10 ottobre 2019

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09 ottobre 2019

10 cose da sapere prima di vedere la mostra Nikola Tesla Exhibition


La mostra Nikola Tesla Exhibition,dedicata al celebre inventore, arriverà in Italia il 5 ottobre 2019. L’evento sarà visitabile a Milano, l’unica tappa italiana del tour mondiale. Questa mostra interattiva è promossa da Venice Exhibition, in collaborazione con il “Nikola Tesla Museum” di Belgrado. Ecco cosa sapere prima di visitare la mostra Nikola Tesla Exhibition.


1. MILANO, UNICA TAPPA ITALIANA DEL TOUR MONDIALE

La prima e unica tappa italiana, del tour mondiale, arriverà nella nostra città. Un lungo e dettagliato percorso espositivo sulla figura di Nikola Tesla, un grande inventore che non ebbe in vita i riconoscimenti che gli spettavano. Quella che verrà presentata allo Spazio Ventura XV è la mostra più grande mai realizzata su Nikola Tesla. “Nikola Tesla Exhibition” è organizzata da Venice Exhibition, in collaborazione con il “Nikola Tesla Museum” di Belgrado.

2. COME È ORGANIZZATA LA VISITA?

Il percorso espositivo è suddiviso in due sezioni principali. La prima parte consente al visitatore di immergersi completamente nella vita di Nikola Tesla. I luoghi in cui ha vissuto e lavorato, i suoi progetti e reperti. Per un’ora circa si potrà così approfondire la conoscenza del grande scienziato e di tutte le sue opere. La seconda parte si visita in totale autonomia. Un’area libera interattiva dove approfondire i principi dinamico-elettrici studiati da Tesla attraverso l’interazione con macchine interattive.

3. UN’ESPERIENZA A 360°

Una mostra immersiva e coinvolgente, con esperienze scientifiche interattive. Potrete ammirare delle vere macchine funzionanti realizzate a partire dai suoi progetti. Saranno presenti anche ricostruzioni fedeli di ambienti in cui Tesla ha vissuto e lavorato. Una ricostruzione della camera di hotel dove venne ritrovato morto nel 1943 e il “Big Coil”, la famosa bobina che riproduce le scariche elettriche, simili a quelle prodotte in natura. Ci sarà anche una fedele riproduzione del laboratorio di “Colorado Springs” dove, nel 1899, riprodusse i famosi fulmini artificiali.

4. LA MOSTRA NIKOLA TESLA EXHIBITION È ADATTA AI BAMBINI?

Questa mostra rappresenta un’esperienza unica ed interattiva, che si adatta a tutti, grandi e piccini, dai 4 anni in su. La guida alla mostra, che vi guiderà passo passo nella prima sezione, è compresa nel biglietto d’ingresso.

5. CHI È NIKOLA TESLA

Mi chiamarono pazzo nel 1896 quando annunciai la scoperta di raggi cosmici. Ripetutamente si presero gioco di me quando avevo scoperto qualcosa di nuovo e poi, anni dopo, videro che avevo ragione.  – Nikola Tesla –
Nikola Tesla nacque a mezzanotte tra il 9 e il 10 luglio del 1856 a Smiljan, nella regione della Lika, nell’Impero Austro-Ungarico. Suo padre Milutin era un prete ortodosso e Nikola avrebbe dovuto seguire le orme del padre. Quando si ammalò gravemente di colera, suo padre promise di inviarlo alla migliore scuola di ingegneria tecnica in Europa, quando fosse migliorato. Così nell’autunno del 1875 si iscrisse al politecnico di Gratz e successivamente, nel 1880, proseguì gli studi a Praga. Un grande inventore che durante la sua vita non ebbe tutti i riconoscimenti che avrebbe meritato.

6. TESLA ED EDISON, GUERRA TRA LE CORRENTI

Due grandi menti che erano destinate a dividersi e scontrarsi, visto i diversi metodi ed obiettivi. Tesla lavorò nei rami dell’azienda di Edison. Quest’ultimo trasse beneficio dalle invenzioni di Tesla, a puro scopo personale. Questo incontro lo portò tuttavia a licenziarsi dalla Edison Company per cui lavorava, pieno di illusioni e promesse infrante, e per il grande lavoro realizzato dietro un compenso davvero ridicolo.

