09 ottobre 2018

LA VOCE rooseveltiana N° 0 di Martedì, 09 Ottobre 2018


La Voce Rooseveltiana


D(i)RITTI VERSO LA LIBERTÀ DAL BISOGNO 

Siamo una comunità di cittadini che sognano il Rinascimento democratico
di cui la società ha bisogno. 




Editoriale

SIAMO AL SERVIZIO DELL'ITALIA,
ECCO COME
di Patrizia Scanu



La nostra voce, la forza di una comunità democratica riunita nel comune impegno per un'Italia migliore.
Patrizia Scanu
Cari amici rooseveltiani,
dopo la pausa estiva, che è stata molto operosa, grazie alla disponibilità di numerosi soci che non si sono sottratti al lavoro estivo, ho l'onore di presentarvi il numero
0 de La Voce Rooseveltiana, la newsletter del MR, che sarà inviata per email a tutti i soci e agli esterni che ne facciano richiesta.
Ne è direttore il giornalista torinese Giorgio Cattaneo, autore del Blog
www.libreidee.org, che sarà coadiuvato da Alessio Altieri, addetto stampa del MR. Possiamo contare inoltre sulla disponibilità di Gianfranco Pecoraro "Carpeoro" (sua l'idea del nome "La Voce Rooseveltiana") anche per sviluppare ulteriormente la comunicazione del movimento – proposta che Paolo Mosca ha fatto sua nel programma elettorale. Altri soci potranno naturalmente collaborare, se vorranno. 


 
LEGGI TUTTO
 



TragiComix
di Mirko Bonini

TragiComix by Mirco Bonini 01
TragiComix by Mirco Bonini 02
 



Secondo Noi
   
Gioele Magaldi MAGALDI AI GIALLOVERDI: SCEGLIETE, TRIA
(E DRAGHI) O GLI ITALIANI


Gioele Magaldi: se Lega e 5 Stelle seguiranno Tria (cioè Draghi) sui limiti alla spesa pubblica, a pagare politicamente saranno loro, e non certo il ministro dell'economia

Gioele Magaldi: i gialloverdi dimostrino di che pasta son fatti e mantengano le promesse della campagna elettorale. Se invece seguiranno il massone Tria nella politica di rigore imposta dal massone Draghi, a pagare il conto in termini politici saranno proprio loro, non certo il ministro dell'economia e gli altri "tecnici" presenti nell'esecutivo.

(Intervento su Colors Radio, ripreso dal blog MR e da Libreidee).
IL LUSSEMBURGO, PARADISO FISCALE
SENZA VERGOGNA


Carpeoro: il Lussemburgo attacca Salvini sui migranti?
Ma il Granducato pagò i nostri lavoratori coi proventi della grande evasione fiscale, anche italiana


Gianfranco Carpeoro: è inaudito che il ministro lussemburghese Asselborn attacchi Salvini rinfacciando agli italiani di esser stati a loro volta migranti.
Il Lussemburgo ha pagato i nostri lavoratori con i capitali dei grandi evasori (anche italiani) ai quali il Granducato, il paese più volgare d'Europa,
ha offerto un vergognoso rifugio fiscale.

(Intervento su YouTube, ripreso dal blog MR e da Libreidee).
Gianfranco Carpeoro
Gioele Magaldi NO AL RIGORE, MAGALDI AVVERTE IL MASSONE GIOVANNI TRIA

Gioele Magaldi: i gialloverdi faranno la fine di Renzi se il ministro Tria, massone, imporrà al bilancio 2019 il rigore raccomandato da Draghi e dai tecnocrati Ue


«Farete la fine di Renzi, passato dal 40% allo zero assoluto».
Gioele Magaldi avverte il governo gialloverde: guai in vista, se il ministro Tria (massone sedicente progressista) imponesse al bilancio 2019 il rigore Ue raccomandato da Draghi, che infatti ha elogiato l'uomo che siede al dicastero dell'economia al posto di Paolo Savona, fermato da Mattarella.

