29 luglio 2018

[Reseau Voltaire] Les principaux titres de la semaine 28 lug 2018


Réseau Voltaire
Focus




En bref

 
Trump autorise les réfugiés syriens à rentrer sous la protection du président el-Assad
 

 
La mission d'Alexandre Benalla
 

 
La Russie réintroduit la France en Syrie
 

 
L'Otan coordonne l'évacuation des Casques blancs
 

 
L'Iran porte plainte contre les États-Unis devant la Cour internationale de Justice
 

 
La Maison-Blanche rejette la proposition russe de commission rogatoire croisée
 

 
Vers un référendum au Donbass ?
 

 
Londres évacue les Casques blancs de Syrie
 

 
75 « journalistes » exerçant en Syrie appellent Israël à l'aide
 

 
Erdoğan met fin à deux ans d'état d'urgence
 

 
Al-Abadi décrète l'état d'urgence en Iraq
 

 
Israël abandonne ses collaborateurs syriens
 
Controverses
Fil diplomatique

 
Déclaration de l'Otan sur la mission « Resolute Support » en Afghanistan
 

 
Déclaration du président publiée à l'issue de la réunion du Conseil de l'Atlantique Nord avec l'Ukraine
 

 
Déclaration de la Commission OTAN-Géorgie
 

 
Déclaration de Bruxelles sur la sécurité et la solidarité transatlantiques
 

 
Déclaration d'ouverture du sommet de l'Otan
 

 
Déclaration conjointe sur la coopération entre l'UE et l'OTAN
 

 
Discours d'Emmanuel Macron devant le Parlement réuni en Congrès
 

 

« Horizons et débats », n°17, 23 juillet 2018
Que sont devenus la Russie et les USA ?
Partenaires, 25 juillet 2018
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Immigrazione: guerre occidentali e sfruttamento imperiale sradicano milioni di persone


Introduzione

‘L’immigrazione’ è diventata la questione dominante che divide Europa e Stati Uniti, eppure il motivo più importante che spinge milioni di persone ad emigrare viene ignorato: le guerre.

In questo articolo discuteremo le ragioni alla base della massificazione dell'immigrazione, concentrandoci su diverse questioni, in particolare (1) guerre imperiali (2) espansione corporativa multinazionale (3) il declino dei movimenti contro la guerra negli Stati Uniti e nell'Europa occidentale (4) la debolezza dei movimenti sindacali e di solidarietà.

Procederemo identificando i principali paesi colpiti dalle guerre degli Stati Uniti e dell'UE che portano a un'immigrazione massiccia, per poi passare alle potenze occidentali costringendo i rifugiati a "seguire" i flussi di profitti.

Guerre imperiali e immigrazione di massa

Le invasioni e guerre statunitensi in Afghanistan e in Iraq hanno sradicato diversi milioni di persone, distruggendo le loro vite, famiglie, mezzi di sostentamento, alloggi e comunità e minando la loro sicurezza.

Di conseguenza, la maggior parte delle vittime ha dovuto scegliere la resistenza o la fuga. Milioni hanno scelto di fuggire in Occidente poiché i paesi della NATO non avrebbero bombardato negli Stati Uniti o in Europa.

Altri che sono fuggiti nei paesi vicini del Medio Oriente o dell'America Latina sono stati perseguitati, o risiedevano in paesi troppo poveri da poter offrire loro occupazione o opportunità di sostentamento.

Alcuni afgani sono fuggiti in Pakistan o in Medio Oriente, ma hanno scoperto che anche queste regioni erano soggette ad attacchi armati dall'Occidente.

Gli iracheni furono devastati dalle sanzioni, dall'invasione e dall'occupazione occidentali e fuggirono in Europa e in misura minore negli Stati Uniti, negli Stati del Golfo e in Iran.

La Libia prima dell'invasione USA-UE era un paese ‘ricevente’ che accettava e impiegava milioni di africani, fornendo loro la cittadinanza e un reddito dignitoso. Dopo l'attacco aereo-marittimo USA-UE e l'armamento e il finanziamento di bande terroristiche, centinaia di migliaia di immigrati del Sub-Sahara sono stati costretti a fuggire in Europa. La maggior parte ha attraversato il Mar Mediterraneo a ovest attraverso l'Italia, la Spagna, per dirigersi verso i ricchi paesi europei che avevano devastato le loro vite in Libia.