7. QUANDO VISITARE LA MOSTRA NIKOLA TESLA EXHIBITION

La mostra aprirà i battenti il 5 ottobre 2019 e sarà visitabile fino al 22 marzo 2020. Da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 19.00, con ultimo ingresso alle ore 18.00. Sabato e domenica dalle 9.30 alle 20.30, con ultimo ingresso alle ore 19.30. Lunedì è il giorno di chiusura.

8. FASCE ORARIE E VISITE GUIDATE

La mostra Tesla è organizzata su fasce orarie e si visita esclusivamente in gruppi da 25/35 persone che entrano ogni 15 minuti accompagnati da una guida compresa nel biglietto d’ingresso.

9. BIGLIETTI

Per visitare la mostra è ovviamente necessario acquistare il biglietto. Il ticket d’ingresso è acquistabile direttamente allo Spazio Ventura XV, presso il sito di TicketOne o in una delle rivendite autorizzate. I pass a data fissa acquistabili sul sito hanno i diritti di prevendita.
Da martedì a venerdì
Intero 17 €
Ridotto Valido per over 65, ragazzi dai 5 ai 13 anni, studenti di ogni ordine e grado (Previa presentazione carta di riconoscimento alla cassa) 15 €
Gruppi Su prenotazione | Da un minimo di 10 ad un massimo di 25 persone 13 €
Scuole Su prenotazione 12 €
Ingresso gratuito Bambini fino a 4 anni e accompagnatori di disabili non autosufficienti (Previa presentazione carta di riconoscimento alla cassa)
Sabato e domenica
Intero 18 €
Ridotto Valido per over 65, ragazzi dai 5 ai 13 anni, studenti di ogni ordine e grado (Previa presentazione carta di riconoscimento alla cassa) 16 €
Gruppi Su prenotazione | Da un minimo di 10 ad un massimo di 25 persone 14 €
Scuole Su prenotazione 13 €
Ingresso gratuito Bambini fino a 4 anni e accompagnatori di disabili non autosufficienti (Previa presentazione carta di riconoscimento alla cassa)

10 COME RAGGIUNGERE LA MOSTRA E DOVE PARCHEGGIARE

La mostra si terrà presso lo Spazio Ventura XV. Potrete raggiungere l’esposizione utilizzando l’auto, la metropolitana  linea verde M2 con fermata Lambrate o alcuni mezzi di superficie come le linee 33, 39, 54, 75 e 924, che collegano molti punti della città.
Il percorso per arrivare in mostra è accessibile ai disabili, la sede espositiva è senza barriere persone diversamente abili o con invalidità
INDIRIZZO: Via Giovanni Privata Ventura 15 – Milano
www.milanolife.it

