24 giugno 2020

Viganò tifa Trump: Covid e rivolte, è l’inferno firmato Nwo

Carlo Maria Viganò
Signor Presidente, stiamo assistendo in questi mesi al formarsi di due schieramenti che definirei biblici: i figli della luce e i figli delle tenebre. I figli della luce costituiscono la parte più cospicua dell’umanità, mentre i figli delle tenebre rappresentano una minoranza assoluta; eppure i primi sono oggetto di una sorta di discriminazione che li pone in una situazione di inferiorità morale rispetto ai loro avversari, che ricoprono spesso posti strategici nello Stato, nella politica, nell’economia e anche nei media. Per un fenomeno apparentemente inspiegabile, i buoni sono ostaggio dei malvagi e di quanti prestano loro aiuto per interesse o per pavidità. Questi due schieramenti, in quanto biblici, ripropongono la separazione netta tra la stirpe della Donna e quella del Serpente. Da una parte vi sono quanti, pur con mille difetti e debolezze, sono animati dal desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia, impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria, soccorrere i bisognosi e meritare, nell’obbedienza alla Legge di Dio, il Regno dei Cieli. Dall’altra si trovano coloro che servono se stessi, non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione, sfruttare i lavoratori per arricchirsi indebitamente, fomentare le divisioni intestine e le guerre, accumulare il potere e il denaro: per costoro l’illusione fallace di un benessere temporale rivelerà – se non si ravvedono – la tremenda sorte che li aspetta, lontano da Dio, nella dannazione eterna.
Nella società, Signor Presidente, convivono queste due realtà contrapposte, eterne nemiche come eternamente nemici sono Dio e Satana. E pare che i figli delle tenebre – che identifichiamo facilmente con quel deep state al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le muove guerra anche in questi giorni – abbiano voluto scoprire le proprie carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani. Erano così certi di aver già tutto sotto controllo, da aver messo da parte quella circospezione che fino ad oggi aveva almeno in parte celato i loro veri intenti. Le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di chi ha gestito l’emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche politico, economico e mediatico. Scopriremo probabilmente che anche in questa colossale operazione di ingegneria sociale vi sono persone che hanno deciso le sorti dell’umanità, arrogandosi il diritto di agire contro la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti nei governi delle Nazioni. Scopriremo anche che i moti di questi giorni sono stati provocati da quanti, vedendo sfumare inesorabilmente il virus e diminuire l’allarme sociale della pandemia, hanno dovuto necessariamente provocare disordini perché ad essi seguisse quella repressione che, pur legittima, sarà condannata come un’ingiustificata aggressione della popolazione.
La stessa cosa sta avvenendo anche in Europa, in perfetta sincronia. È di tutta evidenza che il ricorso alle proteste di piazza è strumentale agli scopi di chi vorrebbe veder eletto, alle prossime presidenziali, una persona che incarni gli scopi del deep state e che di esso sia espressione fedele e convinta. Non stupirà apprendere, tra qualche mese, che dietro gli atti vandalici e le violenze si nascondono ancora una volta coloro che, nella dissoluzione dell’ordine sociale, sperano di costruire un mondo senza libertà: Solve et coagula, insegna l’adagio massonico. Anche se può apparire sconcertante, gli schieramenti cui ho accennato si trovano anche in ambito religioso. Vi sono Pastori fedeli che pascono il gregge di Cristo, ma anche mercenari infedeli che cercano di disperdere il gregge e dare le pecore in pasto a lupi rapaci. E non stupisce che questi mercenari siano alleati dei figli delle tenebre e odino i figli della luce: come vi è un deep state, così vi è anche una deep Church che tradisce i propri doveri e rinnega i propri impegni dinanzi a Dio. Così, il Nemico invisibile, che i buoni governanti combattono nella cosa Militanti in azione contro Trump, col pretesto della lotta al razzismopubblica, viene combattuto dai buoni pastori nell’ambito ecclesiastico. Una battaglia spirituale della quale ho parlato anche in un mio recente Appello lanciato lo scorso 8 maggio.
