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22 febbraio 2019

Anche in Italia i Pirati in corsa per le europee


Alle prossime elezioni europee, a meno di interpretazioni fantasiose delle leggi vigenti, il simbolo del Partito Pirata italiano sarà sulle schede elettorali italiane.

Nei mesi scorsi abbiamo lavorato assieme agli altri Partiti Pirata europei per definire un programma comune, ufficialmente ratificato il 9 febbraio 2019, in Lussemburgo.

Il nostro è un movimento nato già internazionale, ed è attualmente presente anche in molti Paesi extra-UE. Abbiamo il vantaggio di non dover andare in giro per l'Europa alla ricerca di alleati per metter su improbabili "internazionali".

Oggi più che mai c'è bisogno di una rappresentanza pirata nelle istituzioni europee. Per anni abbiamo denunciato i rischi derivanti dalla perdita di privacy online, ma i partiti tradizionali e la maggior parte dei media hanno sempre snobbato la questione, considerandola non prioritaria. Oggi, tuttavia, le conseguenze di questo atteggiamento sono sotto gli occhi di tutti.
Oggi anche una piccola agenzia di marketing è in grado, attraverso l'accesso ai dati personali dei cittadini (o anche solo di una parte di essi), di spingere nazioni intere a prendere decisioni contrarie ai propri interessi e al tempo stesso a quelli globali.
Eventi fondamentali degli ultimi anni -la Brexit, l'elezione di Donald Trump- sono stati possibili grazie alla profilazione di massa e alla vendita di informazioni personali dei cittadini.

Le grandi sfide che abbiamo davanti -la giustizia economica, il cambiamento climatico, i diritti civili- richiedono scelte difficili e lungimiranti; ma nulla di tutto ciò sarà possibile, fin tanto che la politica continuerà ad avere come unico obiettivo la prossima tornata elettorale e ad affidarsi ad agenzie di marketing per vincere.

Vogliamo evitare che l'Europa diventi una tecno-distopia, in cui il terrorismo e la sicurezza vengono usati come scuse per giustificare un orrendo capitalismo della sorveglianza, in cui multinazionali e governi si spalleggiano a vicenda per raccogliere quanti più dati possibili sulle persone, per profitto o per controllo sociale.
Come già avviene in Cina da diversi anni.

Vogliamo pensare l'Europa come un insieme di cittadini che hanno interessi e obiettivi comuni, perseguendo il bene collettivo, anche in ambito digitale.

Stay tuned.

