14 maggio 2020

Lo straordinario Dr. Antony Fauci


Negli Stati Uniti e nel mondo intero si stanno atttualmente prendendo drammatiche decisioni politiche e sociali su quali misure di emergenza debbano essere attuate per affrontare l’attuale crisi da coronavirus. In molti casi, misure radicali ed importanti, come il blocco dell’economia mondiale, vengono giustificate dalle proiezioni sulla morbilità futura del COVID-19. Se c’è una persona che rappresenta l’immagine dell’attuale strategia americana per il trattamento del coronavirus, è il dr. Tony Fauci, direttore dell’Istituto nazionale americano per le allergie e le malattie infettive (NIAID) del NIH. Quello di cui i principali media evitano convenientemente di parlare quando citano il ruolo di Fauci riguarda la sua assai controversa e combattuta carriera, iniziata quando era entrato a far parte del NIAID nel 1984, agli esordi del panico [mondiale] sull’AIDS. Questi  trascorsi chiariscono in modo evidente le sue straordinarie e discutibili mosse odierne.
Antony Fauci, un membro di spicco della task force sul Coronavirus della Casa Bianca, viene descritto dai principali media statunitensi, come la CNN, MSNBC o il New York Times, come il maggior esperto di tutti gli aspetti legati all’epidemia di Covid19. Ha ostacolato, gli sforzi del presidente [Trump] per promuovere un noto farmaco contro la malaria come trattamento per i pazienti gravi da coronavirus definendolo “di scarsa importanza,” anche se, sette anni prima, aveva sostenuto l’importanza dello stesso farmaco. Ha pubblicamente citato i dati di previsione della pandemia provenienti da un istituto creato nello Stato di Washington dalla Gates Foundation (la stessa fondazione che ha praticamente in mano l’OMS e possiede importanti quote azionarie dei principali produttori di vaccini) per affermare che potrebbero morire per COVID19 anche 200.000 Americani. Fauci ha dichiarato che il COVID19 è “probabilmente circa 10 volte più letale dell’influenza stagionale,” cosa che implicherebbe circa 300-600.000 decessi da coronavirus per l’anno in corso, mentre allo stesso tempo, in una nota rivista medica, ha definito il Covid-19 simile come morbilità all’influenza stagionale. Alla domanda su quanto tempo dovrebbe durare il blocco di gran parte dell’economia americana, Fauci ha risposto “fino a quando smetteranno di essere testati nuovi casi positivi,” cosa impossibile vista la scarsa precisione del test. Ha anche sostenuto la necessità della sperimentazione diretta sull’uomo, senza farli precedere dai test su animali, dei nuovi vaccini, compresi i vaccini mRNA non testati e geneticamente modificati.
Fauci ha più influenza di chiunque altro sulla politica nazionale statunitense che riguarda la nuova pandemia da Covid-19, incluso lo stesso presidente. Quasi tutti i media lo venerano e lo considerano uno scienziato ineguagliabile, uno dei migliori al mondo. Uno sguardo ravvicinato alla carriera di Anthony Fauci fornisce un’immagine nettamente diversa, addirittura assai allarmante.
Lo Zar americano dell’AIDS
Incredibilmente, Tony Fauci è a capo del NIAID di Washington da 36 anni. Oggi, anche se a 79 anni ha di gran lunga superato l’età del pensionamento, decide ancora quali compagnie farmaceutiche o ricercatori universitari otterranno, o meno, i preziosi fondi governativi del budget annuale di 5 miliardi di dollari del NIAID.
Torniamo al 1984, quando Fauci era stato nominato capo del NIAID durante l’era Reagan. Quell’anno, un ricercatore che si occupava di AIDS, Robert Gallo, che lavorava sotto Fauci, aveva tenuto una conferenza stampa dove aveva annunciato di aver “scoperto” il virus dell’AIDS. Aveva affermato che si trattava dell’HIV, l’Human Immunodeficiency Virus. Questa scioccante dichiarazione, che aveva fatto il giro del mondo, era stata fatta in totale dispregio di alcuni precedenti studi scientifici peer-reviewed già pubblicati e comprensivi delle necessarie analisi al microscopio elettronico. Era stato un caso di “scienza tramite conferenza stampa,” come l’aveva descritta un altro scienziato, il prof. Peter H. Duesberg. Duesberg era un ricercatore pluripremiato di Berkeley, che, nel 1970, attraverso il suo lavoro sui retrovirus, aveva isolato il primo gene del cancro e aveva mappato la struttura genetica di quei virus.
