09 settembre 2022

Rete Voltaire: Voltaire n°5 - 9 settembre 2022

Voltaire n°5 - 9 settembre 2022
Rete Voltaire | 9 settembre 2022

Per imporre la propria lettura dei fatti, i governi non fanno pressione sui media, ma su chi li informa. Nella maggior parte dei Paesi del mondo i giornalisti attingono esclusivamente a tre grandi agenzie di stampa: AFP, AP e Reuters. Chi detiene il potere non ha perciò bisogno di fare pressione su migliaia di singoli media per ottenere che tutti i mezzi di comunicazione di massa occidentali, nonché buona parte dei rimanenti, ignorino una determinata informazione, basta fare in modo che queste tre agenzie non la trattino.

Che siano main stream o alternativi, i media che non hanno corrispondenti locali si limitano a commentare queste tre fonti. In definitiva, quasi tutti dicono nella sostanza la stessa cosa, differenziandosi solo nella forma.

Per uscire dall'oscurità, ogni venerdì pubblicheremo un notiziario sulle relazioni internazionali, redatto a partire da dispacci di nostri corrispondenti nel mondo.

Al momento non siamo rappresentati in tutti i Paesi, quindi ci sfuggiranno delle notizie, ma non per volontà di nascondervele. Cercheremo di ricostruire l'integralità dei fatti ogni volta che potremo.

Nel mese di agosto abbiamo redatto per la nostra équipe alcuni numeri, cui potete accedere liberamente per tutto il mese di settembre e constatare la qualità del nostro lavoro. Il notiziario sarà accessibile a pagamento dal mese di ottobre. Sin da ora potete sottoscrivere un abbonamento.

titre documents joints

 
Voltaire n°5 - 9 settembre 2022
(PDF - 109.6 Kb)
 
Cancella    Reclami
 
 

02 settembre 2022

L’ISTITUTO ROCKEFELLER E LA CRIMINALE FRODE DELLA POLIO


Uno dei risultati del presunto nuovo virus SARS Covid, emerso pubblicamente nel 2019, è che la specializzazione medica della virologia è stata elevata dai media ad uno status quasi divino. Pochi comprendono le origini della virologia e il suo ruolo di primo piano nella pratica medica odierna. Per questo dobbiamo guardare alle origini e alla politica del primo istituto di ricerca medica americano, il Rockefeller Institute for Medical Research, oggi Rockefeller University, e al suo lavoro su quello che, secondo loro, era il virus della polio.

Nel 1907, a New York, l’improvviso insorgere di una malattia aveva dato al direttore del Rockefeller Institute, Simon Flexner, un’occasione d’oro per rivendicare la scoperta di un “virus” invisibile, responsabile di quella che arbitrariamente era stata denominata poliomielite. Il termine poliomielite significa semplicemente infiammazione della materia grigia del midollo spinale. Quell’anno circa 2.500 Newyorkesi, per lo più bambini, erano stati colpiti da una qualche forma di poliomielite, con forme di paralisi e persino decessi.

La frode di Flexner

L’aspetto più sorprendente dell’intera saga della poliomielite andata in scena negli Stati Uniti durante la prima metà del XX secolo è il fatto che ogni fase chiave del processo era controllata da persone legate a quella che sarebbe diventata la cabala medica dei Rockefeller. Questa frode era iniziata con le affermazioni del direttore del Rockefeller Institute, Simon Flexner, secondo cui lui e il suo collega, Paul A. Lewis, avevano “isolato” un agente patogeno, invisibile ad occhi nudo, più piccolo persino dei batteri, che, secondo loro, sarebbe stato la causa della malattia paralizzante che si era sviluppata in una serie di focolai negli Stati Uniti. Come erano arrivati a questa conclusione?

In un articolo pubblicato nel 1909 sul Journal of the American Medical Association, Flexner aveva affermato che lui e Lewis avevano isolato il virus della poliomielite. Aveva riferito che erano riusciti a “trasmettere” la poliomielite attraverso diverse scimmie, da scimmia a scimmia. Avevano iniziato iniettando nel cervello delle scimmie il tessuto del midollo spinale umano di un ragazzo morto, presumibilmente a causa del virus. Dopo che una scimmia si era ammalata, una sospensione del suo tessuto midollare malato era stata iniettata nel cervello di altre scimmie che si erano ammalate a loro volta.

01 settembre 2022

GIULIO TARRO / COVID-19, LA FINE DI UN INCUBO



Finalmente, dopo due anni e mezzo, siamo usciti dal tunnel.

L’incubo-pandemia è ormai dietro l’angolo, gli allarmismi e i terrorismi di Stato non sono più lontanamente giustificabili.

Le ‘pericolose’ varianti possono essere tenute sotto controllo. La pandemia, come previsto da tempo, si è man mano endemizzata, fino a trasformarsi in una forma influenzale.

E soprattutto, finalmente, sono state sdoganate le cure necessarie, i farmaci ad hoc per fermare il Covid-19 fin dai suoi primi sintomi.

Non è certo finita qui. Perché parecchie novità arrivano anche dal delicato fronte degli effetti avversi derivanti dai vaccini, sempre sottovalutati dai ‘Soloni’ di casa nostra e invece quanto mai pericolosi, soprattutto a medio e lungo temine. Motivo per cui è di fondamentale importanza saperne di più per quanto concerne le prassi da seguire per ottenere gli esoneri dal vaccino, a causa del rischio di trombi per mutazione genetica e sovraccarico anticorpale.