(Intervento su YouTube, ripreso dal blog MR e da Libreidee).
LIBIA, FRANCIA E TURCHIA OSTACOLANO L'ITALIA

Roberto Hechich: il nostro paese in difficoltà sul piano geopolitico
dagli anni '80. Senza una strategia precisa, la Penisola è ridotta all'irrilevanza nel Mediterraneo


Roberto Hechich: geopolitica, istruzioni per l'uso.
La sfera d'influenza dell'Italia è il cosiddetto Mediterraneo Allargato, che va dal Nordafrica al Medio Oriente fino al Corno d'Africa e alle coste africane dell'Atlantico, dove sono presenti nostri notevoli interessi energetici.
In quest'area le criticità maggiori sono tre: si chiamano Libia, Francia e Turchia.

(Intervento sul blog MR).
Roberto Hechich
Gianfranco Carpeoro BLAIR E BANNON, LE SUPERLOGGE OLIGARCHICHE
CORTEGGIANO SALVINI


Carpeoro: Tony Blair e Steve Bannon, la massoneria reazionaria corteggia Matteo Salvini ("assediato" dalla magistratura sul caso Diciotti e sui milioni della Lega)

Gianfranco Carpeoro: prima la visita di Blair, poi l'adesione a The Movement
(Steve Bannon). Dopo Di Maio, ora la massoneria reazionaria corteggia Matteo Salvini, 'assediato' dalla magistratura sul caso Diciotti (con accuse surreali) e sui 49 milioni richiesti alla Lega come risarcimento – misura enorme, che di fatto annulla la presenza politica del Carroccio.

(Intervento su YouTube, ripreso da Libreidee).
AVVISO A COTTARELLI: SMETTA DI RIPETERE CHE DOBBIAMO MORIRE

"Ricordatevi che dovete morire", ripete agli italiani il massone Carlo Cottarelli. Gioele Magaldi: l'Italia smentirà nei fatti
la narrazione bugiarda dei neoliberisti


Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt: il massone neoaristocratico Carlo Cottarelli continua a ripetere che l'Italia deve "morire" di austerity.
Ma è falso, e saranno i fatti a smentire l'ex commissario alla spending review consultato dai media con un oracolo. La sua ricetta targata Fmi ha un solo risultato: rendere eterna la crisi che ha colpito.

(Intervento su Colors Radio, ripreso da Libreidee).
Gioele Magaldi
Patrizia Scanu MASSONI REAZIONARI: LE UR-LODGES CHE HANNO FABBRICATO LA CRISI

Patrizia Scanu: ecco i nomi dei golpisti che hanno accuratamente progettato la crisi. Sono tutti supermassoni neoaristocratici, collegati alla rete delle peggiori Ur-Lodges

La segretaria del Movimento Roosevelt: ecco i nomi dei "golpisti" che hanno progettato la crisi che stiamo soffrendo. Patrizia Scanu: sono contenuti nel libro "Massoni" di Gioele Magaldi. Gli inventori del neoliberismo, gli ideologi e gli economisti di complemento: tutti affiliati alla rete occulta delle Ur-Lodges reazionarie che hanno privatizzato il mondo.

(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
ELEZIONI ANTICIPATE?
NIENTE FERMERÀ IL RISVEGLIO ITALIANO


Gioele Magaldi: cade il governo Conte? Tanto meglio per Lega e 5 Stelle
La coalizione gialloverde rafforzata da nuove elezioni,
più netta la sfida all'Ue


Il presidente del Movimento Roosevelt a "Colors Radio": tanto meglio per la coalizione gialloverde (che si rafforzerebbe ulteriormente) se il governo Conte dovesse cadere. Da eventuali elezioni anticipate uscirebbe un esecutivo ancora meno timido nei confronti di Bruxelles, pronto a rompere i falsi dogmi su cui si regge la governance dell'austerity.

(Su Colors Radio l'audio integrale dell'intervento, ripreso dal blog MR
e da Libreidee).
Gioele Magaldi
Patrizia Scanu RIVOLUZIONE: COME RIBELLARSI AL POTERE
DELLA PAURA


Scanu: smettiamo di avere paura, solo così la nostra Italia potrà risorgere dalla crisi sociale, economica e democratica nella quale l'ha spinta il neoliberismo più subdolo

Patrizia Scanu, neo-segretario generale del Movimento Roosevelt: la rivoluzione culturale che ci attende deve partire dal rifiuto della paura, imposta dal potere neoliberista che ha privatizzato il paese programmando il suo declino
socio-economico per saccheggiarlo.

