07 gennaio 2023

Rete Voltaire: Voltaire, attualità internazionale



Rete Voltaire
Voltaire, attualità internazionale, n°22
Rete Voltaire | 6 gennaio 2023

Negli ultimi sei mesi abbiamo costituito una rete internazionale di informatori per migliorare un notiziario settimanale, dedicato alla fine dell'egemonia occidentale e alla transizione a un mondo unipolare.

Per consentirvi di giudicare la qualità di questo lavoro di agenzia, vi proponiamo l'ultimo numero Voltaire, attualità internazionale, fatto esclusivamente di dispacci contestualizzati.

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05 gennaio 2023

L'Onu adisce il tribunale interno per dichiarare illegale l'occupazione della Palestina

Il primo ministro Benjamin Netanyahu non avrebbe dovuto twittare: «Ecco le linee direttrici del governo nazionale da me guidato: il popolo ebraico ha un diritto esclusivo e incontestabile su tutte le regioni della Terra d’Israele. Il governo favorirà e svilupperà la colonizzazione di tutte le parti della Terra d’Israele – in Galilea, nel Negev, sulle alture del Golan, in Giudea e in Samaria».

In risposta, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato – con 87 voti a favore (aggregati attorno a Russia e Cina), 26 voti contrari (fra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Austria, Canada, Germania e Italia), nonché 53 astensioni (fra cui Francia, Brasile, Danimarca, Finlandia, Giappone, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, soprattutto Ucraina) – una risoluzione che all’art. 18 chiede alla Corte Internazionale di Giustizia, ossia al tribunale interno dell’Onu, di deliberare sull’occupazione israeliana dei Territori Palestinesi.

30 dicembre 2022

Dopo Bush, Obama e Biden, ristabilire la libertà di espressione in Occidente, di Thierry Meyssan

Il presidente Repubblicano George Bush Jr. e i presidenti Democratici Barack Obama e Joe Biden hanno smantellato la libertà di espressione in Occidente, trasformando i principali media in supporti della loro comune ideologia. Da due decenni la stampa chiude gli occhi su tutto ciò che contraddice i discorsi ufficiali di Washington convertendosi a tutte le loro sciocchezze. Il jacksoniano Donald Trump ha fatto del ripristino della libertà di espressione il fulcro della campagna 2024. Al momento è l’unico candidato ad aver assunto questa posizione.
L’Alleanza Atlantica coordina la propaganda di guerra: l’hanno dimostrato le menzogne di George Bush Jr. e Tony Blair.

Il 15 dicembre 2022 Donald Trump ha pronunciato il suo primo discorso elettorale, facendo del ripristino della libertà di espressione negli Stati Uniti la priorità; nel contempo, le rivelazioni di Elon Musk (Twitter Files) e quelle dell’American First Legal Foundation dimostrano che tutta l’informazione è manipolata.

28 novembre 2022

Pedofilia, perché in Italia i preti sotto accusa riescono sempre a cavarsela

Lucetta Scaraffia e Anna Foa per Editoriale Domani – In Italia si parla poco e malvolentieri degli abusi del clero. Anzi, pare che quanto più emergono i dati allarmanti delle inchieste in altri paesi europei tanto più si voglia tacere, anche se ultimamene non si osa più, da parte clericale, vantare l’apparente minore coinvolgimento italiano.

I motivi di questo silenzio sono molti, radicati nella storia: una istituzione ecclesiastica sempre molto legata al potere, cattolici che si sentono più aderenti a una parte politico-sociale che credenti i quali cercano di realizzare l’insegnamento evangelico.

15 novembre 2022

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 15 nov 2022



Focus
 
 



In breve

 
Il conflitto in Ucraina è una guerra civile?
 

 
È pubblicato il n° 14 di Voltaire, attualità internazionale
 
Controversie
 

 
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07 novembre 2022

‘Alla velocità della Scienza ’ — Uno scandalo al di là dei vostri incubi peggiori


 
La premessa alla base dell’obbligo di vaccinazione COVID e dei passaporti vaccinali era che, con la vaccinazione, si sarebbero protetti gli altri, in quanto si sarebbe evitata l’infezione e la diffusione della COVID-19.

All’inizio di ottobre 2022, durante un’audizione sulla COVID al Parlamento Europeo, il deputato olandese Rob Roos ha interrogato la presidente dei mercati internazionali sviluppati di Pfizer, Janine Small, per sapere se Pfizer avesse, prima del suo lancio, effettivamente testato e confermato che il suo vaccino a base di mRNA avrebbe impedito la trasmissione del virus.

La Small ha ammesso che Pfizer non aveva mai verificato se il suo prodotto avrebbe impedito la trasmissione perché “avevamo dovuto muoverci alla velocità della scienza per capire cosa stava succedendo sul mercato… e avevamo dovuto fare tutto ciò che era a rischio.”

Sappiamo da oltre due anni che quei ‘vaccini’ non erano mai stati testati per verificare l’interruzione della trasmissione virale. Nell’ottobre 2020, Peter Doshi, redattore associato del BMJ, aveva evidenziato che le prove non erano state concepite per rivelare se i vaccini avrebbero impedito la trasmissione. Eppure tutti, nel governo e nei media, avevano insistito che avrebbero fatto proprio questo.

Non si è mai trattato di scienza o di proteggere gli altri. Bisognava seguire una narrativa studiata per far arrivare la tecnologia sperimentale dell’mRNA al maggior numero possibile di persone.

03 novembre 2022

La guerra, la propaganda, la cecità, di Thierry Meyssan

La propaganda rende ottusi. Sappiamo che i nazionalisti integralisti hanno commesso massacri abominevoli, in particolare durante la seconda guerra mondiale. Però ignoriamo quello che da trent’anni fanno alle nostre porte, in particolare la guerra civile che alimentano da otto anni. La nostra stupidità ci permette di tollerare le grida battagliere dei nostri responsabili politici schierati con questi criminali.

Slava Stetsko, vedova del primo ministro nazista Yaroslav Stetsko, ha aperto le sessioni della Verkhovna Rada del 1998 e 2002.

Quando sopraggiunge la guerra, sempre i governi ritengono necessario supportare il morale della popolazione inondandola di propaganda. La posta in gioco – la vita e la morte – è talmente elevata che il dibattito s’inasprisce e le posizioni estremiste mietono consensi. È esattamente ciò cui assistiamo in questo momento, o meglio è come stiamo cambiando. In questa partita le idee difese dagli uni e dagli altri non hanno alcun rapporto con i loro presupposti ideologici, ma con la contiguità al potere.