30 gennaio 2020
Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 29 gen 2020
29 gennaio 2020
La morte di Papa Luciani
La morte di Papa Luciani from Mario Rossi Network on Vimeo.
Papa Luciani: Resoconto di una morte misteriosa
Proprio come permangono dubbi sulle cause della morte di Papa Luciani, che sono il punto cruciale della vicenda, le diverse ricostruzioni non si trovano in accordo nemmeno su alcuni importanti dettagli.
Il referto medico indica nelle 23 l'orario in cui presumibilmente il pontefice sarebbe venuto a mancare, e pure l'esperto inglese John Cornwell, al quale la Chiesa affiderà nel 1987 delle indagini sul caso, conferma questa collocazione nella tarda serata. Però, secondo il racconto di Suor Vincenza, incaricata di servire Papa Giovanni Paolo I e solita servirgli la colazione, il corpo risultava ancora caldo in mattinata. Gli stessi fratelli Signoracci, che si sono occupati della sistemazione della salma, sostengono di aver ravvisato solamente lo stadio iniziale dei processi di ipostasia e irrigidimento, come tracce di una morte sopraggiunta soltanto poche ore prima del loro arrivo il mattino del 29 settembre 1978.
Inoltre, un'ulteriore incongruenza emerge confrontando la versione ufficiale, che vede nel segretario personale Don Lorenzi il primo ad accorgersi dell'accaduto, con la traduzione informale e probabilmente più attendibile che vorrebbe invece attribuito quest'onere proprio a Suor Vincenza. In questo caso unintransigente moralità dei costumi in uso in Vaticano, tentando di nascondere l'episodio nel timore forse eccessivo di poter disonorare la memoria del Santo Padre, avrebbe finito con l'aggrovigliare i fili della matassa.
Ancor più confusione circonda la descrizione delle letture che avrebbero accompagnato il Papa al sonno, dato che le dichiarazioni ufficiali sono state nuovamente smentite: secondo il racconto di Monsignor Farusi (gesuita, giornalista per Radio Vaticana) non si sarebbe trattato de L'imitazione di Cristo, perché proprio nel pomeriggio del 29 settembre dalla segreteria sarebbe trapelato che il Papa stava tenendo in mano degli appunti. Se per Mons. Farusi il contenuto di questi fogli è destinato a rimanere nel mistero, il vaticanista Gennari e soprattutto Yallop sono convinti che Giovanni Paolo I stesse preparando un progetto di ristrutturazione delle gerarchie ecclesiastiche, che prevedeva la sostituzione di personaggi-chiave, come il segretario di Stato Cardinale Villot, e un rinnovamento dei vertici della banca vaticana. L'interpretazione del giornalista Andrea Tornielli, più recente e più morbida, propende comunque per descriverli come semplici appunti di un'omelia.
Erano anni costellati di eventi oscuri e situazioni poco trasparenti: Luciani conosceva già dal suo patriarcato a Venezia l'operato dello IOR e non approvava il legame tra Chiesa, economia ed ambienti massonici istituito dal Cardinale Marcinkus (ed è proprio questo il filo tematico che sostiene l'impianto delle ipotesi cospirative di Yallop).
27 gennaio 2020
Albert Speer e lavori forzati
La vita e la carriera di Albert Speer, l'architetto del Fuhrer. Dalla costruzione di progetti monumentali e urbanistici fino alla condanna, alla fine della guerra, a 20 anni di reclusione. Ma Speer non fu solamente un semplice architetto, ricoprì la carica di Ministro degli armamenti, la punta di diamante del movimento scientifico del Reich.
Per approfondire:
Eric Laurent
La Verità Nascosta sul Petrolio
Un'inchiesta esplosiva sul "sangue del mondo"
Nuovi Mondi Media, Bologna, 2006.
ISBN 88-89091-37-1
con le confessioni di Albert Speer sul ruolo cruciale giocato dal petrolio e dalla produzione di carburanti sintetici nelle politiche di Hitler.
Benzina sintetica e terzo reich
Il terzo reich non aveva una indipendenza energetica, ma era in grado di produrre la benzina sintetica! È stato questo il reale motivo della persecuzione degli ebrei? Per usarli come manodopera a costo zero e senza tutele per la salute in modo da ridurre i costi di produzione della benzina?
