06 aprile 2021

Mario Rossi Network Weekly mar 6 aprile 2021: SE NON OPPONIAMO RESISTENZA, L'OBBLIGO VACCINALE SARÀ PRESTO PER TUTTI – Raffaele Varvara


Mario Rossi Network Weekly
  By Mario Rossi Network
 
SE NON OPPONIAMO RESISTENZA, L'OBBLIGO VACCINALE SARÀ PRESTO PER TUTTI – Raffaele Varvara
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Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legge che prevede l'obbligo vaccinale per tutti gli esercenti le professioni sanitarie. Cosa fare per contrastare questa misura? Parla su Byobl…
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FLAVIA GROSAN, LA PNEUMOLOGA CHE SFIDANDO I PROTOCOLLI UFFICIALI HA CURATO IL 100% DEI SUOI PAZIENTI COVID

Flavia Groșan ha scelto di non applicare i protocolli ufficiali per trattare i pazienti COVID-19 in tutte le fasi della malattia, avvicinandosi invece alla malattia come una “polmonite atipica”.

Una pneumologa è stata scagionata dal sospetto di “negligenza” dal Bihor Medical College in Romania dopo essere stata convocata lunedì per presentare il suo metodo personale per il trattamento dei pazienti COVID-19, che lei sostiene abbia già consentitodi curare fino a 1.000 pazienti.

Flavia Groșan, di Oradea vicino al confine ungherese, è stata esplicita nei media rumeni riguardo alla sua scelta di non applicare protocolli ufficiali per trattare i pazienti COVID-19 in tutte le fasi della malattia, avvicinandosi invece alla malattia come una “polmonite atipica”. È arrivata addirittura a sostenere che negli ospedali si commettono enormi errori con un’eccessiva ossigenoterapia e, nei casi peggiori, con intubazioni, che a suo dire  “uccidono” i malati . Troppo ossigeno per periodi troppo lunghi alla volta, dice Groșan, può portare a edema cerebrale che a sua volta può causare la morte. L’intubazione è ancora più pericolosa, secondo il broncopneumologo.

La sua opzione, basata sulla sua esperienza ventennale, è quella di somministrare meno ossigeno per non andare oltre le esigenze del paziente, e fornisce anche antibiotici e pochi altri farmaci economici, contrariamente alle raccomandazioni di molti paesi. Questa opzione, dice, le ha permesso di guarire il “100 percento” di circa 1.000 pazienti che sono passati attraverso le sue mani, con solo una piccola manciata che forse è andata in ospedale più tardi a sua insaputa.

“Il mio obiettivo dall’inizio della pandemia era che nessun paziente indossasse la maschera per l’ossigeno, né fosse intubato. E non è successo “, ha detto al quotidiano  National . “Uso il mio classico farmaco economico, che include anche la claritromicina, un antibiotico che fa parte del gruppo degli antibiotici macrolidi. È l’unico antibiotico con tropismo virale (la proprietà di essere localizzato in alcuni organi). “

05 aprile 2021

GUTERRES: “UNA PANDEMIA DI ABUSI” DIRITTI UMANI SOTTO ATTACCO DURANTE IL COVID. UN FALLIMENTO PER LE NAZIONI UNITE.


Esclusivo: le libertà sono state schiacciate e la libertà di parola ostacolata dai governi di tutto il mondo, afferma António Guterres

Il mondo sta affrontando una “pandemia di violazioni dei diritti umani”, ha detto il segretario generale dell’Onu António Guterres.

I regimi autoritari hanno imposto limiti drastici ai diritti e alle libertà e hanno usato il virus come pretesto per limitare la libertà di parola e soffocare il dissenso.

Guterres ha affermato che la pandemia del Covid-19 ha rallentato anni di progressi sui diritti umani e che gli abusi “hanno prosperato perché la povertà, la discriminazione, la distruzione del nostro ambiente naturale e altri fallimenti dei diritti umani hanno creato enormi fragilità nelle nostre società”.

C’è stata una repressione globale di  attivisti dell’opposizione e difensori dei diritti umani, sono aumentati gli attacchi ai giornalisti per frenare la libertà di parola, censurare i media, distribuire app di tracciamento invasive e mettere in atto misure di sorveglianza estreme, molti delle quali probabilmente sopravviveranno di gran lunga al virus.