Per Gallo e Fauci, la cosa non era importante perchè nel NIAID erano confluiti fondi per milioni di dollari per la ricerca sul nuovo virus HIV. Fauci e Gallo avevano affermato che l’AIDS era altamente contagioso, anche per trasmissione sessuale, specialmente tra i maschi omosessuali. In particolare, prima che Gallo affermasse di aver scoperto il virus dell’HIV-AIDS, il NIAID aveva svolto ricerche sul ruolo di alcuni farmaci immunosoppressori, i popper o nitriti alchilici,  nel trattamento dei primi malati di AIDS. Queste erano state rapidamente abbandonate a favore della ricerca di una “cura” per l’AIDS. Ai media era stato detto che l’AIDS costituiva la “minaccia del secolo alla salute pubblica.” Gallo aveva continuato a guadagnare milioni con il suo esame del sangue brevettato per l’HIV, nonostante il fatto che il test fornisse spesso falsi positivi e non testasse direttamente il presunto virus ma gli anticorpi attivi, cosa che la pratica dell’immunologia ha dimostrato non essere valida, perchè potrebbero essere rilevati gli anticorpi derivanti da una precedente infezione, non necessariamente gli anticorpi Anti-HIV. All’epoca, negli anni ’80, Fauci era responsabile della ricerca sull’AIDS presso il NIAID, incarico che ricopre tuttora.
Falsi Tests?
La questione dei test HIV/AIDS è di primaria importanza. Mentre un mondo terrorizzato chiedeva a gran voce un test, Gallo e Fauci promuovevano i loro fallaci test sugli anticorpi. Nel 2006 Gallo aveva affermato che: “I test HIV, quando erano stati sviluppati nel 1984, erano estremamente precisi e sono diventati molto più precisi con il passare degli anni …” Molto precisi nel 1984 e ancora più precisi con il passare degli anni? Gallo aveva aggiunto in risposta alle critiche: “Nel bambino, il test PCR [proteina C reattiva] per la presenza del virus può determinare con precisione la positività o meno all’HIV.
In netto contrasto con le affermazioni di Gallo, affermazioni approvate da Fauci e dal NIAID, nonché dal CDC, due medici, Roberto A. Giraldo ed Etienne de Harven (lo scienziato che aveva realizzato la prima microfotografia elettronica di un retrovirus) avevano sottolineato che due test, l’ELISA/immunoblot, ed un test genetico, il test PCR o “titolazione virale,” i due principali test utilizzati per la diagnosi dell’AIDS, non erano validi. “Nessuno di questi test rileva il virus HIV, né rileva i frammenti dell’HIV.” Avevano aggiunto che esistono “più di 70 diverse condizioni documentate che possono far sì che i test anticorpali diano un falso positivo anche senza un’infezione da HIV.” I falsi positivi possono essere causati dall’influenza, dal raffreddore, dalla lebbra o dalla gravidanza. Questi sono gli stessi test che oggi vengono utilizzati per determinare la positività al SARS-CoV-2.
I due ricercatori avevano concluso che: “Il fatto che dopo 25 anni di intensa ricerca l’HIV non sia stato né isolato né purificato secondo i termini della virologia classica ci dice che la considerazione dell’AIDS come malattia virale contagiosa si basa su un microbo apparentemente inesistente!”
Giraldo e de Harven avevano dichiarato che: “La presunta esistenza dell’HIV è stata desunta dallo studio delle proteine, dell’attività della trascrittasi inversa (RT) e dai frammenti di RNA trovati nei supernatanti di coltura, non dall’analisi diretta di particelle virali purificate.” Il CDC, per fare una diagnosi di AIDS negli Stati Uniti, richiede un test anticorpale positivo per l’HIV. Eppure in Africa, dal 1985, l’OMS non richiede il test HIV o altri test di laboratorio. Vengono valutati solo i sintomi del paziente, che possono includere perdita di peso, diarrea cronica, febbre prolungata, tosse persistente e simili, sintomi endemici della povertà cronica, della malnutrizione e della mancanza di strutture igienico-sanitarie.