Fonte: www.partito-pirata.it

14 febbraio 2019

La paura che si nasconde dietro la mascolinità aggressiva


Ciò che mi colpisce di più è la fragilità. Gillette produce una pubblicità rivolgendosi agli uomini affinché sfidino i comportamenti prepotenti, e migliaia proclamano furiosamenteche non useranno mai più i suoi prodotti. L’American Psychological Associacion (APA) pubblica nuove direttive cliniche suggerendo che una mascolinità caratterizzata da dominio, aggressività e repressione emotiva può essere dannosa per la salute mentale degli uomini, e i media conservatori mondiali hanno un mancamento collettivo. Eccoli qua i tipi forti e taciturni.
Se i “veri uomini” secondo il movimento per i diritti degli uomini sono decisi e autoritari, perché gli esponenti di questa dottrina sono così facilmente turbati? Perché la più piccola sfida alle norme che proclamano – proveniente da un rasoio o da un corpo accademico di cui non avevano mai sentito parlare – scatena questa testeria(1) frenetica?
Pensando alle identità maschili, sono colpito dall’inadeguatezza dei termini che usiamo. L’idea secondo cui gli uomini dovrebbero essere distanti, dominatori ed egoisti è spesso definita mascolinità tossica, ma questo serve solo ad alienare quelli che potrebbero necessitare di maggiore aiuto. I suoi proponenti descrivono il loro ideale comportamentale come mascolinità tradizionale, ma le concezioni della mascolinità, come le concezioni della famiglia, sono sempre cambiate radicalmente da un secolo all’altro. Nella reazione furiosa alla pubblicità e alle nuove direttive, nell’entusiasmo per lo psicologo Jordan Peterson e simili ideologi machisti, quello che io intravedo è una mascolinità pavida.
Se si è a proprio agio con se stessi, non si ha bisogno di chiamare altri uomini cornuti. Se si è forti, non ci si sente minacciati da donne forti. In un  interessante articolo dell’anno scorso, Pankaj Mishra ha argomentato che quando si percepiscono crisi della mascolinità, esse spesso sono associate all’ansia di un declino economico o nazionale. Proprio come l’umiliazione degli Stati Uniti in Vietnam stimolò l’appetito per “certe visioni da cartone animato della mascolinità come Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger”, il 9/11 favorì la diffusione di paure morbose sull’evirazione dei poteri occidentali e il bisogno di asserire un nuovo ideale di virilità. La percezione di perdita di dominanza politica e di genere ha fatto sì che alcuni uomini tentassero rozzamente di ristabilire l’egemonia maschile con l’omofobia e  la misoginia.
Come rivelano le direttive dell’APA, una mascolinità pavida infligge danni tremendi sia agli uomini che alle donne.  Gli uomini più preoccupati della loro virilità, secondo uno studio del 2011, tendono a cercare assistenza sanitaria preventiva il 50% in meno di coloro che sono meno ansiosi riguardo alla loro identità maschile. Sono anche meno propensi a richiedere psicoterapia. L’APA collega questa mentalità ai tassi di suicidio molto più alti tra gli uomini che tra le donne.
Mentre facevo ricerche sia sul cancro prostatico che sulla solitudine, ho scoperto quanto uccida il riserbo maschile. Paure che non riusciamo a nominare presto si accrescono fino a diventare terribili segreti. Mentre crescono, diventano ancora più difficili da condividere, e quindi da assimilare e sopportare. Siccome gli uomini sono spesso restii a discutere un problema che minaccia la loro virilità e addirittura la loro vita, la raccolta fondi per la ricerca sul cancro alla prostata non è al passo con le somme raccolte per altre malattie. Come per il tumore al seno, un trattamento efficace necessita il superamento di tabù.
Scrivendo di questi problemi, e portando in tour l’album che verte sullo sconfiggere la solitudine che ho scritto con Ewan McLennan, mi sono accorto di migliaia di persone che si comportavano come se fossero state ad aspettare il permesso di rilassare il loro contegno. Nel normalizzare le nostre condizioni spaventose, nel comunicare con altri che hanno sofferto in silenzio, troviamo una forza collettiva che non possiamo trovare da soli. Quelli che ci intimano di non prestare ascolto, crescere e sviluppare un paio di… ci spingono verso il disastro e la disperazione.
Uno dei tanti he-man che hanno reagito alle nuove direttive, David French, scrivendo per il National Review, asserisce che per diventare “un uomo adulto” c’è bisogno di una disciplina “oppressiva”, di aggressività e di correre rischi. Ma per me, crescere – sia come uomo che come donna – significa abbandonare la rabbia, l’aggressività e il bisogno di dominare. Significa imparare a parlare di paura, di perdita, di gioia e amore. Significa sia ascoltare che condividere, esplicitare i propri problemi e interagire con quelli degli altri. Bisogna essere forti per ammettere le proprie debolezze. Ammettendole, si costruisce la propria forza.
L’antico errore, che ha inibito innumerevoli vite, è supporre che siccome il disagio fisico nell’infanzia rende fisicamente forti, il disagio psichico debba rendere emotivamente forti. Invece provoca l’opposto. Impianta una vulnerabilità che può richiedere una vita intera d’amore e di terapia per essere rimediata e che, non affrontata, porta all’inasprimento di tutta una serie di comportamenti distruttivi. Uomini emotivamente danneggiati troppo spesso disfano le proprie vite, quelle dei loro partners e dei loro figli. Io ritengo che sia la prestanza fisica che la forza emotiva siano virtù, ma esse sono acquisite con metodi completamente diversi.
Quelli che negano i propri sentimenti tendono a negare quelli degli altri. Per alcuni uomini evidentemente è più facile ordinare un attacco con i droni, separare bambini dalle loro famiglie o costruire un muro, che ammettere e affrontare le proprie vulnerabilità.  Come ha esposto Madeleine Somerville sul Guardian, esiste una potente correlazione tra una certa percezione della  mascolinità e una mancanza di preoccupazione per il mondo vivente: i veri uomini non riciclano. Uno studio nel Journal of Consumer Research suggerisce che il mangiare carne sia fortemente associato a concetti di virilità che inibiscono il passaggio ad una dieta a base vegetale, essenziale per evitare il collasso ambientale.
Che razza di uomo sei se hai bisogno di arrivare a tanto per provare la tua mascolinità? La costruzione di una identità stabile non richiede rozzi marcatori culturali, ma educazione emotiva e autovalutazione onesta. Più proclamiamo la nostra forza e dominanza, più riveliamo di essere deboli.
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di AMAGO
NOTE
(1) “Testeria” è un termine tipico del linguaggio femminista che può essere reso come “isteria causata da testosterone”, cioè qualcosa come “isteria maschile” (Ndt)

