dell’anagrafe. “Il Vaticano vorrà rispondere? Ci sarà una risposta da parte di uno Stato estero che finora si è trincerato?”. Ad oggi, continua l’avvocato, «ci è stato risposto non in maniera ufficiale, ma da un convegno, che “il caso è chiuso‘”.
Visualizza e scarica il DISEGNO DI LEGGE
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03 ottobre 2017
Fittipaldi: “Ho trovato un documento uscito dal Vaticano”
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21 settembre 2017
Francesca Immacolata Chaouqui: c’è il file Emanuela Orlandi
Non volendo, ho letto molte cose: C'è il file di Emanuela Orlandi e capisco il finale di una storia che deve rimanere sepolta, parlo solo di ciò che è di mia competenza anche perché non ero tenuta a vedere quei documenti sul caso Orlandi
Francesca Immacolata Chaouqui, laureatasi in Giurisprudenza all'Università Sapienza di Roma, sposa un informatico, Corrado Lanino, che ha una lunga esperienza di lavoro in Vaticano. Lavora per Ernst&Young Italia e per lo studio legale Orrick, Herrington & Sutcliffe Italia.
La svolta per lei arriva quando Papa Francesco la chiama, nel luglio del 2013, a far parte della Cosea, la Commissione referente di studio e indirizzo sull'organizzazione delle strutture economiche e amministrative della Santa Sede, guidata dal monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda. Tutti e due vengono arrestati in Vaticano per la fuga di notizie e la divulgazione di documenti riservati, anche se la Chaouqui viene poi rilasciata per la sua collaborazione alle indagini.
In rete, su Linkedin, la Chaouqui così descrive il proprio ruolo all'interno della commissione vaticana: "Sono membro della Pontificia Commissione Referente di studio e di indirizzo sulla struttura degli enti economici e amministrativi della Santa Sede. Sono parte attiva di un team composto da 8 esperti di materie giuridiche, economiche, finanziarie e organizzative con la responsabilità di raccogliere informazioni per introdurre riforme nelle istituzioni della Santa Sede, finalizzate ad un'ottimizzazione degli organismi esistenti e ad una più attenta programmazione delle attività economiche di tutte le Amministrazioni vaticane. La posizione, creata tramite Chirografo da Sua Santità Papa Francesco, è coperta da segreto di Stato e riporta esclusivamente al Pontefice. Sono l'unica donna, l'unica under 55 e l'unica italiana del team composto da sette laici e un prelato".
«Dossier scottanti in una cassaforte della mia camera da letto? In realtà, è un caveau in
un'azienda specializzata». È quanto afferma al Fatto Quotidiano «Io ho iniziato la mia carriera grazie a Giulio Andreotti, da lui ho imparato l'importanza degli archivi».
un'azienda specializzata». È quanto afferma al Fatto Quotidiano «Io ho iniziato la mia carriera grazie a Giulio Andreotti, da lui ho imparato l'importanza degli archivi».
Esce il suo libro "Nel nome di Pietro"
Nel giorno di uscita del suo nuovo libro, Nel nome di Pietro edito da Sperling & Kupfer, sottotitolo: "Ricchezze, affari, intrighi e scandali dalla carte segrete della commissione del Papa", Chaouqui spiega di aver «messo nel libro quello che era importante per smontare certe ricostruzioni. Il resto lo userò solo se sarà necessario per il bene della Chiesa: ho già iniziato un secondo libro…». Per la prima volta, viene alla luce «per intero la storia dei lavori della Commissione pontificia sulle finanze vaticane. Una ricostruzione dall'interno – forte di corrispondenze e documenti esclusivi mai resi pubblici – di sprechi, ricchezza, affari e intrighi. E soprattutto un duro j'accuse alle lobby internazionali che all'interno del Vaticano vorrebbero compromettere la missione di rinnovamento di Papa Francesco».
