14 ottobre 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 14 ott 2020



Rete Voltaire
Focus
 
 



In breve

 
L'Alta Corte israeliana si rifiuta di prendere in considerazione la vendita di armi all'Azerbaigian
 

 
La Russia esige spiegazioni da Erdoğan
 

 
L'Azerbaigian corrompe la stampa USA
 

 
La Cina vuole sottomettere le proprie imprese agli imperativi nazionali
 

 
L'Artsakh accusa Israele di essere complice nella preparazione di un genocidio
 

 
Lo jihadismo contaminerà Armenia, Iran e Russia?
 

 
La NATO sostiene sottobanco Turchia e Azerbaigian
 

 
La guerra del Karabakh sarebbe iniziata in Armenia
 

 
Artsakh: mediazione a Mosca
 

 
Verso una divisione del Libano?
 

 
La Russia pronta a difendere l'Armenia
 

 
Gli Occidentali impediscono un'audizione al Consiglio di Sicurezza
 

 
La Siria condanna il ruolo della Turchia nel mondo
 

 
Il Venezuela contro la Banca d'Inghilterra (seguito)
 

 
Gli arabi contro i turchi
 

 
Rivelazioni del direttore dell'Intelligence USA
 

 
Secondo il Congresso USA i servizi segreti cinesi sono diventati i più potenti del mondo
 

 
La Tunisia base arretrata del Pentagono in Libia
 

 
La Repubblica d'Arstsakh celebra l'indipendenza sotto le bombe
 

 
Il 61% degli statunitensi ritiene imminente una guerra civile
 

 
Scoperta l'estensione della rete di spionaggio turco in Europa
 
Controversie
 
 
 

 
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Gli USA sull'orlo della guerra civile, di Thierry Meyssan


In questo articolo Meyssan cerca di focalizzare l’attenzione dei lettori su un fatto che gli Occidentali faticano a concepire: il popolo statunitense sta attraversando una crisi di civiltà. È a tal punto diviso che le elezioni presidenziali hanno non solo lo scopo di eleggere la guida del Paese ma anche di stabilire cosa gli USA devono essere: impero o nazione? Nessuno dei due schieramenti può accettare di essere sconfitto ed entrambi potrebbero addirittura ricorrere alla violenza per imporre il proprio punto di vista.

13 ottobre 2020

Quale sarà la politica estera del prossimo presidente degli Stati Uniti? di Thierry Meyssan

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Lo studio ovale della Casa Bianca cerca inquilino.

I programmi dei candidati Donald Trump e Joe Biden si discostano da quelli dei predecessori. La posta in gioco non è adattare gli Stati Uniti ai cambiamenti del mondo, ma definire quale sarà la fisionomia del Paese. La questione è esistenziale, sicché c’è davvero la possibilità che le contrapposizioni degenerino e sfocino in violenza. Per gli uni, il Paese dev’essere una nazione al servizio dei cittadini, per gli altri deve recuperare lo status imperiale precedente.

12 ottobre 2020

Lettera aperta dei medici su “contagi” e diritti ► La misura è colma!

Come medici (935) e come psicologi aderenti ad AMPAS sentiamo il bisogno con urgenza di esprimere la nostra opinione e di risvegliare le coscienze ad una maggiore consapevolezza sui rischi a cui stiamo esponendo le nostre vite.
Siamo di fronte all’ennesimo tentativo dei governi (in Italia come nel resto del mondo) di prolungare artificiosamente lo stato di allarme verso un’epidemia che ormai sta provocando un numero di decessi risibile e che da mesi in Italia lascia vuote le terapie intensive.

È estremamente fuorviante confondere le persone sane asintomatiche, positive al tampone, con i “contagiati” (che per definizione devono essere malati). Se l’asintomatico viene considerato fonte di contagio, questo significa che scuole, aziende e altri centri di aggregazione verranno tutti chiusi e messi in quarantena, poiché i tamponi a tappeto effettuati sulle persone sane danno spesso falsi positivi, fornendo una falsa immagine di diffusione della patologia, quando invece l’unica cosa che si sta diffondendo è la resistenza anticorpale alla malattia stessa.

È di grande importanza sovvertire subito questa menzogna, che rischia di portarci a nuovi lockdown (magari inizialmente parziali) per una patologia di cui ora si conosce meglio un approccio terapeutico efficace, i cui decessi quotidiani sono da 100 a 500 volte inferiori rispetto a quelli dovuti a problemi cardiovascolari (circa 600 decessi/giorno) e a quelli dovuti a tumori (circa 500 decessi/giorno). Patologie cardiovascolari e tumorali che potrebbero essere facilmente prevenute con interventi sistematici sullo stile di vita (movimento fisico, eliminazione zuccheri, controllo del peso, cibi senza pesticidi, riduzione inquinamento, stop al fumo).

10 ottobre 2020

MARCO PANTANI / IL SUO OMICIDIO E’ OGGI UN FILM


Il caso Pantani – L’omicidio di un campione” è il titolo di un film di prossima uscita, in programma nelle sale italiane per il 12, 13 e 14 ottobre. Tra gli interpreti il noto attore e doppiatore Francesco Pannofino, per la regia di Domenico Ciolfi.

Viene osservato nelle note: “Il film svelerà particolari inediti”.

“Pantani è stato ucciso due volte. A Madonna di Campiglio, vittima di una provetta manipolata e della criminalità organizzata; e a Rimini, cinque anni dopo”.

“E’ il racconto di Marco e delle sue tre vite: tre anime, tre interpreti, un solo uomo. Una vittima che non ha ancora avuto giustizia”.

La Voce ha più volte raccontato, con varie inchieste, la storia delle “due morti” del Pirata: tragiche verità ormai stradocumentate, ma che non hanno mai avuto lo straccio di una giustizia.

Perché solo la magistratura fino ad oggi ha chiuso gli occhi, tappato le orecchie e si è resa muta davanti a carte, prove e documenti che parlano da soli. Una vergogna che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, lo stato comatoso della giustizia (sic) di casa nostra ed un livello mai visto di depistaggi.

09 ottobre 2020

Svezia vicina alla vittoria sul coronavirus; Nessun Lockdown e nessun obbligo di mascherine


La Svezia è passata dall’essere il paese con il maggior numero di infezioni in Europa a quello più sicuro

Mentre il resto dell’Europa e del mondo rimane sotto la morsa di regole draconiane e la minaccia di nuovi blocchi, la Svezia, che ha permesso ai suoi cittadini di rimanere liberi durante l’intera pandemia, ha praticamente dichiarato la vittoria sul coronavirus.

Il paese ora ha uno dei tassi di infezione più bassi del pianeta ed è difficile non ammirare come ha gestito lo scorso anno, senza regole di blocco rigorose o mascherine facciali obbligatorie. Tutte le attività commerciali, scuole e luoghi pubblici sono rimasti aperti in Svezia per tutta la durata.

“La Svezia è passata dall’essere il paese con il maggior numero di infezioni in Europa a quello più sicuro”, ha commentato al Corriere della Sera l’ epidemiologo senior svedese Dr. Anders Tegnell  .

“Quello che vediamo ora è che la politica sostenibile potrebbe essere più lenta nell’ottenere risultati, ma alla fine otterrà “il risultato”, ha chiarito Tegnell.

“E poi speriamo anche che il risultato sia più stabile”, ha aggiunto.