In pochi ne sono a conoscenza, ma Cristina Fernandez de Kirchner, attuale primo ministro argentino (in vero il titolo è Presidente della Nazione) è con grande presunzione uno tra i primi cinque migliori governatori al mondo. L'Argentina sotto la sua guida, emanazione e continuazione di quella del defunto marito Nestor Kirchner, sta sorprendendo il mondo, in tutti i sensi. Il programma di governo, di impronta socialista se non nazionalista, sta consentendo una impensabile recupero e trasformazione per l'economia del paese dei Tango Bond che fino a dieci anni fa veniva denigrato ed odiato da quasi tutto il mondo per il suo salutare default finanziario (salutare per la sua popolazione). Sotto la guida di Cristina, l'Argentina ha in meno di cinque anni dimezzato il tasso di povertà (su base demografica) e raddoppiato al tempo stesso il tasso di istruzione, aumentando la percentuale del PIL (dal 3% al 6%) investito in miglioramenti infrastrutturali per l'educazione scolastica proponendo ad esempio l'accesso al web a tutti.
01 maggio 2012
Cristina Fernandez de Kirchner: facci sognare
Cristina Fernandez de Kirchner: facci sognare:
27 aprile 2012
27 maggio 2012: Una giornata di mobilitazione per la Verità e la Giustizia
E' arrivato stanotte, sul gruppo facebook dedicato alla petizione a Papa Benedetto XVI per la verità su Emanuela Orlandi, l'annuncio del fratello Pietro sulla prossima iniziativa di sensibilizzazione. Stavolta il grido "Verità e Giustizia", vuole uscire dalla Capitale e raggiungere tutta Italia. Chi volesse dare una mano o condividere con i più di 10.000 iscritti la propria idea, non esiti a entrare nel gruppo!
Come avrete letto dai comunicati stampa, oggi ho lanciato questa iniziativa a cui pensavo da tempo "Una giornata di mobilitazione per la verità e giustizia in questo paese". In occasione di questa giornata ci sarà una marcia per Emanuela dal Campidoglio a Piazza San Pietro. Il Sindaco di Roma ha subito aderito all'appello ed esporrà, per l'occasione, la gigantografia di Emanuela in Campidoglio. Il giorno previsto sarà l'ultima domenica di Maggio, il 27. Per quanto riguarda l'orario, lo comunicherò a breve, dopo aver incontrato Alemanno. Quando è arrivato l'annuncio ero a Firenze, con Fabrizio Peronaci, per una presentazione del libro ed il Presidente della provincia di Firenze, A. Balducci, si è subito reso disponibile ad esporre anche lui la gigantografia di Emanuela a Palazzo Medici e vuole anch'egli organizzare qualcosa per il 27 maggio, cercando di sensibilizzare altre province a questa iniziativa. Mi piacerebbe che quel giorno in tutte le città italiane siano ricordate da tutti queste parole "verita' e giustizia". E' stata una giornata faticosa ma ha portato i suoi frutti. Sono contento. Mi auguro veramente che in questo paese le cose possano cambiare, insieme possiamo farcela. Nessuno avrà più il diritto di negarci la verità.
Come avrete letto dai comunicati stampa, oggi ho lanciato questa iniziativa a cui pensavo da tempo "Una giornata di mobilitazione per la verità e giustizia in questo paese". In occasione di questa giornata ci sarà una marcia per Emanuela dal Campidoglio a Piazza San Pietro. Il Sindaco di Roma ha subito aderito all'appello ed esporrà, per l'occasione, la gigantografia di Emanuela in Campidoglio. Il giorno previsto sarà l'ultima domenica di Maggio, il 27. Per quanto riguarda l'orario, lo comunicherò a breve, dopo aver incontrato Alemanno. Quando è arrivato l'annuncio ero a Firenze, con Fabrizio Peronaci, per una presentazione del libro ed il Presidente della provincia di Firenze, A. Balducci, si è subito reso disponibile ad esporre anche lui la gigantografia di Emanuela a Palazzo Medici e vuole anch'egli organizzare qualcosa per il 27 maggio, cercando di sensibilizzare altre province a questa iniziativa. Mi piacerebbe che quel giorno in tutte le città italiane siano ricordate da tutti queste parole "verita' e giustizia". E' stata una giornata faticosa ma ha portato i suoi frutti. Sono contento. Mi auguro veramente che in questo paese le cose possano cambiare, insieme possiamo farcela. Nessuno avrà più il diritto di negarci la verità.