24 gennaio 2020
“Angeli e Demoni” – il fine del sistema
Inchiesta “Angeli e Demoni”, i carabinieri di Reggio Emilia hanno notificato a 26 persone l’avviso di fine indagine.
I capi d’accusa sono: peculato, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Ma non è questo il punto su cui vogliamo soffermarci.
L’Emilia Romagna è da tempo una roccaforte della sinistra e forse per questo molti gridano alla “strumentalizzazione” ma in realtà chiedono il silenzio su un evento che vogliono farci considerare un episodio realizzato da poche persone per i propri interessi.
Ma noi siamo ormai abituati alla confusione, voluta per evitare che emergano le verità, siamo abituati al linciaggio collettivo, fatto apposta per far schierare da una parte o dall’altra e per aumentare quella confusione.
Allontaniamoci allora da questa confusione, sgombriamo la mente dai preconcetti e cerchiamo di capire.
Innanzitutto, riflettiamo sulle nuove accuse per la ex Dirigente Anghinolfi per “aver omesso di riferire al perito dell’intenso rapporto di amicizia sua con la Bassmaji e della condivisione di iniziative per la difesa dei diritti LGBT anche sugli affidi a omosessuali”
Anche Fabia Bassmaji è tra gli indagati
La minore affidata alla Bassmaji dalla Anghinolfi ricorda inquietanti sogni fatti e “da lei descritti in fogli sequestrati, su spettacoli teatrali pornografici con ‘peni finti’ messi in scena dalle affidatarie”
Ed ancora, altri particolari inquietanti:
- psicoterapeuta travestito da lupo cattivo o da altri personaggi “cattivi” dell’immaginario infantile da associare alla figura del genitore, a cui attribuire abusi sessuali, mai commessi;
- La c.d. “macchinetta dei ricordi”, uno strumento a impulsi elettromagnetici non riconosciuto dall’ordine degli psicologi in Italia, attraverso il quale si estrapolerebbero e si sostituirebbero ricordi presenti nella mente del bambino;
- La regola “Niente regali e lettere dei genitori ai bimbi”. In pratica sono stati deliberatamente nascosti e non sono stati mai consegnati i regali e le lettere dei genitori naturali, da questi consegnati al Servizio sociale per farli avere ai bambini in affido.
Ragioniamo: si può ipotizzare che degli operatori professionisti si spingano a tanto (tant’è vero che oggi sono sotto processo) solo per il gusto sadico di far del male a famiglie disagiate, rischiando la loro libertà ed una gogna mediatica così infamante ? Nessuno sano di mente può seriamente pensarlo.
Ma allora, qual è lo scopo, o meglio quali fini coesistono che hanno potuto giustificare l’essersi spinti fino a tanto, sulla vita di esseri innocenti ?
Ipotizziamone alcuni:
- Fini criminali: rubare i bambini a genitori in difficoltà economiche o psicologiche per abusare dei bambini;
- Fini ideologici: “costruire avversione per la famiglia di origine”
- Fini di lucro: rette anche di € 1.200/mese per le coppie affidatarie; un fiume di denaro pubblico verso le strutture di accoglienza. Un business ai danni dei bambini e delle loro famiglie.
Possiamo quindi ipotizzare che tutto quello che è accaduto non è occasionale ma è il risultato di reti criminali trasversali, capaci del delitto più ignobile: abusare di un bambino per fini criminali, ideologici e di lucro.
Ma, premesso che i suddetti fini sicuramente coesistono, essi sono così importanti per arrivare a tanto ? Può un professionista non comprendere che perseguire anche uno solo di tali fini (a prescindere dalle implicazioni morali) è veramente molto rischioso ?
Ripetiamo i fatti: manipolazioni della memoria dei bambini; sequestro dei figli a famiglie disagiate; mancanza di aiuto per tali famiglie fragili; genitori lasciati soli e fatti volutamente “impazzire” per non essere più credibili; genitori accusati di crimini infamanti verso i loro figli e poi assolti.
Ed ancora: tutto ciò è avvenuto per anni.