11 febbraio 2019

Dalla parte di TNT Village. Il file sharing va incoraggiato, non proibito


Il Partito Pirata sostiene l'associazione TNT Village – scambio etico – attualmente impegnata in numerose cause legali a causa delle attività svolte in questi anni in ambito file sharing Peer to Peer.

Ribadiamo che le leggi sulla cosiddetta "proprietà intellettuale" sono oggi del tutto obsolete e sbilanciate a favore delle industrie dell'intrattenimento, non tutelando adeguatamente né gli autori né i cittadini e società in generale, che hanno diritto sia ad una giusta retribuzione che alla libera circolazione della cultura e della conoscenza. Impedire la condivisione senza scopo di lucro di beni regolarmente acquistati rappresenta un'indebita ingerenza di terze parti in uno scambio tra privati. Se questo principio fosse applicato nella vita quotidiana, sarebbe vietato prestare libri ai propri vicini di casa.

I monopolisti del copyright, negli ultimi vent'anni, hanno impiegato enormi quantità di tempo e denaro in attività di lobbying tese a mantenere un privilegio monopolistico ormai del tutto ingiustificabile; la chiusura di Napster, il processo a The Pirate Bay, e in Italia la guerra contro TNT Village sono grotteschi e inutili tentativi di fermare le lancette del tempo: il mondo è già andato oltre gli editori e le case discografiche, trovando nuove forme di distribuzione di film, musica e libri e altro materiale culturale.

Come Partito Pirata vogliamo creare una società fondata sulla conoscenza come bene comune. Riteniamo che la competizione economica non possa basarsi sul controllo delle informazioni, ma sulla capacità di innovare. Il software e l'hardware libero, progetti come Wikipedia e altre iniziative open dimostrano che è possibile coniugare la libera circolazione delle idee con il legittimo desiderio di profitto economico.

To see the article visit www.partito-pirata.it

06 febbraio 2019

LILLI GRUBER/ QUELLE QUIRINARIE STRAVINTE DA IMPOSIMATO


Clamoroso scivolone di Lilli Gruber nel suo salotto di Otto e mezzo. La puntata è dedicata alla richiesta di rinvio a giudizio per il titolare del Viminale Matteo Salvini avanzanza dal tribunale dei ministri per il “sequestro” della nave zeppa di immigrati. Tra gli ospiti c’è il fondatore di EmergencyGino Strada, al solito lucidissimo nelle sue analisi e ovviamente schierato contro le politiche da pieno far west dello sceriffo leghista.
Ad una domanda della conduttrice, Strada fa sapere di non aver votato – come da tanti ritenuto – per i 5 stelle alle ultime elezioni. Molti, infatti, rammentavano l’alto gradimento tra le fila dei pentastellati fatto segnare dal chirurgo che ha speso la sua vita per salvare gli ultimi.