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26 aprile 2012
Opporsi alla politica delle cannoniere
Opporsi alla politica delle cannoniere:
Li Qingsi, Réseau Voltaire, 23 Febbraio 2012
Il veto cinese al Consiglio di Sicurezza non è una moda influenzata dalla Russia, ma il culmine di una lunga e dolorosa esperienza. È motivato principalmente dal desiderio di sostenere le norme del diritto internazionale. Il professor Li Qingsi mette questa preoccupazione nel suo immediato contesto storico (cambiamenti di regime orchestrati in Nord Africa) e nel lungo periodo (l’occupazione della Cina da parte dell’Occidente e la difficile relazione Cina-USA).
Dopo che la Russia e la Cina hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il 4 febbraio, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione che condanna le violenze in Siria. Anche se non vincolante, farà aumentare ulteriormente la pressione sul governo siriano e apre la porta a un intervento straniero in futuro.
Li Qingsi, Réseau Voltaire, 23 Febbraio 2012
Il veto cinese al Consiglio di Sicurezza non è una moda influenzata dalla Russia, ma il culmine di una lunga e dolorosa esperienza. È motivato principalmente dal desiderio di sostenere le norme del diritto internazionale. Il professor Li Qingsi mette questa preoccupazione nel suo immediato contesto storico (cambiamenti di regime orchestrati in Nord Africa) e nel lungo periodo (l’occupazione della Cina da parte dell’Occidente e la difficile relazione Cina-USA).
Dopo che la Russia e la Cina hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il 4 febbraio, l’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione che condanna le violenze in Siria. Anche se non vincolante, farà aumentare ulteriormente la pressione sul governo siriano e apre la porta a un intervento straniero in futuro.
19 aprile 2012
BOOM! 5 MILIARDI L'ANNO PER SALVARE LE BANCHE
BOOM! 5 MILIARDI L'ANNO PER SALVARE LE BANCHE:
La notizia è di quelle che i giornali inseriscono nei trafiletti, come se fosse acqua. Ma un indebitamento di cinque miliardi all’anno per tre anni, più altri 110 sicuri da corrispondersi a insindacabile giudizio di Monti, più chissà quanti altri dai quali non ci si può in alcun modo sottrarre, se fossi un direttore di giornale io la metterei in prima pagina. Lo so, vi avevo detto che erano tre miliardi all’anno per cinque anni, ma la situazione precipita ed hanno bisogno di soldi subito, dei nostri soldi: per cui hanno stretto i tempi.
La notizia è di quelle che i giornali inseriscono nei trafiletti, come se fosse acqua. Ma un indebitamento di cinque miliardi all’anno per tre anni, più altri 110 sicuri da corrispondersi a insindacabile giudizio di Monti, più chissà quanti altri dai quali non ci si può in alcun modo sottrarre, se fossi un direttore di giornale io la metterei in prima pagina. Lo so, vi avevo detto che erano tre miliardi all’anno per cinque anni, ma la situazione precipita ed hanno bisogno di soldi subito, dei nostri soldi: per cui hanno stretto i tempi.
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12 aprile 2012
Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro
Ecco come la Grecia potrebbe trascinare Wall Street nel baratro:
Ellen Brown, Global Research, 21 febbraio 2012; da “Web of Debt”
In un articolo intitolato “Ancora nessuna soluzione per la regola del ‘Troppo importante per fallire’”, il 15 febbraio William Greider ha scritto su The Nation:
“Gli speculatori dei mercati finanziari globali sono tutti quanti giunti alla conclusione che la riforma Dodd-Frank non ha posto fine alla regola del “troppo grande per fallire”, ma anzi ha finito per creare un circolo eletto di banche protette etichettate come “sistemicamente importanti” che non saranno mai fatte fallire, non importa quanto negativa possa essere la loro condotta”.