(Intervento sul blog di Enzo Di Frenna, ripreso da Libreidee).
 
GENOVA, LA NOSTRA SOVRANITÀ ECONOMICA PERDUTA

Galloni: quelli delle autostrade regalate ai privati erano tutti soldi nostri, spero che la tragedia di Genova sia l'inizio della svolta sovranista di cui il paese ha urgente bisogno

L'economista post-keynesiano Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: quelli del viadotto Morandi erano tutti soldi nostri, debito pubblico strategico per le infrastrutture. Spero che il disastro di Genova sia l'inizio di una svolta che inverta la tendenza: tornare a investire (anche con moneta parallela) nel potenziale produttivo del nostro paese.

(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee).
Nino Galloni
Gianfranco Carpeoro DIETRO AI BENETTON: I CLINTON E LA THREE EYES

Carpeoro: Ponte Morandi, il vero complotto di Genova è la privatizzazione selvaggia. Dietro i Benetton in Autostrade c'è la
Three Eyes, più BlackRock (Hathor Pentalpha)


Gianfranco Carpeoro: il vero complotto sul caso Genova sta nell'aver regalato le autostrade italiane. Temo che non sarà facile liberarsi dei Benetton, perché dietro di loro (storici sostenitori dei Clinton) ci sono poteri finanziari e supermassonici come quello della Three Eyes, senza contare il fondo BlackRock, ritenuto vicino alla Hathor Pentalpha dei Bush.

(Su YouTube lo streaming dell'intervista, ripresa dal blog MR e da Libreidee). 
VIADOTTO MORANDI, CROLLA L'ITALIA PRIVATIZZATA

Patrizia Scanu: il disastro di Genova è l'emblema del neolibeirsmo predatorio che ha indebolito i settori vitali del sistema-Italia, impoverendo tutti tranne le élite di potere

Patrizia Scanu, segretaria del Movimento Roosevelt: la tragedia genovese del viadotto Morandi emblematizza il collasso di un'Italia razziata dalla grande privatizzazione neoliberista imposta dall'élite a spese dell'interesse pubblico in tutti i settori dell'economia.

(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
Patrizia Scanu
Marco Moiso L'UE, IL FASCISMO BIANCO E I FINTI PROGRESSISTI

Moiso: cari amici progressisti, smettete di votare per il "fascismo bianco" del Pd e soci
Questa Unione Europea svuota la democrazia ed espone i popoli alla dittatura dell'élite


Marco Moiso, già coordinatore generale del Movimento Roosevelt: un pensiero per gli amici del Pd, +Europa e Leu. Se siete veramente progressisti, smettete di sostenere il "fascismo bianco" incarnato dall'attuale Unione Europea, che sottomette i popoli svuotando le democrazie per imporre il peggior neoliberismo, a esclusivo vantaggio dell'oligarchia.

(Intervento sul blog MR, ripreso da Libreidee).
PIU' DEFICIT "GUARISCE" IL DEBITO,
SPIEGATELO A COTTARELLI


Galloni: qualcuno spieghi a Cottarelli, e agli altri economisti neoliberali di scuola Fmi, che più deficit "guarisce" il debito pubblico facendo crescere esponenzialmente il Pil.

L'economista Nino Galloni, vicepresidente del Movimento Roosevelt: spiegate a Carlo Cottarelli (e agli altri neoliberisti di scuola Fmi) che più deficit "guarisce" il debito pubblico facendo crescere il Pil in modo esponenziale: se si investe 100 in termini di spesa pubblica, è dimostrato che si otterrà 3 o 4 volte tanto, in termini di prodotto interno lordo.