Ferdinando Imposimato
Ma eccoci all’autogol griffato Gruber. “Alle quirinarie ricordiamo tutti che lei fu tra i più votati, insieme a Milena Gabanelli e Stefano Rodotà. Se non sbaglio lei fu secondo, prima la Gabanelli e poi Rodotà”.
Ricorda male la rossa di Otto e mezzo. E non rende omaggio alla memoria di Ferdinando Imposimato, che alle quirinarie del 2015 fu stravotato come primo dal popolo 5 stelle, staccando tutti i ‘concorrenti’: ottenne, infatti 1 voto on line su 3, il 32 per cento. A distanza siderale il secondo, Romano Prodi con il 20 per cento, e il terzo, Nino Di Matteo con il 13 per cento. Ed infatti il nome di Imposimato fu votato in modo compatto dai grillini nelle prime “chiamate” per nominare il nuovo capo dello stato.
La circostanza è facilmente reperibile su internet, e fa testo il breve resoconto di Rainews del 29 gennaio 2015. E SergioMattarella diventò capo dello Stato due giorni dopo.
Con ogni probabilità Gruber confonde con le precedenti primarie, una sorta di “allenamento” perchè non c’era, nel 2013, alcun presidente da scegliere per il Colle. In quella votazione on line – e solo allora – si verificò la classifica evocata ad Otto e mezzo: prima Gabanelli, al secondo posto Strada, al terzo Rodotà. Tanto per rammentare ancora, Gustavo Zagrebelsky fu quarto e Imposimato quinto.
E’ doveroso restituire ad Imposimato quel che è di Imposimato. Un uomo che ha difeso la Costituzione e la Giustizia (quella vera) per tutta la sua vita, con enorme coraggio e passione civile.

31 gennaio 2019

Newsletter Thomas Torelli: Chi la ferma più la reLOVution? ✌

La vera rivoluzione parte da noi stessi poiché ogni giorno siamo portati a scegliere tra l'odio e l'amore, tra l'ombra e la luce. E ogni scelta che faremo racconterà chi siamo.

E' semplicemente incredibile quello che la scelta dei singoli individui sta producendo: stiamo registrando il tutto esaurito in quasi tutte le date nelle quali proiettiamo non solo Choose Love, ma anche Un Altro Mondo
Ma non solo: Choose Love, Un Altro Mondo e Food ReLOVution continuano ad essere in testa alle classifiche video Macrolibrarsi.it ed il 6 febbraio saremo al parlamento europeo a Bruxelles per proiettare Choose Love
Ai sostenitori ed a Te va la nostra più profonda gratitudine.
CHOOSE LOVE EXPERIENCE
Siamo vicinissimi alla prima tappa di Bologna dei seminari Choose Love Experience :)

Il
film Choose Love diventa un potente strumento di trasformazione e di consapevolezza attraverso il seminario esperienziale di una giornata con Thomas Torelli Daniel Lumera
L'esperienza del seminario poi continua con un percorso on-line, gratuito per i partecipanti al seminario, dove poter continuare ed approfondire i temi del perdono e della consapevolezza.
Insieme a Daniel Lumera, partiremo da quelli che sono i condizionamenti consapevoli e inconsapevoli che influenzano le nostre decisioni e che costituiscono le lenti attraverso cui "osserviamo il mondo", per arrivare al processo della "scelta" ed alla strategia del perdono.
Scelta, Perdono, Amore, Consapevolezza.
Una giornata esperienziale dove si andranno ad apprendere, per poi applicare, gli strumenti più potenti e rivoluzionari con i quali ogni persona può disegnare consapevolmente la propria vita.
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I partecipanti al seminario esperienziale in aula, a conclusione del seminario, potranno ripercorrere gratuitamente alcuni dei passi ed approfondire il tema del perdono, con il percorso on-line della My Life Design.
Per i Sostenitori Choose Love ulteriori agevolazioni
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... e molte altre date in definizione.

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I DVD DELLA RELOVUTION

Un Altro Mondo | Pachamama | Food ReLOVution | Choose Love

Grazie per essere al nostro fianco e di credere e realizzare, attraverso le tue scelte di ogni giorno, Un Altro Mondo 
Thomas e tutto lo staff di unaltromondo.net
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28 gennaio 2019

LA VOCE rooseveltiana N° 5 di Lunedì, 28 Gennaio 2019 20:34


La Voce Rooseveltiana


D(i)RITTI VERSO LA LIBERTÀ DAL BISOGNO
 
Siamo una comunità di cittadini che sognano il Rinascimento democratico
di cui la società ha bisogno