Per la prima volta gli Stati Uniti hanno in Lei un Presidente che difende coraggiosamente il diritto alla vita, che non si vergogna di denunciare le persecuzioni dei Cristiani nel mondo, che parla di Gesù Cristo e del diritto dei cittadini alla libertà di culto. La Sua partecipazione alla Marcia per la Vita, e più recentemente la proclamazione del mese di aprile quale National Child Abuse Prevention Month sono gesti che confermano in quale schieramento Ella voglia combattere. E mi permetto di credere che entrambi ci troviamo compagni di battaglia, pur con armi differenti. Per questo motivo ritengo che l’attacco di cui Ella è stato oggetto dopo la visita al Santuario nazionale San Giovanni Paolo II faccia parte della narrazione mediatica orchestrata non per combattere il razzismo e per portare ordine sociale, ma per esasperare gli animi; non per dare giustizia, ma per legittimare la violenza e il crimine; non per servire la verità, ma per favorire una fazione politica. Ed è sconcertante che vi siano vescovi – come quelli che ho recentemente denunciato – che, con le loro parole, danno prova di essere schierati sul fronte opposto. Essi sono asserviti al deep state, al mondialismo, al pensiero unico, al Nuovo Ordine Mondiale che sempre più spesso invocano in Trumpnome di una fratellanza universale che non ha nulla di cristiano, ma che evoca altresì gli ideali massonici di chi vorrebbe dominare il mondo scacciando Dio dai tribunali, dalle scuole, dalle famiglie e forse anche dalle chiese.
Il popolo americano è maturo e ha ormai compreso quanto i media mainstreamnon vogliano diffondere la verità, ma tacerla e distorcerla, diffondendo la menzogna utile agli scopi dei loro padroni. È però importante che i buoni – che sono in maggioranza – si sveglino dal torpore e non accettino di esser ingannati da una minoranza di disonesti con fini inconfessabili. È necessario che i buoni, i figli della luce, si riuniscano e levino la voce. Quale modo più efficace di farlo, pregando il Signore di proteggere Lei, Signor Presidente, gli Stati Uniti e l’umanità intera da questo immane attacco del Nemico? Dinanzi alla forza della preghiera cadranno gli inganni dei figli delle tenebre, saranno svelate le loro trame, si mostrerà il loro tradimento, finirà nel nulla quel potere che spaventa fintanto che non lo si porta alla luce e si dimostra per quello che è: un inganno infernale. Signor Presidente, la mia preghiera è costantemente rivolta all’amata Nazione americana presso la quale ho avuto il privilegio e l’onore di essere stato inviato da Papa Benedetto XVI come Nunzio apostolico. In quest’ora drammatica e decisiva per l’intera umanità, Ella è nella mia preghiera, e con Lei anche quanti La affiancano nel governo degli Stati Uniti. Confido che il popolo americano si unisca a me e a Lei nella preghiera a Dio onnipotente. Uniti contro il Nemico invisibile dell’intera umanità, benedico Lei e la First Lady, l’amata Nazione americana e tutti gli uomini e le donne di buona volontà.
(Carlo Maria Viganò, “Siamo nella battaglia tra figli della luce e figli delle tenebre”, lettera che l’arcivescovo, già Nunzio apostolico negli Stati Uniti, ha fatto consegnare personalmente a Donald Trump. La pubblica il 7 giugno 2020 il sito “UnUniverso“, rinviando al blog di Aldo Maria Valli per la versione integrale della missiva).

