Ciò ribalta completamente quanto sostenuto dai leader dei governi occidentali – Joe Biden in pole position – e da condazzi di ‘scienziati’ (sic) troppo spesso molto ‘teneri’ nei confronti delle grandi aziende produttrici di vaccini, le star di Big Pharma. L’attuale leit motiv, infatti, suonava così: i vaccini sono l’unica soluzione al problema, e la protezione che deriva dall’infezione naturale serve a ben poco (in sostanza, chi ha già avuto il Covid è ben poco protetto).
Lo studio è stato descritto da ‘Bloomberg’ come “la più grande analisi del mondo reale che confronta l’immunità naturale – ottenuta da un’infezione precedente – con la protezione fornita da uno dei vaccini più importanti attualmente in uso”.
Dalla ricerca emerge che i vaccinati hanno 13 volte in più la probabilità di essere infettati rispetto a coloro i quali sono stati infettati in precedenza, e 27 volte in più la probabilità di risultare asintomatici.
Di seguito pubblichiamo un articolo pubblicato dalla prestigiosa rivista ‘Science’ che commenta i risultati della ricerca israeliana.
Vi forniamo sia la versione originale in inglese del testo, che la sua traduzione in italiano.