E’ verosimile pensare che non poteva non essere visto da chi avrebbe dovuto controllare e non può non essere “Sistema”. Un Sistema strutturato per garantire copertura assoluta e impunità per questi “attori”. Per fortuna certe volte anche i Sistemi più consolidati si perdono un pezzo, un piccolo ingranaggio, un’apertura di una falla a volte provvidenziale per le vittime.
L’interesse primario e sovrano non può che essere quello di aiutare e sostenere la crescita dei bambini nelle loro famiglie naturali, con i loro genitori ma anche con i nonni o gli zii o qualunque altra persona che faccia parte del loro mondo.
La Corte Europea e la Suprema Corte di Cassazione hanno più volte sostenuto che l’adozione di misure che conducano alla rottura dei legami tra il minore e la propria famiglia, debbano essere applicate solo in circostanze eccezionali, ossia allorquando i genitori si siano dimostrati “particolarmente indegni” o quando sussista un’esigenza primaria che riguardi l’interesse superiore del minore. Il fatto che il minore possa essere accolto in un contesto più favorevole alla sua educazione, non può di per sé giustificare che egli venga sottratto alle cure dei suoi genitori biologici, ovvero l’obiettivo non può non essere il ritorno del bambino nella famiglia, salvo che si possa dimostrare che ciò sia pericoloso.
Nonostante quanto precede, in realtà in base all’attuale normativa esiste un ampio margine di discrezionalità per valutare l’allontanamento di un minore dalla sua famiglia o per stabilirne lo stato di adottabilità.
In definitiva l’allontanamento di un minore dalla sua famiglia da extrema ratio è divenuto abitudine, Sistema, si è trasformato in affido sine die o in adozione.
Le famiglie naturali coinvolte non solo subiscono “discrezionalmente” l’allontanamento dei loro figli ma molte di loro non sanno più dove sono i figli, in quanto questi ultimi vengono “discrezionalmente” adottati. Sembra quasi che si sia creata una scorciatoia per poter, di fatto, adottare un bambino da chi, per legge, non potrebbe farlo. L’affido di minori con una rete politico-istituzionale compiacente è sicuramente una scorciatoia per avere un bambino.
Se la discrezionalità diventa abuso di potere o, meglio, se l’abuso diventa Sistema, allora si crea un nuovo metodo, illecito, di adozione di minori, senza alcuna garanzia e velocissimo.
Adozione.
Se mettiamo insieme tutti i pezzi del puzzle, è ipotizzabile che il fine ultimo del Sistema, era (o meglio, è) volto a facilitare l’affido sine die, di fatto, l’adozione illegale di minori, soprattutto da parte di coppie gay e persone violente.
Da tempo le associazioni di genitori chiedono che sia modificato con urgenza l’art. 403 del Codice Civile, in cui si prevede l’intervento urgente di “messa in sicurezza” del minore a mezzo dei Servizi Sociali del Comune, semplicemente e discrezionalmente, su segnalazione di una terza persona e dopo aver riferito al Sindaco, ottenendo il supporto della forza pubblica.
Inoltre, nella Relazione del 2018 sullo “Stato di attuazione della legge recante modifiche alla disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori, nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile”, si legge che sarebbe opportuno modificare la legittimazione, rispetto all’iniziativa per la procedura di adottabilità (ora riservata al Pubblico Ministero) in un regime di completa discrezionalità.
Tutti noi siamo chiamati ad una responsabilità sociale, ricordando le parole di Martin Luther King: “Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano”.
Ed allora di queste cose bisogna parlare e parlare e parlare e parlare, perché siano presi i responsabili e perché non si abusi più dei bambini. E se i partiti non vogliono essere strumentalizzati, devono avere il coraggio di approfondire la questione.
La rete compiacente, senza la quale questo Sistema non sarebbe potuto andare avanti per anni e prosperare, deve essere assicurata alla giustizia.
Per una volta, le “garanzie” e la pietà dovrebbero esser rivolte verso le vere vittime: i bambini ed i genitori abbandonati al loro dolore e privati dei loro figli.