Un recente rapporto di Human Rights Watch ha rilevato che almeno 83 paesi avevano utilizzato il Covid-19 come giustificazione per attaccare la libertà di parola.

02 aprile 2021

Franco Fracassi: "Dentro il laboratorio di Wuhan comandava la Cia"


Franco Fracassi racconta lo strano intreccio che si cela dietro il laboratorio di Wuhan dove si muovevano strani personaggi vicini alla Cia e al solito Fauci. "Non riesco a capire perché Xi Jinping abbia consentito agli americani di gestire il laboratorio di Wuhan dove si lavoravano virus pericolosi".

01 aprile 2021

Perché Joe Biden continuerà la guerra degli Stati Uniti su Nord Stream 2 fino alla fine


Ogni dubbio sul fatto che Joe Biden continuerà l’ opposizione di Donald Trump al Nord Stream 2 dovrebbe ora essere messo a tacere. Con 18 società che hanno abbandonato il progetto del gasdotto questa settimana a seguito delle minacce di sanzioni statunitensi, non c’è mai stata così tanta pressione su Angela Merkel per abbandonare lo schema, che vedrebbe il gas russo trasportato direttamente in Germania.

La Merkel ha fatto bene a mantenere la sua posizione fino ad oggi. Perché anche i suoi partner europei non la sostengono. Il direttore generale del dipartimento per l’energia della Commissione europea, Ditte Juul Jorgensen, ha dichiarato martedì che “Per l’Unione europea nel suo insieme, Nord Stream non contribuisce alla sicurezza dell’approvvigionamento”, sottolineando che si trattava di una decisione dello Stato tedesco, non del UE sull’opportunità di completare il progetto. Dato che la domanda europea di gas russo è aumentata , non diminuita negli ultimi tempi, tuttavia, si potrebbe pensare che sia nell’interesse dell’UE sostenere Nord Stream 2.

31 marzo 2021

IL NUOVO BULLO D’EUROPA: Mario DRAGHI - Intervista a Franco Fracassi


Nella sua carriera di giornalista, Franco Fracassi si è imbattuto in diverse occasioni con la figura di Mario Draghi, tre dei suoi libri parlano infatti di vicende strettamente legate al nuovo Presidente del Consiglio: “I conquistatori”, “Morte dei Paschi”, “Colpo di Stato”. Questi tre testi analizzano in sequenza la stagione di svendite del patrimonio pubblico italiano, il fallimento del Monte dei Paschi di Siena e infine la crisi del debito in Grecia.

30 marzo 2021

YOUTUBE CHIUDE BYOBLU - Ecco la nostra grande sfida per la libertà di parola



HANNO CHIUSO BYOBLU
È tempo di lanciare una sfida!

525 mila iscritti cancellati. 200 milioni di video visti oscurati. 14 anni di storia del paese censurati. Resta una sola cosa da fare.

Ve lo avevo detto che sarebbe successo. Era chiaro che l'intenzione fosse quella. Oggi è accaduto. Youtube ha chiuso Byoblu. Ha rimosso in un solo istante 14 anni di contenuti, tra i quali molti di altissimo livello, realizzati insieme a magistrati, presidenti della Corte Costituzionale, intellettuali, filosofi, economisti, politici, avvocati, scienziati… Una fotografia cangiante delle trasformazioni che si sono avvicendate nella società da 14 anni a questa parte, viste con gli occhi dei cittadini e non con quelli dei media.

Hanno chiuso Byoblu ed io oggi, francamente, non so neanche cosa dirvi. Quasi non ho voglia neppure di scrivere, tanta è l'amarezza. Ho sempre combattuto senza risparmiarmi, ma quel canale rappresentava in un certo senso tutta la mia vita. Ancora ricordo la festa per i primi cento iscritti, e ancora custodisco gelosamente la targhetta per i primi centomila.

Cos'abbiamo fatto? Abbiamo ucciso, sequestrato, ricattato, minacciato? No. La nostra colpa è questa ossessione di voler far parlare i cittadini qualunque, di mostrare le notizie anche da un altro punto di vista, di concedere un palcoscenico anche alle idee che per i media non esistono, ma che sono largamente diffuse e secondo me hanno pieno diritto di rappresentanza. In un mondo di fotografi che ritoccano le immagini per adattarle ai gusti del potere, qui gli scatti si pubblicano così come sono, e basta.