Nel dialogo-intervista con lo scrittore Andrea Di Consoli, Francesca Immacolata Chaouqui, tra l'altro, risponde:
E allora proviamo a dire qualche verità. A un certo punto lei fa un riferimento alla lobby dei gay in Vaticano. Dunque esiste, questa lobby?
"Non lo dico solo io, lo ha detto anche Papa Benedetto XVI. Purtroppo ci sono delle correnti e dei gruppi che hanno come obiettivo quello di proteggersi tra di loro, perché magari condividono qualcosa, hanno dei segreti che li accomunano".
C'è un passaggio nel libro che è molto forte. Lei sostiene che alla Cosea arrivavano continuamente dossier anonimi, anche fotografici, su abitudini e comportamenti di uomini di Chiesa. Perché non ne parla più dettagliatamente?
"Se io raccontassi queste cose non farei il bene della Chiesa. Ho fatto riferimento a questi dossier per far capire come dall'esterno si tentasse di utilizzare e strumentalizzare Cosea per cose interne. Io e Balda queste cose le vedevamo per primi perché eravamo gli unici due componenti della commissione che vivevano a Roma. In alcuni casi abbiamo avvisato il Pontefice, in altri abbiamo deciso di non dire niente".
Ma dove si trovano ora questi materiali? Sono stati distrutti?
"No, no. Questi materiali li ho io".
Ho capito. Nel libro fa anche un riferimento al caso Orlandi. Cito testualmente: "C'è il file di Emanuela Orlandi e capisco il finale di una storia che deve rimanere sepolta". Cosa significa questa frase ermetica e sibillina?
"Nel libro ci sono delle cose che aiutano a ricostruire la mia verità, e ce ne sono altre che ho inserito solo per far capire il contesto nel quale ho lavorato. Se rivelassi alcune cose non aiuterei nessuno, non farei il bene della Chiesa. Ma non è il mio ruolo. Non sono io a dover dire certe cose".
Sì, però lei dimostra di sapere la verità sul caso Orlandi. Perché non la dice?
"Non volendo, ho letto delle cose. Ho letto molte cose, sì. E se fossi io a decidere se rivelarle o no, parlerei. Ma è una mia precisa impostazione: parlo solo di ciò che è di mia competenza. Anche perché non ero tenuta a vedere quei documenti sul caso Orlandi".
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18 settembre 2017
Giallo Emanuela Orlandi / Il Vaticano sapeva, ecco le prove - Inchiesta esclusiva su la Voce delle Voci
comunicato stampa
GIALLO EMANUELA ORLANDI / IL VATICANO SAPEVA, ECCO LE PROVE
in esclusiva l'inchiesta della Voce sul caso di Emanuela Orlandi
Il Vaticano sapeva. Il caso di Emanuela Orlandi è tra i documenti segreti custoditi nella cassaforte della "Prefettura della Casa Pontificia", con tanto di cifre e dati.Lo rivela il sito di controinformazione "La Voce delle Voci", che fornisce una serie di particolari del tutto inediti.Tra le carte racchiuse nella cassaforte vaticana ci sono documenti top secret che dettagliano una serie di spese e uscite "nere", che vanno dai trasferimenti dallo IOR alle banche del Lussemburgo, a quelle per la sicurezza, fino al caso Orlandi.In particolare - scrive la Voce - tra i documeti scottanti c'è una contabilità amministrativa che concerne le spese per una permanenza a Londra di Emanuela Orlandi, all'interno di una clinica privata.Un fatto gravissimo, che palesa quanto il Vaticano fosse a conoscenze di tutte le trame che riguardano il rapimento di Emanuela Orlandi.
17 settembre 2017
La Voce delle Voci
contatti: 349.1115090
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17 agosto 2017
Dino Marafioti
L’ultimo lavoro di Dino Marafioti trovato morto nel suo appartamento all’età di 53 anni il 17 agosto 2013. Per 22 anni giornalista e redattore di Radio Radicale. Questo era il suo primo servizio video che raccoglie in modo critico e analitico i fatti e le informazioni sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Ne andava così fiero tanto da auspicarne la sua diffusione anche attraverso altri canali, comprese le televisioni.