"Angeli e Demoni" – il fine del sistema
www.themisemetis.com
22 gennaio 2020
VOCE DELLE VOCI - LA NEWSLETTER DEL 22 GENNAIO 2020
Tragiche risate
21 Gennaio 2020 di Luciano ScateniA chi affidare la sceneggiatura del film “Questa pazza, pazza politica?” Consultato, Woody Allen ha declinato l’invito con una smorfia di disgusto, Picone e Ficarra si sono defilati con un plausibile “siamo impegnati con Striscia la notizia”, Checco Zalone si è dichiarato in stato di ebbrezza ...continua
DIFENSORE CIVICO / LE BATTAGLIE NELLA TORMENTATA CAMPANIA
18 Gennaio 2020 di Cristiano MaisA dicembre è stato eletto il Difensore civico europeo, una carica significativa per rappresentare e tutelare i diritti dei cittadini nei confronti della politica e della pubblica amministrazione. Ha prevalso una toga irlandese, giornalista, riconfermata nella carica per la terza volta. Secondo ...continuaNAPOLI / 25 EURO PER UN VISTA MARE A POSILLIPO
17 Gennaio 2020 di PAOLO SPIGAVuoi fittare un appartamentino vista mare sulla strada più panoramica di Napoli, via Posillipo? 25 euro al mese. Preferisci la vista (sempre sul mare) dalla collina del Vomero, nella elegante via Palizzi? 24 euro mese. Oppure un quartino sulle storiche Rampe Brancaccio che scendono verso la ...continuaSTADIO A ROMA / TRE FILONI IN UNO, SARA’ MAXI PROCESSO
18 Gennaio 2020 di PAOLO SPIGAGIALLO AGOSTINO / UCCISO 21 ANNI FA, POI IL DEPISTAGGIO
15 Gennaio 2020 di MARIO AVENACLINT EASTWOOD / UN INNO PER GIUSTIZIA & VERITA’
18 Gennaio 2020 di PAOLO SPIGA
Craig Roberts: salvare il mondo, l’ora di Putin si avvicina
Vladimir Putin è il leader più impressionante sul palcoscenico mondiale. Sopravvisse e sorse da una Russia corrotta da Washington e Israele durante gli anni di Eltsin e ha ristabilito la Russia come potenza mondiale. Ha affrontato con successo l’aggressione americana-israeliana contro l’Ossezia del Sud e contro l’Ucraina, incorporando su richiesta della Crimea la provincia russa di nuovo nella Madre Russia. Ha tollerato infiniti insulti e provocazioni da Washington e dal suo impero senza rispondere in solido. È conciliante e pacificatore da una posizione di forza. Sa che l’impero americano basato sull’arroganza e sulle bugie sta fallendo economicamente, socialmente, politicamente e militarmente. Capisce che la guerra non serve alcun interesse russo. L’omicidio di Washington di Qasem Soleimani, un grande leader iraniano, anzi, uno dei rari leader nella storia del mondo, ha offuscato la leadership di Trump e ha posto le luci della ribalta su Putin. Il palcoscenico è pronto perché Putin e la Russia assumano la guida del mondo.
L’omicidio di Washington di Soleimani è un atto criminale che potrebbe iniziare la Terza Guerra Mondiale proprio come quando l’omicidio serbo dell’arciduca austriaco mise in moto la Prima Guerra Mondiale. Solo Putin e la Russia, con l’aiuto della Cina, può fermare questa guerra che Washington ha messo in moto. Putin ha capito che la destabilizzazione della Siria da parte di Washington e Israele era rivolta alla Russia. Senza preavviso, la Russia è intervenuta, ha sconfitto le “forze per procura” finanziate e armate da Washington e ha ripristinato la stabilità in Siria. Sconfitti, Washington e Israele hanno deciso di aggirare la Siria e portare l’attacco alla Russia direttamente in Iran. La destabilizzazione dell’Iran serve sia a Washington che a Israele. Per Israele la morte dell’Iran interrompe il sostegno a Hezbollah, la milizia libanese che ha sconfitto due volte l’esercito israeliano e ha impedito l’occupazione israeliana del Libano meridionale. A Washington la morte dell’Iran consente ai jihadisti sostenuti dalla Cia di portare instabilità nella Federazione Russa.