In ogni caso, questa frode ha contribuito alla carriera di Tony Fauci per oltre 35 anni. Fauci, come direttore del NIAID ha ricevuto per questa ricerca fasulla milioni di dollari dalla Bill & Melinda Gates Foundation e dalla Clinton Foundation, insieme a decine di miliardi di dollari dei contribuenti statunitensi. Guarda caso, l’articolo del 2006 di Giraldo e de Harven nel 2019 è improvvisamente sparito dalla circolazione, proprio prima dell’epidemia di coronavirus a Wuhan.
Nonostante fosse al corrente dei protocolli virologici, Fauci, come direttore del NIAID, aveva raccomandato il chemioterapico della Burroughs Wellcome AZT come “farmaco preventivo” per i pazienti con diagnosi di HIV, anche in assenza di sintomi! La Burroughs Wellcome aveva sottoposto al NIAID uno studio deliberatamente sbilanciato a favore dell’AZT. Fauci aveva persino raccomandato l’uso dell’AZT nelle donne in gravidanza, nonostante i gravi rischi per il feto. Una caratteristica di tutte le donne in gravidanza è l’aumentato livello di antigeni, perchè è normale che il loro sistema immunitario combatta qualsiasi infezione per proteggere il feto. L’AZT o Retrovir, un inefficace farmaco contro la leucemia, ha dimostrato di essere un prodotto altamente tossico. Nel 1987, in soli cinque giorni era stato approvato per il trattamento dell’AIDS da Fauci e dal governo degli Stati Uniti. Oggi, dopo più di trent’anni di ricerche e di spese miliardarie, non esiste un vaccino efficace per l’HIV/AIDS.
Fauci e Gilead
Secondo il parere di chi ha analizzato il ruolo di Tony Fauci come capo del NIAID, il suo modo di pensare potrebbe essere definito con il termine di reduttivismo scientifico, descritto come “l’ottocentesca teoria del singolo germe applicata ad una complessa rete di fattori che avevano fatto crollare il sistema immunitario di un sottoinsieme di uomini gay all’inizio degli anni ’80.” Si è sempre rifiutato di prendere in considerazione la documentazione secondo cui tutta una serie di farmaci letali e di tossine, come i nitriti, potrebbero essere fattori importanti [nell’AIDS]. Di conseguenza, dal 1984 ha sprecato decine di miliardi di dollari dei contribuenti in esperimenti inutili. Uno dei peggiori era stata la sua collaborazione con Gilead Sciences.
Non soddisfatto di aver sviluppato un fallace test per l’AIDS e di aver ottenuto la rapida approvazione della FDA per l’AZT nel trattamento dei pazienti sieropositivi con sintomi gravi, Fauci aveva deciso di collaborare con Gilead (come nel biblico “balsamo della Mecca“) in quelli che sarebbero stati chiamati esperimenti PrEP.
Nel 2007 Fauci aveva iniziato a finanziare studi clinici con farmaci AZT in soggetti “negativi” all’HIV, in base alla teoria che la chemioterapia li avrebbe “protetti” dal diventare “positivi.” In pratica, si testavano farmaci tossici per l’HIV su persone altrimenti sane per “assicurarsi” che non si infettassero con l’AIDS. Se sembra una follia, è perchè lo era. Nel periodo 2007-2012, Gilead aveva fornito al NIAID un farmaco, Truvada, per i test umani di fase III in soggetti HIV negativi. Erano stati condotti quattro studi clinici da 2.000 a 5.000 soggetti ciascuno. Il progetto era stato chiamato “profilassi da pre-esposizione” o “PrEP.” Ai soggetti sani erano state somministrate dosi del farmaco chemioterapico Truvada in base alla tesi che avrebbe potuto impedire loro di diventare sieropositivi in futuro. Il CDC, nella sua raccomandazione del maggio 2014, aveva invitato i medici a prescrivere Truvada nei pazienti negativi dei cosiddetti “gruppi a rischio,” l’imprimatur ufficiale del governo per un farmaco estremamente redditizio.