Può anche essere così, ma bisogna in ogni caso tenere conto che vi è una piccola parte di questa cattiva condotta generale del sistema bancario che lo stesso Zio Sam non può coprire coi propri fondi: i 32000 miliardi di dollari in Credit Default Swaps (CDS). Trentaduemila miliardi di dollari è una cifra pari a più del doppio del PIL statunitense e più del doppio anche rispetto al debito interno degli USA.
Ellen Brown, Global Research, 21 febbraio 2012; da “Web of Debt”
In un articolo intitolato “Ancora nessuna soluzione per la regola del ‘Troppo importante per fallire’”, il 15 febbraio William Greider ha scritto su The Nation:
“Gli speculatori dei mercati finanziari globali sono tutti quanti giunti alla conclusione che la riforma Dodd-Frank non ha posto fine alla regola del “troppo grande per fallire”, ma anzi ha finito per creare un circolo eletto di banche protette etichettate come “sistemicamente importanti” che non saranno mai fatte fallire, non importa quanto negativa possa essere la loro condotta”.
Può anche essere così, ma bisogna in ogni caso tenere conto che vi è una piccola parte di questa cattiva condotta generale del sistema bancario che lo stesso Zio Sam non può coprire coi propri fondi: i 32000 miliardi di dollari in Credit Default Swaps (CDS). Trentaduemila miliardi di dollari è una cifra pari a più del doppio del PIL statunitense e più del doppio anche rispetto al debito interno degli USA.
05 aprile 2012
Fine dei giochi in Medio Oriente
Fine dei giochi in Medio Oriente:
Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, Damasco (Siria), 4 Febbraio 2012
Mentre i combattimenti non sono ancora finiti nei quartieri ribelli di Homs e le autorità siriane e libanesi devono ancora dare comunicazione della loro recente azione, Thierry Meyssan ha tratto un primo bilancio delle operazioni di lunedì notte, sul primo canale russo; informazioni di prima mano che condivide con i lettori della rete Voltaire.
Da undici mesi, le potenze occidentali e del Golfo conducono una campagna per destabilizzare la Siria. Diverse migliaia di mercenari si sono infiltrati nel paese. Reclutati dai centri in Arabia Saudita e Qatar della comunità sunnita estremista, sono giunti per rovesciare l’”usurpatore alawita” Bashar al-Assad e imporre una dittatura d’ispirazione wahhabita. Hanno le più sofisticate attrezzature militari, compresi sistemi di visione notturna, centri di comunicazione e robot per la guerriglia urbana. Supportati sottobanco dalle potenze della NATO, hanno anche accesso alle necessarie informazioni militari, tra cui immagini satellitari dei movimenti delle truppe siriane e intercettazioni telefoniche. Questa operazione è falsamente presentata al pubblico occidentale come una rivoluzione politica schiacciata nel sangue da una dittatura spietata. Naturalmente, questa menzogna non è universalmente accettata. Russia, Cina e gli Stati americani membri dell’ALBA la respingono.
Thierry Meyssan, Réseau Voltaire, Damasco (Siria), 4 Febbraio 2012
Mentre i combattimenti non sono ancora finiti nei quartieri ribelli di Homs e le autorità siriane e libanesi devono ancora dare comunicazione della loro recente azione, Thierry Meyssan ha tratto un primo bilancio delle operazioni di lunedì notte, sul primo canale russo; informazioni di prima mano che condivide con i lettori della rete Voltaire.