A meno che Putin non si sottometta alla volontà americana e israeliana, non ha altra scelta che bloccare qualsiasi attacco Washington-israeliano contro l’Iran. Il modo più semplice e pulito per fare questo, da parte di Putin, è annunciare che l’Iran è sotto la protezione della Russia. Questa protezione dovrebbe essere formalizzata in un trattato di mutua difesa tra Russia, Cina e Iran, forse con anche India e Turchia come membri. Questo è difficile da fare per Putin, perché gli storici incompetenti hanno convinto Putin che le alleanze sono la causa della guerra. Ma un’alleanza come questa impedirebbe la guerra. Neanche il folle criminale Netanyahu e i neoconservatori americani impazziti, anche se completamente ubriachi o illusi, dichiarerebbero guerra all’Iran, alla Russia e alla Cina, inclusi nell’alleanza con India e Turchia. Significherebbe la morte dell’America, di Israele e di qualsiasi paese europeo sufficientemente stupido da partecipare.
Se Putin non è in grado di liberarsi dall’influenza di storici incompetenti, che in effetti stanno servendo interessi a Washington, non in Russia, ha altre opzioni. Può calmare l’Iran dando all’Iran i migliori sistemi di difesa aerea russi, con equipaggi russi per addestrare gli iraniani, e la cui presenza serva da monito a Washington e Israele: un attacco alle forze iraniane sarebbe un attacco alla Russia. Fatto ciò, Putin può quindi insistere sulla mediazione. Questo è il ruolo di Putin, poiché non c’è nessun altro con il potere, l’influenza e l’oggettività per mediare. L’obiettivo di Putin non è tanto salvare l’Iran, quanto far uscire Trump da una guerra persa che distruggerebbe lo stesso Trump. Putin potrebbe stabilire il suo prezzo. Ad esempio, il prezzo di Putin può essere il rilancio del trattato Inf/Start,il trattato sui missili anti-balistici, la rimozione della Nato dai confini russi. In effetti, Putin è posizionato per richiedere tutto ciò che vuole.
I missili iraniani possono affondare qualsiasi nave americana ovunque, vicino all’Iran. I missili cinesi possono affondare qualsiasi flotta americana ovunque, vicino alla Cina. I missili russi possono affondare le flotte americane in qualsiasi parte del mondo. La capacità di Washington di proiettare la sua potenza in Medio Oriente è zero, ora che tutti (ex sciiti e sunniti e gli ex delegati di Washington come l’Isis) odiano gli americani con passione. Il Dipartimento di Stato ha dovuto ordinare agli americani di uscire dal Medio Oriente. In che modo Washingon conta come una forza in Medio Oriente quando nessun americano è al sicuro, lì? Naturalmente Washington è stupida nella sua arroganza. E Putin, la Cina e l’Iran, deve tenerne conto. Un governo stupido è in grado di rovinare non solo se stesso, ma anche gli altri. Quindi ci sono rischi, per Putin, ma anche rischi di cui Putin non può farsi carico. Se Washington e Israele lanciano un attacco sull’Iran, che Israele tenterà di provocare con un evento “sotto falsa bandiera” mentre affonda una nave da guerra americana e incolpa l’Iran, la Russia sarà comunque in guerra. Meglio che l’iniziativa sia nelle mani di Putin. E meglio per il mondo, e la vita sulla Terra, che al comando sia la Russia.
(Paul Craig Roberts, “L’ora di Putin è a portata di mano”, dal blog di Craig Roberts del 4 gennaio 2020. Economista liberale e già viceministro di Ronald Reagan, Craig Roberts è un acuto analista indipendente degli scenari geopolitici).
Articoli collegati
- Bradanini: gli Usa Stato-canaglia, ritiriamo le truppe italiane
- Cacciari, il sangue di Soleimani e l'osceno silenzio europeo
- Salvini inguaia l'Italia: insulta l'Iran come l'ultimo dei servi
- Vietato stupirsi se gli Usa, popolo eletto, calpestano i diritti
- Soleimani come Massud: ucciso l'eroe, seppellirai la pace
- Cabras a Salvini: per gli sciiti, Soleimani era come Garibaldi
- Soleimani: dalla lotta all'Isis alla difesa dei cristiani in Siria
- L'eroe Soleimani: una vita contro la droga e il terrorismo
- Patto col diavolo: perché Trump ha ucciso il nemico dell'Isis
Iscriviti a:
Post (Atom)