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24 giugno 2020

Viganò tifa Trump: Covid e rivolte, è l’inferno firmato Nwo

Carlo Maria Viganò
Signor Presidente, stiamo assistendo in questi mesi al formarsi di due schieramenti che definirei biblici: i figli della luce e i figli delle tenebre. I figli della luce costituiscono la parte più cospicua dell’umanità, mentre i figli delle tenebre rappresentano una minoranza assoluta; eppure i primi sono oggetto di una sorta di discriminazione che li pone in una situazione di inferiorità morale rispetto ai loro avversari, che ricoprono spesso posti strategici nello Stato, nella politica, nell’economia e anche nei media. Per un fenomeno apparentemente inspiegabile, i buoni sono ostaggio dei malvagi e di quanti prestano loro aiuto per interesse o per pavidità. Questi due schieramenti, in quanto biblici, ripropongono la separazione netta tra la stirpe della Donna e quella del Serpente. Da una parte vi sono quanti, pur con mille difetti e debolezze, sono animati dal desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia, impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria, soccorrere i bisognosi e meritare, nell’obbedienza alla Legge di Dio, il Regno dei Cieli. Dall’altra si trovano coloro che servono se stessi, non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione, sfruttare i lavoratori per arricchirsi indebitamente, fomentare le divisioni intestine e le guerre, accumulare il potere e il denaro: per costoro l’illusione fallace di un benessere temporale rivelerà – se non si ravvedono – la tremenda sorte che li aspetta, lontano da Dio, nella dannazione eterna.
Nella società, Signor Presidente, convivono queste due realtà contrapposte, eterne nemiche come eternamente nemici sono Dio e Satana. E pare che i figli delle tenebre – che identifichiamo facilmente con quel deep state al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le muove guerra anche in questi giorni – abbiano voluto scoprire le proprie carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani. Erano così certi di aver già tutto sotto controllo, da aver messo da parte quella circospezione che fino ad oggi aveva almeno in parte celato i loro veri intenti. Le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di chi ha gestito l’emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche politico, economico e mediatico. Scopriremo probabilmente che anche in questa colossale operazione di ingegneria sociale vi sono persone che hanno deciso le sorti dell’umanità, arrogandosi il diritto di agire contro la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti nei governi delle Nazioni. Scopriremo anche che i moti di questi giorni sono stati provocati da quanti, vedendo sfumare inesorabilmente il virus e diminuire l’allarme sociale della pandemia, hanno dovuto necessariamente provocare disordini perché ad essi seguisse quella repressione che, pur legittima, sarà condannata come un’ingiustificata aggressione della popolazione.
La stessa cosa sta avvenendo anche in Europa, in perfetta sincronia. È di tutta evidenza che il ricorso alle proteste di piazza è strumentale agli scopi di chi vorrebbe veder eletto, alle prossime presidenziali, una persona che incarni gli scopi del deep state e che di esso sia espressione fedele e convinta. Non stupirà apprendere, tra qualche mese, che dietro gli atti vandalici e le violenze si nascondono ancora una volta coloro che, nella dissoluzione dell’ordine sociale, sperano di costruire un mondo senza libertà: Solve et coagula, insegna l’adagio massonico. Anche se può apparire sconcertante, gli schieramenti cui ho accennato si trovano anche in ambito religioso. Vi sono Pastori fedeli che pascono il gregge di Cristo, ma anche mercenari infedeli che cercano di disperdere il gregge e dare le pecore in pasto a lupi rapaci. E non stupisce che questi mercenari siano alleati dei figli delle tenebre e odino i figli della luce: come vi è un deep state, così vi è anche una deep Church che tradisce i propri doveri e rinnega i propri impegni dinanzi a Dio. Così, il Nemico invisibile, che i buoni governanti combattono nella cosa Militanti in azione contro Trump, col pretesto della lotta al razzismopubblica, viene combattuto dai buoni pastori nell’ambito ecclesiastico. Una battaglia spirituale della quale ho parlato anche in un mio recente Appello lanciato lo scorso 8 maggio.
Per la prima volta gli Stati Uniti hanno in Lei un Presidente che difende coraggiosamente il diritto alla vita, che non si vergogna di denunciare le persecuzioni dei Cristiani nel mondo, che parla di Gesù Cristo e del diritto dei cittadini alla libertà di culto. La Sua partecipazione alla Marcia per la Vita, e più recentemente la proclamazione del mese di aprile quale National Child Abuse Prevention Month sono gesti che confermano in quale schieramento Ella voglia combattere. E mi permetto di credere che entrambi ci troviamo compagni di battaglia, pur con armi differenti. Per questo motivo ritengo che l’attacco di cui Ella è stato oggetto dopo la visita al Santuario nazionale San Giovanni Paolo II faccia parte della narrazione mediatica orchestrata non per combattere il razzismo e per portare ordine sociale, ma per esasperare gli animi; non per dare giustizia, ma per legittimare la violenza e il crimine; non per servire la verità, ma per favorire una fazione politica. Ed è sconcertante che vi siano vescovi – come quelli che ho recentemente denunciato – che, con le loro parole, danno prova di essere schierati sul fronte opposto. Essi sono asserviti al deep state, al mondialismo, al pensiero unico, al Nuovo Ordine Mondiale che sempre più spesso invocano in Trumpnome di una fratellanza universale che non ha nulla di cristiano, ma che evoca altresì gli ideali massonici di chi vorrebbe dominare il mondo scacciando Dio dai tribunali, dalle scuole, dalle famiglie e forse anche dalle chiese.
Il popolo americano è maturo e ha ormai compreso quanto i media mainstreamnon vogliano diffondere la verità, ma tacerla e distorcerla, diffondendo la menzogna utile agli scopi dei loro padroni. È però importante che i buoni – che sono in maggioranza – si sveglino dal torpore e non accettino di esser ingannati da una minoranza di disonesti con fini inconfessabili. È necessario che i buoni, i figli della luce, si riuniscano e levino la voce. Quale modo più efficace di farlo, pregando il Signore di proteggere Lei, Signor Presidente, gli Stati Uniti e l’umanità intera da questo immane attacco del Nemico? Dinanzi alla forza della preghiera cadranno gli inganni dei figli delle tenebre, saranno svelate le loro trame, si mostrerà il loro tradimento, finirà nel nulla quel potere che spaventa fintanto che non lo si porta alla luce e si dimostra per quello che è: un inganno infernale. Signor Presidente, la mia preghiera è costantemente rivolta all’amata Nazione americana presso la quale ho avuto il privilegio e l’onore di essere stato inviato da Papa Benedetto XVI come Nunzio apostolico. In quest’ora drammatica e decisiva per l’intera umanità, Ella è nella mia preghiera, e con Lei anche quanti La affiancano nel governo degli Stati Uniti. Confido che il popolo americano si unisca a me e a Lei nella preghiera a Dio onnipotente. Uniti contro il Nemico invisibile dell’intera umanità, benedico Lei e la First Lady, l’amata Nazione americana e tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
(Carlo Maria Viganò, “Siamo nella battaglia tra figli della luce e figli delle tenebre”, lettera che l’arcivescovo, già Nunzio apostolico negli Stati Uniti, ha fatto consegnare personalmente a Donald Trump. La pubblica il 7 giugno 2020 il sito “UnUniverso“, rinviando al blog di Aldo Maria Valli per la versione integrale della missiva).