La FDA aveva ignorato il fatto che due dei quattro studi clinici con Truvada avevano dato risultati negativi ed erano stati interrotti. Nonostante ciò e grazie alla manipolazione dei dati da parte del NIAID di Fauci e di Gilead, la FDA aveva comunque approvato il pericoloso Truvada per la PrEP. Oggi Gilead elenca [nel foglietto illustrativo] gli effetti collaterali di Truvada: problemi renali, inclusa l’insufficienza renale; peggioramento dell’epatite B; eccessivo acido lattico nel sangue (acidosi lattica) con esiti potenzialmente mortali; gravi problemi al fegato, con esiti potenzialmente mortali; problemi alle ossa. Dichiara anche che Truvada “può aiutare a ridurre il rischio di contrarre l’HIV-1 attraverso l’attività sessuale, se assunto ogni giorno e usato insieme a pratiche sessuali più sicure.”
La truffa Fauci-Gilead per la promozione di Truvada in soggetti sani per “ridurre il rischio” dell’HIV è un indicatore del livello di negligenza medica e, in certi casi, di palese abuso criminale della salute umana rappresentato dall’attuale guru del coronavirus della Casa Bianca, Antony Fauci.
Fauci e il COVID-19
Nell’ottobre 2019, Fauci e il suo NIAID avevano ricevuto 100 milioni di dollari dalla Gates Foundation per sviluppare terapie “genetiche” per l’HIV e l’anemia falciforme. Questo significa che Fauci, al momento dell’esordio del nuovo coronavirus a Wuhan, in Cina, stava ancora promuovendo una truffa sull’HIV vecchia di 35 anni. Fauci fa anche parte della cabala della Gates Foundation. Nel 2012 Fauci era stato inserito in uno dei cinque Leadership Council del Global Vaccine Action Plan patrocinato dalla Gates Foundation.
Questo è molto importante, visto il suo ruolo odierno di “Papa” del coronavirus nell’amministrazione Trump. Ha forse il suo NIAID, o qualsiasi altro laboratorio al mondo, isolato e purificato in modo rigoroso, con l’aiuto della microscopia elettronica, campioni di pazienti testati per il SARS-CoV-2 e positivi per il Covid-19? O le prove del virus sono inconclusive, come quelle di Fauci e della cricca dell’AIDS sull’HIV?
Inoltre, il NIAID sta lavorando con Gilead per condurre studi sull’uomo di fase II con un farmaco di Gilead, Remdesivir, come potenziale trattamento per i pazienti adulti ospedalizzati con diagnosi di COVID-19.
Una coincidenza?
Rilevante è anche il fatto che tutti i migliori consulenti scientifici della task force per il COVID-19 del presidente degli Stati Uniti siano legati da decenni alla falsa e distruttiva ricerca sull’HIV/AIDS e alla diffusione di false teorie. Accanto a Tony Fauci del NIAID troviamo la dottoressa Deborah L. Birx, che era stata nominata da Obama coordinatrice mondiale per gli USA degli studi sull’AIDS e che aveva lavorato sotto Tony Fauci presso il NIAID dal 1983 al 1986.
Robert Redfield è l’attuale direttore dei Centers for Disease Control and Prevention, al centro del recente scandalo dei test sul coronavirus. Redfield aveva co-fondato con il discreditato Robert Gallo (l’ex collega Fauci negli scandali sull’AIDS dei primi anni ’80 al NIH) l’Istituto di Virologia Umana dell’Università del Maryland. Redfield aveva anche co-firmato, insieme alla dottoressa Deborah Birx, numerosi articoli scientifici su presunti vaccini contro l’HIV, nessuno dei quali si era dimostrato efficace.
Fauci, la Birx e Redfield, tutti incestuosamente complici nelle frodi e nelle negligenze sull’HIV/AIDS, hanno oggi nelle mani il futuro non solo della salute pubblica americana, ma anche dell’intera economia mondiale. Non è una bella situazione. Come dimostra il loro lavoro sulla comprovata frode HIV=AIDS, i test sul coronavirus non provano affatto la presenza di un virus mortale nei pazienti. Se così fosse, sarebbe la più grande frode criminale nella storia della medicina.
F. William Engdahl