Gli eserciti mercenari di terroristi finanziati e armati dall’accoppiata USA-UE che hanno attaccato il governo siriano e costretto milioni di siriani a fuggire verso il Libano, la Turchia e oltre l'Europa, provocando le cosiddette "crisi dell'immigrazione" e l'ascesa dei partiti di destra anti-immigrati. Tale situazione ha determinato divisioni all'interno dei partiti socialdemocratici e conservatori, poiché i settori della classe lavoratrice sono diventati anti-immigrati.

L'Europa sta raccogliendo le conseguenze della sua alleanza con l'imperialismo militarizzato degli Stati Uniti, in base al quale gli Stati Uniti sradicano milioni di persone e l'UE spende miliardi di euro per coprire il costo degli immigrati in fuga dalle guerre occidentali.

La maggior parte delle prestazioni sociali degli immigrati sono molto lontane dal ricoprire le perdite subite nella loro terra d'origine. I posti di lavoro, le scuole e le associazioni civiche nell'UE e negli Stati Uniti sono di gran lunga meno importanti e accomodanti di quanto possedevano nelle loro comunità d’origine.

Imperialismo economico e immigrazione: America Latina

Le guerre statunitensi, l'intervento militare e lo sfruttamento economico hanno costretto milioni di latinoamericani a immigrare negli Stati Uniti. Nicaragua, El Salvador, Guatemala e Honduras hanno ingaggiato una strenua lotta popolare per la giustizia socio-economica e la democrazia politica tra il 1960 e il 2000. A un passo dalla vittoria sugli oligarchi fondiari e sulle multinazionali, Washington ha bloccato gli insorti popolari spendendo miliardi di dollari, armando, addestrando, assistendo le forze militari e paramilitari. La riforma agraria fu abortita; i sindacalisti furono costretti all'esilio e migliaia di contadini fuggirono per via delle campagne terroristiche predatorie.

I regimi oligarchici appoggiati dagli Stati Uniti hanno costretto milioni di disoccupati e senza terra a fuggire negli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno sostenuto colpi di Stato e dittatori. Il presidente Obama e Hillary Clinton hanno sostenuto un golpe militare in Honduras che ha rovesciato il presidente liberale Zelaya - che ha portato all'uccisione e al ferimento di migliaia di attivisti contadini e lavoratori dei diritti umani e il ritorno degli squadroni della morte, con il risultato di una nuova ondata di immigrati verso gli USA.

Gli Stati Uniti hanno promosso l'accordo di libero scambio (NAFTA) hanno ridotto centinaia di migliaia di agricoltori messicani in bancarotta; altri sono stati reclutati dai cartelli della droga; ma il gruppo più numeroso fu costretto ad emigrare attraverso il Rio Grande.

Il ‘Plan Colombia’ degli Stati Uniti, lanciato dal presidente Clinton, ha stabilito sette basi militari statunitensi in Colombia e ha fornito 1 miliardo di dollari in aiuti militari tra il 2001 e il 2010. Il Plan Colombia ha raddoppiato le dimensioni dell'esercito,

Gli Stati Uniti hanno sostenuto il presidente Alvaro Uribe, provocando l'assassinio di oltre 200.000 contadini, attivisti sindacali e operatori dei diritti umani da parte di Uribe. Oltre due milioni di contadini sono fuggiti dalle campagne e sono immigrati nelle città o oltre confine.

Le azioni degli Stati Uniti hanno condannato centinaia di migliaia latinoamericani a salari bassi, lavoratori agricoli e operai quasi tutti privi di assicurazione sanitaria o sussidi - sebbene paghino le imposte.

L'immigrazione ha raddoppiato i profitti, minato la contrattazione collettiva e abbassato le retribuzioni negli Stati Uniti. Imprenditori statunitensi senza scrupoli hanno reclutato immigrati per il traffico di droghe, prostituzione, commercio di armi e riciclaggio di denaro sporco.

I politici hanno sfruttato la questione dell'immigrazione per ottenere un guadagno politico, incolpando gli immigrati per il declino dei livelli di vita della classe lavoratrice distogliendo in tal modo l'attenzione dalla fonte reale: guerre, invasioni, squadroni della morte e saccheggio economico.

Dopo aver distrutto la vita dei lavoratori oltremare e rovesciato leader progressisti come il presidente libico Gheddafi e il presidente honduregno Zelaya, a milioni sono stati costretti a diventare immigrati.