Grazie Dino.
Timeline Video: (capitoli automatici in “Descrizione – Mostra altro“)
– Prologo [00:01:28]
– Pietro Orlandi [00:04:54]
– Natalina Orlandi [00:09:25]
– Telefonata Amerikano [00:10:25]
– Primo appello Papa Giovanni II [00:12:33]
– La pista internazionale Alì Agca [00:12:47]
– Marco Beltrandi – ex Parlamentare Radicale [00:13:44]
– Fabrizio Peronaci – Corriere della Sera [00:15:27 – 00:27:56]
– Marco Accetti – Indagato [00:18:15 – 00:36:10]
– “Emanuela e le altre” – Panorama- Mirella Gregori [00:24:11]
– Appello Papa Giovanni II per Emanuela e Mirella [00:24:57]
– Giuseppe Nicotri[00:30:23]
– Banda della Magliana [00:31:42]
– Giuseppe Nicotri pista via Monte del Gallo [00:48:48]
emanuelaorlandi.altervista.org
– Prologo [00:01:28]
– Pietro Orlandi [00:04:54]
– Natalina Orlandi [00:09:25]
– Telefonata Amerikano [00:10:25]
– Primo appello Papa Giovanni II [00:12:33]
– La pista internazionale Alì Agca [00:12:47]
– Marco Beltrandi – ex Parlamentare Radicale [00:13:44]
– Fabrizio Peronaci – Corriere della Sera [00:15:27 – 00:27:56]
– Marco Accetti – Indagato [00:18:15 – 00:36:10]
– “Emanuela e le altre” – Panorama- Mirella Gregori [00:24:11]
– Appello Papa Giovanni II per Emanuela e Mirella [00:24:57]
– Giuseppe Nicotri[00:30:23]
– Banda della Magliana [00:31:42]
– Giuseppe Nicotri pista via Monte del Gallo [00:48:48]
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13 agosto 2017
Una Commissione d’inchiesta parlamentare per Emanuela Orlandi
A settembre 2017 l'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare per Emanuela Orlandi.
Lo ha dichiarato il Senatore Vincenzo Santangelo, portavoce del Movimento 5 Stelle, dalla sua pagina Facebook:
CASO ORLANDI: 34 anni di indagine senza verità.
"Oggi voglio ricordare il caso di Emanuela Orlandi, nonostante si faccia molto per dimenticarlo.
Emanuela Orlandi era (è? era? ancora non è dato saperlo) una ragazza, quindicenne, cittadina vaticana, scomparsa nel nulla trentaquattro anni fa, divenuta, suo malgrado, il caso emblematico di come si possa essere sottratti alla propria vita, e, con ampi margini possibilità, cancellati dalla terra, senza che nessuno acceda alla verità sulla propria sorte.
Per lei, infatti, nessuna verità, né storica, né processuale. Lo Stato non è riuscito a dare risposte alla sua famiglia nonostante 34 anni indagini, terminate con l'archiviazione.
Uno Stato può spendere tanti soldi pubblici per 34 anni di indagini senza scoprire nulla? A settembre chiederemo l'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare per capirlo.
Il caso Orlandi è un simbolo di malagiustizia. Comprendere perché il sistema si sia così gravemente inceppato in questa vicenda giudiziaria, dai contorni paradossali, vuol dire dare una speranza anche a tutti gli scomparsi, tantissimi in Italia, che attendono di essere ritrovati, anche solo nella verità circa i loro destino."
Emanuela Orlandi era (è? era? ancora non è dato saperlo) una ragazza, quindicenne, cittadina vaticana, scomparsa nel nulla trentaquattro anni fa, divenuta, suo malgrado, il caso emblematico di come si possa essere sottratti alla propria vita, e, con ampi margini possibilità, cancellati dalla terra, senza che nessuno acceda alla verità sulla propria sorte.