Editoriali
 
VACCINARE L'ITALIA (E L'EUROPA) DAL VIRUS DELL'OLIGARCHIA FRANCO-TEDESCA

di Giorgio Cattaneo


Foto Editoriale
Si può pensare di vaccinare l'Italia (e anche l'Europa) dal patto franco-tedesco sfrontatamente siglato ad Aquisgrana dalla Merkel e da Macron, quando nel nostro paese il governo gialloverde non è neppure riuscito a far chiarezza sulle altre vaccinazioni, quelle imposte dalla legge Lorenzin in assenza di emergenze sanitarie? Si può davvero sperare, realisticamente, che Lega e 5 Stelle riescano a intimare l'altolà a Berlino e Parigi – minacciando addirittura di sospendere la vigenza dei trattati europei, come chiede Gioele Magaldi – se finora il "governo del cambiamento" non ha nemmeno osato adottare la necessaria trasparenza che lo Stato dovrebbe essere tenuto a garantire, ai cittadini, nel momento in cui li obbliga a vaccinare i neonati?

 
LEGGI TUTTO
 


TragiComix
di Mirko Bonini

TragiComix by Mirco Bonini 06
 



Secondo Noi
   
aldo vesnaver VESNAVER: IL RISIKO DEL PREZZO DEL PETROLIO DIPENDE DA INFORMAZIONI MANIPOLATE, A SCOPO GEOPOLITICO

Il prezzo del greggio non è correlato alla sua reale disponibilità, ma è influenzato da informazioni manipolate (come quelle sui giacimenti scoperti). Lo spiega l'insigne geofisico Aldo Vesnaver, docente universitario in Medio Oriente, ora collaboratore del Dipartimento Geopolitica del Movimento Roosevelt, diretto da Roberto Hechich. Il costo del barile? Condizionato da "fake news" sui giacimenti e da logiche finanziarie e geopolitiche che hanno trasformato il petrolio – dato primario per l'evoluzione dell'economia mondiale – in vero e proprio strumento di potere.
(Intervento sul blog MR). 
ALICE: LATTE MIGRANTE, ADDIO PARLAMAT. LACTALIS TRASFERISCE IN FRANCIA LA PRODUZIONE (E A PARMA, CAPANNONI VUOTI)

E' strano apprendere che, dopo la nascita della nuova "repubblica franco-tedesca", i proprietari francesi di Parmalat (Lactalis) abbiano deciso di trasferire tutte le attività in patria. In Italia, osserva Roberto Alice, resteranno capannoni vuoti come scheletri di dinosauri estinti e persone senza lavoro. E questo, aggiunge, non è altro che un ulteriore tassello di un quadro vessatorio nei confronti del nostro paese: una costruzione perversa, che alla fine non potrà che crollare, così come una guerra fa crollare una società.
(Intervento su Scenari Economici).
Roberto Alice
Gioele Magaldi MAGALDI: L'ITALIA MINACCI DI SOSPENDERE I TRATTATI UE, IN RISPOSTA AL PATTO FRANCO-TEDESCO DI AQUISGRANA

L'Italia trovi il coraggio di reagire al Trattato di Aquisgrana, minacciando di sospendere la vigenza dei trattati europei. Opporsi al patto franco-tedesco, sostiene Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt, significherebbe proiettare l'Italia verso una leadership democratica dell'Ue, anche i nome degli altri partner dell'Unione. Obiettivo: smascherare gli oligarchi che utilizzano la Merkel e Macron per i loro inconfessabili interessi privatistici. Il sovranismo? Velleitario e illusorio: le reti sovranazionali private si possono combattere solo attraverso la creazione di reti altrettanto sovranazionali ma pubbliche, trasparenti e democratiche.
(Interventi YouTube con Marco Moiso e con Magaldi con Fabio Frabetti di Border Nights, ripresi dal blog MR e da Libreidee).
SCANU: SALVIAMO L'INSEGNAMENTO DELLA STORIA, LA SCUOLA NON PUÒ PERDERE LA MEMORIA

Un'intera generazione di studenti che conosce la storia soltanto in modo superficiale, ignorando tutte le vicende salienti del Novecento, è pronta per qualunque regime che si fondi sull'ignoranza della gente. Lo afferma Patrizia Scanu, segretaria generale del Movimento Roosevelt, che denuncia il pericoloso e progressivo ridimensionamento dell'insegnamento della storia a partire dalla riforma Gelmini. Non a caso: senza storia non c'è memoria.
(Intervento sul blog MR e su Libreidee).
Patrizia Scanu
Roberto Alice ALICE: DI CHE PASTA È FATTO L'OLIGARCA JACQUES ATTALI, IL "MOSTRUOSO" MENTORE DI EMMANUEL MACRON