(Intervento su Scenari Economici, ripreso da Libreidee).
Nino Galloni
Gianfranco Carpeoro FRANCIA E MASSONI: CHI HA SILURATO FOA IN RAI

Carpeoro: la nomina di Foa a presidente della Rai approvata da Berlusconi ma poi bloccata dalla Francia tramite la Three Eyes. Telefonate: Attali, Napolitano e Tajani


Gianfranco Carpeoro: la superloggia Three Eyes ha bloccato la nomina di Marcello Foa alla presidenza Rai (già approvata in prima battuta da Berlusconi) tramite il massone francese Jacques Attali, vicino a Macron, che ha consultato Napolitano e poi ha premuto su Tajani per ottenere la bocciatura di un giornalista come Foa, "scomodo" perché indipendente.

(Su YouTube lo streaming dell'intervista, ripresa dal blog MR e da Libreidee).
 


 
SEGUICI SUL NOSTRO BLOG

 



MR News


MR News

 

PATRIZIA SCANU ELETTA SEGRETARIO GENERALE MR


Una donna a capo della segreteria generale del Movimento Roosevelt: nuove energie per coordinare un lavoro collettivo capace di incidere davvero sulla politica italiana.

I NUOVI RESPONSABILI DEI NOSTRI 12 DIPARTIMENTI 

Competenze in campo: ecco chi dirigerà i 12 Dipartimenti del Movimento Roosevelt disegnati dalla Segretaria generale ora guidata da Patrizia Scanu.

L'ORGANIGRAMMA: UN TEAM DI LAVORO PER IL MOVIMENTO 


Consoli, Marini e Muccio coordineranno i Dipartimenti e le commissioni, i Gruppi regionali e locali nonché lo Staff di segreteria. Una vera "comunità in movimento".
leggi tutto leggi tutto leggi tutto

QUESTO È IL PARTITO DI CUI L'ITALIA HA BISOGNO

 
Il partito che serve all'Italia: una politica capace di rilanciare appieno la sovranità democratica dei cittadini, in una visione realmente progressista a partire dall'economia.

leggi tutto
 

Agenda MR

 

28 settembre

12 ottobre
ASSEMBLEA MR LOMBARDIA
(MILANO - h 20)
 
Riparte con rinnovato impegno l'attività dei soci roosveltiani lombardi:
assemblea regionale a Milano il 28 settembre, coordinata da Jancy Mary Beltrami


Appuntamento a Milano venerdì 28 settembre alle ore 20 (pizzeria Caputo, via Falcone 7, zona Duomo) per i soci lombardi del Movimento Roosevelt, coordinati pro-tempore da Jancy Mary Beltrami. Obiettivo dell'assemblea regionale: conoscersi meglio e impegnare le proprie capacità per delineare gli obiettivi da raggiungere sul territorio in Lombardia.

(Adesioni via email entro martedì 25 settembre a jancy.beltrami@movimentoroosevelt.com.
Info: 324.0778299).
RIUNIONE MR PIEMONTE
(TORINO - h 19)
 
La banca, la moneta e l'usura: Daniele Gervasoni presenta il libro di Andrea Tarquini ai soci rooseveltiani del Piemonte, riuniti a Torino venerdì 12 ottobre al Caffè Basaglia

Introdotta da un apericena alle ore 19 (costo, 10 euro) la prossima riunione dei soci rooseveltiani piemontesi si terrà venerdì 12 ottobre al Caffè Basaglia di via Mantova 34 a Torino. Tema della serata: la presentazione, a cura di Daniele Gervasoni, del saggio di Andrea Tarquini "La banca, la moneta e l'usura" (Controcorrente, 2010).

(Adesioni via email entro domenica 7 ottobre a daniele.gervasoni@gmail.com, specificando eventuali esigenze vegetariane). 


23 ottobre
FORUM ATENIESE - A LONDRA
(LONDRA - h 19 GMT)
 
Il 23 ottobre riprendono le riunioni mensili del Forum Ateniese, format di libero dibattito democratico adottato dalla sezione Regno Unito del Movimento Roosevelt  

L'attività politica del MR Uk riprende decisa dopo la pausa estiva, con le consuete riunioni mensili stile 'Forum Ateniese', un format di libero scambio democratico di opinioni adottato dal MR UK da più di un anno.
L'appuntamento è per martedì 23 ottobre, ore 19.00 ora locale, come sempre presso l'Inca-Cgil – Italian Advice Centre (124 Canonbury Road, London N1 2UT). See you there!

