30 settembre 2021

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 29 set 2021



Focus
 
 



In breve

 
La CIA ha pianificato di rapire e assassinare Julian Assange
 

 
Cina e Regno Unito in competizione in Asia-Pacifico
 

 
I fotografi riescono a ingannare i migliori esperti
 

 
Joe Biden potrebbe dichiarare finita la guerra contro la Corea del Nord
 

 
Boicottaggio generale del Summit Globale contro il Covid-19
 

 
Ahmad Massud è fuggito dall'Afghanistan
 

 
Ancora la "soluzione a due Stati"
 

 
Riunione segreta dei capi di stato-maggiore statunitense e russo
 

 
Facebook sostiene o si oppone a uomini politici per mezzo dei media
 

 
La Francia si attrezza con un'unità di lotta alle fake news straniere
 

 
Washington si oppone alla Direttiva UE sul Mercato Digitale
 

 
Caccia finlandesi al posto di sottomarini australiani e aerei svizzeri
 

 
La Francia priva il Libano del personale sanitario
 
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GOVERNO / COME COMPRO LE TIVVU’ PRIVATE CON 50 MILIONI DI “PUBBLICITA’” PER LA CAMPAGNA COVID


Come compro l’informazione tivvù sparsa a macchia di leopardo in tutta Italia. In che modo acquisisco il consenso per orientare l’opinione pubblica a favore dei vaccini.

E’ questo il senso autentico di un decreto emanato a fine 2020 dal Ministero dello Sviluppo Economico per elargire la bellezza di 50 milioni di euro a circa 120 emittenti locali, dalle più grandi fino a quelle quasi parrocchiali.

Il ministro Giancarlo Giorgetti

Una pioggia di danari come neanche mamma DC, ai suoi gloriosi tempi, si sarebbe mai sognata di erogare, pena l’essere tacciata di bassa corruzione.

A festeggiare, come detto, sono tantissime antenne private, che in quelle palate milionarie trovano un nuovo propellente, dopo anni di vacche magre.

Si stropicciano le mani soprattutto due gruppi leader, da tempo, nel settore: largamente in testa nella special hit dei fondi allegramente erogati, infatti, troviamo il gruppo pugliese ‘Telenorba’, riconducibile alla famiglia Montrone, che fa un colpo da quasi 4 milioni di euro; seguito da quello griffato ‘Telelombardia’, che fa capo alla dinasty capitanata da Sandro Parenzo, il cui figlio Davìd spadroneggia tutte le sere sugli schermi de La 7, ora in compagnia della fascinosa Concita De Gregorio.

Non manca chi, nel mondo dell’informazione, storce il naso. E così commenta: “Un autentico golpe, un’operazione vergognosa. Il governo ha letteralmente comprato tutto il settore televisivo privato regionale, mettendo sul piatto una bella torta da 50 milioni di euro. Un settore che fino a quel momento vivacchiava con la pubblicità che riusciva a raccogliere sul territorio, a parte i successi ormai consolidati di Telenorba e Telelombardia. Ora la manna dal cielo, grazie al covid che i signori e signorini delle antenne non finiranno di benedire”.

Sandro Parenzo

E ancora: “Un’operazione sporca e basta vedere i notiziari d’informazioni che queste tivvù irradiano nell’etere per rendersene conto. Notiziari letteralmente genuflessi di fronte alle politiche governative per i vaccini, omettendo regolarmente le notizie ‘negative’ oppure una qualsiasi informazione sulle cure domiciliari, ad esempio. Il copione non cambia, anzi peggiora, con le reti di Stato, che forniscono un’informazione del tutto taroccata: ma è nella logica del controllo totale dei partiti sulla Rai. Nel caso delle tivvù private il discorso è diverso: perché qui si compra, nel senso più concreto del termine, il consenso”.

Evidentemente le cifre sono erogate per acquistare i rituali spazi di ‘pubblicità-progresso’. Ma basta, appunto, sentire un notiziario per rendersi conto della autentica sceneggiata – è proprio il caso di dire – messa in onda.