Per lei, infatti, nessuna verità, né storica, né processuale. Lo Stato non è riuscito a dare risposte alla sua famiglia nonostante 34 anni indagini, terminate con l'archiviazione.
Uno Stato può spendere tanti soldi pubblici per 34 anni di indagini senza scoprire nulla? A settembre chiederemo l'istituzione di una Commissione d'inchiesta parlamentare per capirlo.
Il caso Orlandi è un simbolo di malagiustizia. Comprendere perché il sistema si sia così gravemente inceppato in questa vicenda giudiziaria, dai contorni paradossali, vuol dire dare una speranza anche a tutti gli scomparsi, tantissimi in Italia, che attendono di essere ritrovati, anche solo nella verità circa i loro destino."
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01 agosto 2017
“Storie – Chi l’ha Visto?” – Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Josè Garramon
Il caso irrisolto di Emanuela Orlandi si intreccia a quello di Mirella Gregori e Josè Garramon nella trasmissione Chi l’ha Visto? “Storie”
Le tre vicende sulle quali ci sono ancora tanti, troppi, interrogativi.
Mirella Gregori sparì nel nulla il 7 maggio 1983 all’età di 15 anni, Emanuela Orlandi il 22 giugno dello stesso anno in una storia intricatissima che ha coinvolto lo Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le Opere di Religione, la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti. José Garramon morì il 20 dicembre del 1983: Marco Accetti è l’uomo ritenuto responsabile dell’omicidio e lui stesso ha ammesso di aver preso parte al “rapimento conseziente” delle ragazze.
Nella puntata andata in onda il 6 agosto 2014 le tre storie vengono analizzate e in alcuni casi vi si trovano circostanze comuni.
1. Margherita Gerunda -Magistrato- [00:28:04, 00:29:19, 00:33:06, 00:36:12, 00:47:11, 00:49:18]
2. Dichiarazione Raffaella Monzi [00:05:36, 00:07:04]
3. Telefonata Emanuela [00:06:07]
4. Dichiarazioni Sambuco Alfredo [00:13:10, 01:32:24]
5. Ricostruzione prima telefonata Pierluigi [00:18:17]
6. Prima telefonata di Mario [00:21:40]
7. Primo appello di Papa Wojtyla [00:32:25]
8. Prima telefonata dell’Amerikano [00:33:16]
9. Registrazione voce Emanuela (“Convitto….”) [00:36:46]
10. Attentato al Papa [00:34:25]
11. Ferdinando Imposimato [00:35:20]
12. Ritrovamento fotocopia Tessera (“Con tanto affetto…”) [00:42:04]
13. Telefonata a casa di Laura [00:42:55]
14. Audiocassetta Piazza S.Pietro e via della Dataria [00:43:34]
15. Telefonata dell’Amerikano al Cardinale Casaroli [00:44:17]
16. Scadenza ultimatum 20 luglio [00:46:30]
17. Gennaro Egidio [00:48:04]
18. Comunicato Turkesch [00:50:23]
19. Mirella Gregori [00:51:42]
20. Dichiarazioni Sonia De Vito [00:56:16]
21. Inaugurazione bar Gregori [00:58:53]
22. Dichiarazione fidanzatino di Mirella [00:59:57]
23. Inchiesta Panorama [01.01.42]
24. Telefonata Amerikano al bar Gregori (descrizione abbigliamento) [01:05:08]
25. Appello Presidente della Repubblica (Sandro Pertini) per Mirella [01:27:23]
26. Telefonata Amerikano ad Egidio [01:08:27]
27. Adele Rando (Giudice Istruttore) [01:10:09]
28. Reticenze Vaticano [01:11:04-01:35:14]
29. Raoul Bonarelli [01:12:16]
30. Telefonata Bonarelli-Superiore [01:13:29]
31. Ultimo appello Ercole Orlandi [01:15:15]
32. Telefonata anonima a ClV? [01:16:57]
33. Morte De Pedis [01:17:34]