23 giugno 2020

Il Deep State golpista scatena Antifa per rovesciare Trump

Antifa, l'ultima creazione di Soros Il caso di George Floyd non è in alcun modo legato ad una presunta emergenza razziale negli Stati Uniti. I risultati autoptici per ora hanno escluso che l’afroamericano, con un Cv ricco di condanne penali per rapina e aggressione, sia morto soffocato o strangolato. Resta da capire quali sono le circostanze che hanno portato alla morte di Floyd, ma ci sono prove che quanto sta accadendo era già stato ampiamente preparato con più di un anno di anticipo. I rivoltosi che stanno devastando – e uccidendo, come nel caso dell’ufficiale di polizia di Saint Louis – le strade degli Stati Uniti sono principalmente coordinati da due gruppi: Black Lives Matter e Antifa. Entrambe queste organizzazioni sono finanziate da George Soros ed hanno una missione specifica. Alimentare le tensioni razziali per destabilizzare il paese e rovesciare la presidenza Trump. Non si tratta di una semplice deduzione ricavata dall’analisi di quanto sta accadendo. E’ quanto dichiarato da uno di questi due gruppi. Il “New York Times”, tra i quotidiani più ostili a Trump assieme al “Washington Post”, mise a disposizione nel 2017 una intera pagina di giornale per Antifa. L’organizzazione finanziata da Soros lanciò una vera e propria chiamata alle armi invitando chiaramente a riunire migliaia di ribelli nelle città per arrivare ad un solo obbiettivo: porre fine alla presidenza Trump.
Antifa è quindi molto di più di un semplice gruppo politico. E’ il braccio armato sostenuto finanziariamente dal Deep State che arruola e paga rivoltosi utilizzati per destabilizzare le amministrazioni nemiche, in questo caso quella di Donald Trump. Quella che si sta vedendo quindi non è altro che una strategia per portare avanti un colpo di Stato. Una strategia che Soros ha portato avanti nel mondo quando architettò e sostenne finanziariamente la rivoluzione ucraina dell’Euromaidan. I gruppi al soldo del magnate di origini ungheresi erano già attivi anche all’epoca della presidenza Obama e un altro documento firmato da “Friends of Democracy”, gestita da suo figlio Alexander Soros, spiegava dettagliatamente, nel 2015, come indirizzare le proteste per la morte di Freddie Gray, un afroamericano morto in seguito a un infortunio alla spina dorsale occorso dopo che era stato arrestato dalla polizia di Baltimora. All’arresto parteciparono anche ufficiali di colore e quindi, definire questo episodio come motivato dall’odio razziale, è semplicemente un controsenso, ma al Deep State non importava. Il razzismo era ed è solamente la cartina al tornasole per arrivare ad un altro scopo.
“Friends of Democracy” pubblicò dettagliate istruzioni per i rivoltosi ai quali si diceva chiaramente che l’obbiettivo finale delle loro proteste era «l’attuazione di politiche di legge marziale». L’obbiettivo era dare alla presidenza Obama gli strumenti per reprimere qualsiasi forma di dissenso negli Stati Uniti e arrivare alla sua militarizzazione, mentre l’obbiettivo è ora di destabilizzare completamente il paese per rovesciare la presidenza Trump. La ragione per la quale il Deep State non può più permettersi che Donald Trump si assicuri un altro mandato alla Casa Bianca è perfettamente spiegata in un articolo intitolato “Benedetti siano i portatori di pace” del settimanale britannico “The Economist”, di proprietà, tra gli altri, della famiglia George Soros con il figlio AlexanderRothschild. I Rothschild sono una famiglia di banchieri tedeschi di origini askenazite fondata dal capostipite Mayer Amschel alla fine del’700. Sono coloro che probabilmente più di tutti hanno avuto un ruolo determinante nel decidere il corso della storia europea degli ultimi 200 anni, dal momento che hanno finanziato praticamente ogni guerra scoppiata sul continente europeo dai tempi di Napoleone in poi.
Le guerre sono il business più proficuo dei Rothschild, dal momento che hanno consentito loro di arricchirsi a dismisura accumulando una enorme ricchezza già nell’800. Quando “The Economist” scrive, occorre prestare particolare attenzione. Nell’articolo in questione si fa l’elogio esplicito del Nuovo Ordine Mondiale, la dottrina politica delle élite globaliste che vede assegnare un ruolo di primo piano alle istituzioni internazionali considerate gerarchicamente superiori agli Stati nazionali. Il Nuovo Ordine Mondiale, per arrivare alla sua definitiva realizzazione, ha bisogno di strappare agli stati i loro residui poteri per creare una unica struttura globale governata dalle élite della finanza internazionale, come hanno spiegato anche i Rockefeller, un’altra importante famiglia di banchieri americani molto vicina ai Rothschild. Dalla seconda guerra mondiale in poi, gli Stati Uniti sono stati senza dubbio il paese che più ha portato avanti questo piano. Il Deep State di Washington, la palude di interessi militari-industriali che ha governato tutte le amministrazioni presidenziali, si è fatto garante indiscusso di questo progetto, intestandosi il compito di punire e attaccare i leader dei paesi che non si allineavano a questo progetto.
Salvador Allende e Slobodan Milosevic sono solo due tra i numerosi esempi di leader di paesi stranieri che sono stati rovesciati e destituiti dalla macchina di intelligence e militare costituita dalla Cia e dalla Nato. Ma per la prima volta, dal 1945 ad oggi, alla Casa Bianca ha messo piede un presidente che non ha interesse a delegare la sovranità degli Stati Uniti verso le istituzioni sovranazionali né tantomeno al Deep State di Washington. Scrive su questo “The Economist”: «L’internazionalismo liberale è ora sotto attacco da molti fronti. La dottrina di Donald Trump “Prima l’America” lo ripudia esplicitamente». Senza la superpotenza americana è praticamente impossibile pensare che si possa arrivare alla realizzazione finale del Nuovo Ordine Mondiale che auspica la nascita di un unico Governo Globale. Washington è stato il perno principale di tutta l’impalcatura e Jacob Rothschildsenza il suo sostegno l’intero disegno crollerebbe definitivamente. Ecco perchè, per i Rothschild, Donald Trump è una minaccia più mortale persino dello stesso Putin e di Xi Jinping.
«Il più grande pericolo al momento è l’incombenza di un presidente americano che disprezza le norme internazionali, che denigra il libero commercio e che flirta continuamente con l’idea di abbandonare il ruolo essenziale nel mantenimento dell’ordine globale legale». Se Trump si aggiudicasse un secondo mandato, le élite globaliste come i Rothschild e i Rockefeller perderebbero definitivamente la possibilità di fare l’ultimo passo verso il totalitarismo globale – che vuole il controllo completo della popolazione mondiale. Ecco perchè in questo momento il presidente americano è il nemico numero uno di questi poteri ed ecco perchè gli Usa sono stati messi a ferro e fuoco. Il Nuovo Ordine Mondiale vuole riprendersi la presidenza degli Stati Uniti senza la quale non si può pensare ad una governance globale. Non c’è quindi in corso una protesta a sfondo razziale nel paese. E’ in corso un vero e proprio colpo di Stato che sta dando vita ad una guerra civile per impedire a Trump di conquistare un secondo mandato alla Casa Bianca. Trump è l’ultimo bastione. Se cade lui, cade probabilmente l’ultima grande barriera che può impedire il compimento di questo piano. Se cade Trump, il Nuovo Ordine Mondiale farà un passo decisivo verso la sua definitiva realizzazione.
(Cesare Sacchetti, “Soros e i Rothschild vogliono rovesciare Trump per arrivare al nuovo ordine mondiale”, da “La Cruna dell’Ago” del 4 giugno 2020).