I fatti: a dicembre hanno oscurato le riprese di una manifestazione di piazza, a Cesena, che non erano state neanche pubblicate! Erano state caricate per valutazione interna e il titolo era "NON PUBBLICARE". A gennaio hanno rimosso un'edizione del TG di Byoblu24 dove spiegavamo cos'aveva detto un editorialista di punta del British Medical Journal. In seguito hanno rimosso un'intervista realizzata cinque mesi prima a un Senior Scientist dell'Università di Siena, solo perché parlava della Vitamina C. Poi hanno rimosso un altro spezzone di una manifestazione di piazza, questa volta a Milano, anche questa non destinata alla pubblicazione e non pubblicata. Immediatamente dopo ci hanno demonetizzato il canale e hanno rimosso quasi 5 mila abbonati legittimamente conquistati. Oggi, infine, non trovando di meglio cui attaccarsi, hanno rimosso un video dello scorso settembre 2020, realizzato nel corso di un'altra manifestazione di piazza, in cui parlava l'attivista panafricano Mohamed Konare. Era lì da quasi sette mesi, coperto dal suo bravo diritto di cronaca: a chi poteva dare fastidio? Ha senso chiudere un canale sette mesi dopo, o non si tratta piuttosto di una persecuzione feroce verso una testata regolarmente registrata in tribunale rea di non seguire la linea editoriale dettata da altri?

Siamo tutti consapevoli dei tempi bui che stiamo attraversando. Tempi in cui i diritti costruiti nel corso di decenni di lotte stanno evaporando sotto al peso di una cappa oppressiva e violenta, presidiata dai nuovi difensori della verità, unica e indiscutibile. Byoblu è una delle poche sacche di irriducibili che ancora resistono alla volontà di uniformazione del potere.

Alla fine dell'anno scorso vi abbiamo fatto delle promesse: un mercato per la vostra economia (ed è quasi pronto), una concessionaria di pubblicità etica (siamo ancora indietro, perché in questo paese come potete immaginare è molto complicato), e un canale unico nazionale sul digitale terrestre, in maniera da rispondere a questa palese ingiustizia arrivando direttamente nelle case di tutti gli italiani.

Su questo ultimo punto avevo una novità da darvi, in questi giorni. Volevo spiegarvela bene, credetemi, ma ormai non c'è più tempo: questo sopruso è tale da richiedere una decisione immediata.

Abbiamo la possibilità di acquisire un canale nazionale sul digitale terrestre, nelle numerazioni basse, a una cifra estremamente conveniente rispetto al suo valore di mercato. Parliamo di circa 120 mila euro più iva. Trasmettere potrebbe costarci, ogni mese, circa 30 mila euro, che se ci pensate è poco meno del doppio rispetto a quanto non ci costi adesso erogare il segnale in sole cinque regioni. La diffusione del segnale, essendo su scala nazionale, sarebbe più stabile e più capillare. La decisione va presa entro i primissimi giorni di aprile.

Non è una cifra alta: in questi ultimi mesi avete dimostrato che i cittadini sono pronti per fare massa critica e possono mettere in campo risorse importanti con pochi sforzi.

Io sono per tentare:la TV dei Cittadini deve imporsi come una realtà ineludibile nel panorama dei media italiani: dobbiamo diventare un polo di informazione forte, che non sia più possibile ignorare e con il quale sia necessario confrontarsi. Chiudere un canale Youtube è sin troppo facile, e io non credo che dargliela vinta in questo modo renda giustizia alla qualità delle idee che portiamo avanti insieme a tutti gli ospiti e a tutti i cittadini che ogni giorno partecipano anche nel nostro telegiornale.

La decisione spetta a voi. Se riusciremo a raggiungere la cifra necessaria entro il 10 aprile, compreremo il canale unico nazionale ed entro i 15 giorni successivi inizieremo a trasmettere in tutte le case. Diversamente valuteremo il da farsi, tutti insieme, come una grande famiglia. La famiglia dei cittadini ancora liberi, che liberi vogliono restare.

Se volete portare la TV dei Cittadini in tutta Italia sul digitale terrestre, entro aprile, potete fare la vostra donazione a questo iban:

INTESTAZIONE: BYOBLU EDIZIONI SRL SEMPLIFICATA
IBAN: IT90V0326801600052100569510
CAUSALE: DONAZIONE PER DIGITALE TERRESTRE
IMPORTO: quello che potete

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