Da undici mesi, le potenze occidentali e del Golfo conducono una campagna per destabilizzare la Siria. Diverse migliaia di mercenari si sono infiltrati nel paese. Reclutati dai centri in Arabia Saudita e Qatar della comunità sunnita estremista, sono giunti per rovesciare l’”usurpatore alawita” Bashar al-Assad e imporre una dittatura d’ispirazione wahhabita. Hanno le più sofisticate attrezzature militari, compresi sistemi di visione notturna, centri di comunicazione e robot per la guerriglia urbana. Supportati sottobanco dalle potenze della NATO, hanno anche accesso alle necessarie informazioni militari, tra cui immagini satellitari dei movimenti delle truppe siriane e intercettazioni telefoniche. Questa operazione è falsamente presentata al pubblico occidentale come una rivoluzione politica schiacciata nel sangue da una dittatura spietata. Naturalmente, questa menzogna non è universalmente accettata. Russia, Cina e gli Stati americani membri dell’ALBA la respingono.
01 aprile 2012
Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?
Siria: la prossima guerra “umanitaria” della NATO?:
Prof. Michel Chossudovsky, Global Research, 11 febbraio 2012
Introduzione
“Al fine di facilitare l’azione delle forze di liberazione (sic), … uno sforzo particolare dovrebbe essere fatto per eliminare alcuni individui chiave. … deve essere fatto al più presto, nel corso della rivolta e dell’intervento, …
Una volta che una decisione politica è presa nel procedere con i disordini interni in Siria, la CIA è preparata e il SIS (MI6) tenterà di montare dei piccoli sabotaggi e degli assalti (sic) all’interno della Siria, utilizzando i contatti individuali. … Gli incidenti … non dovrebbero essere limitati a Damasco…
Inoltre: “un necessario grado di paura … incidenti di frontiera e scontri di confine (inscenati)”, dovrebbero “fornire un pretesto per l’intervento … la CIA e il SIS [MI6] dovrebbero usare … mezzi sia psicologici che operativi per aumentare la tensione.” (Joint US-UK leaked Intelligence Document, London and Washington, 1957)
In questo I-book on-line interattivo, portiamo all’attenzione dei nostri lettori una selezione di articoli sulla crisi siriana. Il nostro obiettivo è quello di dissipare l’ondata di menzogne mediatiche e di propaganda governativa, che presenta gli avvenimenti in Siria come un “movimento di protesta pacifica”.
Prof. Michel Chossudovsky, Global Research, 11 febbraio 2012
Introduzione
“Al fine di facilitare l’azione delle forze di liberazione (sic), … uno sforzo particolare dovrebbe essere fatto per eliminare alcuni individui chiave. … deve essere fatto al più presto, nel corso della rivolta e dell’intervento, …
Una volta che una decisione politica è presa nel procedere con i disordini interni in Siria, la CIA è preparata e il SIS (MI6) tenterà di montare dei piccoli sabotaggi e degli assalti (sic) all’interno della Siria, utilizzando i contatti individuali. … Gli incidenti … non dovrebbero essere limitati a Damasco…
Inoltre: “un necessario grado di paura … incidenti di frontiera e scontri di confine (inscenati)”, dovrebbero “fornire un pretesto per l’intervento … la CIA e il SIS [MI6] dovrebbero usare … mezzi sia psicologici che operativi per aumentare la tensione.” (Joint US-UK leaked Intelligence Document, London and Washington, 1957)
In questo I-book on-line interattivo, portiamo all’attenzione dei nostri lettori una selezione di articoli sulla crisi siriana. Il nostro obiettivo è quello di dissipare l’ondata di menzogne mediatiche e di propaganda governativa, che presenta gli avvenimenti in Siria come un “movimento di protesta pacifica”.
