08 maggio 2010

Byoblu.Com - Il blogger lancia un SOS

8 maggio 2010 - 10.27

Il blogger lancia un SOS



 Oggi Federico Mello, sul Fatto Quotidiano, all'interno della consueta rubrica di approfondimento sul mondo del web, dedica ampio spazio a byoblu.com e a "INTERNET FOR GIULIANI", il doppio DVD prodotto dalla rete per la rete che, in quattro ore di approfondimenti, vi racconta quello che la tv non vi dice sui terremoti.
  Io resto convinto che sia possibile mantenere aperto uno spazio indipendente, senza andare a rubare ma producendo un servizio utile alla collettività. In fin dei conti, avere poche risorse e pochi mezzi a disposizione significano però non essere neppure così pretenziosi in termini di budget. Bastano 3mila dvd venduti. E poi? E poi andremo a caccia di qualcos'altro. O vi siete già stancati di imparare cose nuove?

04 maggio 2010

Antanas Mockus, un verde per la Colombia?

Antanas Mockus, un verde per la Colombia?

Chi è Antanas Mockus, il candidato verde in testa ai sondaggi per le imminenti elezioni colombiane? Riuscirà un filosofo di origine lituana, ex sindaco di Bogotà, a sbaragliare il regime urubista? Non vale troppo la pena dar retta ai sondaggi in Colombia ma a quattro settimane dal voto le inchieste demoscopiche lo affiancano o addirittura lo mettono in testa, davanti al candidato uribista Juan Manuel Santos, padrone dei media e in grado di decidere della vita e della morte di molti colombiani. Il 30 maggio, data del primo turno, sapremo se la Colombia è attesa dalla presidenza di quello che Guido Piccoli definisce “un Beppe Grillo creolo”.

22 aprile 2010

Byoblu.Com - L'Italia al 42° posto per le libertà su YouTube

21 aprile 2010 - 19.26 

L'Italia al 42° posto per le libertà  su YouTube

L'italia 42 posto libertà su YouTube

 Google ha messo a disposizione i dati  delle richieste di rimozione ed oscuramento dai suoi servizi che i governi, a vario titolo, hanno avanzato tra il primo di luglio e il 31 dicembre 2009. E' già abbastanza inquietante che, a livello di classifica globale, risultiamo sesti. Prima di noi il Brasile con 291 richieste, la Germania con 188, l'India con 142, gli Stati Uniti con 123, la Corea del Sud con 64 e il Regno Unito con 59. Tutti gli altri 36 sono dietro, ovvero fanno meno telefonate e mandano meno raccomandate chiedendo di togliere di mezzo questo o quel contenuto.

 Così è come la raccontano più o meno tutti, noi raccontiamola diversa.

16 aprile 2010

REBUS di Maurizio Decollanz: Codici Animati, il prossimo REBUS

Semplici cartoni animati o molto di più? Che cosa è possibile scorgere oltre il velo superficiale del cinema d'animazione? La prossima puntata di REBUS sarà dedicata ad un viaggio esoterico tra i personaggi più amati di ieri e di oggi con un occhio particolare al genio di Walt Disney e della Pixar.
Quali messaggi emergono da lungometraggi come Wall.E o Monsters&co.? Cosa abbiamo imparato da Goldrake o da Jeeg robot d'acciaio? Pokemon, Winx e Ben10, gli eroi dei piccoli in questo periodo, sono esempi positivi o negativi?
Cercheremo di rispondere a queste e ad altre domande, tentando di decodificare i codici dei cartoni animati.
Vi aspetto lunedì 19 aprile alle 21.15 su Odeon e Odeon24 (Sky827). Non mancate.
Maurizio Decollanz
REBUS di Maurizio Decollanz: Codici Animati, il prossimo REBUS http://rebustv.blogspot.com/2010/04/codici-animati-il-prossimo-rebus.html

06 aprile 2010

Byoblu.Com - Gli ultimi giorni di King Kong

6 aprile 2010 - 16.14
 

Gli ultimi giorni di King Kong


 Un anno fa ero a L'Aquila.

 Oggi è semplice per il mondo parlarne, ma importante sarebbe stato parlarne prima. Invece, chi sapeva che le case erano di burro; chi sapeva che ogni 300 anni un forte terremoto colpisce l'aquilano - e indovinate un po' quanti anni erano passati dall'ultima volta?; chi vedeva montare, lentamente e inesorabilmente, uno sciamo sismico sempre più pressante e, anziché affrettarsi a prendere precauzioni, si preoccupava solo di ripetere che non c'era nessun pericolo, perché questa era l'indicazione che doveva essere data; chi sapeva e poteva parlarne, insomma, non ne ha parlato. Nè prima, nè - ostinatamente - dopo, se non perché costretto sotto intercettazione spinta.