Iraq, Afghanistan, Siria, Colombia, Messico hanno visto la fuga di milioni di persone, tutte vittime delle guerre degli Stati Uniti e dell'UE. Washington e Bruxelles incolpano le vittime e accusano gli immigrati di illegalità e condotta criminale.

L'Occidente discute dell'espulsione, dell'arresto e della prigione al posto delle riparazioni per crimini contro l'umanità e violazioni del diritto internazionale.

Per frenare l'immigrazione, il primo passo è porre fine alle guerre imperiali, ritirare le truppe e smettere di finanziare paramilitari e terroristi mercenari.

In secondo luogo, l'Occidente dovrebbe istituire un fondo a lungo termine da molti miliardi di dollari per la ricostruzione e il recupero delle economie, dei mercati e delle infrastrutture che hanno bombardato

La fine del movimento per la pace ha permesso a Stati Uniti e Unione Europea di avviare e prolungare guerre che hanno portato a una massiccia immigrazione - le cosiddette crisi dei rifugiati e la fuga verso l'Europa. Esiste una connessione diretta tra la conversione dei liberali e dei socialdemocratici in partiti della guerra e la fuga forzata di migranti verso l'UE.

Il declino dei sindacati e, peggio ancora, la loro perdita di militanza ha provocato la perdita di solidarietà con le persone che vivono nel bel mezzo delle guerre imperiali. Molti lavoratori nei paesi imperialisti hanno diretto la loro ira verso quelli ‘più in basso’ - gli immigrati, - piuttosto che contro gli imperialisti che hanno scatenato le guerre che hanno creato il problema dell'immigrazione.

L'immigrazione, la guerra, il declino dei movimenti per la pace e operaio e dei partiti di sinistra hanno portato all'ascesa dei militaristi e dei neo-liberisti che hanno preso il potere in tutto l'Occidente. La loro politica anti-immigrazione, tuttavia, ha provocato nuove contraddizioni all'interno dei regimi, tra le élite imprenditoriali e tra i movimenti popolari nell'UE e negli Stati Uniti. Le lotte tra élite popolo possono andare in almeno due direzioni: verso il fascismo o la socialdemocrazia radicale.

*Il Prof. James Petras è un ricercatore associato del Centro di Ricerca sulla Globalizzazione

(Traduzione dall’inglese per l’AntiDiplomatico di Fabrizio Verde)

28 luglio 2018

Rete Voltaire: I principali titoli della settimana 28 lug 2018


Rete Voltaire
Focus




In breve

 
Trump autorizza i rifugiati siriani a rientrare sotto la protezione del presidente al-Assad
 

 
La missione di Alexandre Benalla
 

 
La Russia reintroduce la Francia in Siria
 

 
La NATO coordina l'evacuazione dei Caschi Bianchi dalla Siria
 

 
L'Iran denuncia gli Stati Uniti alla Corte Internazionale di Giustizia
 

 
La Casa Bianca respinge la proposta russa di commissione rogatoria incrociata
 

 
Verso un referendum in Donbass?
 

 
Londra evacua i Caschi Bianchi della Siria
 

 
In Siria 75 "giornalisti" chiamano in aiuto Israele
 
Controversie

 
 Al-Abadi decreta lo stato d'emergenza in Iraq
Rete Voltaire, 18 luglio 2018
 Israele abbandona i collaborazionisti siriani
Rete Voltaire, 18 luglio 2018
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P2 Story. La vera storia della P2 o dei misteri d’Italia

Prodotto nel 1985 dalla GVR di Prato con il patrocinio della Fondazione Lelio e Lisli Basso, il video dossier è andato in onda sulla Rai l'anno successivo. P2 Story è un documentario in 5 puntate della durata di circa un'ora ciascuno, in cui lo stesso Giuseppe Ferrara, nel ruolo di conduttore, ci svela le trame intricate e complesse della struttura e del modus operandi della loggia massonica Propaganda 2.
La ricostruzione è frutto del lavoro della Commissione Anselmi, commissione parlamentare che dall'82 all'84 ha indagato sulla P2 producendo una pila di faldoni impressionante.
All'inizio del film vengono introdotti alcuni dei personaggi principali, soffermandosi innanzitutto sulla figura di Ligio Gelli, Maestro Venerabile a capo della loggia.
Scopriamo qui che Gelli era una persona di umili origini, poco colta, il cui "talento" risiederebbe nella capacità di creare connessioni tra i personaggi chiave, un "ufficiale di collegamento" che mette in relazione le diverse istituzioni funzionali ai suoi scopi.
Altri personaggi importanti di questo primo episodio sono Michele Sindona, banchiere e criminale siciliano, mandante dell'assassinio di Giorgio Ambrosoli, ucciso proprio per le indagini sulla Banca Privata Italiana dello stesso Sindona; l'arcivescovo Marcinkus, a capo dello IOR, figura poco trasparente, allontanata da Papa Giovanni Paolo II proprio per opporsi agli intrighi P2-IOR.