Sorge a questo punto spontanea una domanda. Come mai la sempre solerte Corte dei Conti non alza un dito? Non ha proprio nulla da obiettare su una simile operazione che tira in ballo ingenti cifre delle casse pubbliche per acrobazie del genere?

E la stessa magistratura, pur così incerottata dal ‘Palamaragate’ in poi, non ha ugualmente nulla da obiettare?

29 settembre 2021

Nunzia Alessandra Schilirò, il Vice Questore di Roma che ama Gandhi intervista di Red Ronnie 28.9.21


Mentre esco dalla casa di Nunzia Alessandra Schilirò vedo due persone, un uomo e una donna, che passando mi guardano con attenzione. Nunzia mi dirà poi che erano i suoi superiori che andavano a notificarle il provvedimento disciplinare per sospensione-esclusione dal servizio. Nandra, coma chiamano gli amici la Schilirò, è il vice Questore di Roma che sabato 25 settembre a Roma, in Piazza San Giovanni, ha parlato da libera cittadina davanti a 100.000 manifestanti. Ha citato Gandhi, il suo modo pacifico di protestare e ha detto che il pass verde è incostituzionale. Bufera mediatica. Tutti l'hanno cercata per intervistarla. Lei si è trovata in un frullatore e ha accettato solo una minima parte delle richieste.
Anche io l'ho cercata per scoprire che avevo ospitato sua sorella cantautrice, Samuele Schilirò, in un mio programma. Essendo a Roma l'ho raggiunta a casa sua e, Golia permettendo, abbiamo fatto una lunga e splendida conversazione. Golia è la sua splendida enorme cagnolona, un pastore tedesco affettuosissima.
Nandra ha diretto dal 2014 al 2018 la quarta sezione della squadra mobile di Roma, che si occupa di reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili. Ha coordinato il progetto "Questo non è amore" per la provincia di Roma, per prevenire e reprimere il fenomeno della violenza di genere, e le operazioni per combattere il bullismo nelle scuole. Nel 2017, ha vinto il premio Simpatia, per aver coordinato l'équipe romana del progetto "Questo non è amore", il premio Pavoncella e il premio Sicurezza per il suo impegno contro la violenza di genere. Ha risolto alcuni dei casi di violenza che hanno colpito l'opinione pubblica. Tanto che la Polizia la scelta come "immagine" da mandare in televisione e convegni.
Improvvisamente, da poliziotta modella a ribelle, accusata persino di violenza quando lei ha parlato solo di Gandhi e nel 2018 col suo saggio "Soli nella notte dell'anima" ha vinto il "Books for peace (Libri per la pace)"
Mi sono trovato davanti una ragazza dolce quanto determinata, decisa a difendere quella Costituzione sulla quale ha giurato. Ma ciò che mi ha colpito maggiormente è la sua spiritualità che le fa vedere ben oltre la vita che stiamo vivendo. Ha anche una grande passione, oltre che per la giustizia, per la scrittura. Infatti Byoblu le ha appena ripubblicato "La ragazza con la rotella in più", un libro che, nonostante il grande successo, era sparito misteriosamente dalle librerie. Nel retro copertina c'è scritto:
"Ti porta fuori dall'inferno solo chi l'ha vissuto prima di te. Ogni risveglio lo si deve a un altro, che crede in noi prima di noi".
Byoblu ha anche lanciato una petizione:
"Sabato 25 settembre a Roma, in piazza San Giovanni, c'erano centomila persone. La vicequestore di Roma, dott.ssa Nunzia Alessandra Schilirò, senza uniforme, da libera cittadina, al di fuori del suo orario di lavoro e nel corso di una manifestazione apartitica, è salita sul palco. Con coraggio e amore per i valori costituzionali che ha giurato di difendere, ha fatto il discorso che potete vedere sul video in cima a questo appello.
Ma il Ministro dell'Interno, dott.ssa Luciana Lamorgese, anziché essere fiera di annoverare tra le fila delle forze dell'ordine una cittadina con un così alto senso di partecipazione civica, ha parlato di "dichiarazioni gravissime" e ha preteso che per la vicequestore venisse avviato addirittura un procedimento penale. Nunzia Alessandra Schilirò ha un curriculum fulgido e si è distinta negli anni per avere risolto numerosi casi di femminicidio, spendendosi sempre con abnegazione e senso del dovere. Non merita questo trattamento, lesivo peraltro dei suoi diritti costituzionali.
Per questo, i cittadini firmatari del presente appello, chiedono che qualsiasi procedimento, penale, amministrativo o disciplinare che fosse stato ipotizzato a suo carico, venga immediatamente sospeso per non ledere l'immagine dello Stato, che non deve essere ingiusto con i giusti né forte con i deboli."
In poche ore sono state raggiunte 50.000 firme. Trovi l'appello a questo link:


Dove c'è anche il video del suo intervento sul palco in Piazza San Giovanni.
Stiamo vivendo un periodo assurdo, ma incontrare persone come Nunzia Alessandra Schilirò, Nandra per gli amici, ti dà la sensazione che le ombre buie che vogliono avvolgerci si stanno dissolvendo.

Ha fatto più danni il lockdown che la pandemia


Il covid e i lockdown: la catastrofe che cercano di nascondere. Nuovi studi avvertono che, lungi dal proteggere la popolazione, erano associati a un maggiore eccesso di mortalità. I danni collaterali di queste misure includono la salute, l’istruzione, l’economia e persino la sicurezza. Sebbene i governi non ne parlino, sono sempre più evidenti. Quando la “soluzione” è il problema.

 

La metà della popolazione mondiale in più di 90 paesi è rimasta intrappolata in una qualche forma di isolamento nell’aprile 2020 . La misura è stata imposta dai governi come politica per far fronte a un virus che provoca un’infezione che – secondo quanto confermato – sopravvive tra il 99,998% e il 94,5% , a seconda della fascia di età in questione. Ora un nuovo studio avverte che, lungi dal proteggere le popolazioni, le quarantene sono associate a un aumento della mortalità in eccesso. 

L’eccesso di mortalità viene calcolato confrontando il numero di decessi per tutte le cause in una data area geografica, in un dato momento, con i decessi previsti per tutte le cause sulla base di dati storici.

Dall’inizio dell’attuazione delle quarantene, ci sono stati scienziati prestigiosi con una lunga storia che hanno avvertito dei profondi danni che queste quarantene avrebbero causato. Tuttavia, non solo non sono stati ascoltati, ma si è cercato di screditare con tutti i mezzi. Nel frattempo, le misure si sono trascinate anche se gli effetti collaterali erano prevedibili e sono diventati sempre più evidenti.

Tra i lavori più recenti che hanno analizzato le conseguenze dei confinamenti c’è quello svolto da Virat Agrawal, Jonathan H. Cantor, Neeraj Sood e Christopher M. Whaley, pubblicato dallo United States National Bureau of Economic Research, con il titolo “The impatto della pandemia di covid-19 e risposte politiche sull’eccesso di mortalità”.

Lo studio ha utilizzato i dati di 43 paesi che hanno applicato politiche di contenimento e dei 50 stati degli Stati Uniti. “Utilizzare i decessi in eccesso come risultato chiave cattura sia la potenziale riduzione dei decessi per COVID-19 sia il potenziale aumento dei decessi non correlati al COVID. Inoltre, l’utilizzo di decessi in eccesso, invece di decessi confermati per COVID-19, elimina anche le preoccupazioni sulla classificazione precisa dei decessi per COVID-19″ , spiegano gli autori.

28 settembre 2021

PER I GIOVANI PIU’ RISCHI DAI VACCINI CHE DAL COVID. Nuovo Studio pubblicato da The Guardian


I ragazzi sani potrebbero avere maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale con un raro effetto collaterale del vaccino Pfizer/BioNTech Covid che provoca infiammazione del cuore rispetto al Covid stesso, affermano i ricercatori statunitensi.

La loro analisi dei dati medici suggerisce che i ragazzi di età compresa tra 12 e 15 anni, senza condizioni mediche di base, hanno da quattro a sei volte più probabilità di essere diagnosticati con miocardite correlata al vaccino rispetto a finire in ospedale con Covid per un periodo di quattro mesi.

