Maurizio Decollanz, la conoscenza come esigenza comune di Valeria Scotti Giornalista professionista dal 1999, Maurizio Decollanz si avvicina giovanissimo al mondo del giornalismo. Dopo aver lavorato per alcuni quotidiani nazionali, a Sei Milano tv e a Telereporter tv, approda a Odeon dove oggi cura e conduce Rebus, questioni di conoscenza. "Capire e conoscere la verità, qualunque essa sia" è il filo conduttore del tuo programma. Un bilancio delle prime due edizioni di Rebus, questioni di conoscenza? «Un bilancio positivo e certamente lusinghiero. Rebus è stata accostata a molte trasmissioni a cui assomiglierebbe ma, in poco tempo, credo sia riuscita a trovare una propria spiccata personalità. La scelta delle tematiche e, soprattutto, il modo di affrontarle, ne ha fatto un punto di riferimento dell’informazione senza bavaglio. Dalle teorie complottiste sugli attentati dell’11 settembre 2001 al rapimento Moro, dai cerchi nel grano al caso Zanfretta, dalle scie chimiche alle verità storiche su Gesù, non ci siamo mai fermati alle apparenze o alle verità convenzionali. Anzi, abbiamo voluto dare ampio spazio a tutto quello che l’informazione ordinaria non dice». In principio c’era Piero Angela. Poi si è ingrandito l’interesse verso la scienza, verso gli enigmi del mondo. Pura curiosità o un tentativo di tenere sotto controllo ciò che ci circonda? «Concordo nel considerare Piero Angela il padre morale di molti giornalisti, me compreso, e di molte trasmissioni televisive. Grazie a lui, la sete di conoscenza è diventata un’esigenza comune. Rebus, questioni di conoscenza risponde proprio al bisogno di trovare risposte, di ampliare la consapevolezza che abbiamo di noi e di ciò che ci circonda. L’informazione è, secondo me, il più grande baluardo difensivo della democrazia. Essere informati significa far parte integrante di questo baluardo». Rebus ti ha portato anche fuori dallo studio televisivo. Hai lavorato, infatti, ad alcuni reportage in giro per il mondo. Qual è stata l’esperienza che ripeteresti? «Quella dei reportage, come è facile intuire, è la parte più elettrizzante del mio lavoro. In Italia come all’estero, poter toccare con mano la realtà che stai studiando è magnifico. Interrogarsi sulle tecniche costruttive che hanno portato all’edificazione della piramide di Cheope in Egitto mentre ti trovi dentro di essa, investigare sull’ossessione dei Maya per i numeri mentre ti trovi al confine tra Honduras e Guatemala, in piedi davanti alla scalinata geroglifica di Copàn, è indescrivibile. Potendo, ripeterei tutte queste esperienze». Tra i vari misteri che hai trattato, c’è una storia in particolare che, secondo te, non raggiungerà mai sufficiente chiarezza perché le verità sono state celate bene o dimenticate? «Credo di no. Sono convinto che la verità non possa essere tenuta nascosta all’infinito. E’ solo questione di tempo e caparbia. Niente può resiste ad un’ostinata e onesta ricerca». Rebus ha visto la presenza anche di Massimo Polidoro con il suo spazio L’inspiegabile spiegato. Come è nata la collaborazione tra il programma e il CICAP? «E’ nata dalla grande stima che ho per Massimo. Non sempre condivido il suo approccio. Specie su certi argomenti. Ma la sua onestà e la sua dedizione alla ricerca della verità ne fanno una grande persona e un validissimo aiuto per Rebus». C'è la premessa - e la promessa - di una terza edizione di Rebus, questioni di conoscenza? «Non spetta a me deciderlo, ma al direttore dei Programmi di Odeon, Riccardo Pasini. E’ grazie a lui che Rebus è nata. Non temo di sbilanciarmi molto, però, dicendo che prevedo una terza edizione. Intanto, vi ringrazio per questa intervista. Vi seguo e vi stimo molto da sempre».