29 marzo 2012
L’alleanza sino-russa: una sfida alle ambizioni statunitensi in Eurasia
L’alleanza sino-russa: una sfida alle ambizioni statunitensi in Eurasia:
Mahdi Darius Nazemroaya, Global Research, 23 settembre 2007
“Ma se lo spazio intermedio [la Russia e l'ex Unione Sovietica] respinge l’Occidente [l'Unione europea e l'America], diventa una singola entità assertiva; se ottiene il controllo sul Sud [Medio Oriente] o si allea con il principale attore orientale [Cina], il primato dell’America in Eurasia si restringe drammaticamente. Lo stesso accadrebbe qualora i due principali attori orientali in qualche modo si unissero. Infine, ogni espulsione dell’America da parte dei suoi alleati occidentali [l'intesa franco-tedesca] dalla sua posizione alla periferia occidentale [Europa] segnerebbe automaticamente la fine della partecipazione degli Stati Uniti al gioco sulla scacchiera eurasiatica, anche se questo comporterebbe la subordinazione dell’estremità occidentale ad un redivivo giocatore che occupa lo spazio intermedio [per esempio la Russia]“. (Zbigniew Brzezinski, La Grande Scacchiera: la supremazia americana e i suoi imperativi geostrategici, 1997)
La terza legge del moto di Sir Isaac Newton afferma che “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.” Questi principi della fisica possono essere utilizzati anche nelle scienze sociali, con particolare riferimento alle relazioni sociali e geopolitiche.
Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, l’alleanza anglo-statunitense, si sono impegnati in un progetto ambizioso per controllare le risorse energetiche globali. Le loro azioni hanno portato a una serie di reazioni complesse, che hanno creato una coalizione eurasiatica che si appresta a sfidare l’asse anglo-statunitense.
Mahdi Darius Nazemroaya, Global Research, 23 settembre 2007
“Ma se lo spazio intermedio [la Russia e l'ex Unione Sovietica] respinge l’Occidente [l'Unione europea e l'America], diventa una singola entità assertiva; se ottiene il controllo sul Sud [Medio Oriente] o si allea con il principale attore orientale [Cina], il primato dell’America in Eurasia si restringe drammaticamente. Lo stesso accadrebbe qualora i due principali attori orientali in qualche modo si unissero. Infine, ogni espulsione dell’America da parte dei suoi alleati occidentali [l'intesa franco-tedesca] dalla sua posizione alla periferia occidentale [Europa] segnerebbe automaticamente la fine della partecipazione degli Stati Uniti al gioco sulla scacchiera eurasiatica, anche se questo comporterebbe la subordinazione dell’estremità occidentale ad un redivivo giocatore che occupa lo spazio intermedio [per esempio la Russia]“. (Zbigniew Brzezinski, La Grande Scacchiera: la supremazia americana e i suoi imperativi geostrategici, 1997)
La terza legge del moto di Sir Isaac Newton afferma che “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.” Questi principi della fisica possono essere utilizzati anche nelle scienze sociali, con particolare riferimento alle relazioni sociali e geopolitiche.
Stati Uniti d’America e Gran Bretagna, l’alleanza anglo-statunitense, si sono impegnati in un progetto ambizioso per controllare le risorse energetiche globali. Le loro azioni hanno portato a una serie di reazioni complesse, che hanno creato una coalizione eurasiatica che si appresta a sfidare l’asse anglo-statunitense.
25 marzo 2012
Il doppio veto che impedisce la guerra imperiale contro la Siria. Il GCC e la NATO stanno perdendo la loro leadership
Il doppio veto che impedisce la guerra imperiale contro la Siria. Il GCC e la NATO stanno perdendo la loro leadership:
Réseau Voltaire, Damasco (Siria), 5 febbraio 2012
Contrariamente a quello che era successo durante l’attacco contro l’Iraq, la Francia non ha difeso i principi del diritto internazionale nel caso della Siria, ma si è unita al campo imperiale e alle sue menzogne. Con il Regno Unito e Stati Uniti, ha subito una storica sconfitta diplomatica, mentre la Russia e la Cina sono diventate i campioni della sovranità dei popoli e della pace. Il nuovo equilibrio del potere internazionale non è solo una conseguenza del declino delle forze armate statunitensi, ma sanziona anche il declino del loro prestigio. In definitiva, gli occidentali hanno perso la leadership che hanno condiviso per tutto il ventesimo secolo, perché hanno abbandonato ogni legittimità, tradendo i propri valori.