 

BEN OLTRE LE FAKE NEWS DEL MAINSTREAM

In estrema sintesi, ecco alcuni fra i temi affrontati dal virologo Giulio Tarro nel fresco di stampa ‘Covid-19 – La fine di un incubo’ (Edizioni Helikon) che tutti dovrebbero leggere per capirne di più, in modo chiaro e scientificamente inoppugnabile, su quanto succede a proposito di ‘Covid e varianti’, senza farsi stordire dalla grancassa dei media che in questi due anni e mezzo hanno totalmente rincoglionito gli italiani, a botte di fake news.

Per citarne solo una, quella – rimasta epica – tirata fuori dal cilindro di Mago Roberto Burioni, che meno di un anno fa, in una delle sue comparsate domenicali da Fabio Fazio, arrivò a dire, tanto per sminuire i rischi (concreti) derivanti dai vaccini (pur sempre ‘sperimentali’, e noi come cavie): “Sapete quanti sono fino ad oggi i morti dopo il vaccino in tutto il mondo dopo otto mesi di somministrazioni? Uno, 1 di numero, è successo in Nuova Zelanda”. Da 113 immediato.

12 agosto 2022

Kursk Trappola mortale



Il mondo intero assiste impotente alla tragedia dei 118 membri dell'equipaggio, intrappolati nel relitto, in attesa di soccorsi che non arriveranno mai. Ma come è affondato il Kursk? È stato davvero un incidente? E perché non è stato possibile salvare nessuno? Giovanni Minoli ripercorre la storia del sommergibile diventato una trappola mortale.

01 agosto 2022

GIALLO ALPI / SALTA PER ARIA CHI FORSE SA TUTTO: VOLEVA PARLARE?


Colpo di scena nel giallo Alpi.

Salta per aria, a Mogadiscio, l’auto con a bordo Hashi Omar Assan, il somalo che da perfetto innocente s’è fatto 16 anni di galera per un duplice omicidio – quello di Ilaria Alpi Miran Hrovantin – che non ha mai commesso.

Le prime, frammentarie notizie in arrivo dalla Somalia fanno solo riferimento ad una possibile pista che porterebbe ad Al-Shabaa, il gruppo terrorista jiadista che da oltre 15 anni semina morte in quei territori. Niente di più specifico.

Ma sorge spontaneo l’interrogativo.

Forse Omar Assan aveva deciso di raccontare agli inquirenti romani qualcosa di importante, di basilare per venire finalmente a capo di un duplice omicidio ancora, incredibilmente, senza colpevoli, né i killer né tantomeno i mandanti? Forse si stava per spezzare quel muro di gomma che ha fino ad oggi resistito, anche a botte dei più clamorosi depistaggi di Stato?

Ma riavvolgiamo il nastro e partiamo dalle news.

29 luglio 2022

Il sabotaggio della pace in Europa, di Thierry Meyssan

Gli anglosassoni, che già sono riusciti a escludere la Russia dal Consiglio d’Europa e si adoperano per impedirle di partecipare alle riunioni dell’OSCE, stanno manovrando per far naufragare l’Unione Europea attraverso una struttura concorrente in Europa centrale: l’Iniziativa dei Tre Mari. Hanno rispolverato un vecchio progetto polacco, finalizzato a sviluppare la regione preservandola dall’influsso tedesco e russo.

Il vertice dell’Iniziativa dei Tre Mari (Intermarium) a Riga, il 20 giugno 2022.

Il 23 giugno 2022 il Consiglio dei capi di Stato e di governo dell’Unione Europea ha deciso di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha precisato che la strada per mettere in atto le riforme economiche e politiche, condizione dell’adesione, sarà lunga (la Turchia è candidata da 23 anni).

27 luglio 2022

Una tomba vuota riapre il caso Orlandi. Il fratello: “Non una svolta, ma si indaghi”


La squadra mobile di Roma ha messo sotto sequestro il loculo svuotato di una diciassettenne strangolata nel 1983. Un informatore nel 2015 aveva parlato di un collegamento tra questo omicidio e la scomparsa di Emanuela Orlandi.

È di questa mattina (21 luglio 2022) la notizia di una presunta “svolta” nel caso della sparizione di Emanuela Orlandi, la ragazza di cui si sono perse le tracce a Roma nel giugno del 1983. Cittadina vaticana, da ormai quasi quarant’anni su questa vicenda si addensano nubi oscure, tanto fitte da non permettere di scernere la verità dalla finzione, spesso veicolata in modo strumentale da chi – ancora oggi – da questa storia ha molto da perdere.

La “svolta” di cui sopra si riferisce a un aspetto inquietante: il 13 luglio scorso la squadra mobile di Roma è entrata nel cimitero monumentale del Verano con un obiettivo preciso: aprire il fornetto in cui riposano le spoglie di Katty Skerl, la figlia di un regista americano che nel 1982, quando aveva 17 anni, venne ritrovata strangolata in una vigna a Grottaferrata. Un caso mai risolto, uno dei tanti che nel corso degli anni Ottanta, sempre a Roma, vide coinvolte diverse ragazze.