19 giugno 2020

“DOSSIER 5G”: le verità non autorizzate


Prima di parlare dei rischi per la salute del 5G e dei motivi per cui più di 200 autorevoli scienziati di tutto il mondo hanno firmato una moratoria per chiederne la sospensione dell’installazione (fino a quando non saranno stati effettuati studi sulla sicurezza), è indispensabile fare una premessa: le cellule di ogni organismo vivente costituiscono l’equivalente biologico di un microchip al silicio. Per quanto poco noto infatti, i robot e gli esseri viventi hanno molto più in comune di quanto crediamo. Ogni singola funzione cellulare viene svolta mediante un complesso scambio di segnali informatici di natura chimica ed elettromagnetica e per questo motivo anche le frequenze non ionizzanti (che non dispongono di abbastanza energia per rompere i legami chimici del Dna) utilizzate dalla telefonia mobile, possono creare pericolose interferenze per la nostra salute, da un semplice mal di testa fino al cancro. Persino i famigerati radicali liberi (molecole in grado di danneggiare le cellule) devono la loro carica tossica ad un semplice squilibrio elettrico.
Fino ad oggi però tutta la normativa sull’elettrosmog a tutela della salute pubblica, ha preso in considerazione solo gli effetti termici (il riscaldamento del corpo) prodotti dalle onde elettromagnetiche, escludendo a priori, quelli biologici. Nel gennaio del 2020 però, la corte d’appello di Torino, ha pronunciato una sentenza storica con cui ha condannato l’Inail al pagamento di una indennità a un dipendente della Telecom che per motivi di lavoro era stato 4-5 ore al giorno al telefono cellulare a aveva sviluppato un tumore del nervo acustico. La corte d’appello, non solo ha riconosciuto il nesso causale tra l’esposizione alle radiofrequenze emesse dal cellulare e lo sviluppo della neoplasia ma ha anche stabilito che gli studi negazionisti erano viziati da gravi conflitti d’interessi con l’industria.1
Con il 5G, i timori per l’elettrosmog sono aumentati ulteriormente poiché le nuove radiofrequenze non andranno a sostituire le precedenti (o almeno non in tempi brevi) come affermano i produttori ma si andranno a sommare ad esse. Non a caso, le compagnie telefoniche hanno già chiesto l’innalzamento del limite dei 6V metro fino ai 61V metro.
Le preoccupazioni degli scienziati però non riguardano solo la quantità dell’elettrosmog ma anche e soprattutto, la qualità. Le bande ad alta frequenza del 5G infatti, pur non penetrando oltre i 10 mm del corpo umano per via del cosiddetto effetto pelle, hanno dimostrato di avere una maggiore risonanza a livello biologico, producendo effetti anche a potenze elettriche molto basse. L’equipe di ricerca guidato dal prof. Carlo Ventura ad esempio, è riuscita a riprogrammare le cellule staminali utilizzando esclusivamente delle onde ad alta frequenza e a bassa potenza.2
La dottoressa Margherita Maioli, ha impiegato le radiofrequenze a 2.4 Ghz del Wi-Fi a 2 milliwatt per produrre effetti sulle cellule staminali embrionali di topo che una volta esposte, hanno promosso la trascrizione dei geni coinvolti nel differenziamento cardiaco, muscolare e neuronale, favorendone la differenziazione. Tale reazione cellulare ha evidenziato una chiara risposta delle cellule staminali embrionali alle onde ad alta frequenza ma molto presto saremo tutti immersi nelle onde del 5G (con frequenze che partendo dai 3,6 Ghz potranno arrivare fino ai 300 Ghz) senza averne ancora studiato tutti gli effetti sull’uomo, sulla flora e sulla fauna.3
Peraltro, molti diversi studi sulle onde millimetriche ad alta frequenza che verranno utilizzate dal 5G già esistono e non sono affatto rassicuranti. L’ingegnere aerospaziale Ronald Neil Kostoff, autore di oltre 200 studi scientifici peer reviewed, ha persino pubblicato una relazione scientifica di più di 1000 pagine sul 5G dall’eloquente titolo: “Il più grande esperimento medico non etico della storia”. Tuttavia, visti gli enormi interessi in gioco sia commerciali, che geopolitici e militari (tutte le smart weapons e le flotte di droni verranno controllate mediante il 5G), è già praticamente certo che gli scienziati in allarme non potranno mai ottenere nessun confronto alla pari sui grandi media. Gli scienziati critici verranno semplicemente censurati, screditati e bollati come antiscientifici esattamente come venne fatto a suo tempo per il tabacco, il piombo, il DDT e in molti altri casi analoghi, perché le lobby e i poteri che hanno investito sul 5G, non hanno alcuna intenzione di fare marcia indietro per arrivare a compromessi per la salute.
  1. https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/14/cellulare-e-tumori-corte-di-appello-di-torino-conferma-nesso-tra-uso-e-cancro-allorecchio-spesso-studiosi-sono-in-conflitto-dinteresse/5670261/
  2. Staminali riprogrammate: ricercatori sassaresi nel team, La Nuova Sardegna, 14 novembre 2012 – https://www.lanuovasardegna.it/regione/2012/11/13/news/staminali-riprogrammate-ricercatori-sassaresi-nel-team-1.6023905
  3. https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/questa-e-musica-per-le-staminali/
Per ulteriori approfondimenti – Marco Pizzuti, Dossier 5G, Mondadori Editore, 2020

15 giugno 2020

Morire di fame: la tirannia del nuovo coronavirus


Entro la fine del 2020 ci saranno più persone che moriranno di fame, disperazione e suicidio che per il nuovo coronavirus COVID-19. Noi, il mondo, ci troviamo di fronte a una pandemia della fame di grandi proporzioni, che supererà di gran lunga la "pandemia COVID-19". La pandemia della fame mi ricorda il film "The Hunger Games", dove alcune persone decidono cosa mangiare, chi può mangiare e chi morirà secondo le proprie capacità...

I media riferiranno poco, se non nulla, di questa pandemia. Questa pandemia della fame ha già cominciato a diffondersi.
In Occidente, l'attenzione si concentra sul caos creato dalla privatizzazione e dalla gestione a scopo di lucro dei sistemi sanitari. Gradualmente, viene alla luce l'enorme manipolazione del numero di persone infette e il tasso di mortalità del COVID-19 negli Stati Uniti. Per ogni paziente con COVID-19, l'ospedale riceve un "sussidio" di 13.000 dollari (sotto Medicare), e se al paziente viene messo un respiratore (tasso di mortalità medio tra il 40 e il 60%), il "bonus" ammonta a 39.000 dollari.
Così il Dr. Scott Jensen, senatore del Minnesota, ha detto in un'intervista a Laura Ingraham trasmessa da Fox News.
"In questo momento, Medicare sta determinando che se si va in ospedale per COVID-19, si ottengono 13.000 dollari. Se il paziente con COVID-19 usa un ventilatore, riceverà 39.000 dollari, tre volte di più. Nessuno può dirmi, dopo 35 anni nel mondo della medicina, che a volte questo tipo di cose hanno un impatto su ciò che facciamo".
Nella vita reale, la gente povera non può vivere in isolamento, sotto chiave. Non solo molti o la maggior parte di loro hanno già perso la casa perché non possono pagare l'affitto, ma hanno bisogno di guadagnare quanto più possibile all'esterno per sfamare le loro famiglie e se stessi. Devono uscire a lavorare per guadagnarsi il pane, e se non c'è lavoro, se non c'è reddito, allora saccheggiano i supermercati in città o le fattorie in campagna. Il cibo è fondamentale per la loro vita. Togliere alla gente la possibilità di comprare il cibo è un omicidio.

"Ogni bambino che muore di fame nel mondo è un omicidio" - Jean Ziegler, ex relatore ONU per il cibo in Africa.
I responsabili di questa pandemia di COVID-19 - che hanno il mandato universale di incaricare i governi nazionali di seguire alla lettera il confinamento - sono responsabili di "crimini contro l'umanità".
Questo è un accordo a livello mondiale. Non ha precedenti nella storia dell'umanità. Solo pochi paesi si sono rifiutati di seguire, o hanno seguito solo in parte, la tirannia del confinamento totale e hanno quindi protetto una parte importante del loro benessere sociale ed economico. L'obiettivo di dominare il pianeta sotto un Nuovo Ordine Mondiale, controllando e riducendo la popolazione mondiale su larga scala?

Chi vivrà e chi morirà? L'obiettivo del programma di sterminio è quello di ridurre la povertà nel mondo: come? Attraverso vaccini tossici e contaminati, che fanno perdere la fertilità alle donne africane (la Gates Foundation con il sostegno dell'OMS e dell'UNICEF lo ha fatto in Kenya e altrove, vedi qui come un massiccio programma di vaccinazione contro il tetano sponsorizzato dall'OMS e dall'UNICEF è stato realizzato in Kenya); oppure lasciando che i "sottosviluppati", i senzatetto, muoiano di fame, negando loro l'accesso a cibo sufficiente e acqua pulita. Privatizzare l'acqua, privatizzare l'approvvigionamento alimentare d'emergenza, un crimine che porta proprio a questo: la mancanza di approvvigionamento a causa dei prezzi inaccessibili.

Se questo non bastasse, la "fase di confinamento" ha altre soluzioni per provocare la carenza di cibo. HAARP può aiutare. HAARP (HAARP = High Frequency Active Aurora Research Program) è stato perfezionato e armato. Secondo il rapporto finale dell'US Air Force AF 2025, i cambiamenti climatici possono essere usati sia in modo difensivo che offensivo, cioè per produrre siccità o inondazioni, che hanno il potenziale di distruggere i raccolti - distruggendo i mezzi di sussistenza dei poveri.

E se questo non bastasse, il Rapporto Rockefeller 2010 prevede anche il razionamento del cibo, su base selettiva, ovviamente, visto che si tratta di eugenetica. Non dimentichiamo le famigerate parole di Henry Kissinger nel 1970: "Chi controlla l'approvvigionamento alimentare controlla la gente: la citazione continua:
"Chi controlla l'energia può controllare interi continenti;
chi controlla il denaro può controllare il mondo".

