12 gennaio 2021

PROFESSORE DI INFERMIERISTICA SUL VACCINO: “RIDUCE IL RISCHIO DI CONTRARRE IL COVID DELLO 0,87%”


Un professore di Infermieristica dell’Università di Firenze ha sollevato diversi dubbi sull’efficacia e sulla sicurezza del vaccino Pfizer. Con una scrupolosa analisi dei dati affidata ad un post pubblicato sul suo profilo Facebook, il professore Filippo Festini è giunto alla conclusione che questo tipo di vaccino “riduce il rischio di contrarre il Covid dello 0,87%, cioè meno dell’1%”.
Il docente ha sottolineato inoltre i molti dubbi sulla sua sicurezza: “Lo capite che è impossibile sperimentare e mettere a punto un farmaco in sette mesi? Lo capite – ha scritto ancora – che, a meno di essere dei veggenti, in sette mesi non è possibile sapere nulla di attendibile riguardo alla sua efficacia, alla sua sicurezza ed agli effetti indesiderati?”

Naturalmente, come accade ormai sempre più di frequente in questi casi, sollevare dubbi e scetticismo sull’efficienza e sulla sicurezza di un vaccino messo a punto in pochi mesi ha scatenato la reazione di chi è pronto a bollare chiunque come no vax e negazionista. E il professore ha voluto rispondere anche a loro: “Sono insulti alla mia onorabilità e chi userà questi termini può già contare sulla mia querela”, ha scritto specificando tra l’altro il principale motivo per il quale ha deciso di non sottoporsi al vaccino anti Covid: “Non lo farò perché nel 1995 ho avuto una patologia neurologica seria a seguito della vaccinazione antinfluenzale di quella stagione, i medici mi hanno detto di evitare vaccinazioni future”.

“È un farmaco ancora in fase sperimentale”

Il docente, che per molti anni ha lavorato anche presso il “Meyer” di Firenze, è poi tornato sull’analisi dei dati sottolineando che lo studio del vaccino Pfizer in realtà non è ancora terminato: siamo in fase sperimentale, manca il 20% dei dati per cui occorre prudenza.

In Toscana circa il 18% degli operatori sanitari non ha aderito alla campagna di vaccinazione, ma ciò che colpisce è sempre la stessa cosa: voler approfondire, volerne capire di più, sollevare dubbi e scetticismi su un farmaco di fatto ancora sperimentale sembra ormai essere diventato un peccato mortale.

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11 gennaio 2021

USA ► Nella frode elettorale ai danni di Trump è coinvolta anche l'Italia

Nelle ultime ore gli eventi negli Stati Uniti si susseguono in velocità, ed è difficile per molti capire cosa stia succedendo o cosa sia successo nei mesi scorsi.

Di certo Trump aveva le prove inconfutabili della frode attraverso i server sparsi per il mondo, come quelli di Dominion a Francoforte e gestiti dalla CIA. Settimane fa era trapelata la notizia di un'incursione in Germania dove dopo uno scontro a fuoco, fossero stati sequestrati i detti server. Fatto adesso confermato dalle accuse della Procura della Repubblica di Napoli, contro Arturo D'Elia, che vedremo qui di seguito, e di cui avevamo parlato in un articolo del 3 dicembre: Operazione Sequestro Server CIA ►Cos'è successo a Francoforte?


Nei giorni scorsi il segretario di stato Mike Pompeo, in un twit "ringrazia" l'Italia e Di Maio per aver "messo in mostra" una delle grandi esportazioni italiane"

Di Maio ha risposto sempre su Twitter, ribadendo la vicinanza dei due paesi e ringraziando per il commento...ma adesso sappiamo, che il commento di Pompeo era una frecciatina sottile e mirata.

INFARTI / TRIPLICATI NEI MESI DELLA PANDEMIA


Colpo al cuore.

Nei mesi della pandemia è triplicata la mortalità per infarto, secondo l’ultimo studio elaborato dalla Società Italiana di Cardiologia e di prossima pubblicazione sul prestigioso European Health Journal.

Una diagnosi impressionante di come – in tempi di coronavirus – siano state penalizzate le terapie cardiologiche, in tutti i sensi.

Dalla restrizione degli spazi e delle strutture dedicate, per via dell’emergenza Covid; alle paure di ricoverarsi, o anche solo controllarsi, per il timore di contrarre l’infezione.

Ma ecco le drammatiche cifre. La mortalità è di tre volte maggiore rispetto allo stesso periodo, passando dal 4,1 per cento addirittura al 13,7 per cento.

Sottolinea Ciro Indolfi, ordinario di Cardiologia all’Università Magna Grecia di Catanzaro, che ha coordinato la ricerca: “L’attenzione della sanità sul Covid 19 e la paura del contagio rischiano di vanificare in Italia i risultati ottenuti con le terapie più innovative per l’infarto e gli sforzi per la prevenzione degli ultimi venti anni”.

Prosegue Indolfi: “l’organizzazione degli ospedali e del 118 in questa fase è stata dedicata quasi esclusivamente al Covid 19 e molti reparti cardiologici sono stati utilizzati per i malati infettivi. Se questa tendenza dovesse persistere e la rete cardiologica non verrà ripristinata, ora che è passata questa prima fase di emergenza, avremo più morti per infarto che per Covid 19”.

10 gennaio 2021

Italiagate, parte II: Obama e Renzi accusati di essere le menti della frode elettorale USA


L’ultimo articolo pubblicato precedentemente su questo blog ha rivelato la partecipazione dell’Italia nella frode elettorale eseguita contro le elezioni USA.

Un ex agente della CIA e già capo di una delle stazioni dell’agenzia di intelligence, Bradley Johnson, ha spiegato come l’Italia abbia avuto un ruolo determinante in quello che può essere definito a tutti gli effetti un colpo di Stato internazionale contro Donald Trump.