11 maggio 2020

Piano mondiale per la vaccinazione di massa – Anthony Fauci & Bill Gates




Fauci, vaccinazione di massa
Anthony Fauci

Il Dr. Anthony Fauci, colui che con le sue dichiarazioni ai media ha fomentato paura nella popolazione americana circa la “pandemia” da Covid 19, in qualità di direttore del NIAID sta collaborando con Bill Gates al suo “Global Vaccine Action Plan”, vaccinazione di massa.
Successivamente Fauci è stato affiancato da altri leader globalisti, tra cui Anthony Lake, Direttore Esecutivo dell’UNICEF, Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS; Joy Phumaphi, Presidente del Comitato Consultivo Internazionale e Segretario Esecutivo della African Leaders Malaria Alliance; e Tachi Yamada, Presidente della Global Health presso la Bill & Melinda Gates Foundation.

Vaccinazione di massa

Il “Piano d’azione globale sui vaccini” fu stato annunciato nel 2010 come partenariato pubblico-privato dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF), dell’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (NIAID) e il progetto di legge & Melinda Gates Foundation.
Piano mondiale per la vaccinazione di massa - Anthony Fauci & Bill Gates 1
Che la questione Coronavirus (Covid 19), evento storico dei nostri tempi, non sia del tutto chiara, sembra evidente ormai a molti. Sono infatti sempre più le persone che iniziano a nutrire dei dubbi.
Ascoltiamo attentamente cosa ha da dire, per noi, il dr. Shiva Ayyadurai  in questa intervista pubblicata da PandoraTV:

08 maggio 2020

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 7 mag 2020


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Neil Ferguson si dimette dal SAGE
 

 
Corruzione della stampa
 
Controversie

 
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La denuncia di Robert F. Kennedy Jr. sul piano vaccinale globale di Bill Gates e la sua richiesta di immunità


Robert F. Kennedy Junior,  nipote del Presidente J.F. Kennedy e figlio del fratello Robert, sta conducendo una dura battaglia contro la campagna vaccinale globale di Bill Gates, battaglia che merita di avere spazio ed essere seguita con attenzione perché solo la massima libertà di critica e di informazione ci può tutelare dal rischio che la salute della popolazione mondiale possa essere subordinata a interessi poco trasparenti. Robert F. Kennedy Jr.  denuncia nel primo articolo i vari scandali che hanno caratterizzato i piani vaccinali di Bill Gates e dell’OMS nei paesi poveri del terzo mondo, mentre nel secondo riferisce dei grossi rischi connessi alla accelerazione della ricerca  per un vaccino contro il coronavirus, contro i quali non a caso Bill Gates si sta premunendo facendosi garantire l’immunità

Traduzione di Margherita Russo

Il piano vaccinale globalista di Bill Gates: un’agenda win-win per l’industria farmaceutica e la vaccinazione obbligatoria 

di Robert F. Kennedy Jr. su Childrenhealthdefence.org, 9 Aprile 2020

I vaccini, per Bill Gates, sono un business filantropico strategico che alimenta la sua innumerevole serie di altre attività legate ai vaccini (tra cui l’ambizione di dominare attraverso la Microsoft l’industria globale di identificativi vaccinali digitali), e che gli conferisce un potere dittatoriale sulla politica sanitaria globale.

