31 gennaio 2018

Quali visioni di Tesla si sono avverate?

Intuizioni di un visionario sfortunato: Nikola Tesla anticipò molte delle tecnologie che per noi oggi sono normali, guadagnandoci poco o nulla.

testla
Lo scienziato sfortunato: Nikola Tesla, serbo-croato trapiantato negli Usa nel 1884, fu uno dei più grandi inventori di tutti i tempi, sistematicamente privato dei suoi meriti e, soprattutto, dei guadagni che avrebbero potuto fruttargli i suoi 200 e passa brevetti.

Nell'olimpo degli scienziati e inventori c'è Nikola Tesla, uno dei più grandi inventori di tutti i tempi. Di origine serbo-croata, immigrò negli Stati Uniti nel 1884 e lì, nell'arco della sua vita, registrò oltre 200 brevetti. Non ottenne mai i meriti, la gloria e i guadagni che meritava, eppure predisse alcune delle tecnologie che hanno rivoluzionato il mondo, ancora fino a tempi molto recenti. Ecco cinque delle sue più interessanti visioni, azzeccatissime.


Spettacolari scariche elettriche scaturiscono da una struttura a bobina, generate da tensioni superiori ai 12 milioni di volt. Così nel 1899 Nikola Tesla sperimentava se la corrente elettrica potesse essere trasportata senza fili, attraverso l'atmosfera, come le onde radio. Ma il "mago dell'elettricità" era anche uno showman: sembra seduto tra le scariche mortali, ma è un trucco fotografico.

IL WI-FI. Mentre Guglielmo Marconi inviava lettere dell'alfabeto in codice Morse attraverso l'Atlantico, nel 1901, Tesla andava oltre. Cercò il modo di trasportare attraverso l'atmosfera la corrente elettrica, proprio come con le onde radio: predisse che un giorno sarebbe stato possibile trasmettere segnali telefonici, documenti, musica e film in tutto il mondo grazie a una tecnologia senza fili, che noi chiamiamo... wireless. La sua previsione si è avverata negli anni '90 per Internet, e ancora prima con i telefono cellulari.


Nikola Tesla nel suo laboratorio di New York.| WIKIMEDIA COMMONS
LO SMARTPHONE E LA VISIONE DI UTOPIA. In un'intervista rilasciata nel 1926 alla rivista Collier (oggi Collier's) raccontò di un mondo dove sarebbe stato possibile azzerare le distanze grazie a un oggetto tascabile molto, molto simile al nostro smartphone.

«Quando la telefonia senza fili sarà perfettamente applicata», raccontava, «la Terra si trasformerà in un enorme cervello, quale di fatto è, e tutte le cose saranno parte di un intero reale e pulsante. Saremo in grado di comunicare l'uno con l'altro in modo istantaneo, indipendentemente dalla distanza. Non solo, ma attraverso la televisione [inventata quell'anno] e la telefonia riusciremo a vederci e sentirci esattamente come se ci trovassimo faccia a faccia, anche se lontani migliaia di chilometri. E gli strumenti che ci permetteranno di fare ciò saranno incredibilmente semplici, in confronto al telefono che usiamo ora: un uomo sarà capace di tenerli nel taschino del gilet.»
Il gilet non esiste più e la Terra non è un enorme cervello (o, se lo è, ha bisogno di un buon strizzacervelli), ma per il resto pare che ci siamo.


Un mondo dove tutto è connesso e facilmente disponibile a tutti: un grande cervello globale. | PIXABAY

L'EMANCIPAZIONE FEMMINILE. Nella stessa intervista, che aveva per titolo "Quando comanda la donna", si parlava del modo in cui le tecnologie wireless avrebbero potuto aiutare le donne a ottenere una migliore istruzione, più occupazione e diventare addirittura il sesso dominante.

In questo caso prevale la visione utopica di Tesla: non ci sono, allora come oggi, correlazioni esplicite tra tecnologia ed emancipazione femminile. È però vero che ci sono donne che sono diventare leader nei settori della tecnologia (come l'ex amministratore delegato di Yahoo!, Marissa Mayer, o Sheryl Sandberg, direttore operativo di Facebook). Ed è vero che c'è un vaso movimento femminile (e non solo) che oggi usa la tecnologia per sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni globali che riguardano le donne, come la campagna #metoo contro le molestie sessuali.