Telegiornaliste - www.telegiornaliste.com Maurizio Decollanz nasce a Bari il 6 giugno 1973, milanese d’adozione, sposato con due (splendidi) figli, Maurizio Decollanz a 12 anni scrive già per il giornalino della sua scuola, Le Api nuove. Aveva già deciso che il giornalismo sarebbe stato la sua vita. Qualche anno dopo, scopre nella libreria di suo padre L’affaire Moro di Leonardo Sciascia. Il libro gli cambia la vita e decide che il vero senso della sua passione e cercare la verità. Qualunque essa sia. Al rapimento e all’uccisione dello statista Aldo Moro, infatti, dedicherà una delle meglio riuscite puntate di Rebus, questioni di conoscenza, la trasmissione che cura e conduce su Odeon e Odeon SAT. Pubblicista dal 1992, Professionista dal 1999, prima di approdare ad Odeon ha lavorato per alcuni quotidiani nazionali, a Sei Milano tv e a Telereporter tv.21 febbraio 2008
Intervista a Maurizio Decollanz
17 febbraio 2008
La farsa abbia inizio
13 febbraio 2008
Roma, 17 Febbraio - Proiezione di Zero
09 febbraio 2008
26 febbraio 2008 - "Zero" al Parlamento Europeo
31 gennaio 2008
Proiezione del documentario "Zero - Inchiesta sull'11 settembre"
28 gennaio 2008
Resoconto settimanale Zero (24-26 gennaio)
26 gennaio 2008
Parlamento Giapponese 11 Settembre (Sottotitoli Italiano)
I Gesuiti sono gli effettivi Controllori spirituali del NWO
23 gennaio 2008
Libreria Rinascita - Incontro con Giulietto Chiesa
"Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti da zero"
SABATO 26 GENNAIO ALLE 18,30 la libreria Rinascita in via Prospero Alpino, 48 (traversa della Circonvallazione Ostiense), ospita la presentazione del libro Zero Perché la versione ufficiale sull’11/9 è un falso Piemme 2007. Insieme a Giulietto Chiesa, parliamo delle contraddizioni nella verità ufficiale sull' 11/09, di lacune inspiegabili nella versione diffusa all'indomani dell'attacco terroristico alle Twin Towers in cui rimasero uccise circa tremila persone innocenti
Dalla quarta di copertina L'11 settembre ha cambiato la storia. Con quel tragico e spettacolare attentato, in cui hanno perso la vita circa tremila persone innocenti, gran parte delle certezze occidentali sono andate in frantumi. Ne è seguita un'offensiva che ha già prodotto due guerre e ha modificato non solo la geopolitica di intere aree del pianeta, ma tutti i rapporti di forza consolidati nei decenni precedenti. I responsabili dell'attacco sono stati additati al mondo con singolare rapidità, e un solo, presunto responsabile è stato giudicato da un regolare tribunale e condannato all'ergastolo. Ma un'analisi attenta evidenzia che la versione ufficiale non è solo lacunosa in decine di punti essenziali, ma in altre decine di punti dimostrabilmente falsa. I materiali che hanno prodotto rivelano falsità ed errori che possono essere dimostrati. Per questo abbiamo raccolto un'enorme mole di dati, fatti, analisi, immagini e li abbiamo posti sotto il vaglio rigoroso di verifiche che hanno coinvolto un gran numero di specialisti di provata competenza nei diversi campi dell'indagine. Per avvicinarci alla verità, siamo ripartiti da zero."
Giulietto Chiesa Premio Cultura della Pace 2002 - Premio nazionale Cultura della Pace, Città di Sansepolcro 2003. Giulietto Chiesa è uno dei più noti giornalisti italiani. Corrispondente per "La Stampa" da Mosca per vari anni, ha sempre unito nei suoi reportage una forte tensione civile e un rigoroso scrupolo documentario. Nel 2007, in seguito alla creazione di Sinistra Democratica ha aderito al gruppo dI SD all'interno del PSE nel parlamento europeo, insieme a Claudio Faca, Pasqualina Napoletano, Giovanni Berlinguer e Achille Occhetto.
20 gennaio 2008
Zero News
ci scusiamo innanzitutto per la pausa di relativo silenzio che si è determinata con le festività natalizie e del nuovo anno. Riassumiamo qui le informazioni essenziali perchè - questo vale in primo luogo per gli azionisti del film - sappiate cosa è successo nel frattempo e quali sono i passaggi che vogliamo realizzare, con il vostro aiuto. Ecco come ci siamo mossi fino ad ora. Dopo il festival di Roma si sono avviate diverse trattative con i distributori per verificare le possibilità di una distribuzione nelle sale cinematografiche. E' emerso, dopo lunghe tergiversazioni, in parte probabilmente create da difficoltà politiche, che nessun distributore nazionale ha avuto il coraggio di distribuire "Zero". Questo sebbene il successo della pellicola sia stato evidente durante il festival, come dimostra la copertura della stampa e delle televisioni. I distributori hanno mostrato la stessa mancanza di coraggio che li ha portati a non distribuire “Redacted” del grande Brian De Palma, dedicato alle torture e ai crimini americani in Iraq. Vi sarete accorti che quel film, il capolavoro dell’ultimo Festival di Venezia, non si è ancora visto al cinema. Pare che in Italia non lo vedremo proprio. Così vanno le cose, in Italia e nel mondo. Abbiamo fatto "Zero" anche perchè non vogliamo arrenderci a questo stato di cose. Comunque il ritardo nell'avvio della programmazione è stato determinato in primo luogo da questa trattativa, che ci impediva, prima della sua conclusione, di cominciare una distribuzione autonoma, nostra. In secondo luogo c'è stata una scelta: quella di non far uscire "Zero" in concorrenza con le commedie natalizie. In terzo luogo durante novembre e dicembre si sono dovuti affrontare alcuni problemi di riedizione, dovuti al fatto che alcune immagini presenti nella versione presentata al festival ci sono poi state negate dai loro proprietari. Il che ci ha costretti a operare alcuni rimaneggiamenti, decisivi per evitare pericoli futuri di sequestro della pellicola. Altre modifiche sono state rese necessarie per apprestare il film a una utilizzazione televisiva e, in prospettiva, homevideo etc. Il che ha prolungato i tempi di lavorazione, insieme alle necessità di un nuovo mixaggio. Tutte queste modifiche non hanno minimamente compromesso la fisionomia del film e l'hanno anzi dinamizzata e ripulita di alcune lungaggini non essenziali. In ogni caso nulla andrà perduto e verrà successivamente recuperato all'interno del DVD che produrremo appena terminato il grosso della distribuzione che siamo in procinto di lanciare su scala nazionale e internazionale. Bisogna che tutti teniamo presente che la questione politica che abbiamo sollevato - quella di "Riaprire l'inchiesta sui fatti dell'11 settembre" - non si attenuerà con il passare del tempo. Anzi tutto lascia presagire che il tema diventerà sempre più caldo nei mesi a venire, come mostrano le continue e nuove rivelazioni che emergono. L'ultima è la notizia che Osama bin Laden è stato ucciso, rivelata da Benazir Bhutto prima di essere assassinata a sua volta (e taciuta da tutto il mainstream mediatico mondiale). Dunque non solo non siamo in ritardo, ma siamo nel pieno dello scontro. E lo saremo a lungo. Il film "Zero" è uno strumento politico potente, che non esaurirà la sua valenza nei prossimi mesi. La domanda del pubblico, come dimostrano le prime proiezioni realizzate, è altissima. Dunque lavoriamo per soddisfarla.
