03 novembre 2011

ISLANDA: Stato D'Eccezione?

"Sovrano è chi decide lo stato di eccezione", scrive Carl Schmitt. Applicando tale enunciato all'isolato caso islandese emerge che il governo di Reykjavik è titolare di reale sovranità, specialmente in relazione alla ricetta adottata per superare il totale dissesto finanziario che aveva provocato il fallimento nazionale del 2008.
Eurasia-Rivista.org 
Durante i periodi di crisi "la normatività – afferma Schmitt – è impotente" e dal momento che nel caso specifico tale "normatività" è eminentemente rappresentata dal Fondo Monetario Internazionale essa è stata sospesa dal governo islandese, che ha abbandonato la tutela dei creditori esteri – inesaustamente raccomandata dal Fondo – per il bene della comunità islandese.
Qualcosa di affine era accaduto durante la Repubblica di Weimar, quando il popolo tedesco richiese l'apertura di uno stato d'eccezione che soppiantasse un ordinamento giuridico finalizzato esclusivamente ad arricchire le grandi oligarchie finanziarie e ad alimentare un circuito falsato di corruzione funzionale al mantenimento di alcuni privilegi di determinati strati sociali a scapito della comunità.

31 ottobre 2011

Islanda: un modello silenzioso, senza trasmissione televisiva

Fonte: Kaosenlared *
Trad: Comedonchisciotte *
Si deve guardare all'Islanda. Rifiutare di sottomettersi agli interessi stranieri: è l'esempio di un piccolo paese che ha chiaramente indicato che il popolo è sovrano.
Un programma radiofonico italiano parlando della rivoluzione in corso in Islanda ha detto che era un esempio impressionante di quanto poco i nostri media ci raccontano del resto del mondo.
Gli americani potrebbero ricordare che all'inizio della crisi finanziaria del 2008, l'Islanda si dichiarò letteralmente in bancarotta. Le ragioni sono menzionate solo superficialmente e da allora questo poco conosciuto membro dell'Unione europea è ricaduto nel dimenticatoio. Come i paesi europei cadono uno dopo l'altro, mettendo in pericolo l'euro, con ripercussioni per tutto il mondo, l'ultima cosa che le autorità vogliono è che l'Islanda si converta in un esempio.
Ecco perché: cinque anni di un regime puramente neoliberista hanno fatto dell'Islanda (popolazione di 320.000 persone senza esercito), uno dei paesi più ricchi del mondo. Nel 2003 tutte le banche del paese sono state privatizzate, nel tentativo di attirare gli investimenti stranieri, offrendo prestiti on-line, che avendo costi minimi permettevano di offrire tassi di rendimento relativamente alti.


28 ottobre 2011

Un'iniziativa legale in Germania unisce tutti gli attivisti contro le scie chimiche

Fonte: Scienzamarcia *
E' nata in Germania da poche settimane una iniziativa nazionale che si propone di portare avanti un'azione legale collettiva; il nome di tale iniziativa è Aktion Sauberer Himmel, ovvero "Campagna Cieli Puliti", chiaro riferimento alle scie chimiche che sempre più intensamente coprono i cieli di questo pianeta quasi a sostituirsi alle care vecchie nuvole.

Dominik Storr, l'avvocato dell'associazione, ha redatto in data 30 maggio 2011 il seguente comunicato stampa:

L'avvocato Dominik Storr
Signore e Signori,

Il mio cliente, un'iniziativa di cittadini a livello nazionale, ritiene che il problema sottoposto riguarda tutte le persone in tutta la Germania.

Si sta infittendo la raccolta di indizi e prove che mostrano come le condizioni anomali atmosferiche in Germania (come si è potuto osservare in particolare in questa primavera) siano causate da una manipolazione climatica attraverso una tecnologia messa in opera nell' atmosfera.

Non può essere che una organizzazione internazionale adoperi queste misure senza la partecipazione degli stati membri e dei parlamenti. E' arrivato il momento di aprire una discussione pubblica. Soltanto attraverso una pressione da parte dei cittadini può essere raggiunto l'obiettivo di fermare la manipolazione climatica e l'avvelenamento del cielo.

Dominik Storr

24 ottobre 2011

Prosegue la traduzione/trascrizione di "Bye bye blue sky"


Leggi qui la prima parte.

Ricordo il link per visionare il filmato (ed eventualmente votare "like"): onecloudfest.com/festival/competition, e quello per  scaricare il filmato in formato avi (100 Megabyte).