Dopodiché scopriamo il carattere internazionale dell'organizzazione. Soprattutto il traffico di droga e di armi in Sudamerica, uno dei capitoli più importanti della P2, per un giro d'affari da diverse centinaia di milioni di dollari all'interno di un'operazione denominata "South America Connection".
Inevitabile, è anche il riferimento alle stragi: Brescia (28/5/1974), l'Italicus (4/8/1974) la  stazione di Bologna (2/8/1980). Si parla anche del caso Moro, ucciso perché "i comunisti non dovevano salire al governo".
Non mancano nel documentario anche immagini di fiction, in cui vengono rappresentati l'omicidio di Boris Giuliano, il quale, indagava anch'egli su Sindona e sui flussi di droga provenienti dal Sudamerica e, l'omicidio di Pier Santi Mattarella, allora presidente della Regione Sicilia, divenuto scomodo per i tentativi di analizzare i flussi finanziari della regione.


L'ultima parte si apre con una considerazione che dà speranza e fiducia verso le istituzioni: esiste ancora una parte sana, la commissione parlamentare, i giudici e i funzionari che hanno fatto il loro lavoro, altrimenti non sarebbe potuto emergere e denunciare il "golpe strisciante".
Alcuni esponenti della Commissione asseriscono che Andreotti sia stato l'uomo che più si è servito della P2, usandola come mezzo per la conservazione del potere, in un complesso intrigo che coinvolge soprattutto i servizi segreti americani.
Tra le riflessioni finali, spiccano quelle della scrittrice Rossana Rossanda: "Le istituzioni, se rimangono separate dal controllo popolare, diventano terreno di colture dei poteri forti".
Questa enorme opera di Ferrara rappresenta un documento imprescindibile per tutti quelli che vogliano studiare il fenomeno piduista.
Il docufilm è del 1985 e già da allora il rapimento di Emanuela Orlandi viene classificato come un "sinistro messaggio ricattatorio verso il pontefice". I ricattatori chiedono cose impossibili per avere segrete cose possibili. Il rapimento Sindona ricattava il governo italiano, il rapimento Orlandi quello vaticano.


                            Docufilm intero

L'articolo P2 Story. La vera storia della P2 o dei misteri d'Italia proviene da Blog di Emanuela Orlandi.

27 luglio 2018

CHIAMALE SE VUOI DONAZIONI / LE MAZZETTE MILIONARIE DAI MARCUCCI A POGGIOLINI



Sempre più bollente il processo per la strage del sangue infetto in corso a Napoli (il 19 luglio l'ultima udienza prima della pausa estiva) e che ha provocato almeno 5000 morti per la trasfusione di emoderivati non testati. Vittime e familiari da vent'anni (20) attendono giustizia, visto che il processo iniziò a Trento nel 1998. Fino ad oggi un muro di gomma.
L'ultima benzina sul fuoco arriva dalla risposta ad un fresco articolo della Voce che riportava testualmente la verbalizzazione di Duilio Poggiolini, l'ex re Mida della Sanità e braccio destro di Sua Sanità Franco De Lorenzo, resa ai carabinieri la bellezza di 23 anni fa e solo adesso venuta alla luce.
Ne ha ricevuto copia la Voce alla sua redazione, ma fa parte anche parte del fascicolo processuale davanti al giudice della sesta sezione civile del tribunale di Napoli, Antonio Palumbo, che ha condotto il processo per due anni e mezzo e si avvia alla battute conclusive: a settembre ci saranno le arringhe del pm, delle parti civili e dei difensori degli imputati, ossia di Duilio Poggiolini e di alcuni ex funzionari-dipendenti del gruppo Marcucci, all'epoca oligopolista nella lavorazione e distribuzione di emoderivati.