(Adesioni via email a   info@rooseveltmovement.co.uk )
  

 

 
   



 
Movimento Roosevelt / Democrazia contro oligarchia
 
Il mondo non è mai stato così ricco, eppure la società è colpita da diseguaglianze inaudite:
senza giustizia sociale non si possono garantire né diritti né pari opportunità.
Grazie all'opposizione artificiosa tra destra e sinistra, l'élite neoliberista ha potuto privatizzare il mondo, minando, dagli anni '70, il futuro delle istituzioni democratiche.
Oggi la vera contrapposizione politica non è più tra destra e sinistra, ma tra democrazia e oligarchia. 
Il Movimento Roosevelt è un soggetto politico meta-partitico ispirato da Gioele Magaldi
e istituito da 500 soci fondatori a Perugia  il 21 marzo del 2015.
Il nostro movimento è impegnato a smascherare la pretesa scientificità economicistica
del rigore nei bilanci pubblici, contribuendo al risveglio democratico della politica italiana, europea e mondiale.
Dobbiamo utilizzare indicatori economici che siano accurati nel misurare il benessere della collettività e ricominciare a costruire ricchezza con le politiche economiche proprie del modello post-keynesiano,
fondato sull'investimento pubblico strategico per rilanciare il settore privato.
Si tratta di una sfida culturale per la quale il Movimento Roosevelt si rivolge a tutte le persone di animo sinceramente progressista, disposte a contribuire a far crescere una nuova consapevolezza.
Per ridiventare cittadini e smettere di essere "sudditi" di anonimi tecnocrati, al servizio di potentati economici privatistici, abbiamo bisogno della consapevolezza, del supporto e dell'impegno del popolo.
L'orizzonte per il quale lavoriamo è squisitamente democratico: vogliamo restituire alla collettività
un futuro prospero e degno di essere vissuto appieno.


 
Facebook

YouTube

Blog


   
  LA VOCE Rooseveltiana
Redazione newsletter (Giorgio Cattaneo): newsletter@movimentoroosevelt.com
Segreteria generale (Patrizia Scanu): segreteria.generale@movimentoroosevelt.com
-
Copyright © 2018 Movimento Roosevelt, Tutti i diritti riservati.

 

Vajont 4minuti - Tv Svizzera RSI

08 ottobre 2018

Lo Stato non è una famiglia: se risparmia, siamo rovinati

L'esposizione ripetuta a un'immagine o a un contenuto fa sì che l'individuo modifichi la propria percezione della realtà e interiorizzi il messaggio veicolato. E' quello che gli psicologi chiamano "effetto priming", e che pubblicitari ed esperti della comunicazione conoscono molto bene. Quanto più un messaggio viene ripetuto ed enfatizzato, magari attraverso la forma dello spot, tanto più esso risulterà familiare. Così può accadere che un concetto privo di veridicità, ma ripetuto con insistenza e in modo convincente, acquisisca il rango di verità. E' quanto accaduto con la fake news economica del momento, tanto assurda quanto apparentemente efficace: il bilancio dello Stato sarebbe come quello di una famiglia. La ripetono all'unisono giornalisti, conduttori televisivi, economisti e qualunquisti. Così la gente comune, digiuna di economia e soprattutto in buona fede, ha interiorizzato un pensiero del tutto fuorviante. Secondo questa logica, quando un paese presenta un debito pubblico – dunque la normalità in un'economia moderna – dovrebbe assumere il comportamento di una brava e accorta casalinga: stringere la cinghia e tagliare le spese familiari. Così, come una donna morigerata risparmierà sul cibo, sul vestiario e, in condizioni di estrema ratio, alle cure sanitarie per sé, per il coniuge e per i figli, così lo Stato dovrebbe seguire il suo virtuoso esempio.