23 giugno 2020

Il Deep State golpista scatena Antifa per rovesciare Trump

Antifa, l'ultima creazione di Soros Il caso di George Floyd non è in alcun modo legato ad una presunta emergenza razziale negli Stati Uniti. I risultati autoptici per ora hanno escluso che l’afroamericano, con un Cv ricco di condanne penali per rapina e aggressione, sia morto soffocato o strangolato. Resta da capire quali sono le circostanze che hanno portato alla morte di Floyd, ma ci sono prove che quanto sta accadendo era già stato ampiamente preparato con più di un anno di anticipo. I rivoltosi che stanno devastando – e uccidendo, come nel caso dell’ufficiale di polizia di Saint Louis – le strade degli Stati Uniti sono principalmente coordinati da due gruppi: Black Lives Matter e Antifa. Entrambe queste organizzazioni sono finanziate da George Soros ed hanno una missione specifica. Alimentare le tensioni razziali per destabilizzare il paese e rovesciare la presidenza Trump. Non si tratta di una semplice deduzione ricavata dall’analisi di quanto sta accadendo. E’ quanto dichiarato da uno di questi due gruppi. Il “New York Times”, tra i quotidiani più ostili a Trump assieme al “Washington Post”, mise a disposizione nel 2017 una intera pagina di giornale per Antifa. L’organizzazione finanziata da Soros lanciò una vera e propria chiamata alle armi invitando chiaramente a riunire migliaia di ribelli nelle città per arrivare ad un solo obbiettivo: porre fine alla presidenza Trump.
Antifa è quindi molto di più di un semplice gruppo politico. E’ il braccio armato sostenuto finanziariamente dal Deep State che arruola e paga rivoltosi utilizzati per destabilizzare le amministrazioni nemiche, in questo caso quella di Donald Trump. Quella che si sta vedendo quindi non è altro che una strategia per portare avanti un colpo di Stato. Una strategia che Soros ha portato avanti nel mondo quando architettò e sostenne finanziariamente la rivoluzione ucraina dell’Euromaidan. I gruppi al soldo del magnate di origini ungheresi erano già attivi anche all’epoca della presidenza Obama e un altro documento firmato da “Friends of Democracy”, gestita da suo figlio Alexander Soros, spiegava dettagliatamente, nel 2015, come indirizzare le proteste per la morte di Freddie Gray, un afroamericano morto in seguito a un infortunio alla spina dorsale occorso dopo che era stato arrestato dalla polizia di Baltimora. All’arresto parteciparono anche ufficiali di colore e quindi, definire questo episodio come motivato dall’odio razziale, è semplicemente un controsenso, ma al Deep State non importava. Il razzismo era ed è solamente la cartina al tornasole per arrivare ad un altro scopo.
“Friends of Democracy” pubblicò dettagliate istruzioni per i rivoltosi ai quali si diceva chiaramente che l’obbiettivo finale delle loro proteste era «l’attuazione di politiche di legge marziale». L’obbiettivo era dare alla presidenza Obama gli strumenti per reprimere qualsiasi forma di dissenso negli Stati Uniti e arrivare alla sua militarizzazione, mentre l’obbiettivo è ora di destabilizzare completamente il paese per rovesciare la presidenza Trump. La ragione per la quale il Deep State non può più permettersi che Donald Trump si assicuri un altro mandato alla Casa Bianca è perfettamente spiegata in un articolo intitolato “Benedetti siano i portatori di pace” del settimanale britannico “The Economist”, di proprietà, tra gli altri, della famiglia George Soros con il figlio AlexanderRothschild. I Rothschild sono una famiglia di banchieri tedeschi di origini askenazite fondata dal capostipite Mayer Amschel alla fine del’700. Sono coloro che probabilmente più di tutti hanno avuto un ruolo determinante nel decidere il corso della storia europea degli ultimi 200 anni, dal momento che hanno finanziato praticamente ogni guerra scoppiata sul continente europeo dai tempi di Napoleone in poi.