Un recente post su Facebook (nome e località non rivelati per protezione personale) nota quanto segue:
"...Nel paese più povero, dove vivo, tutta la gente è confinata dal 16 marzo. La gente non ha niente da mangiare... La moglie del mio principale lavoratore è stata violentata e picchiata a morte. Era di origine cinese. Anche se non avevano il permesso di andarsene, la gente moriva di fame e camminava di fattoria in fattoria distruggendo tutto. Ho perso tutto il mio bestiame, frutta e verdura. Hanno bruciato le case e rubato le auto, gli attrezzi, ecc. Sono in bancarotta, con nessuno intorno a me che possa darmi soldi per ricostruire. Non posso pagare i miei lavoratori. Le loro famiglie stanno morendo di fame. Ci sarà malnutrizione, che porterà ad una maggiore fame o morte per altre malattie. Quanti si suicideranno quando si troveranno per strada completamente impoveriti? -come molti sono morti in India cercando di camminare letteralmente per migliaia di chilometri per tornare a casa nella speranza di trovare un riparo, dopo che tutti i mezzi pubblici erano chiusi e tutti dovevano essere confinati. Sono sicuro che questi numeri saranno molto più alti dei decessi per il virus, ma ci sarà anche un aumento delle persone che moriranno per l'influenza il prossimo anno a causa di un sistema immunitario indebolito.
A titolo di riflessione tardiva... "Forse le élite stanno progettando di sterminare la popolazione. Sembra che sia così".

Questo è successo da qualche parte nel Sud del mondo. Ma l'esempio rappresenta gran parte del sud globale e dei "paesi in via di sviluppo" in generale. E la situazione è probabilmente molto peggiore, dato che finora è solo la punta dell'iceberg.

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) riferisce che la disoccupazione globale sta raggiungendo proporzioni senza precedenti, che quasi la metà della forza lavoro mondiale, 1,6 miliardi di persone, potrebbe perdere il lavoro. Questo significa niente reddito per pagare l'affitto, il cibo e le medicine, significa fame e morte. Per milioni di persone. Soprattutto nel Sud del mondo, che non dispone di reti di sicurezza sociale. Le persone sono lasciate sole.
Il New York Times riporta (1 maggio 2020) che milioni di disoccupati negli Stati Uniti non vengono conteggiati, in quanto il sistema di registrazione non ha la capacità di gestire tutte le domande. Aggiungendo questi milioni agli oltre 27 milioni di disoccupati già contati, la nuova cifra sarebbe astronomica. Lo stesso New York Times conclude che i milioni di persone che sono uscite dalla povertà dall'inizio del secolo rischiano di ricadere nella povertà insieme ad altri milioni. Le ultime previsioni del Federal Reserve System prevedono che la disoccupazione potrebbe raggiungere il 50% entro la fine del 2020.

La fame, soprattutto nel Sud del mondo, ma non solo, è una morte spaventosa per milioni, forse centinaia di milioni. Morire nelle fogne delle megalopoli, dimenticati dalla società, dalle autorità, troppo fragili per almeno mendicare, infestati da parassiti per mancanza di igiene, marcire nella vita. Questo sta accadendo in molte aree metropolitane, anche senza il disastro causato dal nuovo coronavirus. Queste persone non sono contabilizzate dalle statistiche. Non sono considerate persone. Punto.
Immaginate queste situazioni nelle grandi città, così come nelle zone rurali, sotto la "fase di blocco" dei Rockefeller, il numero di morti potrebbe essere ancora più alto.
L'attuale reclusione sta frenando tutto. Praticamente ovunque nel mondo. Più a lungo dura, più devastante è l'impatto sociale ed economico. E sarà irreparabile.
Non solo viene interrotta la produzione di beni, servizi e alimenti, ma le catene di fornitura vengono interrotte per portare prodotti vitali da A a B. I lavoratori non possono lavorare. Sicurezza. Per la vostra sicurezza. Il virus, il nemico invisibile potrebbe attaccarti. Potrebbe uccidere te e anche i tuoi cari. Paura, paura, paura - questo è lo slogan che funziona meglio - funziona così bene che la gente comincia a gridare: Datemi, datemi, datemi, datemi, datemi, datemi, datemi, un vaccino! - che produce un sorriso da orecchio a orecchio sul volto di Bill Gates. Mentre guarda miliardi (di dollari) scorrere e il suo potere aumentare.
Bill Gates e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha "comprato" diventeranno famosi. Salveranno il mondo da nuove pandemie - indipendentemente dagli effetti collaterali - 7 miliardi di persone vaccinate (il sogno di Bill Gates) e nessuno ha il tempo di preoccuparsi o di segnalare gli effetti collaterali (dei vaccini), per quanto mortali possano essere. La Bill and Melinda Gates Foundation (BMGF) potrebbe essere nominata per un premio Nobel per la pace e, chissà, Bill Gates potrebbe persino diventare uno dei prossimi presidenti dell'impero morente. Non sarebbe una ricompensa adeguata per il mondo?

Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) a sangue freddo mantiene la sua previsione irrealistica di una leggera "contrazione economica" dell'economia mondiale di appena il 3% nel 2020 e di una leggera crescita nella seconda metà del 2021. L'attenzione del FMI per l'economia mondiale e lo sviluppo umano - sulla crisi sociale la sua prospettiva è completamente subordinata al denaro e manca di qualsiasi compassione - e quindi diventa completamente irrilevante nell'era del coronavirus. Istituzioni come il FMI e la Banca Mondiale, semplici appendici del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, stanno affrontando un crollo economico di cui sono in gran parte responsabili.
"Giubileo del debito"
Quello che sia il FMI che la Banca Mondiale dovrebbero forse fare è chiedere un aumento fino a 4.000 miliardi di dollari di diritti speciali di prelievo (come proposto da alcuni membri del consiglio di amministrazione del FMI) e utilizzare queste risorse per un fondo speciale di riduzione del debito, un "Giubileo del debito del Fondo" per i paesi del Sud del mondo. Dare una concessione. Questo permetterebbe a questi paesi di rimettersi in piedi, di tornare a politiche monetarie ed economiche sovrane, di recuperare la loro economia interna, con una moneta nazionale, di creare una banca pubblica e una banca centrale di proprietà del governo, generando posti di lavoro e autonomia in materia di alimentazione, sanità e istruzione.
Perché questo non sta accadendo? Perché richiederebbe una modifica della sua costituzione, così come una ridistribuzione dei diritti di voto secondo la nuova correlazione delle forze dell'economia mondiale. La Cina sarebbe molto più importante, con una maggiore partecipazione al processo decisionale. Naturalmente gli Stati Uniti non vogliono che questo accada. Ma la mancanza di volontà di adattarsi alla nuova realtà ha reso queste istituzioni irrilevanti a tal punto che non solo dovrebbero, ma potrebbero correre il rischio di scomparire.
È interessante notare, tuttavia, che due delle tre proiezioni del FMI prevedono un'altra pandemia, o una nuova ondata della pandemia, entro il 2021. Cosa sa il FMI che noi non sappiamo?
In contrapposizione all'approccio insensibile delle istituzioni finanziarie internazionali e del sistema bancario privato globalizzato, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite avverte (il 25 aprile 2020) che la pandemia COVID19 causerà "carestie di proporzioni bibliche"; e che, senza azioni e finanziamenti urgenti, centinaia di milioni di persone affronteranno la fame e milioni potrebbero morire a causa della pandemia.
Oggi, allo stato attuale, circa 9 milioni di persone nel mondo muoiono di fame ogni anno.
Il direttore esecutivo del Programma alimentare mondiale David Beasley ha detto al Consiglio di sicurezza dell'ONU che, oltre alla minaccia per la salute rappresentata dal virus, il mondo dovrà affrontare "diverse carestie in pochi mesi", che potrebbero causare fino a 300.000 morti al giorno - una "pandemia della fame".
Beasley ha aggiunto che prima dello scoppio, quest'anno il mondo stava "affrontando la peggiore crisi umanitaria dalla seconda guerra mondiale" a causa di molteplici fattori. Ha citato le guerre in Siria e nello Yemen, la crisi nel Sudan meridionale e gli sciami di locuste in Africa orientale. Ha detto che, insieme allo scoppio del coronavirus, la carestia ha minacciato circa 36 paesi.
Secondo il "Global Report on Food Crises 2020" del Programma alimentare mondiale, pubblicato lunedì 20 aprile, 135 milioni di persone nel mondo sono state minacciate dalla carestia. Beasley ha detto che, man mano che il virus si diffonde, "130 milioni di persone in più potrebbero essere spinte sull'orlo della fame entro la fine del 2020". Si tratta di un totale di 265 milioni di persone.
La pandemia di carestia è aggravata dall'attuale crisi dei rifugiati, che è anche una catastrofe di miseria: fame, malattie, mancanza di riparo, mancanza totale di igiene nella maggior parte dei campi profughi.
Il professor Jean Ziegler, sociologo (Università di Ginevra e Sorbona, Parigi), vicepresidente del Comitato per i diritti umani dell'ONU, ha recentemente visitato il campo profughi di Moria sull'isola greca di Lesbo. Ha descritto una situazione in cui 24.000 profughi sono ammassati in caserme militari costruite per 2.800 soldati, che vivono in circostanze estreme: mancanza di acqua pulita, cibo insufficiente e a volte viziato, pochi bagni e puzzolenti... malattie ovunque. In questo ambiente, il  COVID19 sarebbe piuttosto secondario.
Queste persone, che fuggono dalle guerre causate dall'Europa e dall'Occidente, hanno visto i loro mezzi di sussistenza distrutti e sono state respinte dalla stessa Unione Europea, poiché la maggior parte dei paesi non vuole accoglierle e dare loro la possibilità di iniziare una nuova vita. Questo comportamento atroce e xenofobo da parte dell'Europa è contro i diritti umani a cui hanno aderito tutti i paesi dell'Unione europea ed è contrario alle regole del blocco. È un triste ricordo di ciò che l'Europa è veramente: un conglomerato di Paesi con una storia di centinaia di anni di colonizzazione, di sfruttamento spietato, di saccheggio e di violazione delle nazioni del Sud globale.
Questa caratteristica abominevolmente atroce, che continua ancora oggi in modo sfacciato, sembra essere diventata parte integrante del DNA europeo. Queste guerre e questi conflitti sono condotti volontariamente dalla NATO, dal potere e dall'avidità - per mantenere vivo e redditizio il complesso militare industriale statunitense - sono una catapulta verso la totale egemonia mondiale.
Ai rifugiati che fuggono da queste zone di conflitto, al loro destino e alla carestia si aggiungeranno quelli che muoiono di fame a causa della crisi del nuovo coronavirus, anch'esso imposto dall'uomo. Il numero di morti per fame e le relative cause potrebbe essere astronomico entro la fine del 2020, superando di gran lunga le cifre manipolate per i decessi della COVID-19.
C'è speranza? Sì, c'è speranza finché viviamo.
Il mondo deve svegliarsi.
Sette miliardi di persone in prigione! Rendiamoci conto di ciò che sta accadendo, il tutto con l'intenzione di controllare l'Umanità, digitalizzare e robotizzare le nostre vite.
Quale modo migliore di farlo se non con il pretesto di rinchiuderci "per la nostra sicurezza"? Sfidiamo queste regole, affrontiamo questi governanti invisibili che si credono onnipotenti, che hanno potere solo nella misura in cui noi, il popolo, glielo diamo o glielo portiamo via. Perché tutto quello che hanno sono soldi e media corrotti che diffondono paura e ancora paura per tenerci rinchiusi.
Le mie ultime parole sono: seguiamo il nostro cuore. Apriamo i nostri cuori all'amore e guardiamo oltre i cinque sensi che vengono manipolati dai media, entriamo in uno stato di coscienza superiore.
Abbandoniamo la paura, usciamo dalla prigionia, difendiamo i nostri diritti, la nostra libertà. Perché la libertà non può essere comprata con i soldi, né può essere calpestata dai media. Fa parte di tutti noi. Se molti di noi aprono il proprio cuore all'AMORE, a un amore onnicomprensivo, saremo in grado di sconfiggere questa élite psicopatica. 



Fonte: https://www.globalresearch.ca/corona-tyranny-death-famine/5711942
Data dell'articolo originale: 08/05/2020
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=29015

12 giugno 2020

Un team di scienziati australiani scopre che COVID-19 è stato creato in un laboratorio


Un team di scienziati australiani ha prodotto nuove prove che il COVID-19 è stato ottimizzato per la penetrazione nelle cellule umane, anziché nelle cellule animali, minando la teoria che il virus si sarebbe evoluto casualmente in un soggetto animale prima di passare agli esseri umani, e suggerendo invece che è stato manipolato in un laboratorio.
Lo studio, che non è stato ancora sottoposto a peer review, fornisce nuove prove, ma non ancora conclusive, a favore della teoria secondo cui il nuovo coronavirus non ha avuto origine in un mercato alimentare come è stato affermato, ma piuttosto in un laboratorio, presumibilmente gestito dal Wuhan Institute Virologia a Wuhan, in Cina, la città in cui si è verificato il primo focolaio di COVID-19 nel dicembre del 2019.
Il ricercatore capo del team afferma che i risultati rappresentano “una notevole coincidenza o un chiaro segno di intervento umano” nella creazione del virus.
Gli autori dello studio, guidati dal ricercatore di vaccini Nikolai Petrovsky della Flinders University in Australia, hanno usato una versione del nuovo coronavirus raccolto nei primi giorni dell’epidemia e hanno applicato modelli computerizzati per testare la sua capacità di legarsi a determinati enzimi del recettore cellulare, chiamati “ACE2″, che consente al virus di infettare cellule umane e animali a vari livelli di efficacia.
Hanno testato la propensione della proteina spike del COVID-19, utilizzata dal virus per penetrare le cellule, per legarsi al tipo umano di ACE2 e a molte diverse versioni animali di ACE2, e hanno scoperto che il nuovo coronavirus si lega più efficacemente al recettore umano ACE2, e invece con efficacia variamente inferiore con le versioni animali del recettore.
Secondo gli autori dello studio, ciò implica che il virus che causa COVID-19 non proviene da un animale, ospite intermedio, ma si è specializzato per la penetrazione delle cellule umane,  vivendo in precedenza in cellule umane, molto probabilmente in un laboratorio.
Gli autori scrivono che “questa scoperta è particolarmente sorprendente poiché, in genere, ci si aspetterebbe che un virus abbia la più alta affinità con il recettore della sua specie ospite originale, ad esempio un pipistrello, mentre abbia un’affinità di legame iniziale inferiore per il recettore di qualsiasi nuovo ospite, ad esempio gli esseri umani. Tuttavia, in questo caso, l’affinità di SARS-CoV-2 è più elevata per l’uomo che per le presunte specie ospiti originarie, pipistrelli o qualsiasi potenziale specie ospite intermedia”.
Di conseguenza, aggiungono, una “possibilità che non può ancora essere esclusa è che SARSCoV-2 sia stato creato da un evento di ricombinazione che si è verificato casualmente o consapevolmente in un laboratorio di trattamento dei coronavirus, da cui poi sarebbe stato rilasciato accidentalmente nella popolazione umana locale”.
In una dichiarazione pubblica sulla ricerca fatta dal Prof. Petrovsky il 17 aprile, il ricercatore osserva che i risultati del suo studio sono “una notevole coincidenza o un segno di intervento umano” e aggiunge che è “del tutto plausibile che il il virus sia stato creato nella struttura di biosicurezza di Wuhan, un laboratorio che all’epoca era noto per coltivare coronavirus di pipistrelli esotici, per una ricerca su cellule che contengono ACE2 umano, .
“In tal caso, il virus in coltura avrebbe potuto sfuggire alla struttura o attraverso l’infezione accidentale di un membro del personale, che ha poi visitato il mercato del pesce a diversi isolati di distanza e da lì altri infettati, o mediante lo smaltimento inappropriato dei rifiuti dalla struttura che hanno contagiato direttamente gli uomini all’esterno, o tramite un vettore sensibile come un gatto randagio che ha poi frequentato il mercato e portato alla trasmissione  agli umani “.
I ricercatori riconoscono che esistono altre possibilità, ma le considerano improbabili. Hanno scoperto che il nuovo coronavirus ha un minore effetto legante sul recettore ACE2 dei pangolini, mammiferi che sono consumati in Cina come una prelibatezza, proposti spesso come intermediari del nuovo virus, nei suoi passaggi dai pipistrelli agli umani. Tuttavia notano anche che il Pangolino non appare un candidato ragionevole come specie intermedia per la trasmissione umana, perché “data la maggiore affinità del SARS-CoV-2 per ACE2 umano rispetto all’ ACE2 pipistrello , dovrebbe circolare nei pangolini per un lungo periodo di tempo prima che si verifichi questa evoluzione e fino ad oggi non ci sono prove di un virus SARS-CoV-2 che circoli nei pangolini.”
Una forma preliminare dello studio, che attualmente è intitolata: “Confronto in silico delle affinità di legame proteina-picco ACE2 tra le specie; significato per la possibile origine del virus SARS-CoV-2 “,  è stato pubblicato su un sito di repository gestito dalla Cornell University, che avverte che gli studi pubblicati prima della revisione tra pari non dovrebbero essere considerati “informazioni consolidate”, a meno che più esperti in un dato campo vengono prima consultati.
Secondo la sua pagina web universitaria, oltre al suo lavoro come professore universitario, il professor Petrovsky è attualmente direttore di endocrinologia presso il Flinders Medical Center dell’Università di Flinders e vicepresidente e segretario generale della International Immunomics Society. È anche il fondatore di Vaxine Pty Ltd., che è finanziato dal National Institutes of Health degli Stati Uniti e attualmente sta lavorando a un vaccino COVID-19 .
Oltre al professor Petrovsky, il team di ricerca che ha prodotto lo studio comprende il prof. Sakshi Piplani, ancora dell’Università di Flinders, Puneet Kumar Singh, che lavora con Petrovsky e Piplani presso Vaxine Pty Ltd., il prof. David A. Winkler che insegna presso l’Università di Nottingham nel Regno Unito e la Monash University in Australia.