I DRONI. Nel 1898 Tesla inventò e mostrò al pubblico un "tele-automa" senza fili, simile a un giocattolo telecomandato... L'accoglienza fu di entusiasmo e anche incredulità: in molti pensarono che all'interno ci fosse una piccola scimmia che lo controllava! In anticipo di un secolo, aveva immaginato e realizzato un drone, con le tecnologie di cui disponeva. Tesla non aveva dubbi sul fatto che un giorno ci sarebbe stato spazio per le macchine telecomandate.


La torre costruita a Wardenclyffe (New York) da Tesla: alta 60 metri, generava impulsi elettrici che distribuiva dall’alto. La finanziò il banchiere J. P. Morgan.
ELETTRICITÀ WIRELESS. La "passione" di Tesla per l'elettricità era sconfinata. Lo scienziato-inventore era convinto della necessità di distribuire gratis l'elettricità ovunque nel mondo: era la sua ricetta contro la povertà e le tante difficoltà dell'epoca. Nel 1901 avviò il progetto della torre di Wardenclyffe, a Long Island (New York), da dove, trasmettendo energia in forma di onde elettromagnetiche voleva portare la luce a chilometri di di distanza. Il suo piano era quello di inviare negli strati superiori dell'atmosfera onde altamente energetiche, grazie a una serie di torri come quella di Wardenclyffe, per distribuire l'energia elettrica intorno al globo. Poco prima dell'ultimazione del progetto, l'investitore, J.P. Morgan, si ritirò: se chiunque nel mondo avesse potuto utilizzare senza controllo l'energia elettrica... da dove sarebbero venuti i guadagni? Qualche anno dopo, nel 1917, la torre fu demolita per recuperare e riciclare materiali e rottami metallici.

Oggi possiamo dire che, per certi versi, effettivamente c'è una rete di distribuzione elettrica che si snoda in molti paesi e luoghi del mondo per portare l'energia in molte case e strade del mondo, a pagamento, è naturale.

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30 gennaio 2018

Tesla: la genialità di Elon Musk e le critiche gratuite

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29 gennaio 2018

World: Chemical Giant Covered Up Health Risks of Teflon Contamination Across Globe | Daily Digest 01/23/2018

A Warning from the Center of the World: Pacific Nation Kiribati Is Disappearing as Sea Level Rises

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28 gennaio 2018

27 gennaio 1893: Tesla tramette energia elettromagnetica senza fili

Nikola Tesla dimostra la possibilità di trasmettere, senza l’ausilio di una rete fisica, energia elettromagnetica, formulando di fatto le sue “Teorie sui campi”. Il fisico, inventore ed ingegnere di origine serba naturalizzato statunitense è stato il fautore dello sviluppo di molti settori delle scienze applicate, tra cui l’elettricità moderna. A lui si deve la nascita della corrente alternata, tutt’ora utilizzata, la seconda rivoluzione industriale e le trasmissioni wireless. Al momento della sua morte, nel 1943, i brevetti registrati a suo nome erano 280 a dimostrazione di quanto la sua mente fosse geniale e produttiva ed in molti casi troppo proiettata al futuro per il periodo che ha ospitato la sua vita.

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27 gennaio 2018

[Reseau Voltaire] Secrets, mensonges et confusion US au Nord de la Syrie 23 01 2018