Due volte, il 4 ottobre 2011 e il 4 Febbraio 2012, i membri permanenti di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno respinto le proposte di risoluzione sulla situazione in Siria. Questo scontro ha opposto i membri del Gulf Cooperation Council (GCC) e dell’Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico (NATO) a quelli della Shanghai Cooperation Organization (SCO).
Réseau Voltaire, Damasco (Siria), 5 febbraio 2012
Contrariamente a quello che era successo durante l’attacco contro l’Iraq, la Francia non ha difeso i principi del diritto internazionale nel caso della Siria, ma si è unita al campo imperiale e alle sue menzogne. Con il Regno Unito e Stati Uniti, ha subito una storica sconfitta diplomatica, mentre la Russia e la Cina sono diventate i campioni della sovranità dei popoli e della pace. Il nuovo equilibrio del potere internazionale non è solo una conseguenza del declino delle forze armate statunitensi, ma sanziona anche il declino del loro prestigio. In definitiva, gli occidentali hanno perso la leadership che hanno condiviso per tutto il ventesimo secolo, perché hanno abbandonato ogni legittimità, tradendo i propri valori.
Due volte, il 4 ottobre 2011 e il 4 Febbraio 2012, i membri permanenti di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno respinto le proposte di risoluzione sulla situazione in Siria. Questo scontro ha opposto i membri del Gulf Cooperation Council (GCC) e dell’Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico (NATO) a quelli della Shanghai Cooperation Organization (SCO).
22 marzo 2012
Deutsche Bank ha lanciato per al prima volta in Europa i derivati "morte"
Deutsche Bank ha lanciato per al prima volta in Europa i derivati "morte":
Il lupo perde il pelo ma non il vizio: Deutsche Bank ha lanciato per al prima volta in Europa i death-bonds. Questi sinistri derivati esistono da oltre un decennio in USA, ed approfittano delle persone in crisi economica per vecchiaia o per malattia. Novanta milioni di americani hanno un’assicurazione sulla vita; molti di loro non possono più permettersi di pagare i premi, oppure hanno bisogno di incassare il denaro in anticipo. A questo punto intervengono gli speculatori, che offrono agli assicurati in ristrettezze questo “accordo sulla vita” (life settlement): gli comprano le polizze vita per metà o meno del risarcimento atteso (tipicamente, 400 mila dollari per un milione), e poi pagano le rate del premio, aspettando la morte dell’assicurato. Più precoce è la morte, più alto il profitto. Non a caso i death bonds conobbero i primi successi negli anni ’80 coi malati di Aids, ridotti in miseria dalla malattia e bisognosi di incassare a qualunque costo: arrivarono gli avvoltoi ad offrire il life settlement, e ad incassare lucri altissimi dato che quei pazienti morivano rapidamente. Il migliorare delle terapie ha prosciugato questo “mercato” , insieme ad inchieste giudiziarie sulle pratiche abusive condotte dagli speculatori a danno dei pazienti disperati, conclusesi con condanne. |
18 marzo 2012
Se il FMI fa fallire gli Stati, ma l'Italia non lo sa
Se il Fondo Monetario fa fallire gli Stati, ma l'Italia non lo sa
Di Gianni Minà
Editoriale di Latinoamerica 117 ott-dic 2011 (4/2011)
Il 2 e il 3 dicembre scorso i presidenti e i premier di 33 paesi dell'America Latina e dei Caraibi [praticamente, tutte le nazioni americane tranne Stati Uniti e Canada], si sono riuniti a Caracas per dare compimento alla fondazione della Celac, [Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños] un organismo intergovernativo che si rifà all'idea della Comunità Europea.
