In questo articolo Meyssan cerca di focalizzare l’attenzione dei lettori su un fatto che gli Occidentali faticano a concepire: il popolo statunitense sta attraversando una crisi di civiltà. È a tal punto diviso che le elezioni presidenziali hanno non solo lo scopo di eleggere la guida del Paese ma anche di stabilire cosa gli USA devono essere: impero o nazione? Nessuno dei due schieramenti può accettare di essere sconfitto ed entrambi potrebbero addirittura ricorrere alla violenza per imporre il proprio punto di vista.
15 ottobre 2020
14 ottobre 2020
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 14 ott 2020
13 ottobre 2020
Quale sarà la politica estera del prossimo presidente degli Stati Uniti? di Thierry Meyssan
12 ottobre 2020
Lettera aperta dei medici su “contagi” e diritti ► La misura è colma!
10 ottobre 2020
MARCO PANTANI / IL SUO OMICIDIO E’ OGGI UN FILM
“Il caso Pantani – L’omicidio di un campione” è il titolo di un film di prossima uscita, in programma nelle sale italiane per il 12, 13 e 14 ottobre. Tra gli interpreti il noto attore e doppiatore Francesco Pannofino, per la regia di Domenico Ciolfi.
Viene osservato nelle note: “Il film svelerà particolari inediti”.
“Pantani è stato ucciso due volte. A Madonna di Campiglio, vittima di una provetta manipolata e della criminalità organizzata; e a Rimini, cinque anni dopo”.
“E’ il racconto di Marco e delle sue tre vite: tre anime, tre interpreti, un solo uomo. Una vittima che non ha ancora avuto giustizia”.
La Voce ha più volte raccontato, con varie inchieste, la storia delle “due morti” del Pirata: tragiche verità ormai stradocumentate, ma che non hanno mai avuto lo straccio di una giustizia.
Perché solo la magistratura fino ad oggi ha chiuso gli occhi, tappato le orecchie e si è resa muta davanti a carte, prove e documenti che parlano da soli. Una vergogna che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, lo stato comatoso della giustizia (sic) di casa nostra ed un livello mai visto di depistaggi.
09 ottobre 2020
Svezia vicina alla vittoria sul coronavirus; Nessun Lockdown e nessun obbligo di mascherine
La Svezia è passata dall’essere il paese con il maggior numero di infezioni in Europa a quello più sicuro
Mentre il resto dell’Europa e del mondo rimane sotto la morsa di regole draconiane e la minaccia di nuovi blocchi, la Svezia, che ha permesso ai suoi cittadini di rimanere liberi durante l’intera pandemia, ha praticamente dichiarato la vittoria sul coronavirus.
Il paese ora ha uno dei tassi di infezione più bassi del pianeta ed è difficile non ammirare come ha gestito lo scorso anno, senza regole di blocco rigorose o mascherine facciali obbligatorie. Tutte le attività commerciali, scuole e luoghi pubblici sono rimasti aperti in Svezia per tutta la durata.
“La Svezia è passata dall’essere il paese con il maggior numero di infezioni in Europa a quello più sicuro”, ha commentato al Corriere della Sera l’ epidemiologo senior svedese Dr. Anders Tegnell .
“Quello che vediamo ora è che la politica sostenibile potrebbe essere più lenta nell’ottenere risultati, ma alla fine otterrà “il risultato”, ha chiarito Tegnell.
“E poi speriamo anche che il risultato sia più stabile”, ha aggiunto.