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26 agosto 2011

"Non se ne sono mai andati" (i pidduisti)


Intervista a Anna Vinci, la curatrice dei diari segreti di Tina Anselmi sulla P2, dopo l'arresto di Luigi Bisignani, piduista e ora indagato per la P4: "Non se ne sono mai andati. E Bisignani era un consigliere ascoltato di Letta".

"Non se ne sono mai andati, questa è la verità. E hanno sempre perseguito un solo scopo: quello di svuotare dall'interno le istituzioni dello Stato". Anna Vinci - la curatrice de "La P2 nei diari segreti di Tina Anselmi" (Chiarelettere) - è netta, commentando l'arresto di Luigi Bisignani nell'ambito dell'inchiesta P4.




Ci può dire chi è Bisignani?"
Il suo nome era nella lista della Loggia P2 di Licio Gelli, ritrovata a Castiglion Fibocchi, il 17 marzo 1981. All'epoca era un giornalista dell'Ansa: e sappiamo dell'attenzione di Gelli per il controllo dei mezzi di comunicazione, e prevalentemente della stampa. Negli appunti del marzo 1982 della Anselmi, che allora presiedeva la Commissione bicamerale d'inchiesta sulla loggia massonica P2, si legge: 'Bisignani Luigi (Ansa), pagato da Gelli. Era ancora in rapporto con Gelli'. Non solo: era anche stato il capo ufficio stampa del ministero del Tesoro quando a ricoprire il dicastero era Gaetano Stammati. Altro Piduista".

Si dirà: sono cose del passato. Poi uno cambia.
"Guardi, la Anselmi diceva che ricostruendo il passato di una persona si capisce chi è. È vero che Bisignani era giovane, allora, e che non era coinvolto nei casi per i quali Gelli venne condannato, ad esempio: il depistaggio nella strage di Bologna. C'è però un intreccio. E un intreccio non è qualcosa di neutro. Magari Bisignani - come Berlusconi, Cicchitto e molti altri - non erano iscritti alla P2 per il progetto eversivo, ma per fare affari. Ma c'è gente che poi è stata uccisa, per la stessa loggia che usavano per fare affari. Se sei iscritto a una loggia, dove il referente è un uomo coinvolto nelle trame più ambigue della storia italiana - tra gli anni '70 e '80 - beh, questo non è un fattore neutro".

Scusi, ma immagino la difesa: non ero coinvolto in quelle trame. Perché tirare in ballo il mio nome?
"Rispondo citando la Anselmi, nella sua relazione del 9 gennaio 1986 che concluse il lavoro della commissione: 'In questo sistema democratico non v'è né può esservi posto per nicchie nascoste o burattinai di sorta, perché il sistema che ci siamo dato è tale che in questo Paese chi ha idee da affermare o interessi da difendere è libero di farlo. Se qualcuno si nasconde, ha qualcosa da nascondere'. E, mi permetto di dire: se Bisignani è stato colpito, allora il potere berlusconiano è in una fase delicata".

Lei suggerisce che l'arresto va a colpire il governo.
"Va a colpire quel magma strano, coperto, che è lì da anni. La P2 aveva un progetto eversivo, il piano di rinascita democratica, che era lo svuotamento delle istituzioni dall'interno. Le nuove P2 fanno lo stesso. I piduisti non ritornano, non se ne sono mai andati".

In che senso le istituzioni sarebbero svuotate dall'interno?
"Se del parlamento si fa un luogo dove vengono portate signorine che facevano prima lavori più disparati, e anche 'signorini', allora questa diventa un'associazione di 'mutuo soccorso', e si svuota dall'interno il funzionamento delle istituzioni. Non solo: si diventa ricattabili. La Anselmi diceva: 'Basta una sola persona che ci governa ricattata o ricattabile perché la democrazia sia a rischio'. Qui, c'è un intero corpo di ballo di persone ricattabili".