Lo studio contraddice gli scienziati che affermano che ci sarebbero “zero prove” per l’origine del virus in laboratorio.

I risultati dello studio tendono a contraddire quei virologi che hanno affermato che il Covid-19 non mostrerebbe segni di essere stato prodotto in un laboratorio, alcuni dei quali sono arrivati ​​al punto di respingere tali teorie definendole “teorie della cospirazione”. L’affermazione della “teoria della cospirazione” è stata ribadita acriticamente in molti media internazionali, anche se non in tutti. Il personale dell’Istituto di virologia di Wuhan ha ripetutamente negato che il virus provenisse dal loro laboratorio.
La loro posizione è stata avvalorata da una lettera ampiamente citata di numerosi scienziati pubblicata su Nature Medicine il 17 marzo, che contestava la probabilità che un laboratorio abbi generato il virus in una coltura di cellule umane.
L’argomentazione avanzata dai ricercatori nella lettera si basa principalmente sull’affermazione secondo cui nessun progenitore geneticamente stretto del nuovo coronavirus, possibile candidato a tale processo, non è mai stato descritto in nessuno studio scientifico. Affermano anche che il “passaggio ripetuto” dei coronavirus nelle colture cellulari non è stato menzionato nella letteratura scientifica.
Tuttavia, gli autori della lettera non affrontano la possibilità che i ricercatori del Wuhan Institute of Virology semplicemente non abbiano riportato al pubblico tutte le loro ricerche, una possibilità che sembra essere stata rafforzata negli ultimi mesi da censure e insabbiamenti sulle ricerche fatte in Cina, riguardanti COVID-19, e il ripetuto rifiuto del governo cinese di partecipare a un’indagine internazionale sulle origini del nuovo coronavirus.

A meno che non venga trovata una versione animale del virus, l’evidenza indica “l’intervento umano”. 

Il professor Petrovsky ha dichiarato a LifeSite in un’intervista via e-mail che il suo studio indica che “ci sono alcune caratteristiche molto insolite, tra cui un adattamento umano ottimale, che in assenza di identificazione di un virus quasi identico in una popolazione animale, da cui sarebbe potuto nascere COVID19, punta nella direzione dell’intervento umano ad un certo punto dell’evoluzione di COVID19 “.
Ha osservato anche che finora i ricercatori in Cina e altrove non hanno prodotto prove della presenza negli animali di un virus strettamente simile a quello di COVID-19, il che darebbe credito alla loro teoria della evoluzione naturale tramite un animale intermedio tra i pipistrelli e gli umani, che presumibilmente avrebbero originato il virus.
“Se si trovasse un vettore animale nel virus, ovviamente questo risolverebbe completamente la questione”, ha detto Petrovksy a LifeSite. “Si sarebbe pensato che i cinesi avrebbero campionato intensamente tutti gli animali possibili, alla ricerca di un tale virus per scagionare i loro laboratori. Se non sta avvenendo tale ricerca (che non vedo da nessuna parte), l’unica deduzione potrebbe essere che non stanno guardando perché sanno già cosa potrebbero trovare”.
Richard Ebright, un biologo molecolare della Rutgers University, che ha criticato quegli studi di laboratorio che potrebbero produrre nuovi agenti patogeni pericolosi per l’uomo (GOF), ha detto a LifeSite che i risultati di Petrovsky “sono plausibili”, ma ha anche aggiunto che i risultati della prima stesura dello studio “derivano dalla modellazione computazionale, non dagli esperimenti, e quindi devono essere considerati nella migliore delle ipotesi provvisori”.
Ebright ha osservato che uno studio precedente sul legame del recettore ACE2 aveva scoperto che un coronavirus di pipistrello simile al virus COVID-19 aveva un forte potere legante con l’ACE2 di toporagni e furetti di alberi, rendendoli possibili candidati intermedi. Tuttavia, lo studio non ha confrontato il potere legante dei recettori ACE2 delle “specie animali” del virus con il potere legante con gli umani, come fa lo studio di Petrovsky. Inoltre, non ha usato una sequenza genetica da una prima versione del nuovo coronavirus, come fa lo studio di Petrovsky, ma piuttosto ha usato la sequenza genetica di un coronavirus pipistrello simile riportato dall’Istituto di Virologia di Wuhan, chiamato RaTG13.
Ebright ha detto a LifeSite che crede che molteplici esperimenti fisici determineranno in definitiva se il nuovo coronavirus è stato ottimizzato per il legame con le cellule umane, ma per ora sono “probabilmente in corso più ipotesi”, sebbene non abbia citato studi specifici.
Sarebbe a questo punto necessario, secondo il Prof. Petrovsky, un’indagine internazionale approfondita sulla vera causa dell’epidemia COVID-19, cosa che il governo cinese ha ripetutamente rifiutato.
“Mentre i fatti non possono essere conosciuti in questo momento, la natura di questo evento e la sua vicinanza a una struttura di biosicurezza ad alto rischio, nell’epicentro dell’epidemia,  richiederebbero un’indagine internazionale esaustiva e indipendente, per accertare se un virus del tipo COVID- 19 era stato coltivato nella struttura e se avrebbe potuto essere stato rilasciato accidentalmente ”, ha scritto Petrovsky il 17 aprile.
Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da Rosanna

11 giugno 2020

Covid-19 / Nelle “Fauci” Del Super Virologo Italo-Americano


Sul web statunitense circola una ricostruzione circa lo “storico” utilizzo di armi biologiche da parte degli Stati Uniti. Dagli anni ‘40 ai giorni nostri, quelli caratterizzati dalla pandemia per Covid-19: con un protagonista d’eccezione, il super virologo a stelle e strisce Anthony Fauci, oggi formalmente “in rotta” con il presidente Donald Trump.
Fauci è l’eterno capo del potente NIAID – l’istituto nazionale americano per le malattie infettive – ed è stato a fianco anche dei cinque precedenti capi della Casa Bianca.

