L'inchiesta di «Aftenposten», il maggiore quotidiano norvegese, sui retroscena della strage di Oslo continua con clamorose rivelazioni. Dopo l'articolo che confermava l'esistenza di esercitazioni delle forze speciali della polizia a ridosso degli eventi con uno scenario terroristico identico (una circostanza che si è verificata nei maggiori attentati, incluso l'11/9 e il 7/7), un nuovo reportage pubblicato il 28 agosto 2011 conferma che le testimonianze sulla presenza di più killer sull'isola di Utøya il 22 luglio sono state numerose e insistenti. Il caso sembra in grado di riservare ulteriori sorprese, ricche di implicazioni.
Vi proponiamo qui di seguito la traduzione dell'ultimo articolo di «Aftenposten».
I testimoni hanno descritto svariati terroristi dopo che Breivik fu arrestato.
Dopo l'arresto di Anders Behring Breivik, la polizia ha ricevuto diverse relazioni su una pluralità di esecutori presenti a Utøya.
di Hans O. Torgersen, Andreas Bakke Foss, Eivind Sørlie – «Aftenposten».
«Da tre a cinque terroristi con pistole e fucili. Ci potrebbero essere esplosivi nell'isola.» Questo è il modo in cui la situazione veniva descritta dagli agenti della polizia di Northern Buskerud e dagli ufficiali delle squadre di emergenza mentre si stavano dirigendo all'isola di Utøya lo scorso 22 luglio.
Emerge ora che la polizia riteneva che questa fosse la situazione non solo mentre era lungo la sua rotta per Utøya ma anche un bel po' di tempo dopo che Anders Behring Breivik è stato arrestato.