34. Sabrina Minardi [01:18:25-01:22:14-01:28:10]
35. Banda della Magliana [01:19:13-01:33:14]
36. Don Vergari – Poletti [01:19:42]
37. De Pedis apertura tomba [01:21:13]
38. Sergio Virtù [01:27:22]
39. Testimonianza Angelo [01:28:27]
40. Angelo Cassani (Ciletto) Gianfranco Cerboni (Gigetto) [01:30:15]
41. Ior-Antonio Mancini-Rosario Priore [01:33:07]
42. Preti pedofili [01:34:08]
43. Somiglianze Orlandi-Gugel [01:35:27]
44. Marco Accetti (Flauto) [01:37:17]
45. Marco Accetti (Josè Garramon) [01:42:17]
46. Marco Accetti (Licio Gelli) [01:48:59]
47. Marco Accetti (Pista pedofila) [01:52:47]
48. Marco Accetti (Padre Stefano) [01:54:10]
49. Marina Baldi (Genetista) [01:55:58]
emanuelaorlandi.altervista.org
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3. Telefonata Emanuela [00:06:07]
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5. Ricostruzione prima telefonata Pierluigi [00:18:17]
6. Prima telefonata di Mario [00:21:40]
7. Primo appello di Papa Wojtyla [00:32:25]
8. Prima telefonata dell’Amerikano [00:33:16]
9. Registrazione voce Emanuela (“Convitto….”) [00:36:46]
10. Attentato al Papa [00:34:25]
11. Ferdinando Imposimato [00:35:20]
12. Ritrovamento fotocopia Tessera (“Con tanto affetto…”) [00:42:04]
13. Telefonata a casa di Laura [00:42:55]
14. Audiocassetta Piazza S.Pietro e via della Dataria [00:43:34]
15. Telefonata dell’Amerikano al Cardinale Casaroli [00:44:17]
16. Scadenza ultimatum 20 luglio [00:46:30]
17. Gennaro Egidio [00:48:04]
18. Comunicato Turkesch [00:50:23]
19. Mirella Gregori [00:51:42]
20. Dichiarazioni Sonia De Vito [00:56:16]
21. Inaugurazione bar Gregori [00:58:53]
22. Dichiarazione fidanzatino di Mirella [00:59:57]
23. Inchiesta Panorama [01.01.42]
24. Telefonata Amerikano al bar Gregori (descrizione abbigliamento) [01:05:08]
25. Appello Presidente della Repubblica (Sandro Pertini) per Mirella [01:27:23]
26. Telefonata Amerikano ad Egidio [01:08:27]
27. Adele Rando (Giudice Istruttore) [01:10:09]
28. Reticenze Vaticano [01:11:04-01:35:14]
29. Raoul Bonarelli [01:12:16]
30. Telefonata Bonarelli-Superiore [01:13:29]
31. Ultimo appello Ercole Orlandi [01:15:15]
32. Telefonata anonima a ClV? [01:16:57]
33. Morte De Pedis [01:17:34]
34. Sabrina Minardi [01:18:25-01:22:14-01:28:10]
35. Banda della Magliana [01:19:13-01:33:14]
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39. Testimonianza Angelo [01:28:27]
40. Angelo Cassani (Ciletto) Gianfranco Cerboni (Gigetto) [01:30:15]
41. Ior-Antonio Mancini-Rosario Priore [01:33:07]
42. Preti pedofili [01:34:08]
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46. Marco Accetti (Licio Gelli) [01:48:59]
47. Marco Accetti (Pista pedofila) [01:52:47]
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18 luglio 2017
Il volo delle farfalle. La scomparsa di Emanuela Orlandi
L’attrice vincitrice del premio FERSEN per la drammaturgia VI edizione 2010 asostegno della petizione per la verità su Emanuela.
Continua ad occupare grandi spazi nel mondo dell’informazione la scomparsa “misteriosa” di Emanuela Orlandi ad una fermata d’autobus il 22 giugno 1983. Per questo motivo e per il grande successo di pubblico e di critica, riscosso nel mese scorso, la compagnia ed il Teatro dell’Orologio hanno deciso di riproporre lo spettacolo dal 18 al 30 maggio.