L’ossessione di Gates per i vaccini sembra alimentata dalla sua convinzione di salvare il mondo tramite la tecnologia. Promettendo di eradicare la poliomielite, con la sua quota di 450 milioni su un capitale di 1,2 miliardi di dollari, Gates ha preso il controllo del National Technical Advisory Group of Imunizatione (NTAGI) Indiano e ha imposto un esteso piano di vaccini antipolio attraverso programmi di immunizzazione successivi per tutti i bambini sotto i 5 anni. I medici indiani hanno incolpato la campagna di immunizzazione di Gates per la devastante epidemia di paralisi flaccida acuta non-polio (NPAFP) che ha reso paralitici 496.000 bambini tra il 2000 e il 2017, molto oltre quelli che sono i dati normalmente attesi. Nel 2017, il governo indiano ha annullato il regime vaccinale di Gates ed estromesso Gates e i suoi programmi vaccinali dall’India. I tassi di paralisi da poliomielite sono diminuiti immediatamente.

Nel 2017, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammesso con riluttanza che l’esplosione globale della poliomielite è prevalentemente causata dal ceppo vaccinale. Le epidemie più violente avvenute in Congo, nelle Filippine e in Afghanistan sono tutte legate ai vaccini. Nel 2018, il 70% dei casi globali di poliomielite sono stati causati dai vaccini.

Nel 2014, la Fondazione Gates ha finanziato dei test di laboratorio per vaccini sperimentali per l’HPV, sviluppati da GSK e Merck, su 23.000 ragazze in remote province rurali indiane. Circa 1.200 di loro hanno riportato gravi effetti collaterali, tra cui malattie autoimmuni e infertilità. Sette ragazze sono morte. Dalle indagini del governo indiano è emerso che i ricercatori finanziati da Gates hanno commesso gravissime violazioni etiche: pressioni sulle vulnerabili ragazze dei villaggi perché aderissero alla sperimentazione, prepotenze verso i genitori, moduli per il consenso falsificati, e rifiuto di cure mediche alle ragazze danneggiate. Il caso è attualmente all’esame della Corte Suprema indiana.

Durante la campagna MenAfriVac di Gates del 2002 nell’Africa sub-sahariana, gli operatori di Gates hanno vaccinato forzatamente migliaia di bambini africani contro la meningite. Circa 50 dei 500 bambini vaccinati ha sviluppato paralisi. I media sudafricani hanno commentato: “le cause farmaceutiche ci considerano cavie da laboratorio”. L’ex dirigente economico di Nelson Mandela, il Professor Patrick Bond, ha definito le pratiche filantropiche di Gates “spietate ed immorali“.

Nel 2010, Gates ha messo a disposizione dell’OMS $ 10 miliardi affermando: “Dobbiamo fare in modo che questo sia il decennio dei vaccini.

Nel 2014, l’Associazione Medici Cattolici del Kenya ha accusato l’OMS di sterilizzare chimicamente contro la loro volontà milioni di donne keniote con una campagna vaccinale “antitetanica”. Laboratori indipendenti hanno rinvenuto agenti sterilizzanti in ciascuno dei vaccini testati. Accuse simili sono state mosse dalla Tanzania, dal Nicaragua, dal Messico e dalle Filippine.