Nota bene: le interviste sono di circa un anno e mezzo fa e già la situazione è notevolmente peggiorata, con moltissimi giorni in cui gli aerei oltre ad irrorare di notte passano molto spesso sul far dell'alba lasciando già la mattina un orribile velo di scie che viene rinforzato dai passaggi successivi, fino ad oscurare quasi completamente la luce del sole.

21 ottobre 2011

"Bye bye blue sky" il documentario sulle scie chimiche di Patrick Pasin


Bye bye blue sky, il documentario sulle scie chimiche del regista Patrick Pasin, è adesso visionabile (con sottotitoli inglesi) in un formato ridotto di 30 minuti. In tale versione esso è stato infatti selezionato per una gara di cortometraggi. Se come me credete che sia il più interessante dei documentari proposti votate "like" (mi piace) e aiutatelo a vincere (potrebbe essere importante per il movimento di opposizione alle scie chimiche).

Questo è il link per visionare il filmato (ed eventualmente votarlo):


Per vedere gli altri documentari in gara basta cliccare su "choose another film" (scegli un altro film).

Una versione in formato avi delle dimensioni di 100 Megabyte è già scaricabile (sempre audio o sottotitoli inglesi). Appena possibile questo blog cercherà di fornire la trascrizione/traduzione completa dei dialoghi e delle scritte in sovraimpressione.

Qui sotto la prima parte del lavoro (primi 5 minuti circa del film). Di seguito c'è uno spezzone di intervista in italiano all'amico Rosario Marcianò, e quella non ve la traduco.

17 ottobre 2011

Eastlund, HAARP, i brevetti per la manipolazione climatica e gli uragani


Sul sito di wikipedia Italia (sito che notoriamente nega l'esistenza delle scie chimiche) si legge quanto segue riguardo a Bernard J. Eastlund :

Bernard J. Eastlund  (1938 – 12 dicembre 2007) è stato un fisico statunitense. Ha conseguito il "Bachelor of Science" in fisica presso il MIT ed il dottorato di ricerca, sempre in fisica, presso la Columbia University.

Nel 1970 gli è stato conferito lo "Special Achievement Certificate" dalla "U. S. Atomic Energy Commission" per l'invenzione della "Fusion Torch".

Eastlund ha fondato la "Eastlund Scientific Enterprises Corporation (ESEC)", una piccola azienda a Houston, in Texas, che fornisce servizi di ricerca scientifica, ingegneristica e tecnica.

Recentemente è stato coautore di due "papers" relativi alle stelle pulsar, pubblicati su "Astrophysical Journal" ed ha presentato un articolo sui Gamma ray burst.

Eastlund è anche uno dei propretari del brevetto (US Patent #4,686,605) che ha portato allo sviluppo dell'HAARP "High Frequency Active Auroral Research Program" tra i cui scopi rientra lo studio e la modifica del clima terrestre. Negli ultimi mesi di vita Eastlund ha continuato il suo lavoro di ricerca anche tenendo incontri e riunioni presso la sua stanza d'ospedale.

14 ottobre 2011

Oslo. “Lo stragista non era solo”. Un’inchiesta


L'inchiesta di «Aftenposten», il maggiore quotidiano norvegese, sui retroscena della strage di Oslo continua con clamorose rivelazioni. Dopo l'articolo che confermava l'esistenza di esercitazioni delle forze speciali della polizia a ridosso degli eventi con uno scenario terroristico identico (una circostanza che si è verificata nei maggiori attentati, incluso l'11/9 e il 7/7), un nuovo reportage pubblicato il 28 agosto 2011 conferma che le testimonianze sulla presenza di più killer sull'isola di Utøya il 22 luglio sono state numerose e insistenti. Il caso sembra in grado di riservare ulteriori sorprese, ricche di implicazioni.
Vi proponiamo qui di seguito la traduzione dell'ultimo articolo di «Aftenposten».

I testimoni hanno descritto svariati terroristi dopo che Breivik fu arrestato.
Dopo l'arresto di Anders Behring Breivik, la polizia ha ricevuto diverse relazioni su una pluralità di esecutori presenti a Utøya.
aftenposten01di Hans O. Torgersen, Andreas Bakke Foss, Eivind Sørlie – «Aftenposten».
«Da tre a cinque terroristi con pistole e fucili. Ci potrebbero essere esplosivi nell'isola.» Questo è il modo in cui la situazione veniva descritta dagli agenti della polizia di Northern Buskerud e dagli ufficiali delle squadre di emergenza mentre si stavano dirigendo all'isola di Utøya lo scorso 22 luglio.
Emerge ora che la polizia riteneva che questa fosse la situazione non solo mentre era lungo la sua rotta per Utøya ma anche un bel po' di tempo dopo che Anders Behring Breivik è stato arrestato.