Dunque, poiché la "famiglia" dello Stato è lo Stato stesso, ossia l'insieme dei cittadini che lo abitano, il suo territorio e le sue istituzioni, i tagli si ripercuoteranno sull'intera collettività. Per risparmiare occorre innanzitutto che contravvenga a quello che casalingain un sistema socio-economico civile dovrebbe essere la sua funzione principale: tutelare chi non ha tutela, chi per nascita o per eventi sopravvenuti o condizioni particolari si trova in una situazione di evidente svantaggio. E qui gli esempi potrebbero essere infiniti, dal disoccupato all'invalido, alle vittime di disastri naturali. Potrebbe poi, in un'ottica di far quadrare il bilancio, ristrutturare la sanità pubblica in un'ottica mercatistica orientata al profitto, trasformando il paziente in un cliente. Continuare poi in un'opera di privatizzazione dei servizi pubblici e delle infrastrutture, facendoli gestire al mercato – considerato per antonomasia efficiente. A parte qualche piccola eccezione come successo a Genova. Così si potrebbe abbracciare un modello di scuola privata, in cui i genitori offriranno ai loro figli un livello di istruzione strettamente legato al proprio reddito. Ci sarebbe solo il piccolo inconveniente di bloccare l'ascensore sociale e rinstaurare il censo.

Siccome non amo la retorica, mi fermo qui, ma gli esempi pratici per smontare l'assurda comparazione tra bilancio pubblico e familiare potrebbero andare avanti ancora a lungo. Lo Stato non è una famiglia perché esso ha come obiettivo il benessere e la Ilaria Bifarinitutela di tutti cittadini, non solo dei suoi figli come la famiglia, e opera su un orizzonte temporale di lungo periodo. Deve inoltre garantire il funzionamento delle istituzioni a garanzia del diritto e della democrazia. Infine, come dicono gli inglesi last but not least, da un punto di vista economico e contabile adottare la condotta della brava casalinga, che per uno Stato significa adottare l'austerity, vuol dire licenziare, rendere i servizi pubblici essenziali sempre più costosi, aumentare il livello di povertà, di disuguaglianza e disoccupazione. Così potrebbe accadere che la stessa virtuosa casalinga a causa dell'austerity debba rinunciare a curarsi o, addirittura, che suo marito perda il lavoro. Esiste infatti una relazione diretta, alquanto intuitiva, tra tagli dello Stato e diminuzione della ricchezza privata perché, per dirla con le parole del premio Nobel Krugman, «la tua spesa è il mio reddito». Potremmo dunque a ragion veduta ribaltare lo spot e affermare: «Il bilancio dello Stato è il contrario di quello della famiglia». Ma i pregiudizi si sa, una volta sedimentati sono difficili da scardinare.

(Ilaria Bifarini, "Lo Stato è il contrario di una famiglia", dal blog della Bifarini del 28 settembre 2018).

To see the article visit www.libreidee.org

07 ottobre 2018

Bayer-Monsanto: la malattia e la cura te le vendiamo noi


C'é molto fermento in questi ultimi mesi nelle grandi multinazionali farmaceutiche, quella ristretta casta di semidei impegnati nel vendere a tranci la nostra salute un tanto al chilo al mercato della speranza e della disperazione.
Dall'inizio del 2018 non si riesce a tenere conto delle acquisizioni e delle fusioni intervenute all'interno di Big Pharma, tanto è alto il loro numero. Nel mese di gennaio la francese Sanofi ha acquistato per 11,5 miliardi di dollari l'azienda statunitense Bioverativ, specializzata nell'emofilia e la Celgene ha acquisito Juno Therapeutics, specializzata nelle cure per il cancro, sborsando la cifra di 9 miliardi di dollari, mentre a lungo si è ventilata l'ipotesi di una colossale fusione fra Pfizer e Bristol Myers, finora non ancora andata in porto.
Ma ciò che più ha fatto scalpore è stata l'acquisizione intervenuta lo scorso giugno della tristemente nota Monsanto, da parte del colosso tedesco Bayer per la strabiliante cifra di 63 miliardi di dollari....