02 ottobre 2019

Il più importante prigioniero politico al mondo


Siamo a solo una settimana dalla fine della lunghissima detenzione di Julian Assange, reo di non essersi presentato in tribunale dopo esser stato rilasciato su cauzione. Dal resto di quella sentenza riceverà la libertà condizionale, ma continuerà a rimanere in custodia cautelare in attesa dell’udienza sull’estradizione verso gli Stati Uniti – un processo che potrebbe durare diversi anni.
A quel punto, svaniranno tutte le giustificazioni per la prigionia di Assange che i finti liberali britannici hanno accampato. Non ci sono accuse né indagini pendenti in Svezia, dove le “prove” si sono disintegrate al primo soffio di controllo critico. Ha scontato la propria pena. L’unico motivo della sua attuale incarcerazione è la pubblicazione dei registri di guerra afgani ed iracheni, ricevuti da Chelsea Manning, che comprovavano molteplici illeciti e crimini di guerra.
Nell’incarcerare Assange per non esser comparso innanzi alla corte dopo la cauzione, il Regno Unito è chiaramente andata contro la sentenza del Gruppo di Lavoro delle Nazioni Unite sulla Detenzione Arbitraria (UNWGAD), la quale attesta:
“In base al diritto internazionale, la detenzione preventiva deve essere imposta solo in limitati casi. Quella durante le indagini deve essere ancor più limitata, soprattutto in assenza di accuse. Le indagini svedesi sono chiuse da oltre 18 mesi: l’unico motivo rimasto per la continua privazione della libertà del signor Assange è il non essersi presentato in tribunale dopo il rilascio su cauzione nel Regno Unito. Questo è, oggettivamente, un reato minore, che non può giustificare, post facto, gli oltre 6 anni di confino a cui è stato sottoposto da quando ha cercato asilo nell’ambasciata dell’Ecuador. Assange dovrebbe essere in grado di esercitare il proprio diritto alla libera circolazione, in conformità alle convenzioni sui diritti umani, che il Regno Unito ha ratificato.”
Nel ripudiare l’UNWGAD, il governo britannico ha minato un importante pilastro del diritto internazionale, uno che ha sempre sostenuto in centinaia di altre decisioni. I media mainstream non hanno del tutto sottolineato il fatto che l’UNWGAD abbia chiesto il rilascio di Nazanin Zaghari-Ratcliffe – una potenzialmente preziosa fonte di pressione internazionale sull’Iran, che il Regno Unito ha reso vano per il proprio rifiuto di conformarsi alle Nazioni Unite sul caso Assange. L’Iran ha semplicemente risposto “se non rispettate voi l’UNWGAD, perché dovremmo noi?”
È in effetti un’indicazione chiave della collusione tra media e governo il fatto che i media britannici, che riportano regolarmente sul caso Zaghari-Ratcliffe per promuovere la propria agenda governativa anti-iraniana, non abbiano riportato l’appello dell’UNWGAD per la scarcerazione di lei – per il desiderio di negare la credibilità dell’organismo delle Nazioni Unite nel caso di Julian Assange.
Nel presentare domanda di asilo politico, Assange stava entrando in un procedimento legale diverso e più elevato, un diritto riconosciuto a livello internazionale. Un’altissima percentuale di prigionieri politici in tutto il mondo sono in carcere con accuse penali apparentemente non correlate, che le autorità affibbiano loro. Molti dissidenti hanno ricevuto asilo in queste circostanze. Assange non si è nascosto – si sapeva dove fosse. La semplice caratterizzazione di questo come “fuga” da parte del giudice distrettuale Vanessa Baraitser è una farsa di giustizia – e, come il ripudio del rapporto UNWGAD nel Regno Unito, è un atteggiamento che i regimi autoritari saranno lieti di ripetere nei confronti dei dissidenti di tutto il mondo.
La sua decisione di costringere Assange ad una ulteriore prigionia, in attesa dell’udienza di estradizione, è stata eccessivamente crudele, anche in considerazione dei gravi problemi di salute che questi ha incontrato a Belmarsh.
Vale la pena far notare che l’affermazione della Baraitser, secondo cui Assange aveva dei “precedenti di fuga in questi procedimenti” – e ho già considerato “fuga” un termine estremamente inappropriato – è inaccurata, in quanto “questi procedimenti” sono del tutto nuovi, e si riferiscono soltanto alla richiesta di estradizione statunitense. Assange era in prigione per tutto il corso di “questi procedimenti”, e certamente non è fuggito. Il governo ed i media hanno interesse a confondere “questi procedimenti” con le precedenti, risibili, accuse provenienti dalla Svezia, e con la successiva condanna in séguito al rilascio su cauzione. Dobbiamo dipanare questa maligna matassa. Dobbiamo chiarire che Assange è ora detenuto solo e soltanto per aver pubblicato quei documenti. Che un giudice debba mescolare le accuse è disgustoso. Vanessa Baraitser è una vergogna.
Assange è stato demonizzato dai media come un pericoloso, insano e folle criminale. Non c’è cosa più lontana dalla verità. Assange non è mai stato condannato per alcunché, tranne che per violazione dopo cauzione.
Nel Regno Unito abbiamo quindi ora un governo di destra con evidente scarsa preoccupazione per la democrazia. Abbiamo, in particolare, un estremista di destra come Segretario degli Interni. Assange ora è, chiaramente e senza discussioni, un prigioniero politico. Non è in prigione per aver disertato il tribunale dopo la cauzione. Né per molestie sessuali. È incarcerato soltanto per aver pubblicato segreti d’ufficio. Il Regno Unito detiene ora il prigioniero politico più famoso al mondo, e non ci sono motivi razionali per negare questo fatto. Chi prenderà posizione contro questo atto d’autoritarismo ed a favore della libertà di pubblicazione?
Traduzione  per www.comedonchisciotte.org  a cura  HMG