QUELLE SUPER MAZZETTE PER GLI EMODERIVATI
Ma procediamo con ordine, in modo cronologico, perchè la vicenda è non poco articolata.
La Voce, dicevamo, il 1 giugno scrive un'inchiesta basata su un verbale d'interrogatorio di Poggiolini.



Uno stabilimento del gruppo Marcucci. In apertura l'ingresso del Tribunale di Napoli con una "pioggia" di globuli rossi
Per completezza d'informazione, a questo punto, in basso potete leggere integralmente quel verbale da brividi. Si parla di 280 milioni (in lire) di mazzette consegnate da un funzionario del gruppo Marcucci, Edo Rinaldi, al responsabile della Commissione Unica del Farmaco, Poggiolini appunto. "Mittente" della bustarellona è il gruppo Marcucci, in particolare il patròn di famiglia, Guelfo Marcucci, passato a miglior vita circa due anni fa e ovviamente non presente al processo. Così come non è presente Edo Rinaldi, il latore della ricca missiva, anche lui passato a miglior vita.
Nel verbale redatto davanti ai carabinieri, Poggiolini ammette con estremo candore di aver ricevuto soldi & regali per 280 milioni di lire, solo per aver dato alcuni consigli e pareri circa le pratiche amministrative da svolgere per presentare istanze e domande al ministero della Salute, sul fronte degli emoderivati.
Riposte che avrebbe potuto fornire, in cambio di una cena, un qualsiasi dipendente, anche il più idiota, dello stesso ministero.
E invece i Marcucci puntano in alto, al Mago del Farmaco, al Re Mida della Sanità, al Profeta che – unico – può dar Vaticini: Poggiolini.
Un disgustoso spartito – quel verbale – a base di dazioni & pareri, consigli & soldi a palate, regali & relazioni: e il tutto sulla pelle dei cittadini.
Cosa fa a questo punto il legale della famiglia Rinaldi, Massimilano Capecchi, il cui studio si trova a Fornaci di Barga, a un tiro di schioppo dal quartier generale di casa Marcucci e dove era residente lo stesso Rinaldi?
Ci invia una lettera (che per completezza di cronaca pubblichiamo in un link in basso) nella quale viene in primo luogo contestato il fatto che l'articolo è diventato "virale" via internet e quindi gli effetti si allargano a macchia d'olio.
Poi l'avvocato contesta due fatti: il diritto all'oblio, dal momento che la vicenda risale a 23 anni fa. E la circostanza che nel frattempo – per la precisione nel 2002 – la Corte d'Appello di Napoli ha pronunciato una sentenza che assolve Edo Rinaldi dagli addebiti contestatigli, e per i quali aveva subito una condanna in primo grado.
Queste le espressioni utilizzate da Capecchi: "Lei classifica addirittura come clamorosa una notizia ampiamente coperta dal diritto di oblio, ma soprattutto completamente inveritiera perchè nell'enfasi di una narrazione scandalistica per un evento di nessun interesse pubblico verificatosi ben ventitrè anni fa si dimentica completamente di precisare che Edo Rinaldi fu definitivamente prosciolto dalla Corte d'Appello di Napoli con sentenza del 28 febbraio 2002 insieme a Duilio Poggiolini poichè il fatto non costituiva reato".