L’attore principale di questa frode sarebbe stato Leonardo, la società governativa leader nel settore della difesa e delle tecnologie aerospaziali.

Ora c’è un’altra persona che ha completamente confermato il ruolo dell’Italia in tutto questo e si tratta di Maria Zack.

Maria Zack è la presidente dell’associazione “Nazioni in azione” e in un documento audio trapelato due giorni fa su Twitter ha spiegato esattamente come sarebbe avvenuto l’attacco hacker.

Secondo la Zack, il centro che avrebbe coordinato questa operazione sarebbe stata effettivamente l’ambasciata americana a Roma.

Questa versione dei fatti coincide completamente con quella fornita da Johnson, ma l’attivista americana fornisce ulteriori dettagli semplicemente fondamentali.

A coordinare il piano sarebbe stato il generale Claudio Graziano dal secondo piano dell’ambasciata a Via Veneto, assistito a sua volta da un ex agente dei servizi segreti, Stefano Serafini.

Il generale Graziano è un personaggio di assoluto rilievo in questa storia. Graziano ha già ricoperto il ruolo di Capo di Stato Maggiore sotto i governi Renzi e Gentiloni ed è attualmente presidente del comitato militare dell’Unione europea.

09 gennaio 2021

EX AGENTE CIA: LA FRODE ELETTORALE E’ PARTITA DA ROMA!


Su un post di Cesare Sacchetti abbiamo letto oggi una notizia molto importante che ci riguarda da vicino ovvero, la manipolazione dei risultati di voto nelle scorse elezioni USA, è partita da Roma.

Ma vediamo chi è la fonte che ha divulgato queste preziose informazioni :

Brad Johnson si è ritirato da Senior Operations Officer e Capo della stazione presso la Direzione delle operazioni della Central Intelligence Agency. Ha prestato servizio in patria e all’estero con numerosi incarichi spesso durante periodi di conflitto armato. Ha prestato servizio all’estero a diretto sostegno della guerra contro il terrorismo. Il signor Johnson è un esperto senior certificato in questioni di controspionaggio con una vasta esperienza diretta sul campo. È un esperto senior in questioni di sorveglianza e rilevamento della sorveglianza. Ha una comprovata esperienza in ambienti operativi pericolosi con il più alto livello di formazione e una vasta esperienza diretta nel settore commerciale per aree pericolose. La sua comprovata esperienza si estende anche ad ambienti operativi negati (i più difficili e restrittivi) con i più alti livelli di formazione.

08 gennaio 2021

Italiagate: il governo Conte accusato di essere responsabile della frode elettorale contro Trump


A quanto pare, non è solo la Svizzera ad aver avuto un ruolo cruciale nell’operazione di hackeraggio internazionale contro le elezioni americane.

Nell’ultimo contributo pubblicato precedentemente su questo blog, l’autore e ricercatore svizzero e americano Neal Sutz ha spiegato il ruolo decisivo della Svizzera nella frode elettorale perpetrata contro Donald Trump.

La Svizzera infatti ha acquistato il codice sorgente di Scytl, il programma legato a sua volta a Dominion Voting System, la società canadese che ha legami con la famiglia Soros e i Clinton, accusata di aver spostato centinaia di migliaia di voti da Trump a Biden.

La Svizzera è stata fondamentale nella frode perché era perfettamente informata dei difetti strutturali di Scytl, ma non ha avvisato in alcun modo l’amministrazione Trump del grave malfunzionamento di questo software.

Ad ogni modo, c’è un Paese che potrebbe essere persino ancora più coinvolto e considerato come diretto responsabile dell’hackeraggio nelle elezioni americane, e quel Paese sarebbe proprio l’Italia.

A questo proposito, c’è una interessante e clamorosa ricostruzione fornita da Bradley Johnson, un ex agente della CIA e già a capo di una delle stazioni dell’agenzia di intelligence americana.

07 gennaio 2021

Il grande business sta trovando la religione

Le grandi aziende si uniscono al Concilio affiliato al Vaticano e si impegnano per un capitalismo inclusivo

Gli amministratori delegati di Bank of AmericaBPJohnson & JohnsonSalesforce e diverse altre società della Fortune 500 si uniscono al Council for Inclusive Capitalism With the Vatican, una nuova organizzazione commerciale affiliata alla Chiesa cattolica che opera sotto "la guida morale di Papa Francesco". Fortune è un media partner del Consiglio, che comprende anche i responsabili politici e il segretario generale della Confederazione Sindacale Internazionale, e che è stato lanciato martedì.

"Un sistema economico che sia equo, affidabile e capace di affrontare le sfide più profonde che l'umanità e il nostro pianeta devono affrontare è urgentemente necessario", ha detto Papa Francesco in un comunicato stampa, aggiungendo che le aziende e i leader commerciali del consiglio "hanno raccolto la sfida cercando modi per far sì che il capitalismo diventi uno strumento più inclusivo per il benessere umano integrale".
                                    
Il consiglio, che afferma che il suo obiettivo è "costruire una base economica più equa, più inclusiva e sostenibile per il mondo", è l'ultimo sforzo del Big Business per ripensare il capitalismo e i suoi effetti sugli stakeholder, non solo sugli azionisti. "Il dialogo è cambiato radicalmente intorno a questo tipo di cose", dice alla Fortuna il CEO della Bank of America Brian Moynihan, uno dei leader "Guardian" del consiglio.

"Il capitalismo è qui per fare la cosa giusta, se gestito in modo appropriato", aggiunge. "Stiamo facendo in modo che la gente dica: "Questa non è solo la cosa giusta da fare, è moralmente la cosa giusta da fare e la cosa umana giusta da fare".