Per avere un'idea della psicologia politica dell'attuale potere eurocratico, Roberto Alice suggerisce di dare un'occhiata alle frasi celebri di Jacques Attali, l'oligarca che ha contribuito a insediare Macron all'Eliseo. Pensieri del tipo: i salariati francesi sono pagati troppo, devono poter lavorare di più ma senza essere pagati di più. Oppure: la disoccupazione è dovuta al fatto che i lavoratori sono troppo protetti. Per chi non l'avesse capito: la protezione sociale basata sul salario è finita. E ancora: 35 ore settimanali di lavoro, per un giovane, non sono abbastanza. Le aziende? Assumano più apprendisti: se sono minorenni, non li si paga neppure.
(Intervento sul blog MR).
CARPEORO: ITALIA ACCERCHIATA, COTTARELLI DOPO CONTE? MA IL VERO PIANO PORTEREBBE A PALAZZO CHIGI MARIO DRAGHI

Il governo gialloverde è palesemente accerchiato, con i suoi leader sottoposti alla quotidiana "macchina del fango". Secondo Gianfranco Carpeoro, dirigente del Movimento Roosevelt, l'oligarchia Ue spera di far cadere il governo Conte. Nel caso è già pronto in panchina Carlo Cottarelli, ma il vero piano prevederebbe l'arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi, qualora in presidente della Bce, ormai a fine mandato, non riuscisse a conquistare il vertice del Fmi, con l'obiettivo di sottrarre il Fondo Monetario all'egemonia Usa per metterlo a completa disposizione di Berlino e Parigi.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
Carpeoro
Galloni GALLONI: L'UNIONE EUROPEA RISCHIA DI ANDARE IN FRANTUMI ENTRO IL 2020, E A SCAPPARE POTREBBE ESSERE LA GERMANIA

Si accettano scommesse sulla durata dell'Unione Europea oltre il 2020. Lo afferma l'economista post-keynesiano Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt. Il vecchio continente rischia seriamente di implodere, avendo tradito le sue promesse. La concorrenza interna sul piano economico, scatenata da un'Eurozona che ha puntato tutto sul mercantilismo dell'export, ha impoverito larghi strati sociali in tutte le nazioni, generando diffuso malcontento. Tra i vari scenari all'orizzonte, Galloni individua come il più probabile quello della "fuga" della Germania: Berlino ha già capitalizzato tutti i vantaggi della situazione, e ora – con il rischio che l'euro collassi – ai tedeschi converrebbe guardare verso la Russia.
(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee).
SCANU: L'INFORMAZIONE SPORCA È COMPLICE DEI VACCINI SPORCHI, IMPOSTI SENZA LA MINIMA TRASPARENZA

Dal silenzio sull'indagine-choc della Puglia (reazioni avverse per il 39% dei bimbi vaccinati) a quello sui vaccini "sporchi" scoperti dalle analisi effettuate dall'ordine dei biologi per conto del Corvelva: secondo Patrizia Scanu, segretaria generale del Movimento Roosevelt, la pessima informazione (che fabbrica il consenso oscurando i fatti) è pienamente corresponsabile degli abusi commessi nell'imporre l'obbligo vaccinale in Italia.
(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
Patrizia Scanu
Giorgio Cattaneo CATTANEO: A CHI GIOVANO LE SCONCERTANTI INTIMIDAZIONI RIVOLTE ALL'ORMAI INGRIGITO ENRICO MENTANA?

A chi servono, davvero, le deliranti minacce ("vi puniremo") rivolte a Enrico Mentana, un tempo coraggioso e anticonformista, ma ormai allineato al più grigio mainstream? Secondo Giorgio Cattaneo, l'opaco retroterra dell'estremismo – in questo caso, evocato come avvertimento nei confronti della grande stampa – non fa che spingere l'establishment a incoraggiare ulteriormente la diffidenza generalizzata verso il web e le fonti indipendenti, le uniche che oggi offrono una narrazione attendibile dell'attualità.
(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
 