Uno studio del 2017 (Morgensen et al. 2017) ha dimostrato che il famoso vaccino antidifterite-tetano-pertosse acellulare (DTP) dell’OMS continua ad uccidere più bambini africani di quanti non ne uccida la stessa malattia che intende prevenire. Le bambine vaccinate hanno un tasso di mortalità  5 volte superiore rispetto a quello dei bambini non vaccinati.

L’OMS ha rifiutato di ritirare il letale vaccino, che continua ad infliggere a milioni di bambini africani ogni anno.

In tutto il mondo, esperti in salute pubblica accusano Gates di dirottare fondi dell’OMS dai progetti che hanno dimostrato di prevenire realmente le malattie infettive, quali acqua pulita, igiene, nutrizione e sviluppo economico. La Gates Foundation  spende in queste aree solo circa 650 milioni dei suoi 5 miliardi di dollari di budget.  Dicono che devia le risorse dell’agenzia al servizio della sua personale filosofia secondo la quale la salute si ottiene solo con una puntura.

Oltre a usare la sua filantropia per controllare OMS, UNICEF, Gavi e PATH, Gates finanzia compagnie farmaceutiche private che producono vaccini e ha fatto una donazione di 50 milioni di dollari a 12 società farmaceutiche per accelerare lo sviluppo di un vaccino per il coronavirus.  Nelle sue recenti apparizioni sui media, Gates si dimostra fiducioso del fatto che la crisi Covid-19 gli darà l’opportunità di imporre i suoi programmi vaccinali obbligatori anche sui bambini americani.


Perché Bill Gates vuole la completa immunità?

di Robert F. Kennedy Jr. su Childrenhealthdefence.org, 11 Aprile 2020

Perché persino due medici come Paul Offit e Peter Hotez, che sono tra i più accaniti promotori di vaccini al mondo, stanno freneticamente lanciando l’allarme sugli inauditi e inquietanti rischi inerenti allo sviluppo di un vaccino per il coronavirus?

Gli scienziati tentarono già la prima volta di sviluppare un vaccino per il coronavirus dopo l’epidemia di SARS-CoV del 2002 in Cina. Team di scienziati statunitensi e internazionali sperimentarono sugli animali con i quattro vaccini più promettenti. In un primo momento, l’esperimento sembrò avere successo, e tutti gli animali mostravano una robusta risposta anticorpale al coronavirus. Ma quando gli scienziati hanno esposto gli animali vaccinati al virus in natura, i risultati sono stati catastrofici. Gli animali vaccinati manifestavano risposte iper-immunitarie, che partendo da un’infiammazione diffusa in tutto il corpo portava ad infezioni polmonari letali. L’unico precedente in cui i ricercatori avevano visto una simile “risposta immunitaria potenziata” era stato negli anni ’60, con i test sugli esseri umani del vaccino RSV, che infatti furono per questo archiviati. Due bambini rimasero uccisi.

Offit, Hotez e persino Anthony Fauci (che se lo è lasciato scappare in un momento di distrazione), hanno avvertito che qualsiasi nuovo vaccino contro il coronavirus potrebbe innescare reazioni immunitarie letali quando le persone vaccinate entrano in contatto con il virus in natura. Eppure, invece di procedere con cautela, Fauci ha fatto la scelta spericolata di velocizzare le procedure per autorizzare il suo vaccino (finanziato in parte da Gates), saltando i test sugli animali (che potrebbero mettere precocemente in guardia su possibili risposte immunitarie incontrollate).

Lo stesso Gates è talmente preoccupato dei possibili rischi da aver dichiarato che non distribuirà i suoi vaccini finché tutti i governi mondiali non accetteranno di assicurarlo contro le eventuali cause legali. Il 4 febbraio scorso, quando negli Stati Uniti c’erano solo 11 casi positivi, gli Stati Uniti hanno silenziosamente spinto  per l’approvazione di regolamenti federali che sollevino i produttori di vaccini per il coronavirus da qualsiasi responsabilità.