La maggior parte dei bambini che hanno manifestato il raro effetto collaterale ha manifestato sintomi entro pochi giorni dalla seconda iniezione di vaccino Pfizer/BioNTech, anche se un effetto collaterale simile è stato osservato con il vaccino Moderna. Circa l’86% dei ragazzi colpiti ha avuto bisogno di cure ospedaliere, hanno detto gli autori.

27 settembre 2021

Linee di sangue: dominano da 2000 anni, sempre loro

Finì nelle mani dell’“odinico” Ataulfo, cognato di Alarico e sposato con una donna di origine giudaica, il tesoro che il romanizzato capo dei Visigoti aveva sottratto ai forzieri di Roma? E in quell’immane bottino (tonnellate di oro di argento, ufficialmente sparite nel nulla) c’era anche il tesoro del Tempio di Gerusalemme, che l’ebreo Giuseppe Flavio aveva ceduto a Vespasiano? E in cambio di cosa? Di un ruolo di leadership nell’impero che, più tardi, sarebbe diventato cristiano per volere di Costantino e di Teodosio, a loro volta imparentati con le “famiglie farisee” che avevano fondato a tavolino la nuova religione basata sul peccato originale, quindi sul senso di colpa, a scopo di sottomissione. Quello che pochi raccontano – rivela Nicola Bizzi – è la comune origine delle dinastie reali europee: normanni e scandinavi, inglesi e russi, casati come gli Asburgo e i Lorena, e prima ancora Merovingi e Carolingi. «Hanno retto il potere per secoli, vantando la loro discendenza (vera o presunta) con la famiglia di Cristo. E questi signori sono al timone ancora oggi».

«Cosa lega tanti personaggi che tuttora reggono le redini del pianeta? Sono poche famiglie, sempre le stesse, da secoli. Sono unite da legami di sangue, ed esercitano il potere sostenendo di discendere direttamente da Gesù Cristo, o comunque dalla stirpe davidica. Ne emerge una Incappucciatorealtà insospettabile, imbarazzante. Ne hanno trattato autori come Diego Marin e Riccardo Tristano Tuis, cogliendo alcuni aspetti essenziali. E ne ha parlato anche Paolo Rumor nel libro “L’altra Europa”, scritto con Giorgio Galli e Loris Bagnara. Secondo un dossier rimasto segreto per decenni, un’unica entità di potere – la Struttura – reggerebbe il mondo da qualcosa come 12.000 anni, attraverso imperi, Stati e religioni. La data non è casuale: corrisponde alle recenti acquisizioni della geofisica, secondo cui la Terra sarebbe stata sconvolta da una “pioggia cometaria” attorno al 10800 avanti Cristo; la seconda ondata, nel 9600, avrebbe provocato immani cataclismi e l’innalzamento degli oceani di 150 metri, fino a ridisegnare la geografia terrestre.

26 settembre 2021

MAURO ROSTAGNO / DOPO 32 ANNI SOLO MEZZA VERITA’


Verità a metà per Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia 32 anni fa.

La Cassazione, dopo tanti anni, ha confermato la condanna all’ergastolo per il mandante, Vincenzo Virga, ma ha prosciolto quello che in primo grado era stato ritenuto il killer, Vito Mazzara.

Ma soprattutto non è mai stato chiarito un dubbio di fondo: non c’era qualche altro mandante, caso mai di livello politico, che non è mai venuto alla luce? Un dubbio destinato a rimanere per sempre, a meno di fatti clamorosi che non consentano la riapertura del caso.

Mazzara, comunque, è ugualmente in carcere, per scontare un altro ergastolo, quello inflittogli per l’omicidio dell’agente di custodia Giuseppe Montalto, avvenuto 25 anni fa.

Inchieste e processi, quelli per Mauro, zeppi di errori, orrori, omissioni e depistaggi. Come, per fare un esempio, che l’omicidio sarebbe maturato per dissapori all’interno della comunità di recupero Saman, dove lavorava l’amico Franco Cardella.