CARPEORO AI PM: ILLEGALE IL "PATTO PER LA SCIENZA" FIRMATO BURIONI, GRILLO, RENZI E MENTANA

Vaccini, associazione a delinque: secondo Gianfranco Carpeoro, che rivolge un appello ai Pm e al Quirinale, è illegale il "patto per la scienza" promosso da Burioni e firmato da Grillo, Renzi e Mentana. Di fatto, si tratta di un appello che attenta alla Costituzione, negando la libertà di opinione e la libera ricerca scientifica, dal momento in cui si spinge addirittura a chiedere alle istituzioni di "fermare" gli scienziati indipendenti, impegnate a svolgere indagini autonome, spessissimo rivelatesi preziose per il progresso dell'umanità.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
Carpeoro
Gioele Magaldi MAGALDI: IL CASO BATTISTI RICORDA CHE TERRORISMO HA SEMPRE FATTO IL GIOCO DELL'OLIGARCHIA REAZIONARIA

Avete idea di dove saremmo, oggi, se ne gli anni Sessanta non fossero stati assassinati i maggiori leader democratici e progressisti del mondo, dai Kennedy a Martin Luther King? Una riflessione che Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt e autore del saggio "Massoni", ripropone all'indomani dell'estradizione di Cesare Battisti: l'estremismo violento, dai tempi del massimalismo mussoliniano fino alle Brigate Rosse, è stato sempre sfruttato, cavalcato e manipolato dai poteri oligarchici. Obiettivo: sconfiggere il riformismo e imporre alla società una svolta autoritaria, colpendo lavoratori e diritti sociali e civili.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
CARPEORO: BATTISTI "MOLLATO" DAI FRANCESI, SMASCHERATI COME SUOI PROTETTORI OCCULTI

I servizi segreti francesi hanno "mollato" Cesare Battisti, perché la loro responsabilità (nel coprirlo) è stata portata bruscamente sotto i riflettori. Lo afferma Gianfranco Capeoro, il primo – lo scorso dicembre – a dirsi convinto che l'ex terrorista, ricercato per omicidio, fosse stato infiltrato in Italia dall'intelligence di Parigi negli anni di piombo, periodo in cui il nostro paese era ricattato dalla violenza quotidiana della strategia della tensione. Arrestato in Bolivia, Battisti aveva appena lasciato il Brasile – sempre secondo Carpeoro – proprio grazie alla protezione francese.
(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
Carpeoro
Marco Moiso MOISO: NON C'È SPAZIO, SUI MEDIA, PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE SU GIOELE MAGALDI E IL SUO LIBRO "MASSONI"

Marco Moiso, vicepresidente del Movimento Roosevelt, protesta formalmente anche con la redazione di Rolling Stone per l'articolo in cui Steven Forti ha attaccato in modo superficiale Antonio Maria Rinaldi, fornendo anche un ritratto comicamente impreciso, grossolano e falso dello stesso Gioele Magaldi. Vistosi negare il diritto di replica, Moiso prende atto che è lo stesso Forti, su Twitter, ad ammettere che non c'è spazio, sui media mainstream, per una corretta informazione su Magaldi e sul suo bestseller, "Massoni".
(Intervento sul blog MR e comunicato stampa).
 


 
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MR News


MR News -05
 

VADEMECUM:
COME CREARE
GRUPPI LOCALI MR


Come costruire un gruppo regionale, provinciale o locale del Movimento Roosevelt: la segretaria generale Patrizia Scanu annuncia la pubblicazione del nuovissimo Vademecum per diffondere in tutta Italia l'attivismo del MR, secondo precise regole condivise (istruzioni su come aggregare le persone e su come programmare e gestire le riunioni). Un prezioso strumento di lavoro, ora finalmente a disposizione della comunità rooseveltiana per condividere il suo pensiero con una rete sempre più vasta di cittadini italiani, intenzionati a impegnarsi per contribuire al riscatto democratico del paese.
(Intervento sul blog MR, dove il Vademecum è scaricabile in formato Pdf).