ALTRO CHE DIRITTO ALL'OBLIO

Duilio Poggiolini

Così risponde la Voce all'avvocato Capecchi: "La ringrazio della comunicazione, che le propongo, visti i contenuti e i toni, di pubblicare integralmente insieme alla nota che le sto inviando. Mi pare infatti corretto darne contezza ai lettori, in modo che abbiamo una visione completa sulla vicenda: il punto di vista dell'erede del Dr. Edo Rinaldi da un lato, compresa la sentenza di assoluzione, quello della redazione dall'altro".
Prosegue la nota della Voce: "Quanto al diritto all'oblio, vorrei attirare la sua attenzione sul fatto che l'interesse è attualissimo in relazione al processo penale che si sta svolgendo a Napoli e che riguarda condotte degli anni '70 e '80, e morti di persone emofiliache avvenute recentemente, in cui il Dr. Poggiolini è imputato e nel quale, in fase di indagini, prima del decesso, era stato coinvolto il medesimo Dr. Edo Rinaldi. La notizia data, che riguarda i rapporti avvenuti tra il gruppo Marcucci, ove il Rinaldi lavorava, ed il direttore del servizio ministeriale che controllava i farmaci plasmaderivati, è pertanto sicuramente di interesse attuale e concreto".
Questa è la risposta della Voce.
Alla quale ovviamente in tempo reale l'avvocato Capecchi replica: "apprezzo il garbo della sua risposta. Tuttavia il dileggio del padre accusato di aver commesso un reato dal quale è stato prosciolto in via definitiva (come da Lei richiesto allego la sentenza di proscioglimento) è motivo di sofferenza troppo grande per il mio assistito per lasciare sul web un articolo il cui presupposto è falso e che non rende giustizia alla verità. Le ricordo inoltre che il processo di Napoli non ha per niente visto coinvolto il Dott. Rinaldi che può, pertanto, liberamente opporre il diritto all'oblio, che gli compete sicuramente".
Ci sono svariati punti da chiarire. Ma è meglio partire dalla sentenza di assoluzione del 2002 cortesemente inviataci dall'avvocato Capecchi. Una sentenza che assolve tutti gli imputati (ben compreso Edo Rinaldi). Ma che, se letta con un minimo di attenzione, parla da sola. E ne racconta delle belle.
A pronunciarla, il 24 maggio 2002, il presidente della sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli  Michele Morelli, affiancato dai consiglieri Fernando Giannelli e Francesco Paolo Caiati (relatore).
Una sentenza che in qualche modo "mescola" le due vicende "storiche" dalla sanità d'affari & morti in Campania: quella della "Farmatruffa"(per la quale De Lorenzo e Poggiolini sono stati condannati a 5 miliardi di lire di risarcimento a testa per danno all'immagine dello Stato); e quella degli emoderivati, dalla quale Sua Sanità ha sempre teso a scindere ogni sua responsabilità, pur essendo legato a doppio filo sia al re Mida Poggiolini che ai maggiori distributori di emoderivati, appunto i Marcucci: tanto che il figlio Andrea Marcucci – oggi capogruppo del PD al Senato – nel '91 si presentò alle politiche sotto l'ala protettiva di Sua Sanità con i vessilli del PLI, e il fratello Renato De Lorenzo è stato membro del CdA della Scalvo, per un paio d'anni perla dell'impero Marcucci.

DUE SENTENZE CONTRO: CORRUZIONE O DONAZIONI ? 

Andrea Marcucci

Nella prima parte della sentenza del 2002 viene fatto un sunto della "Farmatruffa", dell'associazione a delinquere messa in piedi dallo stesso titolare della Sanità, dal suo segretario particolare Giovanni Marone (l'uomo che soleva bruciare i documenti bollenti in un calderone) e lo stesso Poggiolini (uso invece nascondere i milioni spiccioli nei puff del salotto).
Ma eccoci al clou. Al capo 192, pagina 460 della sentenza, alla voce "Imputati Poggiolini Duilio, Rinaldi Elio", così si legge: "Il Tribunale (di primo grado, ndr) ha dichiarato Poggiolini Duilio e Rinaldi Edo colpevoli del reato loro ascritto. Avverso detta decisione ha proposto appello il Poggiolini chiedendo la assoluzione dal reato ascritto, considerato che il Rinaldi, tratto in arresto in base alle sue rivelazioni, aveva espressamente riferito di aver spontaneamente effettuato i versamenti per gli utili consigli ricevuti".
"Spontaneamente"? "Utili consigli" pagati la bellezza di 280 milioni di lire? Da neurodeliri.
Ma la catena dei fatti ai confini della realtà è appena all'inizio.
Scrivono i togati capeggiati da Morello: "Ha inoltre proposto appello il Rinaldi chiedendo la assoluzione dal reato ascrittogli, assumendo che le sue dazioni in denaro erano state spontanee e non frutto di un accordo corruttivo". Di nuovo spontanee? Beneficenza? Regali sotto l'albero della cuccagna? Corrotti e corruttori di tutto il mondo unitevi in questa linea difensiva – peraltro incredibilmente avallata da un tribunale italiano – e la farete franca a vita!
Ma la sceneggiata, tipicamente partenopea, continua.
Scrivono le toghe della sesta corte: "In sede dibattimentale Poggiolini ha dichiarato che: 'Rinaldi Edo si era recato spesso da lui per chiedere consigli sui prodotti dell'impresa di cui era titolare insieme ai fratelli Marcucci; detta impresa si interessava soprattutto di 'emoderivati'; in particolare Rinaldi gli chiedeva precisazioni tecniche sulle metodiche da seguire per istituire, nelle tecniche di produzione, quei controlli e procedure".