La multinazionale Monsanto è nota a tutti per la sua travagliata storia di azienda "killer" della salute umana, con alle spalle quasi un secolo di scandali e cause giudiziarie, giocati sulla pelle di milioni di consumatori e coltivatori in tutto il mondo. Sono stati suoi i brevetti del DDT, del PCB e del micidiale Agente Arancio usato dall'esercito statunitense nel corso della guerra del Vietnam. Sono suoi i brevetti delle sementi OGM che hanno stravolto l'agricoltura, così come è "suo" il cancerogeno glifosato, contenuto nel diserbante RoundUp che l'azienda commercializza dal 1974.

La multinazionale Bayer si considera "un'anima candida" e nel momento stesso dell'acquisizione ha espresso la volontà di cambiare immediatamente nome alla Monsanto, nel palese tentativo di fare dimenticare all'opinione pubblica i disastri compiuti finora dalla multinazionale statunitense.

Ma al di là delle buone intenzioni (di cui spesso è lastricato l'inferno) esistono almeno due ordini di problemi sui quali sarebbe bene riflettere.
In primo luogo la Bayer non è quell'anima candida che la sua dirigenza vorrebbe indurci a credere, dal momento che negli anni 80/90 fu coinvolta pesantemente nello scandalo concernente gli emoderivati con al centro migliaia di persone infettate in tutto il mondo. Risulta fra le multinazionali più invasive nell'ambito della pubblicità deviante, nella quale investe oltre 10 miliardi di euro l'anno, con un'operazione di lobbing che coinvolge pesantemente tutto l'ambiente della sanità, dai medici agli informatori scientifici, dai direttori delle riviste specializzate fino ai referenti politici del settore. E' rimasta coinvolta, sia pur indirettamente, nel finanziamento della guerra civile nella Repubblica Democratica del Congo. E' responsabile dello scandalo del Lipobay, il farmaco anti colesterolo ritirato dal commercio nel 2001 e responsabile della morte di centinaia di persone. E' attualmente sotto accusa (ed ha già pagato 2 miliardi di dollari d'indennizzo) per le pillole contraccettive Yaz/Yasmin che provocano un rischio di trombosi, infarti ed ictus doppio rispetto ai vecchi prodotti, anche se i medicinali incriminati non sono ancora stati ritirati dal mercato. Solo per citare gli scandali più eclatanti degli ultimi 40 anni.

In secondo luogo la concentrazione nelle mani di una delle più grandi multinazionali farmaceutiche mondiali, di un colosso della chimica specializzato nella produzione di sementi ogm e di pesticidi, responsabili questi ultimi non solo del cancro ma anche di molte altre malattie devastanti come il Parkinson, l'Alzheimer, la SLA, il diabete ed una sequela di patologie autoimmuni, non può che creare più di qualche perplessità e molta inquietudine.
La coesistenza nelle stesse mani dell'industria che ogni anno crea milioni di malati, con quella che costruisce miliardi di profitto proprio curando quelle stesse malattie, crea un circolo perverso dinanzi al quale non si può fare altro che restare inorriditi. Un circolo perverso al centro del quale purtroppo ci troviamo noi tutti, come tanti polli in batteria, impotenti ostaggi di quella mano alla quale serve che noi si sia ammalati, per renderci così consumatori di prodotti farmaceutici durante tutto il corso della nostra vita.

Marco Cedolin
Fonte: DolceVita online

To see the article visit ilcorrosivo.blogspot.com

06 ottobre 2018

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 5 10 2018


Réseau Voltaire
Focus




En bref

 
Qui viole le Traité INF : Washington, Moscou ou les deux ?
 

 
Les crimes de Gilead Sciences masquent-ils des tests du Pentagone ?
 

 
Des États arabes s'apprêtent à renouer avec la Syrie
 

 
La CIJ suspend certaines sanctions US contre l'Iran
 

 
France-Iran : le représentant de l'ayatollah Khamenei relâché
 

 
Interpellation du représentant de l'ayatollah Khamenei en France
 

 
Les accusations de Netanyahu contre le Liban démenties par les faits
 

 
Le Pentagone pourrait retirer ses forces d'occupation de Syrie
 

 
Les Macédoniens se prononcent contre l'adhésion à l'Otan et à l'UE
 

 
La communication de Benjamin Netanyahu
 

 
CIJ : l'État de Palestine contre les États-Unis
 

 
Onu : la Syrie appelle au retrait immédiat des forces d'occupation US, françaises et turques
 