Le guerre sono il business più proficuo dei Rothschild, dal momento che hanno consentito loro di arricchirsi a dismisura accumulando una enorme ricchezza già nell’800. Quando “The Economist” scrive, occorre prestare particolare attenzione. Nell’articolo in questione si fa l’elogio esplicito del Nuovo Ordine Mondiale, la dottrina politica delle élite globaliste che vede assegnare un ruolo di primo piano alle istituzioni internazionali considerate gerarchicamente superiori agli Stati nazionali. Il Nuovo Ordine Mondiale, per arrivare alla sua definitiva realizzazione, ha bisogno di strappare agli stati i loro residui poteri per creare una unica struttura globale governata dalle élite della finanza internazionale, come hanno spiegato anche i Rockefeller, un’altra importante famiglia di banchieri americani molto vicina ai Rothschild. Dalla seconda guerra mondiale in poi, gli Stati Uniti sono stati senza dubbio il paese che più ha portato avanti questo piano. Il Deep State di Washington, la palude di interessi militari-industriali che ha governato tutte le amministrazioni presidenziali, si è fatto garante indiscusso di questo progetto, intestandosi il compito di punire e attaccare i leader dei paesi che non si allineavano a questo progetto.
Salvador Allende e Slobodan Milosevic sono solo due tra i numerosi esempi di leader di paesi stranieri che sono stati rovesciati e destituiti dalla macchina di intelligence e militare costituita dalla Cia e dalla Nato. Ma per la prima volta, dal 1945 ad oggi, alla Casa Bianca ha messo piede un presidente che non ha interesse a delegare la sovranità degli Stati Uniti verso le istituzioni sovranazionali né tantomeno al Deep State di Washington. Scrive su questo “The Economist”: «L’internazionalismo liberale è ora sotto attacco da molti fronti. La dottrina di Donald Trump “Prima l’America” lo ripudia esplicitamente». Senza la superpotenza americana è praticamente impossibile pensare che si possa arrivare alla realizzazione finale del Nuovo Ordine Mondiale che auspica la nascita di un unico Governo Globale. Washington è stato il perno principale di tutta l’impalcatura e Jacob Rothschildsenza il suo sostegno l’intero disegno crollerebbe definitivamente. Ecco perchè, per i Rothschild, Donald Trump è una minaccia più mortale persino dello stesso Putin e di Xi Jinping.
«Il più grande pericolo al momento è l’incombenza di un presidente americano che disprezza le norme internazionali, che denigra il libero commercio e che flirta continuamente con l’idea di abbandonare il ruolo essenziale nel mantenimento dell’ordine globale legale». Se Trump si aggiudicasse un secondo mandato, le élite globaliste come i Rothschild e i Rockefeller perderebbero definitivamente la possibilità di fare l’ultimo passo verso il totalitarismo globale – che vuole il controllo completo della popolazione mondiale. Ecco perchè in questo momento il presidente americano è il nemico numero uno di questi poteri ed ecco perchè gli Usa sono stati messi a ferro e fuoco. Il Nuovo Ordine Mondiale vuole riprendersi la presidenza degli Stati Uniti senza la quale non si può pensare ad una governance globale. Non c’è quindi in corso una protesta a sfondo razziale nel paese. E’ in corso un vero e proprio colpo di Stato che sta dando vita ad una guerra civile per impedire a Trump di conquistare un secondo mandato alla Casa Bianca. Trump è l’ultimo bastione. Se cade lui, cade probabilmente l’ultima grande barriera che può impedire il compimento di questo piano. Se cade Trump, il Nuovo Ordine Mondiale farà un passo decisivo verso la sua definitiva realizzazione.
(Cesare Sacchetti, “Soros e i Rothschild vogliono rovesciare Trump per arrivare al nuovo ordine mondiale”, da “La Cruna dell’Ago” del 4 giugno 2020).