Réseau Voltaire
Secrets, mensonges et confusion US au Nord de la Syrie
par Thierry Meyssan
Les annonces et démentis de l'administration Trump sur les développements militaires au Nord de la Syrie révèlent un lourd secret. Paradoxalement, la Turquie vient au secours des États-Unis pour corriger « l'erreur » de leurs officiers supérieurs.
Réseau Voltaire | Damas (Syrie) | 23 janvier 2018
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Brett McGurk
Le démenti apporté par le secrétaire d'État Rex Tillerson, le 17 janvier aux propos du commandant-en-chef du CentCom, le général Joseph Votel, le 23 décembre et du porte-parole de la Coalition anti-Daesh, le colonel Thomas Veale, le 13 janvier, a semé la confusion.
Il n'a pas satisfait la Turquie qui, après avoir mis en garde le chargé d'Affaires US, Philip Kosnett, le 10 janvier, et préparé dès le 13 janvier une opération militaire à Afrine et Manbij, l'a effectivement lancée le 20.
Contrairement aux déclarations des uns et des autres, la décision US n'était pas de créer un État souverain et indépendant au Nord de la Syrie —cela, c'est le projet français—, mais un État non-reconnu, comme le Puntland somalien ou le Kurdistan irakien. Cette dernière structure est absolument indépendante et, malgré la Constitution iraquienne, ne répond pas aux ordres de l'Iraq dont elle fait en principe partie. Elle dispose d'ailleurs de ses propres ambassades à l'étranger.
La Force de sécurité aux frontières (Syrian Border Security Force) devait officiellement être composée de 30 000 hommes dont moitié d'anciens des Forces démocratiques syriennes (Democratic Syrian Forces). Ces combattants devaient être formée durant trois semaines aux techniques d'interrogatoire et au scanning biométrique. 230 cadets ont déjà suivi ce cursus.
Dans la pratique, l'autre moitié devait être composée de 15 000 anciens jihadistes de Daesh qui auraient ainsi été discrètement recyclés.
En réalité, le représentant spécial du président Trump auprès de la Coalition, Brett McGurk, était le juriste qui participa, aux côtés de John Negroponte et du colonel James Stelle à la création de l'Émirat islamique en Iraq, en 2006. Il fut chargé aux côtés du colonel James Coffman de rendre compte de cette opération secrète au président George Bush. Il s'agissait de combattre la Résistance iraquienne à l'occupant en la divisant en sunnites et chiites et en créant artificiellement une guerre civile.
Après un passage à Harvard, Brett McGurk fut réaffecté au département d'État auprès de John Kerry. Il participa à la transformation de l'Émirat islamique en Iraq en Daesh et co-organisa la réunion préparatoire de l'invasion jihadiste de l'Iraq, le 27 mai 2014, à Amman. Il réorganisa l'Iraq, puis forma la Coalition internationale chargée de lutter… contre Daesh.
Bon élève, il accepta de servir le président Trump pour mettre fin à l'organisation jihadiste qu'il avait créée et dont il tente aujourd'hui de recycler certains combattants.
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Le 18 août dernier, Brett McGurk recevait amicalement des dirigeants de Daesh. Officiellement, les États-Unis se préparaient à écraser l'organisation jihadiste.
Le projet de Force de sécurité aux frontières en dit beaucoup sur la sincérité des miliciens du YPG qui professent le doux anarchisme de Murray Boochkin, mais peuvent sans état d'âme former une unité unique avec les tueurs de Daesh sous commandement US.
Contrairement aux apparences, l'attaque turque à Afrine, et probablement bientôt à Mambij, a été approuvée le 18 et le 19 janvier par l'état-major russe, qui en a été avisé par le numéro 2 du régime et chef des services secrets, le directeur du MIT (Milli İstihbarat Teşkilatı), Hakan Fidan, venu spécialement à Moscou. Elle a d'ailleurs été facilitée par le retrait immédiat des troupes russes de la zone combat.
Identiquement, la Turquie a informé par écrit la Syrie de son attaque, même si Damas assure ne pas avoir reçu la lettre.
Le président el-Assad, qui ne peut pas placer son pays en confrontation avec les États-Unis pour arrêter le recyclage des jihadistes, a laissé la Turquie, membre de l'Otan, s'en charger.
Le président Trump n'avait pas été informé du plan Votel-McGurk. Le secrétaire à la Défense, James Mattis a confirmé à ses hommes les instructions de la Maison-Blanche contre les jihadistes. Cependant Votel et McGurk sont toujours en place.
Thierry Meyssan

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