 
Washington prêt à faire exploser l'Église orthodoxe
 
Controverses
Fil diplomatique

 
La France dénonce le terrorisme iranien
 

 
Déclaration de l'Otan et de l'UE sur le référendum en Macédoine
 

 
« L'Otan, indispensable rempart de paix et de sécurité »
 

 
Déclaration du Petit Groupe sur la Syrie
 

 
Discours de Miguel Díaz-Canel devant la 73e séance de l'Assemblée générale des Nations unies
 

 
Discours de Michel Aoun devant la 73e séance de l'Assemblée générale des Nations unies
 

 
Discours d'Alain Berset devant la 73e séance de l'Assemblée générale des Nations unies
 

 
Discours d'Emmanuel Macron devant la 73e séance de l'Assemblée générale des Nations unies
 

 
Discours de Donald Trump devant la 73e séance de l'Assemblée générale des Nations unies
 

 
Ouverture de la 73ème session de l'Assemblée générale des Nations Unies
 

 

« Horizons et débats », n°22, 1er octobre 2018
La Suisse humanitaire
Partenaires, 1er octobre 2018

"The Art of War"
The strategy of demonising of Russia
par Manlio Dinucci, Réseau Voltaire, 27 septembre 2018
abonnement    Réclamations


A Valenza lo spettacolo della Tesla, l’auto che si guida da sola



VALENZA – Arrivata a Valenza nell’ambito dell’iniziativa “Valenza digitale” ha subito catturato l’attenzione di tutti proiettando studenti e cittadini in un futuro vicinissimo. Parliamo della Tesla Model X, l’auto elettrica a guida autonoma frutto del genio di Elon Musk, Ceo di Tesla Motors, di cui è presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato. L’auto ha dimostrato le sue capacità e sfoggiato anche capacità musicali, come si può vedere nel video.


A portare il veicolo nella città dell’oro Giancarlo Orsini, Training & Learning Manager di Banca Mediolanum, che descrive così il gioiello a 4 ruote: “È uno dei primi veicoli totalmente elettrico e di larghissima diffusione nel mondo”. Il merito di Elon Musk è stato quello di sdoganare finalmente l’auto elettrica, ha aggiunto Orsini, perché “il mondo sta andando in questa direzione e oltre a percorrere la strada dell’ecosostenibilità sta investendo sulla sicurezza. Queste macchine sono strumenti digitali sempre connessi e sfruttano l’intelligenza collettiva migliorando continuamente. Ogni settimana ci sono aggiornamenti che rendono il veicolo sempre una sorta di ultimo modello. Con l’intelligenza artificiale si sfrutta l’esperienza di tutti gli utenti che hanno questa macchina condividendola con altri automobilisti. Per esempio impara a che velocità si può prendere una determinata curva condividendo questa informazione con quanti hanno lo stesso modello. La fase è ancora sperimentale ma nell’arco di 5 anni avremo auto sempre connesse e non avremo neanche veicoli di proprietà ma condivisi perché troveremo l’auto che ci serve per andare da un punto all’altro.”
Queste auto sono già dotate di guida autonoma in questo momento ma non è possibile utilizzare questo sistema perché ancora non consentito in Italia. Tuttavia i veicoli sono già dotati di 8 telecamere e 16 radar in fase di autoapprendimento e quando possibile il mezzo potrà portare i passeggeri in totale autonomia.
Questo nuovo modo di guidare rappresenta già il presente, ha aggiunto Giancarlo Orsini, visto che “la mobilità elettrica. Negli ultimi 5 anni in Cina sono nate 26 case automobilistiche, tutte elettriche e la più piccola fa una quantità di veicoli simile ai numeri di Alfa Romeo. in tutti i paesi si sta andando in questa direzione“.
In Italia “le reazioni sono positive anche se siamo tra gli ultimi ad adottare le cose ma poi spesso i più veloci come capacità di penetrazione. Il problema è solo di infrastrutture ma si sta lavorando molto in questi ultimi mesi.”