22 giugno 2020

Covid-19 / Robert Kennedy Contro I Test Di Oxford Sui Bambini


Allarme lanciato dall’associazione Children’s Health Defense per i possibili test sul vaccino contro il coronavirus.
Scende in campo la sigla creata e animata da Robert Kennedy junior, il figlio di Robert e nipote di John Fitzgerald, da anni impegnata per un uso cauto, consapevole e ragionato dei vaccini, e quindi altrettanto impegnata nelle battaglie contro Big Pharma e soprattutto contro l’attuale numero uno per il maxi affare post Covid-19, il “filantropo” arci miliardario americano Bill Gates.

Nel mirino dell’Associazione, stavolta, le ricerche portate avanti dall’Oxford Vaccine Group, dal Jenner Institute di Oxford e finanziate da una star di Big PharmaAstraZeneca.
Il tris d’assi – punta l’indice l’avvocato per l’ambiente – “hanno annunciato l’imminente espansione dei loro studi clinici in una fascia di età più ampia, dai 5 ai 12 anni, nonostante i ‘risultati preoccupanti’ quando hanno somministrato il vaccino alle scimmie rhesus”.
Come dire: me ne fotto se le scimmie hanno risposto male ai test per il nuovo vaccino, adesso passo ai bimbi-cavia! Ai confini della realtà.
Commenta Kennedy junior: “Chiunque abbia prestato molta attenzione, sa dove il cartello dei vaccini vuole che ciò finisca, con un’iniezione obbligatoria che introdurrà nanoparticelle ad alto rischio che alterano il gene, stile cavallo di Troia, nei nostri figli e, infine, in tutti noi. Tuttavia, l’uso dei bambini come cuneo per attuare i mandati degli adulti – la fascia di età più colpita da Covid-19 – negherebbe ai bambini la pari protezione della legge perché il vaccino non sarà principalmente a loro vantaggio”.
Una prassi, quindi, oltre che assolutamente immorale, anche fuorilegge.
Continua il j’accuse di Robert: “Un primo passo su questo pendio scivoloso sarà quello di convincere i genitori inconsapevoli a offrire i propri figli sull’altare della sperimentazione con il vaccino Covid-19. Non è chiaro come i ricercatori convinceranno i genitori a fare questo passo, in particolare perché le prove più recenti confermano che i bambini rappresentano solo dall’1 al 5 per cento dei casi diagnosticati Covid-19. Per cui sottoporre i bambini ai pericoli degli studi clinici per un rischio così basso è perverso”.

Di seguito, pubblichiamo in inglese il testo dell’intervento di Robert Kennedy.

LEGGI L’ARTICOLO ORIGINALE

21 giugno 2020

La scadenza del passaporto di Neo nel film Matrix è un caso?



Il passaporto di Neo nel film Matrix scade "casualmente" l'11 settembre 2001, è emesso il 12 settembre 1991, mentre la sua data di nascita è il 13 settembre 1971! In un film ambientato in un futuro lontano(*), si può evidenziare una "casuale" progressione tra i numeri 13, 12 e 11!
Oppure questa progressione sta a confermare la volontarietà nella scelta del'11 settembre come data di scadenza???

* perché le macchine sono riuscite a prendere il sopravvento e a utilizzare l'uomo come pila voltaica dal quale ricavare elettricità, dove al fine di stimolarli, li si fa vivere in una realtà virtuale ambientata, "casualmente", al tempo dell'osservatore del film!


Il video completo "Roberto Quaglia: Il fondamentalismo Hollywoodista":
www.youtube.com

19 giugno 2020

Sky intervista il Principe Carlo, ma è un sosia. cosa sta succedendo alla famiglia reale? E trump?