Ecco cosa leggiamo nel report. “Dopo lo scoppio di Sars nel 2002, il governo degli Stati Uniti ha finanziato una collaborazione di scienziati cinesi e militari statunitensi da un laboratorio di bio-armi a Fort Detrick. Fort Detrick è stato il centro del programma statunitense di armi biologiche dal 1943 al 1969. Dopo la sua interruzione, è stato l’ospite per la maggior parte degli elementi del programma di difesa biologica degli Stati Uniti. Era anche il motivo del progetto MKUltra (sul controllo delle menti, ndr). Nel 2002, scienziati cinesi e un team di scienziati americani guidati nientemeno che dal Dr. Fauci, si sono uniti per studiare l’effetto dei virus sui tessuti di pipistrelli”.
Boom: la prima notizia non poco esplosiva.
Prosegue il racconto: “Inoltre, hanno creato quelli che si chiamano superbot di tessuti dei pipistrelli. Si trattava di ceppi creati intenzionalmente per essere più letali rispetto ai ceppi naturali”.
Altra bomba.
Poi: “La paura che queste varietà venissero ‘armate’ allarmò altri ricercatori. Un professore di Harvard dichiarò alla rivista Time che il lavoro del dottor Fauci stava intenzionalmente armando il virus. Nonostante ciò, il lavoro del dottor Fauci ha continuato ad essere sovvenzionato dal governo degli Stati Uniti”.
Terzo botto.
E siamo subito al quarto: “Ma anche dal governo cinese”.
Prosegue il testo: “Nel corso degli anni, ci sono stati vari incidenti che hanno portato al rilascio del nuovo virus armato”.

Poi: “In risposta, nel 2014 il governo degli Stati Uniti ha posto fine al finanziamento federale di Fauci. Questa decisione, tuttavia, non fece nulla per fermare la ricerca di Fauci. Invece, ha appena spostato la colpa dal governo degli Stati Uniti al governo cinese”.
Quinta bomba.
“La ricerca è stata quindi spostata in un laboratorio militare, in un luogo particolare in Cina. Quel posto era Wuhan”.
Adesso siamo ad una deflagrazione nucleare.
“Una volta spostata la ricerca a Wuhan, il governo degli Stati Uniti ha reintegrato i suoi fondi nella ricerca pericolosa. Si ritiene che l’importo dato sia di 3,7 milioni di dollari, anche se è probabile che potrebbe essere molto più elevato”.
Continuiamo con il bombardamento.
Non è finita. “Anche la ricerca di scambio rettale di pipistrelli era parte della ricerca del dottor Fauci. Tre anni dopo, nel 2017, il dottor Fauci ha rilasciato un’intervista in cui afferma che il presidente Trump avrebbe dovuto affrontare una pandemia globale”.
Ennesima notizia esplosiva.
Queste le parole pronunciate da Fauci nel 2017: “La storia degli ultimi 32 anni in cui sono stato direttore del NIAID dirà alla prossima amministrazione che non c’è dubbio che si troveranno ad affrontare le sfide che i loro predecessori hanno dovuto affrontare. Saremo sicuramente sorpresi nei prossimi anni”.
Ecco il commento finale: “Siamo rimasti sorpresi tutti. Tre anni dopo (nel 2020, ndr), un virus simile all’epidemia di Sars si è verificato nello stesso posto in cui il Dr. Fauci stava creando un altro ceppo di coronavirus, nello stesso momento in cui sosteneva che sarebbe scoppiata una pandemia globale. Quasi immediatamente dopo, il responsabile di queste ricerche è nominato per consigliare il presidente Trump. E’ una coincidenza?”.
Realtà, fantascienza o fantapolitica?

10 giugno 2020

L’isolamento è il più grande disastro politico della storia degli Stati Uniti?


“Le chiusure hanno lo scopo di condizionare le persone a obbedire senza domande. Una nazione di persone che si limitano a fare ciò che gli viene detto dagli “esperti” senza fare domande è una nazione matura per una discesa nella tirannia totale”.
-Ron Paul 