In conclusione: gennaio servirà a completare tutto il ciclo. Ma noi disponiamo già della copia italiana per la distribuzione alternativa che è già stata avviata. Quindi non vi sono ragioni per ritardare ulteriormente le proiezioni. Per fare questo abbiamo attrezzato un ufficio di distribuzione nostro, e aperto un sito dedicato, www.zerofilm.info, attraverso cui gestire tutto il processo. Ma ABBIAMO BISOGNO CHE OGNUNO DI VOI SI PRODIGHI PER ORGANIZZARE UNA PROIEZIONE DI ZERO NEL SUO TERRITORIO. Non solo nei cinema, ma nei circoli culturali, nelle sezioni di partito, nelle scuole, nei circoli sportivi, nelle case della cultura. Ovviamente stiamo parlando di proiezioni a pagamento, perchè il film deve anche realizzare incassi per coprire le spese sostenute e per verificare le possibilità di proseguire nell'azione di produzione che il "Gruppo Zero" proporrà agli azionisti. Le modalità di questo aspetto economico, vitale per l'intera operazione, verranno specificate nei contatti telefonici diretti.
Scrivete e mettetevi in contatto con noi. Penseremo noi a darvi tutti gli strumenti e le informazioni necessarie per organizzare la proiezione e a rispondere a tutte le vostre domande. Il Gruppo Zero - info@zerofilm.info
= Proiezioni e incontri Pisa, 16 Gennaio - Proiezione di Zero e incontro con gli autori Pisa, 17 Gennaio - Proiezione di Zero Amsterdam, 20 Gennaio - Proiezione di Zero all'incontro dei MEETUP europei di Beppe Grillo Roma, 26 Gennaio - Giulietto Chiesa presenta il libro "Zero - Inchiesta sull'11 settembre"
Coming soon: Alessandria - Ancona - Aosta - Bari - Bologna - Bruxelles - Cagliari - Capannori (Lucca) - Carrara (Massa) - Catania - Fano - Firenze - Foggia - Genzano (Roma) - Latina - Lecce - Livorno - Martina Franca - Milano - Napoli - Olbia - Ortonovo (La Spezia) - Padova - Pergola (Pesaro) - Perugia - Pescara - Pettenasco (Novara) - Piombino - Pordenone - Reggio Emilia - Riccione - Roma - Rovigo - Scarperia (Fi) - Senigallia - Sesto Fiorentino (Fi) - Tonara (Nuoro) - Udine - Usini (Sassari) - Verona - Vetralla (Viterbo) - Vicenza
- Un abbraccio agli amici di Aprilia (LT)
- (*)Osama bin Laden è stato ammazzato.
- Sull’unidici settembre le difficili verità nascoste
- Undici settembre: sempre più nodi vengono al pettine
- Giulietto Chiesa: “Necessaria una nuova commissione d’inchiesta sull’11/9?
- Michael Moore: l’11-9 potrebbe essere stato un complotto interno
15 gennaio 2008
(*) Osama bin Laden è stato ammazzato
01 gennaio 2008
Mario Rossi Network in lista al PremioWWW
Il "Premio WWW" viene istituito nel 1998 dal Il Sole 24 ORE S.p.A., con l'obiettivo di valorizzare la creatività e la funzionalità dei siti internet italiani, affermandosi come importante riconoscimento di qualità diventando un punto di riferimento per i siti e per i navigatori.
I siti vincitori saranno designati, a insindacabile giudizio, dalla giuria di qualità, a partire da una short list composta dai 5 siti che avranno ottenuto, al termine della fase di votazione popolare, il punteggio più alto, calcolato come somma assoluta.
premiowww.ilsole24ore.com/scheda.php?site_id=95886