I tanti fili interrotti che compongono la trama della scomparsa di Emanuela Orlandi trovano solamente muri di silenzio. Le telefonate dei ”rapitori”, le dichiarazioni di Papa Giovanni Paolo II, le possibili connessioni con Ali Agca, il Fronte Turco…, quasi 27 anni di buio, fino alle rivelazioni di Sabrina Minardi, la superteste compagna di uno dei Boss della Banda Della Magliana che continua ad aprire scenari sui mandanti di questo insolito rapimento…
Tante tessere che danno vita a un giallo che non sembra trovare soluzione.
“Nostra figlia” ha dichiarato il padre, Ercole Orlandi, “è stata rapita da un’organizzazione così potente, così efficiente, che non aveva nessun timore degli inquirenti italiani. È un intrigo internazionale. Dietro la scomparsa di Emanuela si sono mossi grossi apparati. Servizi segreti, centrali di spionaggio straniere, ben organizzate, ben protette, con infinita libertà di movimento.”
Nello spettacolo che Federica Festa e Matteo Festa hanno dedicato a uno dei più oscuri misteri degli anni Ottanta, tre personaggi femminili danno voce e corpo alla storia: una venditrice di souvenir del Colonnato di San Pietro, una suora, la sorella della Orlandi. Tutte e tre toccate in modo diverso da questa scomparsa. La ricostruzione dell’intricato destino di Emanuela diventa una grande sfida al silenzio, all’omertà, ai depistaggi che hanno lasciato la famiglia Orlandi sola, accanto all’ombra di un’assenza.
“Lo spettacolo nasce da un commistione di sensi del dovere: di donna, di romana, di italiana, di attrice, di coetanea” è così che Federica Festa presenta il suo nuovo spettacolo, diretto e interpretato come di consueto da lei stessa.
“Io avrei la stessa età di Emanuela “dice” se lei non fosse stata sottratta all’attesa di quell’autobus. Come lei, da adolescente passeggiavo spesso tra san Pietro e Largo Argentina, come lei suonavo il flauto, indossavo jeans e scarpe da ginnastica. Mio zio era Monsignore, viveva nella Canonica del Vaticano e ho respirato a lungo nelle domeniche in visita a Zio Don Mario l’aria mista di Talco Roberts e mirra di quelle sale silenziose e vuote, dove si poteva parlare solo sottovoce e camminare a testa bassa.
Sono cresciuta con la storia della scomparsa di Emanuela e i primi giorni dopo quel 22 giugno 1983 i miei genitori mi dissero che non volevano che uscissi più da sola.”
Oggi questo mistero Federica e Matteo Festa lo vogliono guardare in faccia. Per conoscerlo meglio, per averne meno paura, mostrando dall’inizio alla fine e attraverso una puntuale analisi delle diverse sentenze della Procura di Roma e delle interviste ai protagonisti, ai testimoni, ai familiari, lo scenario completo di questa insoluta tragedia.
18 E 19 MAGGIO 2012 ORE 21.30DOMENICA 20 MAGGIO ORE 18.30TEATRO DELL’OROLOGIO SALA ORFEOVIA DEI FILIPPINI 17-A WWW.TEATROROLOGIO.ITTEL 066875550 BIGLIETTO 10 EURO
Supervisione Marco Delle Fratte
LA voce di Emanuela è di Francesca La Scala
Tecnico Raffaele Cannavacciuolo
Foto di scena di Enzo Maniccia
“Il volo delle falfalle”: semplicemente grazie, Federica.
Definire “Il volo delle farfalle” una rappresentazione teatrale è davvero riduttivo: non è una semplice sequenza di battute. È difficile da spiegare a chi non l’abbia visto, ma ci voglio ugualmente provare. Federica e Matteo Festa, autori di questa meraviglia, hanno raccolto in poco più di un’ora 29 anni di storia. Una storia fatta però non di cronaca asettica ma di sentimenti vivi.