Donald Trump chiama i media “il nemico del popolo”, ma è molto peggio di così. I media sono una minaccia per la sicurezza nazionale. Basta guardare il modo in cui hanno gestito il coronavirus. La copertura isterica 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ha terrorizzato la gente al punto che si è rinchiusa nelle proprie case infliggendo danni catastrofici all’economia. Quel disastro non sarebbe mai avvenuto se i media non avessero concentrato tutte le loro energie per spaventare a morte la gente. Ora il danno è fatto, milioni di persone hanno perso il lavoro, decine di migliaia di piccole e medie imprese stanno andando in bancarotta, e l’economia più grande del mondo è stata ridotta a una terra desolata e in fiamme. E cosa si è guadagnato? Niente. Guardate questo estratto di un articolo dell’economista Jack Ramsay:
“La portata e la rapidità della chiusura dell’economia reale negli Stati Uniti è senza precedenti. Anche durante la Grande Depressione degli anni Trenta, la contrazione dell’economia reale si è verificata per un periodo di diversi anni, non mesi…
…una volta che la contrazione dell’economia reale si accelera e si approfondisce, porta inevitabilmente ad inadempienze e fallimenti…. Le inadempienze e i fallimenti provocano poi una crisi finanziaria che si ripercuote sull’economia reale, causandone un ulteriore deterioramento. Le perdite di reddito delle imprese, delle famiglie e delle amministrazioni locali causano a loro volta un ulteriore declino. Una volta che iniziano gli effetti di feedback negativi all’interno dell’economia, poco importa se la crisi sanitaria viene presto attenuata. La dinamica economica è stata messa in moto. ….La Fed… può mettere a disposizione una massa di denaro gratuito e di prestiti a basso costo, ma le imprese e le famiglie possono essere riluttanti a prendere in prestito, preferendo accumulare il loro denaro e i prestiti. In altre parole, più profonda e veloce è la contrazione, più difficile e lenta è la ripresa” (“The Myth of V-Shape Economic Recovery“, Jack Rasmus)
Ogni settore dell’economia si sta contraendo e si sta riducendo rapidamente. I prezzi del petrolio sono crollati, l’attività in tutti i 50 stati sta crollando male, la fiducia delle imprese è ai minimi storici, la spesa personale continua a diminuire, la fiducia dei consumatori è in forte calo, il settore dei servizi è in calo, il traffico nei ristoranti, la produzione industriale, la produzione industriale, l’industria manifatturiera, i guadagni aziendali, gli investimenti aziendali, i consumi personali, i prestiti bancari, le importazioni-esportazioni; sono tutti in calo, in calo, in calo e in calo. Non c’è un barlume di luce da vedere da nessuna parte. L’economia è in caduta libera, mentre la gente rimane rintanata nelle proprie case pensando di fermare la diffusione di un virus mortale. Ma le serrate non fermano le infezioni, nella migliore delle ipotesi le rinviano a una data successiva, e anche questo è dubbio.
L’idea di isolare i membri sani della popolazione per contrastare la diffusione di un virus altamente contagioso è delirante. Non c’è alcun precedente storico in questa politica. Non c’è stato nessun isolamento durante l’influenza spagnola nel 1918 (quando morirono 50 milioni di persone), nessun isolamento durante l’influenza asiatica nel 1957, nessun isolamento durante l’influenza di Hong Kong nel 1969, nessun isolamento durante la SARS nel 2002, nessun isolamento durante l’influenza suina nel 2009, nessun isolamento durante l’epidemia di MERS nel 2012 e nessun isolamento durante l’epidemia di Ebola nel 2014.
Capito il quadro? Non c’è stato nessun isolamento, nessuna volta, MAI.
Ma basta chiedere a qualcuno dell’isolamento oggi e annuncerà con assoluta certezza: “È l’unico modo per sconfiggere questa cosa”. Giusto, chiudendosi in casa e aspettando che l’economia crolli, è così?
Tre punti che non vedrete mai trattati dai media mainstream:
  • Non ci sono precedenti storici per le chiusure
  • Non ci sono basi scientifiche per l’isolamento
  • Un certo numero di esperti di malattie infettive, come il professore svedese John Giesecke, ritiene che le restrizioni e le chiusure siano una politica sbagliata per contenere la diffusione del virus, politicamente pericolose e difficili da eliminare in futuro. Ecco cosa ha detto:
“Quando ora si comincia a guardare intorno alle misure che vengono prese dai diversi paesi, si scopre che pochissimi di essi hanno un brandello di prova [supporto] … chiusure di frontiere, chiusure di scuole, distanziamenti sociali – non c’è quasi nessuna scienza dietro la maggior parte di questi”.
Le chiusure non sono una politica basata sulla scienza. Sono un intruglio basato sulla fede che viene accettato come Sacra Scrittura dalla stragrande maggioranza degli americani che sono così terrorizzati dal virus che si sono lasciati ingannare da un media manipolativo e guidato dall’agenda che li ha convinti che andando in letargo mentre l’economia si disintegra stanno in qualche modo compiendo il proprio dovere civico. Ma si sbagliano. Il vero dovere civico è quello di impegnare le proprie capacità di pensiero critico, analizzare con scetticismo l’idiozia che il governo spaccia per politica sociale e resistere a quelle direttive che sono chiaramente distruttive per gli interessi del popolo americano e del Paese. Le chiusure soddisfano certamente questo criterio. Ecco un estratto dall’ultimo articolo di Pepe Escobar che aiuta a mettere le cose in prospettiva:
“La nozione di un confinamento obbligatorio generalizzato non è giustificata da alcuna giustificazione medica, né da ricerche epidemiologiche di punta, quando si tratta di combattere una pandemia. Tuttavia, questa è stata sancita come politica egemonica – con l’inevitabile corollario di innumerevoli masse sprofondate nella disoccupazione. Tutto ciò sulla base di modelli matematici deliranti e falliti, deliranti, del tipo dell’Imperial College, imposti da potenti gruppi di pressione che vanno dal World Economic Forum (WEF) alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.
Parliamo adesso del Dr. Richard Hatchett, un ex membro del Consiglio di Sicurezza Nazionale durante la prima amministrazione di Bush Jr., che già nel 2001 raccomandava il confinamento obbligatorio di tutta la popolazione. Hatchett ora dirige la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI), un’entità molto potente che coordina gli investimenti globali per i vaccini, e molto in sintonia con Big Pharma. Il CEPI è nato da un’idea del WEF in collaborazione con la Bill and Melinda Gates Foundation
Rumsfeld, guarda caso, era stato il presidente del gigante biotecnologico Gilead. Dopo l’11 settembre…, fu allora che venne concettualizzato il “confinamento obbligatorio generalizzato”, con Hatchett tra i protagonisti.
Per quanto si trattasse di un concetto militarizzato di spin-off della Big Pharma, non aveva nulla a che fare con la salute pubblica. Ciò che contava era la militarizzazione della società americana da adottare in risposta al bioterrorismo – all’epoca automaticamente attribuita a uno squallido e tecnologicamente carente al-Qaeda.
La versione attuale di questo progetto – siamo in “guerra” e ogni civile deve rimanere a casa – prende la forma di quella che Alexander Dugin ha definito una dittatura medico-militare“. (“How Biosecurity Is Enabling Digital Neo-Feudalism” Unz Review)
Quindi, non esistono una “giustificazione medica, o una ricerca epidemiologica di punta” a sostegno dell’isolamento. È tutto inventato di sana pianta. Le chiusure sono il risultato di una manipolazione politica (di una crisi sanitaria pubblica) volta a simulare la legge marziale. “Andate a casa e restate a casa”, questo è il messaggio non “Andate a casa e siate sani”. Questo non rientra affatto nei calcoli del governo.
Allora, per conto di chi sono stati imposti queste chiusure? Di certo non Trump, che voleva revocarle dal primo giorno. No, è il cast che lo circonda, come l’affabile dottor Anthony Fauci che si è appena presentato al Senato e li ha messi in guardia contro la revoca delle restrizioni troppo presto. I suoi avvertimenti assomigliavano molto a quelli del suo collega e forse benefattore Bill Gates, i cui tentacoli sono avvolti strettamente intorno alla rete sanitaria globale e che, secondo molti, usa le iniziative filantropiche come veicolo per far avanzare la propria maligna visione del futuro. Per quanto riguarda l’isolamento, lasciamo parlare Gates:
“In primo luogo, abbiamo bisogno di un approccio coerente a livello nazionale per la chiusura. Nonostante le sollecitazioni degli esperti di sanità pubblica, alcuni stati e contee non hanno chiuso completamente. In alcuni stati, le spiagge sono ancora aperte; in altri, i ristoranti servono ancora pasti seduti… 
I leader del Paese devono essere chiari: chiusura ovunque significa chiusura ovunque. Fino a quando i numeri dei casi non cominceranno a scendere in tutta l’America – il che potrebbe richiedere 10 settimane o più – nessuno può continuare a lavorare come al solito o allentare la chiusura. Qualsiasi confusione su questo punto non farà altro che prolungare il dolore economico, aumentare le probabilità che il virus ritorni, e causare più morti…
Per porre fine alla malattia, avremo bisogno di un vaccino sicuro ed efficace. Se facciamo tutto nel modo giusto, potremmo averne uno in meno di 18 mesi – probabilmente il vaccino più veloce che sia mai stato sviluppato. Ma creare un vaccino è solo metà della battaglia. Per proteggere gli americani e le persone in tutto il mondo, dovremo produrre miliardi di dosi”. (“Bill Gates: Ecco come recuperare il tempo perduto su covid-19”, Washington Post)
Eccone un altro da Gates, nel caso ci fossero dubbi sulle sue intenzioni:
“Una delle domande che mi vengono poste più spesso in questi giorni è quando il mondo potrà tornare a come erano le cose a dicembre, prima della pandemia del coronavirus. La mia risposta è sempre la stessa: quando avremo un farmaco quasi perfetto per curare il COVID-19, o quando quasi tutte le persone sul pianeta saranno state vaccinate contro il coronavirus”. (“Bill Gates – Gates Notes”)
Di cosa diavolo sta parlando? Gates non è un medico, uno scienziato, un epidemiologo o un funzionario eletto che stabilisce la politica. È un dilettante ricco che ha fatto miliardi dominando spietatamente l’industria del software. Questo è tutto. Questo fa di lui un esperto di malattie infettive? Questo gli dà il diritto di ordinare il blocco sommario di 328 milioni di americani? No, non lo fa, ma i tentacoli di Gates si estendono ai media (il che lo aiuta a plasmare l’opinione pubblica), come sottolinea questo estratto da un articolo di Lew Rockwell:
“La Gates Foundation concede sovvenzioni per centinaia di migliaia e spesso milioni di euro a organizzazioni mediatiche come NBCUniversal, Al Jazeera, BBC, Viacom (CBS) e Participant Media… .Sia Gates che la Gates Foundation sono azionisti importanti di Comcast, … così come …. MSNBC e NBC News … Nel 2009, il New York Times ha riferito che la Gates Foundation collaborava con aziende mediatiche per scrivere e plasmare storie per ‘incorporare’ i messaggi nei drammi di prima serata:”
“Essa [la Fondazione Gates] è meno conosciuta come un influenzatore dietro le quinte degli atteggiamenti del pubblico nei confronti di questi temi, contribuendo a plasmare le storie e a inserire messaggi nell’intrattenimento popolare come gli spettacoli televisivi ER, Law & Order: SVU e Private Practice…
“La sua enorme ricchezza e l’estensione delle principali società dei media sembrano esentare Gates dagli obblighi di divulgazione di routine. …. Gli vengono concesse interviste comode in Comcast-Vox senza rivelare che è uno dei principali investitori di Comcast. Poiché la sua partecipazione in società di media viene riciclata abbastanza volte, si presume che non meriti di essere menzionata”. (“Bill Gates, HR666666, Remdesivir, Morti in Italia”, Lew Rockwell)
Bill Gates ha contatti critici in tutto lo spettro dei media, dell’assistenza sanitaria globale e della politica. Se vuole che le sue opinioni siano ampiamente diffuse, non deve far altro che dirlo. Detto questo, non sapremo mai se le misure di blocco sono state una sua idea, ma ha certamente il potere di farle realizzare, se lo desidera. E per coloro che rimangono scettici su questo punto, considerate queste parole di avvertimento tratte dall’eccellente serie di video in tre parti di James Corbett su Microsoft, intitolata “Bill Gates and the Population Control Grid”:
“L’acquisizione della salute pubblica che abbiamo documentato in How Bill Gates Monopolized Global Health e la spinta notevolmente sfacciata a vaccinare tutti gli abitanti del pianeta che abbiamo documentato nel Piano di Bill Gates per vaccinare il mondo non era, alla base, una questione di soldi.
L’inimmaginabile ricchezza che Gates ha accumulato viene ora utilizzata per acquisire qualcosa di molto più utile: il controllo. Controllo non solo degli organismi sanitari globali che possono coordinare un programma di vaccinazione mondiale, o dei governi che manderanno avanti una campagna senza precedenti, ma controllo sulla popolazione globale stessa”. (James Corbett, The-Off-Guardian)
L’isolamento è tutta una questione di potere; potere politico nudo e crudo nelle mani di oligarchi non eletti e irresponsabili “filantropi” che sono determinati a salvare l’umanità, che ci piaccia o meno.
Che Dio ci aiuti.
Fonte: www.unz.com
Traduzione pro-bono di Arrigo de Angeli