“DOSSIER 5G”: le verità non autorizzate


Prima di parlare dei rischi per la salute del 5G e dei motivi per cui più di 200 autorevoli scienziati di tutto il mondo hanno firmato una moratoria per chiederne la sospensione dell’installazione (fino a quando non saranno stati effettuati studi sulla sicurezza), è indispensabile fare una premessa: le cellule di ogni organismo vivente costituiscono l’equivalente biologico di un microchip al silicio. Per quanto poco noto infatti, i robot e gli esseri viventi hanno molto più in comune di quanto crediamo. Ogni singola funzione cellulare viene svolta mediante un complesso scambio di segnali informatici di natura chimica ed elettromagnetica e per questo motivo anche le frequenze non ionizzanti (che non dispongono di abbastanza energia per rompere i legami chimici del Dna) utilizzate dalla telefonia mobile, possono creare pericolose interferenze per la nostra salute, da un semplice mal di testa fino al cancro. Persino i famigerati radicali liberi (molecole in grado di danneggiare le cellule) devono la loro carica tossica ad un semplice squilibrio elettrico.
Fino ad oggi però tutta la normativa sull’elettrosmog a tutela della salute pubblica, ha preso in considerazione solo gli effetti termici (il riscaldamento del corpo) prodotti dalle onde elettromagnetiche, escludendo a priori, quelli biologici. Nel gennaio del 2020 però, la corte d’appello di Torino, ha pronunciato una sentenza storica con cui ha condannato l’Inail al pagamento di una indennità a un dipendente della Telecom che per motivi di lavoro era stato 4-5 ore al giorno al telefono cellulare a aveva sviluppato un tumore del nervo acustico. La corte d’appello, non solo ha riconosciuto il nesso causale tra l’esposizione alle radiofrequenze emesse dal cellulare e lo sviluppo della neoplasia ma ha anche stabilito che gli studi negazionisti erano viziati da gravi conflitti d’interessi con l’industria.1
Con il 5G, i timori per l’elettrosmog sono aumentati ulteriormente poiché le nuove radiofrequenze non andranno a sostituire le precedenti (o almeno non in tempi brevi) come affermano i produttori ma si andranno a sommare ad esse. Non a caso, le compagnie telefoniche hanno già chiesto l’innalzamento del limite dei 6V metro fino ai 61V metro.
Le preoccupazioni degli scienziati però non riguardano solo la quantità dell’elettrosmog ma anche e soprattutto, la qualità. Le bande ad alta frequenza del 5G infatti, pur non penetrando oltre i 10 mm del corpo umano per via del cosiddetto effetto pelle, hanno dimostrato di avere una maggiore risonanza a livello biologico, producendo effetti anche a potenze elettriche molto basse. L’equipe di ricerca guidato dal prof. Carlo Ventura ad esempio, è riuscita a riprogrammare le cellule staminali utilizzando esclusivamente delle onde ad alta frequenza e a bassa potenza.2
La dottoressa Margherita Maioli, ha impiegato le radiofrequenze a 2.4 Ghz del Wi-Fi a 2 milliwatt per produrre effetti sulle cellule staminali embrionali di topo che una volta esposte, hanno promosso la trascrizione dei geni coinvolti nel differenziamento cardiaco, muscolare e neuronale, favorendone la differenziazione. Tale reazione cellulare ha evidenziato una chiara risposta delle cellule staminali embrionali alle onde ad alta frequenza ma molto presto saremo tutti immersi nelle onde del 5G (con frequenze che partendo dai 3,6 Ghz potranno arrivare fino ai 300 Ghz) senza averne ancora studiato tutti gli effetti sull’uomo, sulla flora e sulla fauna.3
Peraltro, molti diversi studi sulle onde millimetriche ad alta frequenza che verranno utilizzate dal 5G già esistono e non sono affatto rassicuranti. L’ingegnere aerospaziale Ronald Neil Kostoff, autore di oltre 200 studi scientifici peer reviewed, ha persino pubblicato una relazione scientifica di più di 1000 pagine sul 5G dall’eloquente titolo: “Il più grande esperimento medico non etico della storia”. Tuttavia, visti gli enormi interessi in gioco sia commerciali, che geopolitici e militari (tutte le smart weapons e le flotte di droni verranno controllate mediante il 5G), è già praticamente certo che gli scienziati in allarme non potranno mai ottenere nessun confronto alla pari sui grandi media. Gli scienziati critici verranno semplicemente censurati, screditati e bollati come antiscientifici esattamente come venne fatto a suo tempo per il tabacco, il piombo, il DDT e in molti altri casi analoghi, perché le lobby e i poteri che hanno investito sul 5G, non hanno alcuna intenzione di fare marcia indietro per arrivare a compromessi per la salute.
  1. https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/01/14/cellulare-e-tumori-corte-di-appello-di-torino-conferma-nesso-tra-uso-e-cancro-allorecchio-spesso-studiosi-sono-in-conflitto-dinteresse/5670261/
  2. Staminali riprogrammate: ricercatori sassaresi nel team, La Nuova Sardegna, 14 novembre 2012 – https://www.lanuovasardegna.it/regione/2012/11/13/news/staminali-riprogrammate-ricercatori-sassaresi-nel-team-1.6023905
  3. https://www.microbiologiaitalia.it/batteriologia/questa-e-musica-per-le-staminali/
Per ulteriori approfondimenti – Marco Pizzuti, Dossier 5G, Mondadori Editore, 2020