Scusi, ma chi è ricattato non è vittima?
"Chi è ricattato, ha una connivenza con chi lo ricatta, che ha informazioni su di lui che lo rendono vulnerabile. Già l'essere membro di un certo tipo di associazione rende ricattabili. La Anselmi non era e non è ricattabile, Pertini non era ricattabile. Il problema non è etico, ma politico".

Il punto è politico, dunque, non giudiziario, almeno per i livelli politici di cui si parla per ora.
"Certo, ma i giudici faranno il loro mestiere. E, non dimentichiamoci, che alla fine Gelli fu condannato".



22 agosto 2011

Logge segrete e notte della Repubblica: "Non se ne sono mai andati". Intervista a Michele Allegri

Maurizio Decollanz intervista Michele Allegri (autore di "Dissier nuovi Templari") su P2, P3 e P4: dalle trame oscure tessute a Villa Wanda all'assassinio di Moro, dallo stragismo di Stato passando per Pecorelli, Calvi, Ambrosoli, Sindona dino a Luigi Bisignani... cricca e "pidduisti" non se ne sono mai andati.


29 aprile 2011

La P2 nei diari di Tina Anselmi (da leggere prima che sia troppo tardi)


"Basta una sola persona che ci governa ricattata o ricattabile, perché la democrazia sia a rischio..." "Fate presto a pubblicare i miei appunti, dopo, anche solo qualche giorno dopo, sarà troppo tardi."
Tina Anselmi


A trent'anni dalla scoperta della P2, per la prima volta disponibili gli appunti privati di Tina Anselmi, presidente della Commissione parlamentare sulla Loggia segreta, cui erano iscritti militari, agenti dei servizi segreti, parlamentari, ministri, giornalisti, imprenditori. Molti personaggi sono tuttora in politica, da Berlusconi a Cicchitto, e tra i protagonisti c'è Flavio Carboni, oggi coinvolto nelle indagini sulla cosiddetta P3. Intanto il "Piano di rinascita democratica" di Gelli, che mirava a controllare la magistratura e svuotare le istituzioni democratiche, sembra avere nuovi adepti: "Peccato non averlo depositato alla Siae per i diritti - ha detto il Venerabile - tutti ne hanno preso spunto: ma l'unico che può andare avanti è Silvio Berlusconi...".

26 aprile 2011

La vita di Licio Gelli connette il Vaticano, la CIA e Reagan al Nuovo Ordine Mondiale

Lavorando come agente doppio con la benedizione del Vaticano, le attività di Gelli illustrano come l'America sia stata ingannata dai suoi leader religiosi e politici.

Per comprendere le losche attività di un uomo come Gelli è necessario capire come opera il Nuovo Ordine Mondiale Illuminista guidato dal Vaticano.
Gelli, nato a Pistoia, in Toscana, il 21 Aprile 1919 è pubblicamente conosciuto come un finanziere italiano, noto soprattutto per il suo ruolo nello scandalo del Banco Ambrosiano, Banca Vaticana. Nel 1981 si è scoperto che era anche Maestro Venerabile della Loggia Massonica Propaganda 2 (P2).
Ma dietro la conveniente copertura di un finanziere, il ruolo clandestino di Gelli per la CIA e il Vaticano è praticamente sconosciuto all'americano medio. Egli fu anche un buon amico dell'amministrazione Reagan e fu visto nella foto dietro l'ex Presidente al suo insediamento.

19 luglio 2010

Loggione su loggione viene su l'Istituzione - Byoblu.Com

Loggione su loggione viene su l'istituzione

Loggione su loggione viene su l'istituzione, che paura, che paura che mi fa!


 La prima loggia non si scorda mai. Dopo le imprese del Discepolo 1816, che si avvia a conseguire felicemente tutti gli obiettivi del Piano di Rinascita Democratica pensato insieme a Licio Gelli (non lo dico io, lo dice Gelli), i giovani discepoli, come le Giovani Marmotte, cercano di cospirare a loro volta con la loro piccola loggetta in proprio, un tenero virgulto da innaffiare con Eau de Golpe e da concimare con tutto il letame istituzionale che è possibile reperire, nella speranza che metta radici.