Federica, unica e sublime attrice di questo spettacolo, interpreta diversi personaggi, dando vita a momenti leggeri e a momenti di profonda sofferenza, alternati a voci fuori campo che riportano le novità, che in questi anni si sono susseguite. La vediamo quindi interpretare una suora, l’insegnante di canto corale di Emanuela che si prende cura della basilica di Sant’Apollinare prima, poi Natalina Orlandi e infine Imma, una simpatica venditrice ambulante che ha perso i suoi risparmi con lo scandalo del Banco Ambrosiano. Attraverso questi personaggi veniamo dunque a conoscenza delle varie piste che si sono seguite in questi anni: la banda della Magliana, il terrorismo internazionale, la fuga volontaria… Ma tutto avviene in maniera blanda senza puntare il dito contro questo piuttosto che quell’altro personaggio. I protagonisti, infatti, non sono le accuse ma i sentimenti: quelli di Natalina, quelli di Ercole, quelli di mamma Maria, quelli di tutti coloro che hanno conosciuto Emanuela. Chi ha letto il libro “Mia sorella Emanuela” a stento può riuscire a trattenere le lacrime quando viene riportato l’episodio della convocazione in caserma dei carabinieri, quando ad Ercole veniva offerto whisky mentre i militari setacciavano la zona, alla ricerca del corpo di Emanuela (in seguito al ritrovamento di una busta contenente dei sassolini, simbolo della via crucis, ndr). Difficile non sorridere amaramente alla lettura del diario di Emanuela: “ho 15 anni, frequento il liceo scientifico e forse mi daranno due materie a fine anno”… Eccoli i pensieri semplici e genuini di un’adolescente come tante a cui sono state strappate le ali della libertà. Come non provare rabbia alla lettura del passo biblico “la verità vi renderà liberi”. Come non provare tenerezza alle parole della suora “Ah, Emanuela… Aveva un sorriso così dolce che non potevi non contraccambiare!”. E il pensiero vola inevitabile a quella foto della sorridente ragazza con la fascetta.
Federica, unica e sublime attrice di questo spettacolo, interpreta diversi personaggi, dando vita a momenti leggeri e a momenti di profonda sofferenza, alternati a voci fuori campo che riportano le novità, che in questi anni si sono susseguite. La vediamo quindi interpretare una suora, l’insegnante di canto corale di Emanuela che si prende cura della basilica di Sant’Apollinare prima, poi Natalina Orlandi e infine Imma, una simpatica venditrice ambulante che ha perso i suoi risparmi con lo scandalo del Banco Ambrosiano. Attraverso questi personaggi veniamo dunque a conoscenza delle varie piste che si sono seguite in questi anni: la banda della Magliana, il terrorismo internazionale, la fuga volontaria… Ma tutto avviene in maniera blanda senza puntare il dito contro questo piuttosto che quell’altro personaggio. I protagonisti, infatti, non sono le accuse ma i sentimenti: quelli di Natalina, quelli di Ercole, quelli di mamma Maria, quelli di tutti coloro che hanno conosciuto Emanuela. Chi ha letto il libro “Mia sorella Emanuela” a stento può riuscire a trattenere le lacrime quando viene riportato l’episodio della convocazione in caserma dei carabinieri, quando ad Ercole veniva offerto whisky mentre i militari setacciavano la zona, alla ricerca del corpo di Emanuela (in seguito al ritrovamento di una busta contenente dei sassolini, simbolo della via crucis, ndr). Difficile non sorridere amaramente alla lettura del diario di Emanuela: “ho 15 anni, frequento il liceo scientifico e forse mi daranno due materie a fine anno”… Eccoli i pensieri semplici e genuini di un’adolescente come tante a cui sono state strappate le ali della libertà. Come non provare rabbia alla lettura del passo biblico “la verità vi renderà liberi”. Come non provare tenerezza alle parole della suora “Ah, Emanuela… Aveva un sorriso così dolce che non potevi non contraccambiare!”. E il pensiero vola inevitabile a quella foto della sorridente ragazza con la fascetta.