L'iniziativa, che ha la sua Germania e la sua Francia nel Brasile, prossima quinta potenza economica del mondo, nell'Argentina di sinistra di Cristina Kirchner e nel ricco Venezuela petrolifero di Hugo Chávez, decreta il tramonto della vecchia Osa, l'Organizzazione degli stati americani che mezzo secolo fa Raul Roa, ministro degli esteri della Rivoluzione cubana, definiva "il ministero delle colonie yanqui" e che oggi Rafaél Correa, giovane presidente dell'Ecuador, economista con un master all'Università cattolica di Lovanio in Belgio, definisce lo "strumento di Washington per perseguitare i governi progressisti del continente a sud del Texas".
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16 marzo 2012
Cossiga e l'eccidio di Moro
Tra pochi giorni ricorre l'anniversario della strage di via Fani e dell'assassinio dei carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci e dei poliziotti Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino. Quel giorno Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, fu rapito e tenuto prigioniero per 55 giorni in via Montalcini.
Alcuni giorni fa il capo dello Stato Giorgio Napolitano e' andato a ricordare in Sardegna, afflitta da una grave crisi economica, Francesco Cossiga e Antonio Segni, ex presidenti della Repubblica. Ora, in occasione del trentaquattresimo anniversario della tragedia di via Fani, che cade il 16 marzo 2012, ci aspettiamo che il capo dello Stato non solo commemori i caduti del 16 marzo, ma che in via Montalcini ricordi il sacrificio di Aldo Moro: in quella prigione senza targhe, lo statista democristiano visse il suo calvario di 55 giorni e fu ucciso il 9 maggio del 1978.
Cio' che amareggia e' che molti hanno dimenticato che Francesco Cossiga ripetutamente rivolse gravi accuse a Moro, sia in diverse interviste al Corriere, sia nel suo memoriale a Renato Farina. Cossiga disse, poco prima di morire, che «mai assolutamente sarebbe diventato fascista», se fosse stato adulto all'epoca in cui il fascismo nacque. Ed aggiunse che «molti democristiani lo sarebbero stati: Aldo Moro, ad esempio, e sarebbe stato un grande politico fascista, se avesse avuto un'altra eta' a quel tempo». E ancora: «Moro era un intellettuale. Per lo stesso motivo sarebbe stato fascista» (R. Farina, “Cossiga mi ha detto”, Marsilio, p. 79-80).
Alcuni giorni fa il capo dello Stato Giorgio Napolitano e' andato a ricordare in Sardegna, afflitta da una grave crisi economica, Francesco Cossiga e Antonio Segni, ex presidenti della Repubblica. Ora, in occasione del trentaquattresimo anniversario della tragedia di via Fani, che cade il 16 marzo 2012, ci aspettiamo che il capo dello Stato non solo commemori i caduti del 16 marzo, ma che in via Montalcini ricordi il sacrificio di Aldo Moro: in quella prigione senza targhe, lo statista democristiano visse il suo calvario di 55 giorni e fu ucciso il 9 maggio del 1978.
Cio' che amareggia e' che molti hanno dimenticato che Francesco Cossiga ripetutamente rivolse gravi accuse a Moro, sia in diverse interviste al Corriere, sia nel suo memoriale a Renato Farina. Cossiga disse, poco prima di morire, che «mai assolutamente sarebbe diventato fascista», se fosse stato adulto all'epoca in cui il fascismo nacque. Ed aggiunse che «molti democristiani lo sarebbero stati: Aldo Moro, ad esempio, e sarebbe stato un grande politico fascista, se avesse avuto un'altra eta' a quel tempo». E ancora: «Moro era un intellettuale. Per lo stesso motivo sarebbe stato fascista» (R. Farina, “Cossiga mi ha detto”, Marsilio, p. 79-80).