Piermannuccio Mannucci

Sorge spontanea a domanda: ma cosa ci stanno a fare consulenti e super esperti che un gruppo stramilionario come quello di casa Marcucci si poteva abbondantemente permettere? Uno per tutti, quel Piermannuccio Mannucci, il primo teste nella lista stilata dal pm al processo di Napoli: un pomposo pedigree, ma un un teste in palese conflitto d'interessi essendo stato, appunto, più volte consulente del gruppo Kedrion (che oggi raduna le perle di casa Marcucci).
La ciliegina sulla torta è in arrivo: "Per questi suoi consigli il Rinaldi, spontaneamente e sotto forma di regali natalizi, dagli anni '80 sino al 1992, gli aveva versato la complessiva somma di 280 milioni di lire, confluiti in parte sul suo conto corrente personale acceso presso la Banca di Roma ed in parte su quello acceso presso la Comit".
Non basta: così prosegue la sentenza della Corte d'Appello di Napoli: "successivamente, due – tre volte l'anno, a Natale e a Pasqua, aveva continuato a portare somme di danaro a Poggiolini pari a 5 milioni di lire a volta, gradualmente aumentate prima a 10 e poi a 20 milioni di lire; complessivamente aveva erogato a Poggiolini la somma di 180 miloni di lire, prelevati da un fondo 'ISI' destinato al fondo spese". Sicuramente si tratta dell'Istituto Serioterapico Italiano, del quale a inizio anni '90 Edo Rinaldi è stato al vertice del cda.
Ma ecco – comica finale – il commento delle toghe: "In cambio il Poggiolini non gli aveva fatto alcuna agevolazione, ma dallo stesso aveva ricevuto solo cortesie": evidentemente, a base di colombe pasquali d'oro massiccio e tempestate di diamanti. Uno spirito francescano coltivato negli anni? Un sorta di ipnotismo infinito? Un masochismo spinto agli estremi?
Una perizia psichiatrica potrebbe sciogliere l'arcano.
Così concludeva la sesta sezione della Corte d'Appello di Napoli nel 2002: "Orbene, ritiene la Corte di non poter condividere il ragionamento seguito dal primo Giudice. Invero, sostenere che ogni rapporto intercorso tra Poggiolini – sia pur gravemenre scorretto o censurabile sotto il profilo disciplinare per il pubblico funzionario – debba essere automaticamente ricondotto nello schema di una intesa corruttiva sol perchè inserito in un più ampio contesto effettivamente caratterizzato da una vasta serie di rapporti di tale natura, significa generalizzare senza tenere conto delle peculiari caratteristiche del caso specifico e delle risultanze probatorie".
Ma Mani pulite ce la siamo sognata o no? La Corruzione se la sono inventata i giornalisti o chi altro? E Big Pharma s'è improvvisamente trasfigurata nello Spirito Santo?

DOPO 20 ANNI, GESU' FATE LUCE
Ma non c'è mai limite alla psichiatria forense: "Nel caso in esame, dalle dichiarazioni pienamente concordanti rese dal Poggiolini e dal Rinaldi si ricava che le dazioni in questione furono davvero elargite spontaneamente dal Rinaldi a fronte dei consigli che solo un esperto come il Poggiolini poteva fornire su un settore tanto specifico e delicato, quale quello della produzione di farmaci emoderivati". Il Messia sceso in terra a miracol spiegare, l'allora Poggiolini?
Arieccoci, gli emoderivati. La tragedia che da vent'anni tormenta migliaia e migliaia di famiglie.
A questo punto, ci par d'obbigo porci e porre qualche interrogativo.
Vale il tanto celebrato diritto all'oblio rispetto ad una vera e propria carneficina per la quale dovrebbe decidere, a questo punto, solo il tribunale dell'Aja per i crimini contro l'umanità?


Una manifestazione di protesta degli ammalati per sangue infetto

Secondo noi, rispetto ad ogni diritto all'oblio, deve prevalere il diritto-dovere alla memoria, la memoria storica..

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