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Agenda MR

 

10 febbraio

Febbraio 19
IL PARTITO
(ROMA - Teatro Pretolini)
 
Il partito che serve all'Italia: nuova riunione operativa verso l'assemblea costituente del nuovo soggetto politico di cui alcuni rooseveltiani si fanno promotori per il 2019

Appuntamento a Roma il 10 febbraio (ore 9, al Teatro Petrolini di via Rubattino, 5) per una nuova riunione – dopo quella del 22 dicembre – destinata a tracciare l'agenda costitutiva del Partito che Serve all'Italia, promosso da esponenti "rooseveltaini" per offrire al nostro paese un indirizzo post-keynesiano, basato sul ritorno alla piena sovranità democratica.

https://www.ilpartitocheserveallitalia.it/  
SOVRANITÀ
(Londra - Inca UK)
 
Sovranismo o sovranità? Stati sempre meno indipendenti: se ne parla a Londra, al "forum ateniese" promosso dalla sezione Uk del Movimento Roosevelt

Indipendenti o sovrani? Sarà dedicato alla parola "sovranità" il Forum Ateniese organizzato martedì 19 febbraio a Londra dalla sezione britannica "William Beveridge" del Movimento Roosevelt. Che cos'è la sovranità? Chi la garantisce? E' vero che la sovranità degli Stati sta erodendosi? E cosa significa "governo sovranista"? Il sovranismo è realmente una perdita di sovranità? Sono solo alcune delle domande a cui cercheremo di dare una risposta, annuncia Emanuele Barrasso nel presentare l'incontro, che si svolgerà presso l'Inca Uk, Italian Advice Centre, (124 Canonbury Road, London N1 2UT). Orario: 7.30 pm. L'iniziativa durerà un paio d'ore.

Per partecipare: info@rooseveltmovement.co.uk.


Marzo 30


NEW DEAL
(LONDRA - Westminster University)
 
Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e per l'Europa: importante evento di politica economica organizzato dal MR alla Westminster University di Londra il 30 marzo

Ilaria Bifarini, Danilo Broggi, Pino Cabras, Nino Galloni, Guido Grossi e Antonio Maria Rinaldi: saranno protagonisti (insieme a Gioele Magaldi, Marco Moiso e Patrizia Scanu) dell'evento "Un New Deal rooseveltiano per l'Italia e per l'Europa", organizzato dalla sezione britannica "William Beveridge" del Movimento Roosevelt il 30 marzo 2019 a Londra, nella Fyvie Hall della Westminster University. Tema: come riformare radicalmente la politica economica europea, con l'aiuto di politici, politologi ed economisti di grande rilievo nel panorama democratico-progressista e post-keynesiano. Dai rooseveltiani inglesi un appello per contribuire a sostenere finanziariamente l'evento, con una donazione online – 5 o 20 euro, a scelta – per supportare l'organizzazione della giornata. 


Link alla pagina dell'Evento


 


 
   



 
Movimento Roosevelt / Democrazia contro oligarchia
 
Il mondo non è mai stato così ricco, eppure la società è colpita da diseguaglianze inaudite:
senza giustizia sociale non si possono garantire né diritti né pari opportunità.
Grazie all'opposizione artificiosa tra destra e sinistra, l'élite neoliberista ha potuto privatizzare il mondo, minando, dagli anni '70, il futuro delle istituzioni democratiche.
Oggi la vera contrapposizione politica non è più tra destra e sinistra, ma tra democrazia e oligarchia. 
Il Movimento Roosevelt è un soggetto politico meta-partitico ispirato da Gioele Magaldi
e istituito da 500 soci fondatori a Perugia  il 21 marzo del 2015.
Il nostro movimento è impegnato a smascherare la pretesa scientificità economicistica
del rigore nei bilanci pubblici, contribuendo al risveglio democratico della politica italiana, europea e mondiale.
Dobbiamo utilizzare indicatori economici che siano accurati nel misurare il benessere della collettività e ricominciare a costruire ricchezza con le politiche economiche proprie del modello post-keynesiano,
fondato sull'investimento pubblico strategico per rilanciare il settore privato.
Si tratta di una sfida culturale per la quale il Movimento Roosevelt si rivolge a tutte le persone di animo sinceramente progressista, disposte a contribuire a far crescere una nuova consapevolezza.
Per ridiventare cittadini e smettere di essere "sudditi" di anonimi tecnocrati, al servizio di potentati economici privatistici, abbiamo bisogno della consapevolezza, del supporto e dell'impegno del popolo.
L'orizzonte per il quale lavoriamo è squisitamente democratico: vogliamo restituire alla collettività
un futuro prospero e degno di essere vissuto appieno.


 
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