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15 marzo 2012
Come funziona HAARP e come potrebbe indurre terremoti artificiali secondo l'insigne fisico Fran De Aquino
Come funziona HAARP e come potrebbe indurre terremoti artificiali secondo l'insigne fisico Fran De Aquino:
La struttura HAARP, con le sue 180 enormi antenne è denominata "riscaldatore ionosferico" perché essa può generare fasci di onde elettromagnetiche ad alta frequenza inviandole contro la ionosfera, ufficialmente per compiere degli studi scientifici, La potenza di questo impianto è, ufficialmente, di 3,6 Megawatt (poco più di 3 milioni e mezzo di watt), ma è lecito sospettare che possano essere utilizzate potenze maggiori di quelle dichiarate. In realtà si parla molto di HAARP perché questa è la più famosa, la più nominata tra le varie stazioni consimili, ma persino su wikipedia si può leggere dell'esistenza di alcune altri siti similari. Norvegia: progetto europeo EISCAT (potenza 1000 Megawatt, ovvero un miliardo di watt) Stati Uniti: HIPAS, vicino a Fairbanks (Alaska) Porto Rico: Arecibo Observatory Russia: progetto SURA, vicino a Nižni Novgorod (potenza 190 Mehawatt)
Se quindi ci riferiremo ad HAARP nel presente articolo, le considerazioni qui fatte si possono estendere agli altri siti che utilizzano la medesima tecnologia. Un riscaldatore ionosferico invia onde ad alta frequenza e alta intensità contro la ionosfera. La parte più bassa di questa, la cosiddetta regione D della ionosfera, è ricca di elettroni, la cui temperatura viene aumentata dalle suddette radiazioni elettromagnetiche. Queste radiazioni ad alta frequenza (dell'ordine dei Mega Hertz, ovvero che vibrano un milione di volte al secondo) vengono inviate contro la ionosfera con una intensità che non è costante, ma varia ciclicamente. La frequenza di questa variazione di intensità è relativamente bassa ovvero intorno ai 2,5 Hertz (cicli al secondo). Ciò vuol dire che ogni due secondi tali onde aumentano e diminuiscono di intensità per 5 volte di seguito, mentre la vibrazione di tale segnale elettromagnetico è circa mille volte maggiore. Questo sistema fa sì che l'aumento di temperatura degli elettroni (e quindi dell'intera zona della regione D su cui vengono inviate le onde dal sistea HAARP) sia intermittente. QUesto provoca una modulazione della conduttività (grandezza fisica che misura la facilità con cui passa la corrente) ed quindi si ottiene una corrente (circolante nella ionosfera stessa) che varia alla stessa frequenza di modulazione (circa 2,5 Hertz), e che a tale bassa frequenza emette a sua volta radiazioni. In tal modo è possibile generare onde elettromagnetiche a bassissma frequenza, che altrimenti sarebbe difficilissimo generare, perché la bassisima frequenza corrisponde ad una grandissima lunghezza d'onda, che richiederebbe antenne altrettanto lunghe (svariati chilometri). Il professor Fran de Aquino (insigne fisico che è riuscito a realizzare la quantizzazione della gravità e dello spazio-tempo) ricorda in un suo studio su tale soggetto la vasta bibliografia di lavori che mostrano tale comportamento.
La produzione delle onde a bassissima frequenza (ELF ) interagendo con gli ioni presenti nelle fasce di Van Hallen, possono, a causa dell'interazione fra campo elettrico e campo gravitazionale scoperta dal professor Fran De Aquino, portare ad una riduzione della gravità sopra una certa area della terra. Tale diminuzione di gravità porta ad una diminuzione della pressione della colonna d'aria posta sopra tale area della superficie terrestre generando un effetto che può portare ad un sollevamento della terra. Per comprendere questa situazione con un'analogia, potete posizionate sulla vostra mano la punta di una siringa senza ago e tirate lo stantuffo: a causa della diminuita pressione sopra la mano vedrete la pelle sollevarsi.
Secondo i calcoli del professor De Aquino un riscaldatore ionosferico può causare persino un terremoto del 9° grado della scala richter. Non so se questo vi ricorda qualcosa.
Secondo i calcoli del professor De Aquino un riscaldatore ionosferico può causare persino un terremoto del 9° grado della scala richter. Non so se questo vi ricorda qualcosa.
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