 Il blog c'è stato dentro, nel cadavere dell'Aquila. L'ha vista al suolo, stramazzata, agonizzante, mentre ancora stordita non si rendeva conto di chi o cosa l'avesse colpita, del perché stesse lì a terra, senza più riuscire neppure a muoversi. Non capiva, quella fiera orgogliosa e atterrita, perché tutti la stessero guardando con insistenza, perché all'improvviso nessuno avesse più voglia di parlare, specialmente i ragazzi che fino alla sera prima facevano festa nelle vie del centro.

01 aprile 2010

Byoblu.Com - Il nuovo asse Vaticano-Padania

1 aprile 2010 - 17.34 

Il nuovo asse Vaticano-Padania

Bagnasco Bossi Ratzinger Lawrence Murphy

 L'asse Vaticano-Padania si manifesta in tutto il suo splendore, a dimostrazione del fatto che le tonache siano più interessate a benedire le maggioranze di governo che i sudditi fedeli.

 Le recenti dichiarazioni di Roberto Cota, neo-eletto Presidente alla Regione Piemonte, illuminano a giorno gli antri segreti, polverosi e oscuri ove erano confinate le dichiarazioni del cardinal Bagnasco, a pochi giorni dal voto, che invitava gli elettori a difendere la vita nello scelta dei loro rappresentanti. Ovvio era il riferimento, che più esplicito non poteva essere, a sabotare Emma Bonino a vantaggio di Renata Polverini nel Lazio, quest'ultima portatrice di un programma elettorale che metteva invece al primo posto la rivalutazione e la diffusione dei karaoke in tutte le piazze e in tutti gli uffici pubblici (storica, ormai entrata negli annali, la sua campagna elòettorale a base di Lucio Battisti, per esempio qui, ma anche qui). Più velato, ma finalmente ormai manifesto, il riferimento al Piemonte, dove correva la Lega, quella stessa Lega Nord che, per bocca del suo stesso pontefice, il leader maximo, l'unno invasore, il barbaro conquistatore, il Tolkien dei poveri che inventa un'immaginifica terra di mezzo - la Padania - in un posto come tanti altri, suddiviso in regioni, comuni e province, nel 1997 diceva:
« i preti non si mettano al carro del colonialismo romano, non predichino la politica! »
e apprezzava pubblicamente e smodatamente papa Giovanni XXIII che predicava la neutralità del Vaticano, pestando giù duro su Karol Wojtyla, reo di avere investito nel potere temporale, nello Ior e nei Marcinkus.

29 marzo 2010

REPORTAGE – Ciudad Juárez: viaggio al termine del neoliberismo 3

Juarez5 Il sogno dell’industrializzazione neoliberale si è trasformato in un incubo. Ciudad Juárez, frontiera tra il nord e il sud del mondo, la città delle “maquiladoras” e dei femminicidi è oggi la città più violenta del pianeta. Negli ultimi due anni la guerra tra narcos, nella quale è coinvolto come parte in causa l’esercito messicano, ha già causato 4.700 morti e 100.000 rifugiati.

Terza e ultima parte, la prima parte può essere letta qui, la seconda qui.

Reportage di Gennaro Carotenuto e Chiara Calzolaio da Ciudad Juárez

STATO D’ASSEDIO Da quando è stato eletto, il presidente Felipe Calderón ha dichiarato guerra al narcotraffico. La sua strategia non consiste nell’investire nella società civile e nella legalità ma nella militarizzazione del territorio attraverso il controverso esercito messicano. Questo è costruito per occuparsi dell’ordine interno e in molteplici contesti si è dimostrato essere pienamente coinvolto nel narcotraffico che dovrebbe combattere. Lo dimostra il fatto che il 16 dicembre 2009, a Cuernavaca (centinaia di km dal mare nello stato di Morelos), la DEA statunitense sia ricorsa alla Marina, nell’operazione per detenere e uccidere Arturo Beltrán Leyva, alias “il capo dei capi”. Questo, quella sera stessa, aspettava a cena il generale Leopoldo Díaz Pérez, responsabile militare dell’intera regione.