Ieri, al Teatro dell’Orologio, prima dello spettacolo, tra il pubblico in attesa eccoli lì i soliti discorsi da bar, le fastidiose teorie da Cluedo. Dopo la rappresentazione, invece, solo il silenzio, un silenzio che sa di riflessione. Il primo aggettivo che mi è venuto in mente per descrivere “Il volo delle farfalle” è stato “catartico”. Federica Festa con la sua incredibile interpretazione tocca i cuori di ogni singolo spettatore che non può più rimanere un algido inquisitore. Viene trascinato dentro ai fatti, dentro al turbinio di emozioni, che, ovviamente, non possono essere le stesse che la famiglia Orlandi patisce da 29 anni, ma che fanno comunque star male, fanno smuovere le coscienze. Sono contenta che queste repliche siano coincise con il weekend che precede la marcia del prossimo 27 maggio perché, a mio avviso, gli spettatori non potranno non sentirsi coinvolti, non potranno non scendere in piazza. Grazie quindi a Federica e Matteo Festa che in questo lavoro hanno messo cuore e passione. In ogni singola scena, in ogni singola battuta si sentiva la convinzione di quello che si stava pronunciando. Tutto ciò fa bene alla “causa Orlandi”, ma fa bene anche a tutti noi, membri di una società in cui l’individualismo e l’egoismo sono “valori” che cercano di farsi strada sempre più. Grazie, Federica, per il tuo lavoro, per la tua interpretazione e per averci dimostrato che è ancora possibile dedicarsi al prossimo con abnegazione.
Mel
Hanno già scritto:
Lo spettacolo molto toccante è, forte della licenza poetica, un duro attacco al silenzio del Vaticano, parte questa particolarmente apprezzata dai familiari della vittima Laura Landolfi, Il Riformista
Il volo delle farfalle è una vertigine che ci fa ridere amaramente ed indignare, un bell’esempio di teatro civile per non perdere del tutto la memoria, mai come oggi, destinata all’oblio. Gabriella Gallozzi, L’Unità
C’è l’intenzione di utilizzare il teatro per guardare in faccia un mistero, per conoscerlo meglio, per averne meno paura, mostrando dall’inizio alla fine e attraverso una puntigliosa analisi delle sentenze della Procura di Roma e delle interviste ai protagonisti, ai testimoni, ai familiari, lo scenario completo di questa mai risolta tragedia umana. Emilia Costantini, Corriere della sera
Un atto unico sconvolgente e lucido, in cui lo spettatore è coinvolto fino all’ osso, Tania Croce, Culturanet
La venditrice di souvenir, assolutamente il carattere più riuscito, che guarda la storia dall’esterno. Paola Polidori, Il Messaggero
Uno spettacolo che merita di essere visito perché realizzato con garbo; col garbo di chi vuol raccontare una storia senza sfruttarne i lati più oscuri ed inquietanti soltanto per rendere più appetibile la messa in scena.Camilla Barbieri, Recensito.net
Soffermarsi sul mestiere, sul talento innegabile di quest’attrice e della sua regia, è praticamente superfluo; basta assistere a questi sessanta minuti coinvolgenti, che non disdegnano neanche di suscitare sorrisi e commenti divertiti, senza mai perdere di vista quel filo rosso, accorato, legato al viso dolce di una ragazza scomparsa nel nulla, e al dolore e al ricordo di chi l’ha conosciuta. Un volo di farfalle lieve come il loro battito d’ali sottolinea i passaggi d’animo e d’intenzione delle molteplici interpretazioni della Festa, aiutata dalla sua fisionomia intensa e attenta. Luisa Monnet, Teatro.org
Questo è il vero teatro civile. Valentino de Luca, FUORI LE MURA. COM
Gli autori ringraziano Natalina Orlandi e Pietro Orlandi per il sostegno e il prezioso aiuto dato allo spettacolo.
emanuelaorlandi.altervista.org
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